Conigli vivi: Anlac, mercato falsato sotto festività natalizie
Il compito dei commissari cun, soprattutto dalla parte allevatori, è quello di formulare una tendenza di mercato e di prezzo, e non di legittimare chi pur avendo sottoscritto il protocollo cun, dall’esterno abuserebbe degli allevatori o adotterebbe pratiche sleali per falsare l’andamento reale di tutto il mercato. Così si diventa complici e non vittime. Lo ha dichiarato Saverio De Bonis, presidente anlac e membro della Cun conigli.
La penuria di offerta, infatti, è sotto gli occhi di tutti e non è certo con la sudditanza verso alcuni macellatori – sottolinea – che si formulano previsioni corrette. Abbassare il prezzo di trentuno centesimi al chilo sotto le imminenti festività natalizie, – aggiunge – vuol dire voler affossare gli allevatori estranei a certe manovre.
Alcuni commissari e membri del Comitato, – fa notare l’associazione – invece di perorare la causa di coloro che non rispetterebbero i listini cun, dovrebbero esibire le prove documentali per evitare di diventare complici di artifizi tesi ad indurre in errore tutta la commissione. In tal modo – prosegue – si procura ad altri un ingiusto profitto e agli allevatori un ingiusto danno.
Abbiamo pertanto invocato una sospensione della quotazione, fa rilevare il presidente dei liberi allevatori. La vicenda – dichiara – dimostra che il criterio della neutralità degli allevatori non è mai stato soddisfatto e rispettato.
Auspichiamo – conclude – che al più presto il Mipaaf se ne faccia carico nella emanazione dei nuovi decreti e che introduca nei regolamenti l’obbligo per i commissari di esibire prove delle proprie dichiarazioni.
Ufficio Stampa Anlac
Associazione nazionale liberi allevatori di conigli
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