CONATECO, FINCANTIERI in CAMPANIA, le news
NAPOLI, 6 LUGLIO 2015
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FINCANTIERI, LUCCI (CISL): ANNUNCIO NUOVA COMMESSA CONFERMA CHE UNITI SI VINCE
LA RISOLUTEZZA DI DE LUCA ORA SPINGA LE ISTITUZIONI A MUOVERSI IN MANIERA SINERGICA PER CONCRETIZZARE RISULTATI
– “La nuova missione produttiva, annunciata dal presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca, è un grosso risultato per il sito stabiese di Fincantieri che – ricordiamo – è riuscito a superare una grave crisi grazie soprattutto ai sacrifici dei lavoratori e a una dura battaglia del sindacato della responsabilità”. Così Lina Lucci, segretario generale della Cisl Campania, commenta in una nota l’assegnazione della commessa per la costruzione di una delle nuove unità navali della flotta della Marina Militare alla Fincantieri di Castellammare annunciata da De Luca dopo l’incontro con il ministro Roberta Pinotti.
“Si tratta dei primi effetti di una battaglia portata avanti dal sindacato confederale, e dalla Cisl in particolare, e che ha visto le forze sociali impegnate su vari fronti, sia nel confronto con azienda e istituzioni che sul piano parlamentare. E la conferma è arrivata anche da un emendamento all’ultima legge di Stabilità che prevede la destinazione di circa 7 miliardi per il settore. Ora – aggiunge Lina Lucci – il prossimo passo da fare è proseguire uniti, facendo in modo che lavorino fianco a fianco tutti gli attori interessati: le istituzioni locali – dal sindaco al governatore della Regione Campania – i sindacati e l’azienda con il coinvolgimento del Governo, per dare corso a quanto già previsto per il rilancio del sito stabiese: il Centro di formazione, un reparto di tubisteria come punto di riferimento sul piano nazionale e la costruzione di un nuovo bacino a immersione. Come dimostra proprio l’esperienza fatta su Fincantieri negli ultimi 4 anni, è soltanto restando uniti che si portano a casa risultati concreti”.
“Un particolare apprezzamento va riservato, infine – conclude la leader sindacale della Cisl – alla capacità della rappresentanza sindacale unitaria di muoversi in maniera congiunta rigettando i ricatti nemmeno troppo latenti che giungevano dalla controparte aziendale. Ora, la risolutezza del governatore Vincenzo De Luca, recuperando l’impegno delle istituzioni locali in un quadro univoco, deve essere la base per dare – assieme al confronto con la Cisl che da anni si batte per restituire centralità allo stabilimento di Castellammare – una realizzazione concreta alle risposte attese da tempo dai lavoratori stabiesi”. ***
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NAPOLI, 28 LUGLIO 2015
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CONATECO, LUCCI ED ESPOSITO (CISL): DAL MANAGEMENT GRAVI INADEMPIENZE E ATTEGGIAMENTO INTIMIDATORIO. CIGS A RISCHIO.LE AUTORITA’ COMPETENTI FACCIANO CHIAREZZA SUL REALE STATO DELLA CRISI. INTERVENGA LA PROPRIETA’
– Vertenza Conateco: le autorità competenti intervengano con urgenza “per fare chiarezza sulla reale situazione dello stato di crisi dell’azienda, preservando le risorse umane impegnate ed evitando al contempo un ulteriore sperpero di risorse pubbliche senza reali benefici per la collettività”. A lanciare l’appello sono i segretari generali della Cisl Campania, Lina Lucci, e della Fit Cisl Campania, Giuseppe Esposito, in una lettera inviata al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, al prefetto Gerardo Pantalone, al questore Guido Marino, alla Commissione di Garanzia e Sciopero e all’Autorità portuale di Napoli e per conoscenza alla Procura della Corte dei Conti di Napoli.
Una lettera in cui si denuncia
“l’inqualificabile comportamento del management aziendale fortemente lesivo di corrette relazioni sindacali nonché chiaramente intimidatorio nei confronti degli stessi lavoratori dipendenti”.
“L’unico comportamento “illegittimo, illogico e contraddittorio” è quello del management aziendale – spiegano Lucci ed Esposito – in quanto, nonostante le ripetute richieste, la Conateco si rifiuta di portare al tavolo della trattativa il bilancio chiuso a dicembre 2014 e quelli precedenti, un’esatta ricognizione dei debiti maturati nel tempo (anche quando i traffici nel porto di Napoli erano in costante crescita) nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, dell’Inps, dell’Inail, dell’Autorità Portuale di Napoli, di Equitalia, nonché un piano credibile e misurabile per la gestione e il rientro dalla “crisi aziendale”.
“Un comportamento – aggiungono i leader della Cisl – certamente poco trasparente soprattutto per un’azienda che invoca l’utilizzo della Cigs per 12 mesi”.
“In questo stato di cose va tenuto in conto che è a rischio la stessa Cassa Integrazione, in quanto nella partita dare-avere l’INPS potrebbe non erogare nulla. Per questa e per altre gravi ragioni sarebbe quanto mai opportuno che la stessa proprietà della azienda, che rimane un punto di riferimento per Napoli e per l’intera Campania, intervenisse direttamente” – aggiungono il Segretario Generale della Cisl Campania e il Segretario dei Trasporti.
In particolare, spiegano Lina Lucci e Giuseppe Esposito, ci sono almeno otto buone ragioni che giustificano la protesta sindacale in atto, “oltre a costituire nel loro insieme elementi gravissimi che palesano un comportamento caratterizzato da assoluta mancanza di trasparenza, di rispetto delle leggi vigenti e delle norme contrattuali: il mancato versamento dei contributi Inps ed Inail (complessivamente per circa 20 milioni di euro, incluse le iscrizioni a ruolo presso Equitalia e gli interessi passivi), della previdenza complementare nei confronti dei lavoratori e della polizza sanitaria (dal 2009 e del valore di circa 168 euro/anno per lavoratore dipendente); le indebite trattenute da parte dell’azienda negli ultimi 20 mesi delle rate per la cessione del quinto dello stipendio dei lavoratori che hanno fatto ricorso a finanziamenti; la sospensione unilaterale dei buoni pasto; il mancato pagamento dei canoni di concessione demaniale a favore dell’Autorità portuale per quasi 10 milioni di euro; il mancato pagamento di canoni per l’utilizzo di gru di banchina, del valore di circa 20 milioni, in uso dal marzo 2011; la reiterata violazione dei piani di rientro per il recupero dei canoni demaniali; la mancata presentazione di adeguate garanzie fidejussorie per attività di impresa, in sostituzione delle polizze contestate dalla stessa Autorità Portuale di Napoli; e, per finire, il mancato versamento dei rimborsi per i consumi di energia elettrica (oltre 300 mila euro) nei confronti dell’Autorità Portuale di Napoli”.
“Alla luce di queste gravi inadempienze – concludono Lina Lucci e Giuseppe Esposito – appare evidente che la stessa dichiarazione di “stato di crisi” emessa dalla Conateco deve essere opportunamente vagliata e verificata al fine di evitare lo spreco di fondi pubblici e l’abuso del ricorso agli strumenti di ammortizzazione sociale. Chiediamo che si faccia chiarezza in maniera tempestiva ricordando che l’utilizzo improprio di risorse per gli ammortizzatori sociali potrebbe coinvolgere – in mancanza di un quadro preciso in cui versa l’azienda – le responsabilità patrimoniali delle organizzazioni sindacali e dei dirigenti delle istituzioni preposti ad avallare le richieste della Conateco”.***
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NAPOLI, 2 LUGLIO 2015
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FINCANTIERI, LUCCI (CISL): NUOVE COMMESSE DALLA MARINA MILITARE
ORA L’AZIENDA INVESTA SUL SUD E SUL SITO STABIESE
– “Fincantieri investa sul Sud e sui cantieri come Castellammare di Stabia che ha dimostrato in più occasioni di avere tutte le carte in regola, competenze e professionalità necessarie, dando il giusto riconoscimento al modello di interlocuzione portato avanti da chi, come la Cisl, nonostante un ambiente difficile, è sempre stato in prima linea a tutela della legalità e dello sviluppo del territorio”. Così Lina Lucci commenta la notizia dell’assegnazione a Fincantieri e Finmeccanica del nuovo contratto per la costruzione e l’equipaggiamento di un’unità anfibia multiruolo (Lhd), prevista nell’ambito del piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare per un importo di oltre 1,1 miliardi di euro. “Si tratta di un’opportunità imperdibile per il sito stabiese di Fincantieri che – ricordiamo – è riuscito a superare una grave crisi grazie soprattutto ai sacrifici dei lavoratori e a una dura battaglia del sindacato della responsabilità, elementi decisivi questi per ottenenere l’assegnazione di un delicato segmento produttivo quale quello delle navi a propulsione ibrida insieme al ritorno alle costruzioni militari”, conclude la leader sindacale della Cisl. ***
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12 marzo 2015
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FINCANTIERI, LUCCI (CISL): NO A COMPORTAMENTI IRRESPONSABILI SUL SITO STABIESE COMUNE, REGIONE E AZIENDA MANTENGANO GLI IMPEGNI
NAPOLI, 12 MARZO 2015- “L’opportunità che si presenta per il sito stabiese di Fincantieri, che ricordiamo è riuscito a superare una grave crisi grazie ai sacrifici dei lavoratori e a una dura battaglia del sindacato della responsabilità ottenendo l’assegnazione di un delicato segmento produttivo quale quello delle navi a propulsione ibrida insieme al ritorno alle costruzioni militari, non ammette posizioni strumentali e demagogiche ma impone senso di responsabilità, serietà e coerenza da parte di tutti i livelli istituzionali, a cominciare dall’amministrazione comunale stabiese”. A sostenerlo in una nota è Lina Lucci, segretario generale delle Cisl Campania, che spiega: “Dopo le dichiarazioni rese in questi giorni, che fanno paventare un pericoloso ritorno al quel passato che portò lo stabilimento sull’orlo della chiusura, la Cisl chiede al sindaco Cuomo di non lasciarsi trascinare da comportamenti incoerenti e irresponsabili. Al presidente Stefano Caldoro la Cisl chiede, invece, di confermare l’impegno per l’ammissione ai fondi Pac, rifinanziando la graduatoria stilata da Invitalia per completare l’opera di ristrutturazione infrastrutturale e tecnologica già partita con la costruzione delle capannette per la pitturazione e la verniciatura. A Fincantieri chiediamo, infine, di garantire come promesso nuove commesse per la costruzione di navi a propulsione ibrida e l’avvio dei messa in produzione delle navi militari. Su questo piano la Cisl richiama tutti i livelli istituzionali coinvolti a uscire fuori dalle logiche elettorali, impegnandosi al vero rilancio dello stabilimento di Castellammare attraverso la realizzazione degli interventi di ammodernamento tecnologico finalizzati a ottimizzare la produzione”. ***
US CISL CAMPANIA [stampa@cislcampania.it]
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NAPOLI 6 FEBBRAIO 2015
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LUCCI (CISL): SITO STABIESE A RISCHIO PER I RITARDI DELLE ISTITUZIONI SENZA AUTORIZZAZIONE AL NUOVO IMPIANTO DECINE DI LAVORATORI IN CASSA INTEGRAZIONE
– “Il mancato rilascio dell’autorizzazione da parte della disciolta provincia di Napoli all’agibilità del nuovo impianto di sabbiatura e pitturazione del sito stabiese di Fincantieri, che ha visto un forte investimento da parte dell’azienda, ha costretto la società a bloccare una serie di reparti produttivi ricorrendo alla cassa integrazione per decine di lavoratori”. A lanciare l’allarme è il segretario generale della Cisl Campania, Lina Lucci, che ha appena provveduto a inviare una lettera alle istituzioni competenti, Regione e sindaco della Città Metropolitana, affinché possano “fornire opportuni e urgenti chiarimenti in merito, al fine di scongiurare il pericolo di delocalizzazione del sito stabiese, che solo grazie al lavoro condiviso di questi anni siamo riusciti a mantenere in Campania”.
Chiarimenti, in assenza dei quali, la Cisl “non esiterà a denunciare alla Magistratura ordinaria e contabile l’ennesimo spreco di risorse pubbliche che seguirà, inevitabilmente, all’attivazione degli ammortizzatori sociali da parte dell’azienda”.
“Siamo a dir poco sbigottiti – dice Lucci – per il reiterarsi di episodi che denotano scarsa attenzione e – spiace constatare – una palese insipienza politica da parte delle Istituzioni preposte nella gestione di vertenze vitali per la Campania, la cui soluzione positiva assicurerebbe crescita economica, produttiva e occupazionale al nostro territorio. Appare assurdo che proprio i soggetti istituzionali che in ogni occasione – pubblica e informale – lamentano l’eccessiva burocratizzazione e la lentezza della macchina amministrativa, proponendosi di avviare quanto prima efficaci processi di semplificazione, nei fatti si rifugiano nei meandri della legislazione pur di non assumere scelte decisive per il destino della collettività”.
“Il sindaco di Castellammare, Nicola Cuomo intervenga su De Magistris nella qualità di sindaco della città metropolitana – prosegue Lucci – per convocare ad horas la Conferenza dei Servizi e recuperare i grave ritardi fin qui accumulati dalla provincia. Anche il presidente della Regione, Stefano Caldoro si assuma le proprie responsabilità mettendo in campo un’iniziativa concreta per risolvere questo problema e rendere disponibili le risorse europee dei fondi Pac di sua competenza per concretizzare il progetto di ristrutturazione produttiva presentato da oltre un anno dall’azienda”.
“La Cisl – conclude la leader sindacale – chiede a Fincantieri quella sensibilità già dimostrata nell’ultimo periodo confermando le commesse al sito campano e i propri investimenti produttivi in una realtà come quella stabiese dove le infiltrazioni malavitose rendono già precaria la tenuta dell’equilibrio sociale. Una realtà che non può permettersi un’ulteriore perdita dell’apparato produttivo e quindi di nuovi posti lavoro”. ***
US CISL CAMPANIA [stampa@cislcampania.it]
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