Anche le creatività culinarie di Antonio Mellino al 7° Festival della cucina italiana
Come succede da anni, Elsa Mazzolini, direttore del mensile di Enogastronomia e turismo “La Madia travelfood” e presidente dell’Accademia Nazionale Italcuochi da lei creata, che conta circa seicento iscritti, ha organizzato il Festival della cucina italiana. La manifestazione giunta alla settima edizione, nata all’Isola d’Elba nei primi due anni e poi resa itinerante per le tante richieste di regioni che aspiravano ad averla sul proprio territorio, si svolgerà a Rimini nell’ambito di uno dei più importanti eventi fieristici: il MIA (Mostra Internazionale dell’Alimentazione). La 37a edizione del MIA, in programma dal 10 al 13 febbraio, sarà dunque il luogo fortemente idoneo per ospitare il “7° festival della Cucina Italiana” che, promosso da La Madia travelfood in collaborazione con l’Accademia Nazionale Italcuochi, RossopomodoroItaliano.it e Rimini Fiera proporrà ai visitatori le varietà della produzione enogastronomia italiana. Per quattro giorni una cucina Molteni rosso fiammante sarà al centro della scena nel padiglione B7, adiacente l’ingresso est, in mezzo ad una coreografia di pomodori le cui biodiversità varietali saranno documentate da appositi cartelli. Contemporaneamente un grande schermo proietterà immagini documentarie e le lezioni tenute dai singoli chef, con rimando delle immagini su uno schermo posto all’ingresso riservato agli operatori professionali del food. Tutte le varietà, tutta la produzione nazionale saranno al centro dell’interesse di noti chef, esperti, pizzaioli, produttori, mondo della trasformazione e della distribuzione. Nei quattro giorni della piú importante vetrina italiana riguardante i consumi alimentari, performances di cuochi delle diverse regioni italiane si alterneranno a filmati, a momenti di intrattenimento, a degustazioni, a spazi di approfondimento. Al loro fianco, la cultura scanzonata e intelligente dell’attore Riccardo Rossi aiuterà a raccontare la cucina e i suoi protagonisti con i toni semiseri del teatro dell’arte. A cura dell’organizzazione saranno predisposti incontri mirati con buyers del “prodotto fresco” appositamente invitati per favorire attività di conoscenza e di incontro. A corollario dello spazio espositivo centrale si muoveranno realtà affini al pomodoro e prodotti assimilabili come olio, pane, formaggi, e naturalmente vino, affinché il contesto sia connotato da una vivacità ospitale. In occasione della kermesse, alla quale sarà presente lo stand istituzionale del Ministero delle politiche agricole, è stato inoltre organizzato un convegno nazionale a tema per discutere le problematiche legate al mondo della produzione e a quello della successiva distribuzione. Intorno allo spazio espositivo centrale si muoveranno realtà affini al pomodoro: pizza, soprattutto con dimostrazioni e degustazioni e poi non solo aziende di trasformazione, ma anche prodotti assimilabili, come olio, pane, formaggi e naturalmente vino, affinché il contesto sia connotato da una vivacità ospitale. Artefici dell’evento saranno vari chef di gran prestigio che si esibiranno nel corso della manifestazione dimostrando pubblicamente le loro capacità creative con piatti di altissimo livello sia per i prodotti utilizzati per l’elaborazione che per l’idea della ricetta, la coreografia di presentazione ed il gusto. Fra i più noti non poteva mancare un campano: Antonio Mellino, titolare del “Ristorante 4 Passi” a Nerano, con la calda cucina del sud, che, così come il noto Michele De Leo che sin dalla prima edizione del festival ha riscosso grandi successi, è anche lui gia notissimo in Campania ma anche in campo nazionale ed internazionale e raccoglierà gli applausi del pubblico. Altri chef saranno protagonisti della manifestazione riminese attraverso le loro esibizioni: tra i nomi piú noti spiccano Ettore Bocchia, (Villa Serbelloni, lago di Como), esponente indiscusso della cucina molecolare, Gino Angelini, (Osteria Angelici, Los Angeles), migliore chef della California, Luigi Pomata (Ristorante da Nicolo, Carloforte), con i suoi sapori sardi, Lucio Pompili, (Ristorante Symposium, Cartoceto), con la sua celebrata cucina del territorio marchigiano, Vincenzo Cammerucci, (Ristorante Lido Lido Cesenatico), fuoriclasse di sapori di brillante eleganza, Isidoro Consolini (Ristorante Al Caval, Torre del Benaco), raffinato interprete di una nuova cucina veneta, Raffaele Liuzzi, (Locanda Liuzzi, Cattolica), ipercreativo chef pugliese-romagnolo.
Giuseppe De Girolamo
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