NAPOLI, 03 GEN – Dichiarazione del Consigliere regionale Angelo Brancaccio (DS), Segretario della Presidenza, sulle ultime vicende che hanno interessato i lavori dell’Ufficio di Presidenza.
“Sulla ennesima vicenda che in questi giorni sta creando tensioni all’interno dell’Ufficio di Presidenza, ovvero il decreto con cui la presidente Sandra Lonardo, in seguito all’art. 24 della Legge Finanziaria Regionale 2006, assegna nuovi incarichi ai dirigenti del Consiglio, sento il dovere morale e politico di intervenire in merito. Il mio fine certamente non è quello di fare il “tifoso” di una parte o dell’altra, ma bensì quello di precisare alcune affermazioni fatte in diversi comunicati stampa. Preciso innanzitutto che per mia scelta non ero presente all’ultimo Ufficio di Presidenza presieduto dal vicepresidente Mucciolo. Ciò che ho da obiettare sul piano procedurale e di merito ai decreti in questione preferisco farlo faccia a faccia nella prossima seduta dell’Ufficio di Presidenza convocato per il giorno 11 gennaio p.v. Tuttavia, senza richiedere l’ausilio di 13 consulenti, in base a quella poca ma profonda esperienza amministrativa regionale che ho maturato in questi primi mesi di mandato, ritengo che i decreti siano viziati da un punto di vista formale. Per la metodologia usata credo altresì che rappresentino un atto provocatorio e scorretto nei confronti dell’intero Ufficio di Presidenza, organo a cui compete la deliberazione del provvedimento. Non credo che ci fosse alcuna urgenza anche perché solo poco prima l’U.P. si era espresso sulla materia concordando all’unanimità di rinviare al 31 gennaio l’applicazione pratica di quanto deliberato. Ciò , fra l’altro, per consentire di organizzare con carichi di lavoro adeguati e dipendenti necessari i nuovi settori. Sono certo che l’intempestivo e inopportuno intervento della presidente oltre a creare problemi al buon andamento dell’Ufficio di Presidenza stesso, comporterà delle difficoltà alla macchina amministrativa regionale. Rivolgo pertanto un invito affinché si fermino le bocce e ci si riunisca come ufficio di Presidenza e collegialmente, con senso di responsabilità e spirito democratico, si possa trovare la soluzione ad un problema che sta diventando più grande di quello che effettivamente è. Naturalmente ritengo che si debba partire da un punto fermo e condiviso da tutti e cioè che la rotazione dei dirigenti, accompagnata da una rivisitazione dei settori, dei servizi e dei dipendenti, è un atto indispensabile per garantire servizi maggiormente efficaci, efficienti, razionali e moderni all’amministrazione del consiglio regionale”. Angelo Brancaccio


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