Coldiretti:Consumi & Tendenze.
Il vino made in Italy nel mondo.

Crescita record: importi più che raddoppiati in Cina (+115%) e boom negli Stati Uniti (+9%).
Crescita record del 7 per cento nel valore delle esportazioni di vino Made in Italy nel mondo con un boom negli Stati Uniti (+9 per cento) che diventano il primo mercato di sbocco per le produzioni nazionali ma anche un successo rilevante in un mercato emergente significativo come la Cina dove gli importi sono piu’ che raddoppiati (+115 per cento).
È quanto emerge da un’ analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero nei primi cinque mesi del 2006 dai quali si evidenzia la presenza di nuove e rilevanti opportunità di crescita del vino Made in Italy grazie ad una vendemmia 2006 stimata in 51,5 milioni di ettolitri di vini e mosti, con un incremento di circa il 2% rispetto alla scorsa e buona da quello qualitativo, secondo le previsioni di Assoenologi.
Una produzione per la quale è confermato un equilibrio tra vini rossi o rosati e bianchi, con una leggera prevalenza dei primi. realizzata per quasi i due terzi – precisa la Coldiretti – in Veneto, Puglia, Emilia Romagna e Sicilia e che per ben il 60% potrà essere commercializzata sotto una delle 453 denominazioni di origine (Docg, Doc e Igt) riconosciute.
Un patrimonio unico di qualità che – continua la Coldiretti – ha permesso all’Italia di diventare il primo esportatore mondiale di vino con circa un quarto del fatturato globale.
E se i Paesi dell’Unione Europea, con in testa la Germania, assorbono quasi la metà del valore delle esportazioni e restano i clienti più affezionati con un aumento dell’export del 2 per cento, la domanda crescente di vino da parte degli Stati Uniti sta facendo registrare un vero boom per il Made in Italy (+9 per cento) che ha riconquistato il primato nei confronti dei concorrenti australiani e francesi.
Risultati interessanti anche se i consumi restano per ora modesti sono stati raggiunti – sostiene la Coldiretti – in mercati emergenti come l’India (+ 70 per cento) e la Cina (+115 per cento) dove le prospettive offrono grandi opportunità di crescita perché il vino italiano è un status simbol per le classi emergenti che chiedono prodotti medio alti.
E in Cina, nonostante il pesante divario fra popolazione ricca e povera, attualmente ci sono circa 300 milioni di persone con capacità d’acquisto a dimostrare la necessità di leggere dietro ai valori medi che dicono che un cinese beve in media per ora solo 0,3 litri di vino l’anno che ricopre solamente l’1 per cento del totale delle bevande alcoliche, surclassato per esempio dalla enorme diffusione della birra.
I risultati del 2006 – afferma la Coldiretti – dimostrano la presenza di nuove e rilevanti opportunità di crescita del vino Made in Italy che nello scorso anno ha raggiunto un fatturato record di 9 miliardi di euro, 3 dei quali attraverso l’export che potrebbe peraltro beneficiare dell’immagine positiva conquistata dall’Italia nel mondo con la vittoria del campionato del mondo di calcio.
Un patrimonio economico e di immagine per le imprese nazionali che – continua la Coldiretti – va difeso nei confronti delle imitazioni e della concorrenza sleale fondata sulla mancanza di trasparenza nell’informazione sulle caratteristiche dei prodotti in riferimento alle modalità di invecchiamento e alle tecniche utilizzate, come l’utilizzazione dei trucioli per invecchiare il vino che, senza un’etichettatura trasparente, inganna i consumatori e danneggia i produttori impegnati nel mantenimento di tecniche tradizionali, quali la maturazione dei vini in botti di legno.
La mobilitazione della Coldiretti è a sostegno di un impegno presso tutte le sedi comunitarie affinché vengano privilegiate la qualità e le tipicità del vino italiano, per tutelare il lavoro degli imprenditori vitivinicoli e salvaguardare del diritto dei consumatori a non essere ingannati attraverso l’adozione di chiare modalità di etichettatura e con l’esclusione della pratica enologica dei trucioli di legno per i vini di qualità certificata.

Info: Coldiretti news tel. 06 69623229 – fax 06 6786088 www.coldiretti.it

a cura di Anna Russo


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