Giuseppe Di Girolamo: Consiglio Nazionale U.NA.G.A.
Confermando lo slogan “Ospiti di gente unica”, creato per promuovere il turismo nel Friuli Venezia Giulia, le cittadine di Aquileia e Grado hanno accolto il Consiglio Nazionale dell’Unione Nazionale dei Giornalisti Agricoli, Agroalimentare, Ambiente e Territorio. Il pomeriggio del primo giorno le delegazioni A.R.G.A. ed i dirigenti U.NA.G.A. sono state impegnati in discussioni volte allo sviluppo delle attività e delle presenze in contesti nazionali ed internazionali. L’incontro ha visto innanzitutto la partecipazione del presidente nazionale dell’Unaga Pasquale Satalino che, dopo un saluto e un’esortazione alla conquista di nuovi iscritti, ha invitato i presidenti delle Associazioni Regionali Giornalisti, Agricoli, Agroalimentari, Ambiente e Territorio a prendere la parola. Per il Veneto è intervenuto Claudio Cojutti, che riveste anche la carica di vice presidente Nazionale: nel menzionare la collaborazione messa in atto con l’Emila Romagna, anche con vari incontri già realizzati, ha invitato le altre regioni ad attuare un paio di iniziative all’anno che proiettino l’immagine dell’Arga oltre gli attuali orizzonti. Il presidente dell’associazione per il Lazio, Molise e Abruzzo, Franco Rosati, ha parlato dell’esigenza di incontrare al più presto il Ministro Alemanno. Efrem Tassinato, consigliere amministrativo, ha fornito informazioni sulle finanze dell’Unaga. Il presidente dell’Arga Calabria ha esposto un programma di sviluppo per gli associati del suo territorio. La rappresentanza pugliese ha informato i presenti che, grazie al proprio presidente Arga, è stato realizzato uno sportello europeo che consente di essere in contatto con tutte le associazioni che si occupano di enogastronomia ed inoltre di essere sempre presenti a tutte le iniziative enogastronomiche. Per l’Associazione Siciliana, Sciacca, ha annunciato una propria pubblicazione sul vino Mamertino, simbolo della produttività dei terreni siciliani. Il presidente dell’Arga Campania, Francesco Landolfo, si è fatto promotore di un’iniziativa per lo sviluppo nazionale attraverso la segnalazione di colleghi che potrebbero costituire sedi Arga nelle regioni in cui non sono ancora presenti ed ha suggerito di creare delle figure intermedie tra il vertice Unaga e le Arga, tipo commissario, per il nord, centro e sud come elemento di collegamento per problematiche da risolvere più velocemente, in modo da riservare i convegni a comunicazioni e progetti concreti. Presente anche Mimmo Gargano, veterano dei giornalisti agricoli, che sostiene assiduamente l’associazione campana con l’apporto di iscritti anche dalle isole. Grande assente, per impegni alla Fsni di cui ricopre la carica di vice segretario aggiunto, Mimmo Castellano, che attraverso Landolfo non ha mancato di inviare un caloroso saluto ed abbraccio ai Consiglieri dell’Associazioine di cui è decano e promotore, sperando di incontrarli in Campania. Brunella Cimodomo, delegata alle tipicità, ha messo in luce il formaggio “Carmasciano”, particolare prodotto di Rocca S. Felice (in Irpina – costosissimo e molto apprezzato dagli americani ma a molti italiani sconosciuto), che rappresenta uno dei tanti prodotti che attraverso uno sportello delle tipicità potrebbe maggiormente aprire le porte all’Arga. Si sono giustificati per l’assenza, inviando il loro saluto, i nuovi consiglieri Roberto De Petro responsabile Arga di Bari e Gian Luigi La Guardia responsabile per la Basilicata. Anche Roberto Selli nel portare il saluto per gli assenti Zalambani, vice presidente delle Marche, e Antonio Brunoli, presidente dell’Arga Umbria, ha ricordato che Giorgio Costa, presidente Emilia Romagna, conferma per il 2 e 3 dicembre, la disponibilità a Parma per lo svolgimento del prossimo congresso Unaga. Tra i vari argomenti affrontati, programmando un prossimo avvicendamento, è stato affidato l’incarico di rappresentare l’Unaga in campo internazionale ancora a Lelio Bernardi, con una prima presenza in Danimarca il 5 e 6 giugno per i festeggiamenti dei 100 anni dell’associazione danese e successivamente in Svizzera il 31 agosto per il convegno per la revisione della politica agricola mondiale. Altro momento di particolare interesse è stato l’affidamento alle Arga di tutta la nazione del compito di mettere a punto un programma di svolgimento del Congresso Nazionale Unaga e quindi della scelta della località che possa offrire migliore accoglienza all’evento da tenersi al massimo entro il prossimo anno. È stato inoltre chiesto a tutte le Arga di realizzare un sito Internet, seguendo l’esempio della Campania o del Friuli e prossimamente del Veneto. Carlo Morandini, presidente del Friuli Venezia Giulia, facendo gli onori di casa, ha chiuso i lavori della giornata. La prima grande accoglienza ai convegnisti è stata offerta dall’hotel “Patriarchi” di Aquileia che ha messo a disposizione l’apposita sala dell’albergo ed ha fatto degustare al termine dell’incontro alcuni prodotti tipici come formaggi del cansiglio ed affettati di salame e prosciutto San Daniele, accompagnati da Spumante “Scacco al Re” un Pinot brut 80% bianco e 20% nero dei Feudi di Romans. Anche la cena di gala “A tavola con gli antichi romani”, per festeggiare l’arrivo dei giornalisti in Friuli, à stata offerta da Franco Mattiussi, titolare dell’hotel Patriarchi e presidente Ascom del mandamento della bassa friulana, che nella propria struttura sta rilanciando l’antica cucina romana. Per la cena, che ha visto la partecipazione del presidente della Pro Loco di Aquileia, patrimonio dell’Umanità, il menu prevedeva: frittata di asparagi, petto d’anatra al fumo, zuppa di farro e scampi, coscia di maiale con mele al mosto, cervo con polenta condita e dolce Panpepato, accompagnati dai vini Brojli Traminer aromatico di Franco Clementin e Tocai Friulano di Puntin con a termine un ottimo Ramandolo. La seconda giornata in Friuli ha permesso al folto gruppo di giornalisti Unaga di spostarsi sull’isola di Grado, unita alla terra ferma dal lato di Aquileia con un ponte girevole e dall’altro versante, verso Trieste, con un ponte levatoio. Lo scenario del percorso che da Aquileia si apre sulla Laguna di Grado, complice una stupenda giornata di sole, è stato definito paradisiaco. I soci, dopo aver trovato sistemazione all’hotel Hannover, uno dei migliori riservato dall’impeccabile organizzazione locale, hanno voluto vivere le bellezze del luogo imbarcandosi, come da programma, su un catamarano che li ha portati a godere lo splendore della Laguna e dell’Oasi naturalistica “Caneo”. Accompagnati nel viaggio da Emilio Beltrame, responsabile della riserva naturale Valle Cavanata, da Enzo Padovan, presidente del consorzio alberghiero e lagunare, e da Paolo Bisiach, direttore dell’Azienda Informazione ed Accoglienza Turistica, gli associati delle numerose Arga hanno acquisito una buona conoscenza del posto e dello sviluppo a cui questi isolotti tendono con valorizzazione turistica. Qualcuno dei tanti isolotti che costituiscono la Laguna, tutti ricoperti di canne e cespugli con fiori di limonio “fior di barena” ed un ecosistema unico al mondo dall’equilibrio delicato, appartiene però a privati. Altra scoperta è che proprio uno di questi pochi proprietari sta per ottenere la licenza per realizzare sulla propria isola Ravajarina, nel “casone” ristrutturato con una “batela” pronta per trasportare i turisti, l’”Ittio Turismo” (un ristorante dove scoprire e degustare la bontà e la freschezza del pesce locale). L’interessante percorso in battello è terminato con la visione della foce dell’Isonzo e lo sbarco a “Caneo”, accolti dagli assessori regionali all’industria, artigianato, cooperazione, commercio, turismo e terziario, Enrico Bertossi, e alle risorse agricole naturali e forestali Enzo Marsilio, ed inoltre da Giorgio Brandolini, Presidente della Provincia di Gorizia e Roberto Marin, Sindaco di Grado. La delegazione Unaga, guidata dal presidente Pasquale Satalino, è stata invitata, dopo il benvenuto delle autorità con apprezzamenti ed auguri di sviluppo per l’associazione e la richiesta di sempre più intensi rapporti con il territorio friulano, a partecipare al pranzo preparato in suo onore dal consorzio “Ristoranti de Gravo” con la collaborazione e partecipazione degli alunni dell’Istituto Statale Istruzione Professionale (settore ristorazione alberghiera). Anche in questo caso la tipicità della regione, attraverso originali piatti elaborati con pesce fresco e rinomati asparagi di Fossalon, ha avuto successo conquistando il plauso dei giornalisti agricoli che sono anche grandi buongustai ed esperti enogasrtonomi. Nella terra di grandi vini non potevano mancare visite guidate alla cantine Lorenzon di S.Canzian d’Isonzo (GO), Cantine “Napoleoniche” Ciardi di Aquileia e l’Enoteca Regionale “La Serenissima” di Gradisca d’Isonzo (GO) dove poco distante, all’Hostaria Mulin Vecio, accompagnato dal giornalista Antonio Boemo, e dal fratello Antonio, grandi esperti del territorio e dei suoi prodotti, il gruppo campano, che ha avuto il piacere di conoscerli e stringere amicizia, è stato invitato a degustare alcune specialità. Infine, per quanto riguarda gli ottimi pranzi non si può assolutamente dimenticare il ristorante “Agli Artisti”, nel centro storico di Grado, che ha sede in una antica casa romana dal cui balcone sovrastante si affacciava il Podestà per parlare ai cittadini. A parte la storia del luogo e l’elegante ed accogliente locale, vanno menzionati gli speciali e creativi piatti che lo chef Alessandro Corazza e sua moglie Franca Longo elaborano per il piacere dei palati più raffinati con la sincerità di una cucina pulita e semplice nei gusti e nei sapori. Le portate servite con gran garbo e cortesia da Lisa Longo pongono questo locale alla pari di quelli stellati delle famose guide. Vada un 10 e lode al: Carpaccio di tonno e scampi al naturale-crudo, Tagliolini con casolari, Filetto di orata al vapore con crema di asparagi verdi e punte di asparagi fritti, Sorbetto alle fragole e degustazione di dolci della casa il tutto accompagnato da “Franciacorta di Monte Rossa –brut- Satin” per terminare con “Verduzzo Frosenar Rodaro” dei Colli Orientali del Friuli e grappa Tosolini “Storica Nera” (Refosco, Merlot e Cabernet) di Domenis. Il terzo giorno una visita in Slovenia, altre degustazioni di vini in storiche cantine e cibi, oltre ad una tavola rotonda sul tema “la comunicazione delle produzioni enologiche nel F.V.G.”, con la partecipazione dell’Assessore regionale Emilio Massillo hanno concluso il Consiglio Nazionale dei dirigenti dell’Unaga e delle Arga. Il gruppo napoletano, sensibile ai sentimenti per la Patria, ha voluto recarsi a rendere omaggio al Sacrario Militare di Oslavia e, preceduto dal suo presidente Francesco Landolfo, ha provato grande commozione raccogliendosi in preghiera nel monumentale edificio, eretto nel 1938 (come riferisce il custode Michelangelo Vecchione di S. Paolo Belsito BN), che raccoglie le salme di 57.200 Caduti italiani e di 539 austro-ungarici finiti durante il conflitto a ridosso delle linee, dall’Altipiano della Bainsizza al Vipacco, che rappresentano solo un piccolo numero dei tanti altri combattenti della “Grande guerra” 1915-1918, sepolti in altri Sacrari o Fosse nel migliore dei casi. In pomeriggio altra partecipazione sentita del gruppo Arga campano alla intitolazione del nuovo giardino del palazzo municipale di Grado, con la scoperta di una lapide in ricordo dei “Martiri delle Foibe”. All’evento oltre al gran pubblico, erano presenti il sindaco della cittadina Roberto Marin, il presidente provinciale dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Rodolfo Ziberna, monsignor Armando Zorzin, la presidente dei congiunti dei deportati Clara Morassi, gli studiosi Guido Rumici e Tullio Svettini ed il senatore Giovanni Collino che ha ricordato che “il Parlamento ha deciso di non dividere gli italiani, ma di aggiungere alla storia un tassello di verità”. Ziberna ha infine ricordato che è stato chiesto a tutti i sindaci isontini di intitolare una piazza o una via ai Martiri delle Foibe ma solo Grado ha permesso a Giulio Mattassi, decano locale dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia, di avere la possibilità di scoprire questo simbolico ricordo ed omaggio ai tanti morti dell’Olocausto Italiano ordinato da Josip Broz, meglio conosciuto come “Maresciallo Tito”, che impose di eseguire una pulizia etnica nei confronti degli italiani. Ricordiamo che a tutt’oggi nessuno sa quanti siano stati gli infoibati ma fonti attendibili parlano di almeno 15.000 vittime torturate e gettate (ancora vive) nelle voragini naturali del territorio Carso.
Brunella Cimadomo: Francesco Landolfo propone uno sportello delle tipicità presso ogni Arga.
Uno sportello per le tipicità nostrane istituito presso l’Arga, l’associazione dei giornalisti ambientali, agricoli, agroalimentari e turistici campani.
La novità è stata ufficializzata dal presidente dell’associazione, Franco Landolfo, nel corso del Consiglio nazionale dell’Unaga (l’Unione delle Arga presenti sul territorio nazionale) che si è svolto a Grado, in Friuli Venezia Giulia.
Non è l’unica proposta formulata dalla delegazione campana, rappresentata anche dal presidente onorario e componente del direttivo Unaga Mimmo Gargano, dall’esperto di enogastronomia Giuseppe De Girolamo e dalla collega Brunella Cimadomo (delegata alle tipicità).
Nutrito e apprezzato il documento illustrato da Landolfo.
Presidente, quali sono i punti salienti della mozione?
“Innanzitutto abbiamo chiesto l’istituzione di collegamenti on—line tra il sito nazionale dell’Unaga e quelli locali. La Campania, grazie all’attività del collega Gianpaolo Necco, è tra le prime regioni ad aver attivato un portale dell’associazione. Si tratta di un contenitore che ha contribuito a dare risalto alla nostra attività sia nelle istituzioni pubbliche, quali sono Regione, Province e Comuni, che private, come gli agriturismo, le aziende vitivinicole, quelle agricole e biologiche, nonché le varie associazione di agricoltori e ambientalisti presenti sul territorio campano; sia anche con la partecipazione a numerosi convegni, mostre di settore, conferenze stampa e dibattiti”.
E ci sono riscontri alla vostra attività presso le istituzioni?
“Sì, è stato riscontrato che da parte di queste istituzioni, c’è un grande interesse per l’attività dell’Arga. Il nostro logo è stato esposto in tutti gli stand ove si svolgevano manifestazioni agroambientaliste e sono stati fissati importanti appuntamenti durante tutto l’anno”.
Perché avete pensato di istituire uno sportello per le tipicità?
“Perché la Campania è ricca di prodotti tipici che non vengono valorizzati nella giusta misura. Molti di questi, mi viene in mente il formaggio carmasciano che si produce a Rocca San Felice, in alta irpinia, non hanno neppure il marchio dop. Ci proponiamo di essere più vicini alle amministrazioni anche nella promozione dei prodotti locali”.
L’ESITO DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELL’UNAGA.
di Brunella Cimadomo
Un commissario per ciascuna delle tre aree del Paese. E’ questa la proposta formulata dal presidente dell’Arga Campania, Francesco Landolfo,(nella foto), al Consiglio nazionale dell’Unaga che si è svolto a Grado, in Friuli Venezia Giulia. “Occorre — ha detto il leader regionale dei giornalisti agricoli, ambientali, agroalimentari, del turismo e della ricerca scientifica — una figura intermedia che faccia da tramite tra le associazioni locali e quella nazionale”.
La proposta era inclusa in una mozione firmata dall’intera delegazione nostrana, rappresentata, oltre che da Landolfo, dal presidente onorario Mimmo Gargano (componente del direttivo nazionale Unaga), dall’esperto di enogastronomia Giuseppe De Girolamo e da Brunella Cimadomo, delegata alle tipicità. Un documento corposo, condiviso da buona parte del Consiglio, che testimonia la crescita dell’Arga Campania che ha avviato una politica a tutela del patrimonio enogastronomico di casa nostra e si propone ora di aiutare i sindaci di piccole realtà a valorizzare i prodotti del territorio anche nella conquista del dop.
Tra le novità sancite dal Consiglio dell’Unaga c’è la partecipazione a manifestazioni internazionali. Il 5 e 6 giugno prossimi l’Unione nazionale delle associazioni regionali ambientali e agricole, sarà presente ad un convegno sulla globalizzazione e l’incremento della liberalizzazione del commercio dei prodotti agricoli che si svolgerà all’Università di Copenahagen in occasione dei cento anni del “Danish guild of agricoltural journalist”. All’incontro parteciperanno anche il segretario Usa all’Agricoltura, Mike Johanns, Timothy Groser per il Wto e il direttore generale della Fao Jacques Diouf.
L’Unaga sarà poi in Svizzera dal 31 agosto al 4 settembre per partecipare all’incontro organizzato dall’International federation of agricultural journalist di Berne sul tema “Il nuovo ruolo dell’agricoltura”.
E’ toccato al vicepresidente Unaga, Mimmo Vita, tracciare le linee guida dell’associazione in vista del congresso che si terrà l’anno prossimo. Due i punti salienti dei progetti a medio termine: il rafforzamento dei rapporti con il ministro dell’Agricoltura, Gianni Alemanno e il potenziamento della Comunicazione con l’attivazione dei siti di tutte le Arga regionali. Un plauso è andato alla Campania che è stata tra le prime a varare un portale telematico dedicato alle attività dell’associazione, curato dal giornalista e web master Gianpaolo Necco.
La delegazione campana, insieme a quella delle altre regioni, è stata poi condotta attraverso i sapori friulani.
Particolarmente interessante, la visita alla foce dell’Isonzo, in una laguna nata 15mila anni fa e ancora incontaminata, caratterizzata da acque basse (appena un metro di profondità) e isole che superano di poco il livello del mare dove l’uomo ha creato “valli da pesca”: in primavera gli avannotti entrano nelle vasche attratti dal caldo e restano intrappolati in autunno.
Per il sindaco di Grado, Roberto Marin (An), che ha inaugurato la manifestazione “asparagi in laguna”, “i luoghi della laguna e l’offerta enogastronomia sono un connubio turistico di grande importanza che cavalca la storia”.
La sfida, annunciata dall’assessore regionale Enrico Pertossi, è quella di far divenire il Friuli “terra di turismo enogastronomico”. Una sfida che parte proprio dall’asparago bianco. Una tipicità della zona di Fossalon che è stata poi abbinata al pescato locale, dai ragazzi dell’istituto alberghiero, per creazioni enogastronimiche di sicuro successo. O, per riprendere una battuta del presidente dell’Unaga, Pasquale Satalino, “gradevole”.
Il patrimonio enogastronomico del Friuli
Formaggio Asìno
Prodotto simbolo della regione, prende il nome dal monte d’Asio e si trova in due versioni (classico e morbido) che si distinguono anche per la conformazione e le misure dei due formati. Di pasta bianca, senza occhiatura (o molto fine) il classico; bianco latte, cremoso, spalmabile e senza occhiatura il morbido. Tutti e due di gusto sapido e leggermente piccante, con accentuazioni diverse.
Prosciutto di Cormons
Dolce e leggermente affumicato, deriva da cosce suine sottoposte a due fasi di salatura, affumicate per un paio di giorni al fuoco di legni dolci (ciliegio e alloro), stagionate per 12 mesi lasciando ogni giorno aperte dal tramonto all’alba le finestre delle stanze di stoccaggio.
Ossocollo affumicato
Conciato e, a intervallo di tempo, angolato per permettere una migliore penetrazione del sale, gli ossocolli vengono insaccati e infilati in rete, lasciati asciugare per uno o due giorni, sottoposti a lieve affumicatura da legno di faggio e stagionati per 6—8 settimane.
Salame d’oca
Se ne conoscono due tipi.
Uno utilizza esclusivamente carne d’oca insaccata nella pelle del collo dell’oca stessa. L’impasto magro è tagliato a mano a cubetti e deve il sapore deciso alla concia con sale, pepe e pimento.
L’altro è composto per metà da carne di maiale che conferisce il grasso, è macinato a grana fine e viene insaccato in budello naturale.
Asparago bianco
Caratteristico per il turione completamente bianco, di dimensioni medie o elevate, privo di fibrosità, con apice ben serrato.
Radicchio canarino e Rosa di Gorizia
Due diversi ecotipi di Cicoria Intybus della sottospecie sativa, l’uno dal colore giallo canarino con variegature e sfumature verso il rosa e il rosso, l’altro di colore rosso intenso e variegature che portano verso il rosa e rosso granato, dipendenti dalla speciale selezione applicata o dalle famiglie agricole interessate alla produzione. Ambedue hanno una forma simile alla rosa.
(Bru.ci.)
NOTA DEL 25 APRILE 2005
Il presidente dell’Arga della Campania, dottor Francesco Landolfo, accompagnato in delegazione da Brunella Cimadomo, Mimmo Gargano, Giuseppe Di Girolamo, rappresenta la regione al Consiglio Nazionale dell’Unaga che si apre ad Aquileia, nel Friuli, il 27 aprile alle ore 17.00. Il Consiglio, indetto da Pasquale Satalino presidente dell’Unaga e dell’Arga Puglia, è stato convocato con il seguente ordine del giorno:
1.Comunicazioni del Presidente; 2. Bilancio consuntivo e preventivo; 3.Attività delle ARGA; 4. Attività internazionale; 5.Varie.
I lavori proseguiranno nella giornata successiva e si concluderanno il 29 aprile con un importante dibattito su “La comunicazione delle produzioni agricole”.
Il documento dell’Arga della Campania.
In vista di tale appuntamento, il presidente Landolfo ha riunito il direttivo per conoscere il loro parere sui lavori del Consiglio Nazionale dell’Unaga. Ne è scaturito un ampio dibattito al termine del quale è stato emesso il documento che si riasssume:
“Premesso che l’attività dell’Arga della Campania, di cui appare quotidiano rendiconto sul proprio sito www.argacampania.it , ha portato ai soci giornalisti notevole rilevanza all’esterno: sia nelle istituzioni pubbliche, quali sono Regione, Province e Comuni; che private, gli agriturismo, le aziende vitivinicole, quelle agricole e biologiche, nonché le varie associazione di agricoltori e ambientalisti presenti sul territorio campano; sia anche con la partecipazione a numerosi convegni, mostre di settore, conferenze stampa e dibattiti. E’ stato riscontrato che da parte di queste istituzioni, inoltre, c’è un interesse positivo intorno all’attività dell’Arga. Inoltre per iniziative delle socie giornaliste il nostro logo è stato esposto in tutti gli stand ove si svolgevano manifestazioni agroambientaliste; distribuendo magliette con la scritta Arga della Campania.Importanti appuntamenti sono stati già fissati in ordine alle ulteriori iniziative per il corrente anno a cui l’Arga ha già fornito adesione nelle località campane. Fatti, questi, che inorgogliscono e invitano a continuare su questa strada e che, pertanto, permettono di stilare un programma per la seconda metà dell’anno;
OMISSIS
Pertanto col presente documento il Direttivo dell’Arga della Campania propone la discussione anche sui seguenti punti da inserire al punto 3 dell’odg del Consiglio Nazionale dell’Unaga:
1) la comunicazione tra le Arga è importante e deve essere costante, attivata anche su un solo punto-argomento di interesse comune, ma la discussione deve coinvolgere tutti, e in tal senso il mezzo elettronico, con le e-mail, facilita il compito; non solo, ma l’apertura dei siti web aiutano alla diffusione delle rispettive attività;
2) Occorre raccogliere le istanze che vengono da eventuali altre regioni per associarsi; in conseguenza di ciò e per accelerare i tempi, si suggerisce la nomina di tre coordinatori: uno per il Nord, uno per il Centro e l’altro per il Sud e le isole, in modo da pervenire in breve a completare la presenza di tutte le regioni italiane nell’Unaga con le proprie Arga;
3) E’ necessario chiedere ai rispettivi Ordini regionali dei giornalisti la massima collaborazione per i fini di cui al punto 2; ma anche per sostenere i colleghi che si sono associati all’Arga, al fine di agevolarli, quando occorre, nel loro lavoro di rappresentanza.
LA NOTA DELL’ARGA FRIULI V.G.
Ed ecco una nota dell’Arga del Friuli Venezia Giuliache riassume le tre giornate ed il programma nei dettagli, come stabilito dall’Unaga con l’Arga del Friuli Venezia Giulia. Sponsorizzato dalle Banche di Credito Cooperativo del Friuli-Venezia Giulia.
IL VERTICE DELLA STAMPA AGRICOLA NAZIONALE SI RIUNISCE NEL FVG
Si riunirà la prossima settimana nel Friuli Venezia Giulia il Consiglio nazionale della Stampa Agricola e Agroalimentare, l’Unaga, che è l’Unione italiana delle Associazioni regionali della stampa specializzata, presieduta da Pasquale Satalino. L’Unaga, che ritorna in Regione dopo sette anni, dopo due congressi nazionali che avevano sancito l’elezione alla presidenza nazionale dell’udinese Claudio Cojutti, ora Presidente onorario non essendo per statuto più eleggibile dopo tre mandati, è stata invitata dall’ARGA, l’associazione regionale presieduta da Carlo Morandini, e metterà a fuoco diverse problematiche che stanno a cuore al mondo rurale regionale. Come ad esempio la comunicazione delle realtà vitivinicole, raffrontando il Vigneto Friuli con una delle realtà emergenti che è quella della vicina Slovenia. Nell’ambito della 73.Fiera regionale dei vini di Buttrio, il 29 aprile a Villa di Toppo Florio alle ore 15 si terrà infatti il convegno su “La comunicazione delle produzioni enologiche nel FVG, già Regione di frontiera, e nelle realtà emergenti”. Interverranno rappresentanti della Regione, dell’Università, dell’Assoenologi. Il Consiglio nazionale Unaga che si ritroverà ad Aquileia il 27 aprile, si riunirà nello stesso giorno alle ore 16 a Pieris di San Canzian d’Isonzo, presso l’azienda vitivinicola I Feudi di Romans, di Enzo Lorenzon. All’ordine del giorno tra l’altro la costituzione di alcune Associazioni regionali in aree dove fino a ora erano state aggregate diverse realtà. I giornalisti provenienti da tutte le Regioni d’Italia saranno poi in serata nuovamente ad Aquileia dove visiteranno la basilica e gli scavi romani. Successivamente sarà loro proposto, al ristorante “Ai Patriarchi” di Franco Mattiussi il menù delle serate de A tavola con gli antichi romani. L’indomani (28 aprile) gli ospiti raggiungeranno Grado, dove a cura dell’Aiat dell’Isola d’oro visiteranno la laguna di Grado mentre, nell’oasi naturalistica “Caneo” sarà loro presentata la rassegna enogastronomica “asparagi in laguna”. Nel pomeriggio saranno a Villa Vicentina, per visitare la storica azienda vitivinicola Ciardi, di Silvia Bocini. In serata saranno loro proposti manicaretti della cucina tipica gradese. La giornata di venerd’ 29 aprile sarà dedicata alla visita alla cantina di Casteldobra, in Slovenia, e alla suggestiva enoteca del castello. A ora di pranzo rientro a Buttrio e degustazione dei vini della Doc dei Colli orientali e dei piatti tipici del Friuli Venezia Giulia all’enoteca di Buttrio. Quindi il convegno e per concludere la visita alla nostra realtà vitivinicola visiteranno l’azienda La Tunella di Zorzettig, a Ipplis di Premariacco (Udine).
ARGA FVG Via Dante, 80/2, 33037 Pasian di Prato (Udine) – Italia. Tel. : 0039 335 370816
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IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO
Mercoledì 27 aprile:
ore 15 Arrivo dei congressisti ad Aquileia al ristorante “Ai Patriarchi” via Giulia Augusta n.12, tel.043191513.
-ore 16 Consiglio Nazionale a Pieris di San Canzian D’Isonzo presso Azienda vitivinicola Lorenzon.
-ore 19 Visita alla Basilica e agli scavi romani.
-ore 21 Cena con menu degli antichi Romani.
-ore 24 Pernottamento all’Hotel “Ai Patriarchi”.
Giovedì 28 aprile:
-ore 9.00 Partenza da Aquileia per Grado in pulman, con bagagli.
-ore 9.30 Deposito bagagli all’Albergo,
-ore 10 Imbarco su motonave per visita laguna e oasi naturalistica “Caneo”
– ore 11.45 Presentazione rassegna asparagi in laguna con degustazione di piatti a base di asparagi, pesce e costacei.
-ore 12,30 Pranzo al Caneo, foce del fiume Isonzo.
-ore 16 Rientro a Grado e visita della cittadina balneare,
-ore 18 Visita storica azienda vitivinicola Tenuta Ciardi
-ore 20 Cena e pernottamento a Grado.
Venerdì 29 aprile:
-ore 9.00 Partenza da Grado in pulmann per Casteldobro in Slovenia.
-ore 10 Visita cantina ed enoteca del castello di Dobro.
-ore 12 Partenza per Buttrio e pranzo presso l’enoteca.
-ore 15 Tavola rotonda sul tema “la comunicazione delle produzioni enologiche nel F.V.G., già Regione di frontiera nelle realtà emergenti.
-ore 17 Visita a Ipplis ad azienda La Tunella.
-ore 20 Chiusura del Consiglio Nazionale.
Dalla Stazione di Udine c’è un treno con vagone letto, diretto verso Roma-Napoli, alle ore 21.50
L’aereo dall’Aereoporto di Ronchi del Legionari parte per Roma alle ore 19.15.


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