Confagricoltura Campania

Cari colleghi,
gli amici di Confagricoltura Campania mettono a disposizione una opportunità formativa per un numero ristretto di giornalisti che il prossimo 6 luglio vogliano assistere ad una lezione che si terrà presso la sede campana, dalle ore 9:00 alle ore 17:00, con Andrea Delogu, Vice Direttore Generale in seno alla Direzione Informazione del Gruppo Mediaset.
In allegato, un breve profilo professionale di Delogu.
Nel caso siate interessati, fatemelo sapere che provvedo a farvi preparare l’accredito. Buon lavoro
Michele M. Ippolito

CHI E’ ANDREA DELOGU
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Vice Direttore Generale in seno alla Direzione Informazione del Gruppo Mediaset.
Dopo la Maturità Classica (Sassari, 1979) si è laureato in Giurisprudenza (Sassari, 1984), Scienze Politiche (Sassari, 1988) e Filosofia (Milano, 2007), specializzandosi in economia aziendale presso l’Istituto Adriano Olivetti (ISTAO) di Ancona nel 1984/85.
Nel 1977 muove i primi passi nel mondo della comunicazione dapprima nella radiofonia e successivamente, dal 1981 al 1984, nel giornalismo cartaceo, collaborando al quotidiano La Nuova Sardegna di Sassari.
Dal luglio 1986 presso la Direzione del Personale del Gruppo Olivetti (Ivrea), nel luglio 1988 viene in seguito ingaggiato dalla Arnoldo Mondadori Editore, dove si è occupato di gestione delle risorse umane e relazioni sindacali. Nel 1991 passa alla Sandoz Prodotti Farmaceutici/Novartis (Milano), in qualità di Internal Relations Coordinator.
Nel 1992 in Reti Televisive Italiane-RTI (Gruppo Fininvest) è Responsabile del Personale dei centri di produzione e delle direzioni di rete.
Dirigente dal 1997, in qualità di Responsabile del Personale Giornalistico di RTI (Mediaset).
Dal gennaio 1998 al dicembre 2000, all’interno della Direzione Produzioni Videotime (Gruppo Mediaset), è stato Coordinatore delle Risorse Produttive, attività che si esplicava nella programmazione e organizzazione del lavoro di circa 200 risorse redazionali e tecnico- produttive.
Dal gennaio 2001, sempre in Mediaset, è dapprima Vice Direttore Coordinamento News e, dal dicembre 2005, Direttore del Coordinamento Produttivo della Divisione Informazione.
Dal 2006 al 2010 è stato Direttore delle Produzioni News, con responsabilità dei budget dei programmi di informazione, della supervisione delle problematiche gestionali e produttive delle testate del Gruppo e dell’ottimizzazione delle risorse giornalistiche (TG5, TG4, Studio Aperto, Videonews, TGCOM, NewsMediaset).
da: Dr. Michele M. Ippolito michele.ippolito@fastwebnet.it [ufficiostampaecomunicazione] [ufficiostampaecomunicazione-noreply@yahoogroups.com]

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San Giorgio a Cremano, 27 dicembre 2014
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Lunedì 29 un convegno sulla contraffazione dei prodotti a San Giorgio a Cremano
Organizzato presso il circolo Acli cittadino dalla Lega Consumatori
– “Sicurezza dei prodotti: contro la contraffazione”. Questo è il titolo di un convegno che si terrà lunedì 29 dicembre alle 18 presso il circolo Acli di San Giorgio a Cremano in piazza Europa, con l’organizzazione della Lega Consumatori di Napoli, su mandato di Proteus, azienda speciale della Camera di Commercia Industria Artigianato Agricoltura di Napoli.
Nel corso del convegno, in cui si discuteranno le problematiche della contraffazione, sarà presentata e distribuita una pubblicazione curata da Proteus, contente una guida pratica contro la contraffazione, la legislazione di riferimento e i risultati di un’ indagine statistica eseguita nella provincia di Napoli sulla percezione sociale del fenomeno della contraffazione.
Saluterà gli intervenuti Antonio Di Maria, presidente del circolo Acli di San Giorgio a Cremano; modererà i lavori Michele M. Ippolito, consigliere nazionale delle Acli. Interverranno: Maurizio Nunziante, consigliere della Camera di Commercio di Napoli e componente del consiglio di amministrazione di Proteus; Giuseppe Conte, presidente provinciale della Lega Consumatori; Roberto Miraglia, vicepresidente provinciale della Lega Consumatori; Pasquale Orlando, vicepresidente del Centro Servizi per il Volontariato di Napoli.
da: Dr. Michele M. Ippolito’ michele.ippolito@fastwebnet.it

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Napoli, 23 DICEMBRE 2014
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TERRA DEI FUOCHI,BASTA PROTAGONISMI SULLE SPALLE DEGLI AGRICOLTORI
Confagricoltura CAMPANIA
Conferenza stampa di Confagricoltura oggi a Napoli sul tema Terra dei fuochi
“Parafrasando le parole di ieri del Presidente della Repubblica diciamo basta ai protagonismi sulle spalle degli agricoltori.
E’ ora che chi ha sbagliato si assuma le proprie responsabilità e si renda conto che una causa giusta come quella di difendere la salute dei cittadini si è rivelata invece in tanti casi una grande caccia alle streghe.”
Così Michele Pannullo, Presidente di Confagricoltura Campania, nella conferenza stampa di oggi commentando la recente sentenza della Cassazione che ha deciso di dissequestrare i terreni sotto sequestro perché non ci sono sufficienti prove di inquinamento.
“I dati ci dicono che le aree potenzialmente contaminate negli 88 comuni analizzati e comunemente definiti come Terra dei Fuochi erano solo il 2% di cui solo lo 0,4% della superficie agricola era effettivamente inquinata, ma nessuno ha mai detto che i danni economici diretti subiti dall’agricoltura da questa caccia alle streghe e da noi stimati ammontano qualche decina di milioni di euro mentre il danno di immagine è incalcolabile.
Ecco perché pensiamo a forme di tutela per le nostre aziende e studieremo possibili richieste di risarcimento”.
“Oggi l’opinione pubblica finalmente scopre – afferma Fabrizio Marzano, vicepresidente di Confagricoltura Napoli – quello che noi agricoltori davamo per scontato e cioè che i prodotti agricoli nella cosidetta Terra dei fuochi sono sani. La sentenza della Cassazione ribadisce una cosa semplice e cioè che quei terreni non andavano sequestrati.
Ora il problema è che i nostri amministratori si devono attivare subito per farci superare le difficoltà che abbiamo nel fare impresa in questi territori.
Trovare subito una soluzione alle ecoballe, combattere i fuochi – conclude Marzano – e rendere vivibili e decorose le nostre strade affinché nessuno possa più coniare un termine così terribile come la Terra dei Fuochi”
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COMUNICATO STAMPA TERRA DEI FUOCHI
23 12 2014.doc Posted by: “Dr. Michele M. Ippolito”

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2 febbraio 2013
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FORUM ANGA A NAPOLI, LE CONCLUSIONI DEL PRESIDENTE DI CONFAGRICOLTURA MARIO
GUIDI: “LA RICETTA DEL FUTURO E’ FATTA DI GIOVANI FORZE POSITIVE, AGGREGAZIONI E RETI D’IMPRESA”
“I giovani sono la forza del Paese, il vero motore della ripresa. Un ‘patrimonio’ che non si può vanificare come sta accadendo attualmente.
Investire su di loro dovrebbe essere la regola, così come sarebbe logico creare condizioni adatte allo sviluppo delle imprese, ma così non è”. Lo ha detto oggi a Napoli il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, concludendo i lavori del XV Convegno Quadri e del II Forum dell’Anga, l’Organizzazione dei giovani agricoltori.
“La politica, il Parlamento ed il Governo che si insedieranno, hanno il dovere di dare risposte alle priorità – ha proseguito il presidente di Confagricoltura – Il mondo recentemente ha subito diversi choc, in primis, quello finanziario. Vanno ora ridisegnate completamente le regole del gioco, riscrivendo l’intero sistema e ponendo al centro la ‘terra’, in termini di sostenibilità ambientale ed economica. Il settore ha grandi potenzialità di cui, però, si è ancora poco consapevoli. Occorre analizzare i fattori di vantaggio dei nostri territori, riuscendo ad utilizzarli al meglio”.
Per il presidente di Confagricoltura “i giovani hanno confermato, in qualche modo, la necessità che la piramide venga rovesciata perché chi ha idee non ha risorse e chi ha mezzi non si vuole più mettere in gioco”.
“In un mondo dove tutto è connesso, chi è fuori non conta – ha aggiunto Guidi -. Per crescere l’agricoltura ha bisogno, ad esempio, della banda larga, occorre anche uscire dalla dimensione esclusivamente di settore, superandola per ricostituire un sistema delle conoscenze”.
Il presidente di Confagricoltura si è soffermato infine sulle opportunità delle reti d’impresa ed ha evidenziato l’importanza di aver costituito ‘Agrinsieme’ (il coordinamento di larga parte del mondo agricolo organizzato). “Per noi imprenditori agricoli che gestiamo la terra è una grande occasione – ha concluso – Ci siamo resi conto che per avere un ambiente favorevole dobbiamo essere capaci di costruircelo direttamente; non vogliamo aspettare che altri facciano ciò che ci serve, ma ci siamo rimboccati le maniche”.
GAETANO MENNA DIREZIONE COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE CONFAGRICOLTURA
CORSO VITTORIO EMANUELE 101
00186 ROMA TEL 066852329 FAX 066861726
CELL 3348646051
da: Michele M. Ippolito [michele.ippolito@fastwebnet.it]

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Napoli, 2 febbraio 2013
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CHI E’ IL GIOVANE IMPRENDITORE DI CONFAGRICOLTURA E COSA CHIEDE AL PROSSIMO GOVERNO. UNA RICERCA DEL CENTRO STUDI DELLA CONFEDERAZIONE
Chi sono gli imprenditori “tipo” dell’Anga e quali sono i loro desiderata rispetto alla classe politica di domani? La risposta arriva dal Centro Studi di Confagricoltura che, in occasione del XV Convegno Quadri Dirigenti dei Giovani di Confagricoltura in corso a Napoli, ha realizzato un’indagine su un campione ragionato di aziende associate, cercando di focalizzare il profilo dell’impresa e temi che spaziano dal commercio alla politica.
Lo studio ha rilevato un incidenza maggiore degli uomini (66%) rispetto alle donne (34%), ma entrambi mediamente hanno la stessa età (32 anni). E’ titolare d’azienda a tutti gli effetti il 71% degli intervistati, il 93% gestisce un’azienda di famiglia, con una dimensione media di 113 ettari. Questo a dimostrazione di come ci sia, comunque, uno stretto legame tra attività di impresa e “familiarità” con il settore.
Purtroppo, l’elevato costo dei terreni e la scarsa rimuneratività del beneficio fondiario impediscono ai giovani di insediarsi nel settore primario come capi azienda. Ed è pure molto probabile che le varie misure volte ad introdurre nuovi soggetti nel mondo agricolo siano troppo macchinose e scoraggino in partenza anche i più interessati.
I giovani di Confagricoltura certificano le proprie produzioni (ma comunque entro il 50%) prestando attenzione alle problematiche ambientali, coltivando bio (50%) od utilizzando le denominazioni di origine (50%). Utilizzano quasi sempre mezzi informatici per la gestione dell’azienda (89%), però non aderiscono ancora a strumenti innovativi come le reti di impresa (solo il 12% lo fa). La percentuale di partecipazione a reti strutturate di impresa è comunque inferiore rispetto alla percentuale delle aziende di Confagricoltura (18,2% – indagine Censis Confagricoltura marzo 2012). Come dire che in agricoltura c’è ancora un gap generazionale significativo nella collaborazione partecipativa del “fare impresa”.
Dei giovani imprenditori Anga solo il 35% è aggregato in OP, ma di converso ben il 40% degli intervistati utilizza la cooperativa come canale commerciale, il 23% l’industria e il 26% la vendita diretta. Tutto sommato limitato (4%) il ricorso alla vendita on-line. Il 51% ritiene comunque insoddisfacente il collocamento del prodotto.
Il 60% degli intervistati ha beneficiato dei fondi strutturali PSR, soprattutto (quasi il 90%) tramite le misure per il primo insediamento, agro ambientali e per l’ammodernamento dell’azienda agricola; misure servite in sei casi su dieci ad introdurre innovazione di prodotto o di processo.
Ben il 90% dei giovani imprenditori di Confagricoltura ha introdotto innovazione all’interno della propria azienda. Peccato che di questi solo la metà abbia potuto beneficiare di incentivi di politiche nazionali e comunitarie.
Infine, l’indagine del Centro Studi si è incentrata sul futuro prossimo gettando uno sguardo sul periodo “post elettorale”.
In particolare è stato chiesto quali provvedimenti di politica generale i giovani imprenditori dell’Anga vorrebbero che le nuove istituzioni approvassero nei primi cento giorni di governo. Gli intervistati hanno indicato come priorità la riforma fiscale e contributiva e il riassetto delle istituzioni nazionali (rispettivamente il 26% ed il 23%).
Seguono misure per favorire l’occupazione (14%), la promozione di formazione e ricerca (11%) e la riforma del sistema elettorale (10%).
Per quanto riguarda, invece, i provvedimenti di politica agricola richiesti, su tutti spicca l’esigenza di maggior facilità di accesso al credito (25%). Sono evidenti le difficoltà nel reperire capitali di esercizio e di investimento per la propria attività dopo il credit crunch.
Subito dopo sono stati indicati il finanziamento per acquisire mezzi di produzione innovativi (22%) e per acquistare terreni agricoli (20%). Quest’ultima esigenza al pari della richiesta di un nuovo regime fiscale per creare nuove reti di impresa (20%).
E’ chiara, quindi, l’esigenza per una politica dei fattori efficace, soprattutto per quanto riguarda l’innovazione (che i giovani imprenditori di Anga chiedono di incentivare) e per il fattore di produzione principale – e di più difficile acquisizione – per le aziende agricole: la terra.
Meno sentita la necessità di fondi per finanziare business plan ed analisi di mercato; forse servizi già disponibili ed acquisiti.
SCHEDA
LE IMPRESE AGRICOLE UNDER 35
Sono 57.673 le imprese agricole under 35 in Italia, secondo i dati Unioncamere, il 7% del totale delle imprese agricole iscritte al registro delle imprese delle CCIAA (823.542) e il 9% circa delle imprese giovani complessive.
Un numero comunque rilevante visto che solo le categorie delle imprese giovani di “costruzioni” e del “commercio all’ingrosso e al dettaglio” possono vantare un numero superiore di operatori (rispettivamente 123 mila e 183 mila circa).
Nel corso degli ultimi anni, secondo i dati Eurostat, le imprese agricole giovani in Italia sono diminuite in valore assoluto: da 145 mila nel 1990 a 115 mila nel 2000 sino ai poco meno di 52 mila nel 2007 (dato comunque non paragonabile a quello di Unioncamere).
Un calo complessivo del 64% per cento; comunque superiore alla flessione del numero complessivo di aziende agricole (meno 37%) nello stesso periodo.
Come sopra accennato, le imprese agricole rappresentano il 9% (esattamente l’8,8%) di tutte le imprese condotte da giovani (658.033) nei vari settori. Un dato comunque peggiore rispetto all’incidenza (13,5%) delle imprese agricole rispetto al totale delle imprese di tutti i settori (6,1 milioni).
In Italia i giovani che si dedicano all’agricoltura sono soprattutto nel meridione e nelle isole, in particolare in Calabria, Sicilia e Sardegna, dove si trovano il 56% delle aziende agricole giovani nazionali, pari a quasi il 9% delle imprese complessive (la media nazionale è del 7%).
da: Michele M. Ippolito [michele.ippolito@fastwebnet.it]

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30 gennaio 2013
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NAPOLI, SI APRE DOMANI “RIPARTIAMO DALLA TERRA”. TRE GIORNI DI CONFRONTO ORGANIZZATI DALL’ANGA-GIOVANI DI CONFAGRICOLTURA
Roma, 30 gennaio 2013. Inizia domani a Napoli, fino al 2 febbraio, il XV Convegno dei quadri dirigenti dell’Anga (l’Associazione che riunisce i giovani di Confagricoltura).
Giovedì e venerdì saranno dedicati ai lavori interni, con un approfondimento e una riflessione su quattro temi: agricoltura innovazione di gestione, ricambio generazionale, reti d’impresa e istruzione/formazione.
L’evento si concluderà sabato mattina, con la sezione pubblica della seconda edizione del Forum nazionale.
“Intendiamo lanciare una richiesta molto chiara e concreta – spiega il presidente dell’Anga Nicola Motolese – perché siamo convinti che lo sviluppo dell’intero sistema Paese parta proprio dall’agricoltura.
Noi giovani abbiamo ancora trenta, quaranta anni di lavoro davanti a noi e riteniamo importante che venga adeguatamente valorizzata la risorsa giovani”.
La giornata di domani ha come obiettivo quello di analizzare e approfondire, attraverso i gruppi di lavoro, i quattro temi su cui prenderà le mosse il progetto dell’Anga “Ripartire dalla terra”.
Il convegno proseguirà venerdì.
Nel pomeriggio si terrà anche il Consiglio Nazionale, al quale interverranno il direttore generale di Confagricoltura, Luigi Mastrobuono e il presidente dell’Associazione Libera, Don Luigi Ciotti.
Ripartire dalla terra significa, a parere dei giovani dell’Anga, puntare sul concreto e sul valore economico del settore.
Nella mattina di sabato verrà presentata un’indagine del centro studi di Confagricoltura sulla realtà delle giovani imprese associate.
Nella Tavola rotonda: “Agricoltura 3.0 in rete tra digitale e ricambio” si punterà a dimostrare come le giovani imprese possano costituire la risposta più efficace alle complesse sfide che occorre fronteggiare per innescare la ripresa economica.
Le conclusioni saranno del presidente di Confagricoltura, Mario Guidi.
Da: Michele M. Ippolito michele.ippolito@fastwebnet.it;

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Napoli, 19 giugno 2012.
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Pannullo, Presidente di Confagricoltura Campania:
“Vogliono distruggere la mozzarella di bufala campana: no alle modifiche proposte dal Consorzio di tutela.”
“Se dovessero passare le modifiche che il Consorzio di Tutela ha presentato al Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali – afferma Michele Pannullo Presidente di Confagricoltura Campania – il nostro prodotto non sarebbe più lo stesso e certamente perderebbe tutti quegli aspetti tipici e tradizionali che ne hanno fatto la fortuna”.
“Si sta preparando un vero e proprio attentato alla nostra Mozzarella di Bufala – continua Pannullo – e la cosa che più lascia sconcertati è che siamo rimasti i soli a gridare a questo scempio e a difendere la tipicità e la genuinità di questo alfiere dell’assoluta e riconosciuta eccellenza dell’agro-alimentare italiano.”
“Il Consorzio di tutela ha chiesto al Ministero – continua l’organizzazione che rappresenta una parte significativa dei produttori storici di latte bufalino in Campania – di introdurre nel processo produttivo modifiche lontane anni luce da quella millenaria tradizione che ha reso la Mozzarella di Bufala Campana DOP un unicum qualitativo assoluto e sta cercando di introdurre elementi in grado di produrre profonde alterazioni qualitative che ne minano ad esempio la freschezza”.
“Eliminare l’obbligo di trasformare nelle 60 ore successive il latte fresco in Mozzarella, prevedere il raffreddamento e la conservazione della cagliata e introdurre un nuovo prodotto definito “ artigianale” quasi a voler confessare che tutto il resto non è prodotto di prima qualità – ribadisce Pannullo – ci lasciano perplessi e preoccupati sia per la valorizzazione economica della materia prima e del prodotto finale e sia per i negativi ritorni economici che snatureranno così il formaggio Mozzarella di Bufala Campana DOP.”
“ Chiediamo – conclude Pannullo – una forte presa di coscienza da parte di tutti, Istituzioni e Associazioni di produttori e dei consumatori per far sì che uno dei prodotti più buoni del Made in Italy non sia distrutto da scellerate logiche di profitto.”
Per comunicazioni: 3403008340
Dr. Michele M. Ippolito [michele.ippolito@fastwebnet.it]

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Napoli, 09 marzo 2012
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Confagricoltura Campania: “Conad punta sull’ortofrutta campana, sia da esempio per tutta la grande distribuzione”.
– Si è svolta oggi presso il Grand Hotel Vesuvio di Napoli la presentazione dei dati di preconsuntivo 2011, di andamento economico e dei consumi nel territorio campano nonché dei piani di sviluppo 2012 del Gruppo Conad per il Centro-Sud cui ha partecipato una delegazione di Confagricoltura Campania guidata dal Vicepresidente regionale Rosario Rago, che ha espresso ai vertici societari forte apprezzamento per l’operato fin qui svolto da Conad e dalla cooperativa Pac 2000 che opera per il Sud Italia in esclusiva per la stessa catena di distribuzione.
“Esprimiamo soddisfazione per l’impegno di Conad nelle nostre terre – dichiara il vicepresidente regionale di Confagricoltura Campania Rosario Rago. -Ho sottolineato la necessità di un nuovo slancio e la voglia di scommettere sul Sud e sulle eccellenze che le nostre terre offrono.
Fin qui Conad ci ha creduto e continua a crederci, per questo ho espresso al presidente di PAC 2000, Alibrandi, ed al direttore generale di Conad Pugliese il pieno appoggio della mia organizzazione e la collaborazione fattiva dei nostri associati. Siamo sempre più convinti – conclude Rago – dell’importanza di rafforzare i rapporti con la grande distribuzione italiana perché così si possono meglio valorizzare settori, come ad esempio l’ortofrutta campana, di grande valore e pregio e si possono conquistare nuovi e diversi mercati internazionali.”
Per comunicazioni:
Michele M. Ippolito michele.ippolito@fastwebnet.it
3403008340 – 3939019211

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Napoli, 23 gennaio 2012
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Confagricoltura incontra il presidente della VIII° Commissione del Consiglio Regionale, Pietro Foglia
Michele Pannullo: “Necessarie nuove iniziative legislative in favore delle aziende agricole a tutela del comparto”
– “C’è bisogno di un nuovo slancio legislativo che assicuri maggior tutela e possibilità di sviluppo per le imprese agricole in Campania”.
Ecco quanto espresso dal Presidente regionale di Confagricoltura Campania Michele Pannullo, oggi in un incontro di saluto al nuovo presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale della Campania Pietro Foglia.
Nell’augurare buon lavoro al nuovo Presidente, Pannullo ha sottolineato l’urgenza delle questioni che caratterizzano la crisi del comparto agricolo campano.
“La Regione Campania ha già messo in atto una serie adeguata di interventi normativi.
Tuttavia bisogna superare la logica dell’utilizzo dei Fondi PSR per affrontare l’ordinarietà del comparto. Bisogna – continua Pannullo – rimettere mano al quadro normativo regionale di settore al fine di assicurare competitività e sviluppo delle imprese agricole.
Esprimo vivo apprezzamento – conclude Michele Pannullo – per la disponibilità istituzionale espressa dal Presidente Foglia cui ho assicurato piena collaborazione da parte dell’organizzazione che rappresento.”
All’incontro ha preso parte anche il Direttore regionale di Confagricoltura Campania Paolo di Palma.
Per comunicazioni:
Dr. Michele M. Ippolito
3403008340 – 3939019211
[michele.ippolito@e-cremano.it]


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