Costituzione del Tavolo lucano contro l’uso e l’abuso dei diserbanti. Cari in indirizzo, immagino che tutti abbiamo avuto modo di notare come, negli ultimi anni, anche in Basilicata sia aumentato l’uso, o meglio, l’abuso dei disseccanti, soprattutto di quelli a base di glifosate. E solo negli ultimi anni, in particolare per questo prodotto, molti ricercatori ed esponenti del mondo scientifico sono riusciti a far emergere i risultati di studi che affermano la reale pericolosità e la lunga persistenza del principio attivo o del suo metabolita, sia negli alimenti che nelle acque superficiali o di falda. L’incremento si registra in agricoltura ma anche negli ambienti urbani, per “mantenere puliti” i marciapiedi, i muri, i giardini, le aiuole e lungo le strade ma persino negli asili, nelle scuole, nei parchi e aree protette. Per invertire questa tendenza e difendere anche da queste aggressioni l’ambiente Lucano vorremmo condividere con Voi un percorso sull’esempio di quando già fatto a livello nazionale.
Pertanto si invita la S.V. all’incontro organizzativo del 27 p.v. ore 16,00 presso l’Azienda agrituristica biologica “La Fiorita” di Giuseppe Castoro, C.da Marroni/La Martella – Matera. Le coordinate per il navigatore sono: 40.714846, 16.515077 o google map: https://www.google.it/maps/place/Fattoria+La+Fiorita/@40.712654,16.5183931,1325m/data=!3m1!1e3!4m2!3m1!1s0x0000000000000000:0xf2b5c5566283a7a0 e cena a base di prodotti biologici del Con.Pro.Bio. Lucano è fondamentale la prenotazione tramite mail a presidente.upbio@federbio.it o telefonicamente 3388854073 I lavori saranno preceduti da alcune brevi relazioni sulle alternative e danni del disseccante. Cordiali Saluti Michele Monetta
Alla c.a. Rappresentanti Lucani
Delle Associazioni Ambientaliste
e dell’Agricoltura Biologica e Biodinamica
LORO SEDI
UPBIO – Unione Nazionale Produttori Biologici e Biodinamici FederBio
Via Livenza, 6 – 00198 – ROMA Italy / PHONE + 39 06 88.98.0879 / FAX +39 06 884.596.0
E-MAIL: upbio@federbio.it / pec upbio@pec.it / www.upbio.it / C.F.97678390580

On. Maurizio Martina
Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Via XX Settembre, 20
00186 Roma
E-mail: ministro@mpaaf.gov.it
On. Gian Luca Galletti
Ministro dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare
Via Cristoforo Colombo, n. 44
00147 – Roma
E-mail: segreteria.ministro@minam
On. Beatrice Lorenzin
Ministro della Salute
Lungotevere Ripa, 1
00153 – Roma
E-mail: segreteriaministro@sanita.it
E p.c.
Presidenti delle Regioni
LORO SEDI
OGGETTO: Richiesta di un provvedimento urgente per il divieto della
commercializzazione ed uso di tutti i prodotti
Onorevoli Ministri,
il 20 marzo 2015 lo IARC
l’autorevole agenzia per la ricerca sul cancro
ha reso pubblico un documento che
cancerogeno per l’uomo”, classificandolo
per la salute umana. Una definizione che conferma la certezza che il pesticida è
cancerogeno per gli animali, e
– ministro.caposegreteria@mpaaf.gov.it
minambiente.it
Roma, 11 S
fitosanitari a base di glifosato.
l (International Agency for Research on Cancer)
dell’Organizzazione Mondiale della
dichiara il glifosato “cancerogeno” e
nel gruppo 2A in relazione alla pericol
quindi fortemente rischioso anche per l’uomo.
Settembre 2015
produzione,
Cancer),
ondiale Sanità,
“potenziale
A pericolosità
Uno studio pubblicato su “The Lancet Oncology”, dopo tre anni di ricerche
coordinate da 17 esperti in 11 paesi, ha rivelato infatti una forte correlazione
epidemiologica tra l’esposizione al glifosato e il linfoma non-Hodgkin. In aggiunta ai
già noti aumenti di ricorrenza di leucemie infantili e malattie neurodegenerative, in
particolare del Parkinson.
Inoltre già dagli anni ’80, il glifosato è anche classificato come interferente
endocrino, e sono stati rivelati negli ultimi anni una serie di gravi pericoli, non ultimo dei
quali una ‘forte correlazione con l’insorgenza della celiachia’ (studi del MIT, 2013-
2014).
Il Glifosato è il pesticida più utilizzato al mondo essendo presente in 750
formulati tra i quali il Glinet® e il Roundup®, ed è il diserbante collegato alle sementi
Geneticamente Modificate (OGM) di mais, soia e cotone il cui DNA è stato manipolato da
Monsanto per resistere al suo diserbante commercializzato, appunto, sotto il nome di
Roundup®. Mesnage et al (2014) hanno riportato, in una loro importante pubblicazione
scientifica, che le formulazioni commerciali contenenti “glifosato” sono 1.000 volte
più tossiche del solo principio attivo, rivelando esserci effetti sinergici tra i componenti
dell’ erbicida.
Persone, piante e animali sono oggi esposte in molti modi al “glifosato” e ai
prodotti commerciali che lo contengono, come il Roundup®. Oltre che in agricoltura è
ampiamente impiegato da Comuni e Provincie per la pulizia delle strade, dalle ferrovie per
quella dei binari ed è presente anche in prodotti da giardinaggio e per l’hobbistica.
Agricoltori, semplici passanti e altri operatori possono essere esposti a queste sostanze
durante le applicazioni, anche in aree pubbliche (scuole e giardini) frequentate da bambini.
La stessa cosa accade per gli habitat naturali che si trovano nelle vicinanze dei campi
irrorati, che vengono contaminati dal vento che trasporta l’erbicida e dalle acque di
drenaggio. La sua presenza nelle acque è ampiamente confermata anche da dati
internazionali, ma il suo monitoraggio in Italia è tuttora effettuato solo in Lombardia.
Secondo il rapporto nazionale “Pesticidi nelle acque” di ISPRA le sostanze che più spesso
hanno determinato il superamento della soglia sono: glifosato e il suo metabolita AMPA,
segnalando che in molte regioni italiane la rilevazione non viene fatta.
L’Italia è oggi uno dei maggiori utilizzatori di questo pesticida, che è incluso
nel Piano d’Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Questo
comporta che tutti i Programmi Regionali per lo Sviluppo Rurale (PSR 2014 – 2020) gestiti
dalle Regioni, finanziando, nella misura 10, l’agricoltura integrata e conservativa, ne
premieranno l’utilizzo. Nei prossimi anni si creerà quindi il paradosso che il PAN per l’uso
sostenibile dei prodotti fitosanitari promuoverà l’uso di un prodotto ritenuto oggi
sicuramente cancerogeno per gli animali ed un “potenziale cancerogeno per l’uomo”.
Le alternative all’uso di fitofarmaci a base di glifosato esistono, sia come
pratiche agricole che per la manutenzione del verde pubblico. Si tratta di buone pratiche
agronomiche ecologiche e sostenibili anche economicamente in un bilancio costi-benefici
di breve e medio termine. La ricerca applicata in agricoltura,promossa anche attraverso la
nuova programmazione UE 2014 – 2020, potrebbe inoltre offrire ulteriori alternative all’uso
del glifosato.
Alla luce di queste informazioni e considerazioni, le scriventi Associazioni
chiedono ai Ministeri competenti ed alle Regioni di applicare il principio di
precauzione in nome della tutela della salute pubblica, vietando definitivamente e in
maniera permanente la produzione, la commercializzazione e l’uso di tutti i prodotti
fitosanitari a base di glifosato.
Si chiede inoltre alle Regioni di rimuovere il prodotto da tutti i disciplinari di
produzione che lo contengono e di escludere da qualsiasi premio le aziende che ne
facciano uso evitando di premiare e promuovere “l’uso sostenibile” di un prodotto
dichiarato cancerogeno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Certi della Vostra considerazione e disponibilità attendiamo dalle
Amministrazioni in indirizzo un riscontro formale a queste nostre richieste e
auspichiamo l’avvio di un confronto sul problema evidenziato nella speranza vi sia da
parte di tutti gli Enti competenti la disponibilità ad affrontarlo con urgenza, adottando i
provvedimenti richiesti ed idonei per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente.
Vi inviamo i nostri più cordiali saluti.
I Presidenti delle Associazioni:
ASSOCIAZIONE ITALIANA AGRICOLTURA BIOLOGICA
FIRAB – FONDAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA IN AGRICOLTURA BIOLOGICA E
BIODINAMICA Vincenzo Vizioli
ASSOCIAZIONE PER L’AGRICOLTURA BIODINAMICA Carlo Triarico
FAI – FONDO AMBIENTE ITALIANO Andrea Carandini
FEDERBIO Paolo Carnemolla
FEDERAZIONE PRO NATURA Mauro Furlani
ITALIA NOSTRA Marco Parini ISDE
Medici per l’Ambiente Roberto Romizi
LEGAMBIENTE L.Vittorio Cogliati Dezza
LIPU-BIRDLIFE ITALIA Fulvio Mamone Capria
NAVDANYA INTERNATIONAL Mariagrazia Mammuccini
PAN ITALIA – Pesticide Action Network Fabio Taffetani
SLOW FOOD ITALIA Gaetano Pascale
TERRA NUOVA Il Direttore Mimmo Tringale
TOURING CLUB ITALIANO Franco Iseppi
UNIONE NAZIONALE PRODUTTORI BIOLOGICI E BIODINAMICI Michele Monetta
WWF ITALIA Donatella Bianchi

da: Giuseppe Mele Alsia BioNews [alsiabionews@gmail.com]


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