CASERTA – “La regione Campania è pronta, per sensibilità, cultura sociale ed organizzazione, a traghettare il sistema sanitario verso lidi nei quali trovi effettiva centralità di sistema il cittadino, la famiglia e la grande risorsa sociale della solidarietà”. Ad affermarlo è il presidente del Gruppo consiliare dello Sdi in regione Campania, Gennaro Oliviero intervenendo sulla Sanità.” Occorrerà realizzare, – prosegue Oliviero- “nei” e “tra” i punti nodali del sistema dei bisogni e di rapporto cittadino-servizio, un sistema di comunicazioni, di coinvolgimenti partecipativi, di analisi di qualità, di accordi. In ognuno di questi nodi, ciascuno, sia operatore, sia cittadino singolo o organizzato, sia, ancora, del volontariato sociale, dovrà poter offrire il più alto livello delle proprie capacità e prerogative a vantaggio del comune obiettivo che è costituito non solo dalla più qualificata risposta ai problemi della salute, ma anche dalla sua promozione e dalla massima attenzione alla dignità della persona. Ognuno di questi punti di contatto, – continua Oliviero – deve individuarsi come sede di attività nella quale un adeguato flusso di informazioni costituirà il fondente della qualità tecnico-scientifica e della massima valorizzazione degli operatori, con l’esercizio del diritto della salute del cittadino, il suo diritto di informazione, di partecipazione e di valutazione. Si vogliono sottolineare in particolare alcuni progetti che sono di fondamentale rilevanza in questa ottica. In primis si vuole dare concreta attuazione alla prevenzione nei luoghi di vita e di lavoro, con particolare riferimento al settore agricolo ed a quello edile. E’ inutile sottolineare, al di là del livello degli infortuni, la rilevanza del tutto particolare, sia economica che sociale, che assume il settore edilizio. A tal fine si svilupperanno linee di indirizzo ed azioni di formazione degli operatori per assicurare l’uniformità dell’attività di vigilanza nell’ambito del territorio regionale, si attuerà un’attività di monitoraggio delle imprese per verificare il livello di applicazione della “626”. Si intende altresì, – conclude Oliviero – ulteriormente concretizzare un progetto di sicurezza alimentare che, attraverso il coordinamento dei vari Piani e le sinergie che ne derivano, possa garantire sempre più il cittadino nell’ambito degli alimenti o comunque che lo stesso possa fare una scelta consapevole ed informata.
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