COLDIRETTI CLABRIA
eventi agosto 2015
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28.08.2015
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LA COLDIRETTI DENUNCIA: IN CALABRIA RECRUDESCENZA BLEUE-TONGUE. SI STA UCCIDENDO LA ZOOTECNIA E LE FILIERE AGROALIMENTARI
Molinaro: sui piani di eradicazione delle epizozie i Servizi Veterinari hanno fallito! Intervenga la Corte dei Conti e Magistratura
Il virus della blue – tongue che colpisce ovini e bovini, si continua a manifestare in modo cruento, causando la morte di centinaia di capi nelle province calabresi. Anche il caldo sta contribuendo alla diffusione della malattia, ma questo, non è la causa principale con la quale dover fare i conti. Infatti, – afferma il presidente della Coldiretti Calabria Molinaro – pesante è la responsabilità del Servizio Veterinario Regionale che non ha provveduto, come abbiamo ripetutamente chiesto, nei mesi invernali e primaverili ad arginare il fenomeno attraverso adeguati piani di prevenzione e risanamento; non si sono attivati i presidi sentinella, né tantomeno, a vaccinare gli animali, anzi, i vaccini, utili ad arginare la malattia non sono stati nemmeno acquistati, rendendo la Regione pericolosamente vulnerabile alla diffusione della blue-tongue: oggi non si può che quantizzare gli enormi danni che gli allevatori, giorno per giorno, sono costretti a registrare. Neanche nell’emergenza i Servizi Veterinari dimostrano di poter intervenire dal moento che nessuna profilassi efficace è stata messa in campo. La verità è che la zootecnia calabrese sta subendo un ulteriore duro colpo sul piano economico, che un gran numero di allevamenti sono destinati a chiudere battenti fin dai prossimi giorni, caricandosi pure l’onere di smaltire le carcasse degli animali morti. Da mesi, Coldiretti sollecita i rappresentanti del Governo regionale e le strutture del Dipartimento della Salute e dell’Agricoltura. Attualmente, non registriamo nessun intervento, – ribadisce Molinaro – si sta uccidendo la zootecnia calabrese e le filiere agroalimentari. I Sevizi veterinari hanno fallito, nessun piano di eradicazione delle epizozie (brucellosi, tubercolosi, leucosi, vescicolare suina) è stato predisposto con la conseguenza che siamo l’unica regione d’Italia (definita canaglia) a non essere ufficialmente indenne. I danni economici, sociali, ambientali sono evidenti. Il sistema non funziona nel modo più assoluto – prosegue – nonostante l’organico dei veterinari in forza al servizio sanitario regionali sia almeno il doppio di quello ad esempio della Lombardia che è la prima regione zootecnica d’Italia. Non si fa alcun passo avanti nonostante esistano strumenti moderni di controllo : insomma paralisi assoluta! Un sistema veterinario che non funziona al quale – sostiene Molinaro – il Commissario Scura, i Direttori Generali ma anche la Giunta regionale, dovrebbero dedicare maggiori energie e tempo. Invochiamo che Corte dei Conti e Magistratura aprano un fascicolo su questa vicenda vergognosa. Non è accettabile che la diffusione del virus, fa ritenere, la Calabria, territorio di massima recrudescenza della malattia nel confronto con le Regioni dove si sono registrati i danni maggiori. Ora, a parere di Coldiretti bisogna quantizzare i danni in tempi velocissimi e procedere al congruo indennizzo degli allevamenti colpiti. “Se non avremo risposte in tempi brevissimi – è il monito di Molinaro – metteremo in campo azioni forti ed incisive a tutela di tutti gli allevatori calabresi.”.
Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
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19 agosto 2015
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CONTINUA L’OPERA DEI CONSORZI DI BONIFICA NEL LITORALE IONICO COSENTINO DOPO LA FASE EMERGENZIALE
Blaiotta: postazioni mobili e fisse per l’assistenza agli agricoltori e cittadini per i danni subiti
Dopo la fase emergenziale dell’alluvione del litorale ionico cosentino, i Consorzi di Bonifica della provincia di Cosenza, coordinati da quello di Trebisacce presieduto da Marsio Blaiotta, continuano a lavorare alacremente con uomini e mezzi per assicurare il ritorno alla normalità. “Abbiamo fatto con il cuore, passione e tenacia quello che sappiamo fare dando prova di capacità, sempre in stretta collaborazione interistituzionale – ha commentato Blaiotta – siamo stati dalle prime ore della sciagura sul campo senza mai abbandonarlo offrendo braccia ma anche competenze tecniche il tutto senza risparmio operativo. Insomma un ulteriore esempio concreto di sussidiarietà che dovrebbe essere utilizzato in via preventiva. Naturalmente continueremo, in stretto rapporto con la Prefettura e la Regione. L’opera svolta, si è concentrata sui siti di maggiore criticità e cioè: località Sant’Angelo nel comune di Rossano, Fabrizia nel Comune di Corigliano e Fiume di Fico dove si riscontravano enormi difficoltà per le aziende agricole. Adesso l’impegno del Consorzio di Bonifica è concentrato sulla rimessa in funzione del canale adduttore per assicurare acqua alle aziende agricole. I Consorzi di Bonifica insieme alla Coldiretti, forniranno altresì una azione di affiancamento alle aziende agricole per ottemperare alle incombenze per la segnalazione dei danni ed a tal fine già è stato predisposto un presidio fisso e mobile a disposizione di tutti. “Devo rilevare, è il commento finale del Presidente dell’Urbi Calabria Blaiotta, che la macchina dei soccorsi ha funzionato egregiamente e sicuramente è un modello replicabile (speriamo mai) anche in altre situazioni.
Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
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18.08.2015
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COLDIRETTI CALABRIA: LE DISCARICHE A CIELO APERTO NON SONO PIU’ TOLLERABILI
Il deplorevole ultimo caso a Focà di Caulonia (RC) – Assicurare i colpevoli alla giustizia
L’ultimo, ma solo in ordine di tempo, incendio di una discarica abusiva a Focà di Caulonia (RC) ripropone in modo evidente il danno economico e di immagine che si arreca ad un intero territorio segno di inciviltà intollerabile per una Comunità che si voglia definire civile e per un territorio che aspira ad obiettivi di valorizzazione delle produzioni agricole e turistici.
“Auspichiamo in un maggior senso civico da parte di tutti ed in un cambio di mentalità nell’interesse del bene comune così non può più andare –sottolinea Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – quello che troppo spesso è un vero e proprio assedio di rifiuti ormai non è un caso isolato. Certamente noi agricoltori siamo i primi a lamentarci perché viviamo il territorio e lo sentiamo come nostro, investiamo e lo valorizziamo con le nostre attività ma non possiamo subire le conseguenze da parte di veri e propri criminali che poi, quando accadono fenomeni di combustione, attentano anche alla salute pubblica. Occorrono misure straordinarie mirate all’attività di repressione delle discariche abusive, porre i sigilli e assicurare i responsabili alla giustizia poiché si macchiano di reati quali: discarica abusiva e combustione illecita dei rifiuti e alterazione assetto paesaggistico. L’azione di contrasto, in luoghi non autorizzati va perseguita anche con tecniche moderne come ad esempio, l’uso di telecamere per scoprire chi getta rifiuti e crea conseguenze nefaste per tutti. Certamente va effettuata anche una azione preventiva perché risulta incomprensibile come possa nascere una discarica all’improvviso e questa poi si alimenta giorno per giorno. L’etica della responsabilità deve essere un segno distintivo anche per chi è deputato a fare i controlli. Le forze dell’ordine, in particolare polizia municipale e Corpo Forestale devono continuare nella loro opera con sempre maggiore impegno, perché questo significa l’affermazione della legalità, sapendo di poter contare su Coldiretti che si batterà sempre e contro l’abbandono di rifiuti in luoghi non autorizzati e comportamenti irrispettosi anche con una sensibilizzazione sempre di più della popolazione su tematiche ambientali.
Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
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14. 08.2015
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ALLUVIONE IONIO COSENTINO: 20 MILIONI DI € LA PRIMA STIMA DI COLDIRETTI CALABRIA DEI DANNI PROVOCATI ALLE AZIENDE AGRICOLE
Molinaro: subito un bando sulle calamità previsto dalla misura 126 dal PSR 2007-2013
All’agricoltura dello Ionio cosentino il violento nubifragio costa oltre 20 milioni di euro. Questo quanto stimato dalla Coldiretti Calabria unitamente ai Consorzi di Bonifica dopo una prima ricognizione nella zona interessata. E’ un primo bilancio a 48 ore dal tragico evento. La delimitazione del territorio prevalentemente va dal torrente San Mauro in agro del Comune di Corigliano al torrente Rubrica e Fosso Frascone nel Comune di Rossano. La superficie Agricola interessata – riferisce ancora Coldiretti – è di circa 6500 ettari di cui circa 5000 ettari di agrumeti ed il resto (ca 1500 ettari) uliveti, zootecnia e ortaggi. Dei 20 milioni di € di danni stimati complessivamente, 15 milioni, sono riferiti alla necessità di risorse che servono a togliere il fango e materiale di risulta che ha invaso i campi nonché a ripristinare gli impianti di irrigazione delle aziende agricole colpite. Circa 5 milioni di €uro, riguardano stradelle interpoderali, il canale adduttore del Consorzio di Bonifica, stalle, pozzi ed altre strutture aziendali. Questa è in sintesi, la mappa dei danni stilata a seguito del violento nubifragio e di cui “chiediamo il ristorno del 100% anche perché ancora una volta – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – l’ennesimo evento ha fatto capire che troppo cemento ed incuria fa male. E’ assolutamente impressionante vedere come il nubifragio abbia potuto annullare tutto l’impegno di lavoro e capitali di centinaia di imprese agricole nelle zone interessate. Occorrono misure urgenti, e oltre alla dichiarazione dello stato di calamità, Coldiretti Calabria, dopo aver già chiesto al Governo e alla Regione che nel masterplan sul sud che presenterà di inserire, per la Calabria, la richiesta all’Unione Europea di una proroga, di almeno un anno, per l’utilizzo dei Fondi Comunitari, non spesi e a rischio restituzione, in modo da poterli impiegare per fare fronte alle drammatiche necessità presenti. Coldiretti chiama più direttamente in causa la Regione Calabria. Infatti chiede al Presidente Oliverio, di emanare a strettissimo giro, unitamente alla dichiarazione di emergenza e stato di calamità naturale, il bando a valere sulla misura 126 (calamità naturali) del PSR 2007-2013, con contestuale ricevimento delle domande da parte degli agricoltori. “Questo – insiste Molinaro – è una prima ed immediata risposta considerati i notevoli danni arrecati e soprattutto perché esiste una agricoltura specializzata in particolare agrumeti. Piuttosto che restituire le somme non spese – aggiunge – si può venire incontro in modo concreto alle necessità impellenti. Se poi – precisa – non si riesce entro il 31 dicembre 2015, i collaudi si possono trasferire sulla nuova programmazione 2014-2020 nella misura 5, come previsto dal regolamento. Occorre forte determinazione e dimostrare che ci sappiamo fare – ribadisce Molinaro – poiché in un medio periodo dobbiamo e possiamo fare del tutto per un reale sostegno alla ripresa delle attività economiche altrimenti si passeranno notti insonni aspettando la manna dal cielo.
Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
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13.08.2015
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COLDIRETTI CALABRIA: GRAVI I DANNI PRESENTI E FUTURI ALL’ECONOMIA AGRICOLA
Il Masterplan sul sud del Governo deve contenere la richiesta di proroga dei fondi comunitari per l’emergenza idrogeologica
Il violento nubifragio che si è abbattuto sulla costa ionica cosentina sta mettendo a dura prova l’economia e la vivibilità di un intero territorio. L’esondazione, come un missile, del torrente maggiormente incriminato, il Citrea, ancora una volta richiama l’uso dissennato del territorio da parte dell’uomo con un consumo del suolo e relativa cementificazione, che in Calabria negli ultimi trent’anni è stata superiore all’intera superficie della provincia di Crotone. “Per questo – afferma Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – che si trova nei luoghi dell’alluvione, occorre approvare la legge per il consumo zero del suolo. Stiamo facendo i primi sopralluoghi per i danni arrecati all’agricoltura e possiamo già constatare che ci sono interi campi allagati, con rischio di asfissia radicale e tra questi, ad esempio, l’intero raccolto di un campo di cocomeri (40 ettari) interamente compromesso, nonché alcune stalle hanno avuto animali morti per annegamento. Ma evidentemente continueremo a seguire e monitorare per alleviare le difficoltà di un settore molto importante. L’emergenza – aggiunge – è, gravissima e certamente i primi impegni sono di mettere in sicurezza le persone, ma, dobbiamo pensare necessariamente al futuro. Rivolgo una richiesta al Governo e alla Regione: considerato che i danni sono ingentissimi e c’è da mettere in sicurezza il territorio, nel masterplan sul sud che il Governo presenterà chiediamo di inserire, per la Calabria, la richiesta all’Unione Europea di una proroga per l’utilizzo dei Fondi Comunitari, non spesi e a rischio restituzione, di almeno un anno, in modo da poterli impiegare per fare fronte alle drammatiche necessità presenti e future.
Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
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Catanzaro 11 agosto 2015
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SOS DANNI ANIMALI SELVATICI: SI PORTI ALL’O.D.G. DEL CONSIGLIO REGIONALE LA PROPOSTA DI LEGGE PRESENTATA DA COLDIRETTI
In presenza di un allarme generalizzato da parte di cittadini e agricoltori, raccolto da molti sindaci, la Coldiretti Calabria, che da tempo denuncia i danni che stanno causando gli animali selvatici (in modo prevalente da cinghiali) agli agricoltori ma anche ai cittadini, chiede al Presidente Mario Oliverio di portare nel primo Consiglio Regionale utile, la Proposta di Legge presentata e consegnata a lui nel corso di uno specifico incontro avvenuto il 10 luglio u.s., giorno di presentazione della nuova Giunta regionale. La PdL Regionale: “Norme in materia di prevenzione, contenimento e indennizzo dei danni da fauna selvatica” riguarda la vita concreta di imprese, cittadini e comunità e può essere presentata, come già garantito da Oliverio, come proposta di iniziativa della Giunta Regionale. L’ SOS, insomma dalle campagne, dove, le condizioni di vita sono rese sempre più difficili dai danni provocati dagli animali selvatici che distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali allevati, provocano incidenti stradali e mettono in alcuni casi anche in pericolo la vita delle persone come successo recentemente i Sicilia può trovare – sottolinea Pietro Molinaro – una risposta immediata e convincente. Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
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09 agosto 2015
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COLDIRETTI CALABRIA SULLA SITUAZIONE DELL’ARA SOLLECITATA DAL CONSIGLIERE GUCCIONE
Forte l’ impegno del Presidente Oliverio della tabella di marcia individuata
Non è da oggi che Coldiretti interviene ripetutamente sulla situazione dell’Associazione Regionale Allevatori, in presenza di una costante disattenzione della precedente Giunta regionale. L’azione dell’organizzazione si è resa palese anche con due mobilitazioni: quella del 29 aprile 2014 in piazza prefettura a Catanzaro e del 30 luglio 2014 davanti alla sede del Dipartimento Bilancio in Via Massara azioni che nell’ultimo Consiglio della precedente legislatura hanno permesso di recuperare un milione di €uro. Il consigliere Regionale Carlo Guccione, fa bene ad intervenire sulla situazione dell’ARA Calabria ma ad onor del vero, precisa Coldiretti, atti e scelte da fare sono stati chiaramente definiti sia in un incontro della Coldiretti con il presidente Oliverio che in successivi altri con i Dipartimenti Regionali interessati: Agricoltura e Bilancio. Ma veniamo ai fatti! Le difficoltà dell’Associazione Allevatori, si sono incancrenite e acuite dal 2011 al 2014, quando, nel bilancio regionale, a copertura “Programma pluriennale assistenza tecnica e di qualità” approvato con L.R. n. 9/2007, non sono state previste le risorse occorrenti per la sua attuazione, tanto è che oggi, l’ARA avanza un significativo credito. A tale proposito, il Presidente della Giunta Oliverio, si è formalmente impegnato al riconoscimento dei debiti fuori bilancio per saldo delle attività fino al 31 dicembre 2014. Questo, aggiunge Coldiretti, è un primo ed importante passo che permetterà tra l’altro di saldare stipendi e pagare i fornitori. E’ evidente che ciò non può bastare perché, proprio per la sua strategicità, occorre assicurare un futuro certo all’ARA Calabria per i servizi che rende al sistema allevatoriale, come ha ben descritto Guccione. E’ stata finalmente individuata una road-map che si delineerà con la seguente metodologia e scansione temporale: per l’annualità 2015, è stato previsto parziale finanziamento nell’approvazione del Bilancio regionale e la Giunta, ha approvato la deliberazione n. 156 del 21 maggio 2015 con la quale ha disposto il regime di aiuto in favore del sistema zootecnico, in base al regolamento UE 702/2014. Con Decreto Dirigenziale n. 7868 del 23 luglio 2015 è stato fatto l’impegno di spesa per erogare l’anticipazione. Ed ancora: dal 2016, ci saranno i fondi del PSR 2014-2020, e contestualmente le risorse provenienti dal “Piano Nazionale sulla Biodiversità” ( fortemente voluto da Coldiretti), che è in dirittura di arrivo a Bruxelles. “Questa è la tabella di marcia – commenta Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – che dovrà essere attuata e sulla quale vi è l’impegno in prima persona del presidente Oliverio. In questi ultimi quattro anni – prosegue – pur in presenza delle notevoli difficoltà, significativo è stato l’impegno di tecnici e allevatori mantenendo intatto quel patrimonio produttivo fatto da produzioni DOP e tipiche, contribuendo in modo determinante a conservare questa importante attività anche a presidio delle aree interne, dove è forte il rischio dell’abbandono e dello spopolamento. Gli strumenti tecnici e normativi – conclude Molinaro – per uscire dall’impasse ci sono; auspichiamo che a settembre, in sede di assestamento del bilancio, la Giunta e il Consiglio Regionale concretizzino quanto già predisposto e su questo, ne siamo certi convergerà l’impegno del Consigliere Guccione e di tutti gli altri: sarebbe davvero un primo e bel segnale!!
Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
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8 agosto 2015
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ituazione ARA Calabria denunciata da Guccione interviene la Coldiretti Calabria
COLDIRETTI CALABRIA SULLA SITUAZIONE DELL’ARA SOLLECITATA DAL CONSIGLIERE GUCCIONE
Forte l’ impegno del Presidente Oliverio della tabella di marcia individuata
Non è da oggi che Coldiretti interviene ripetutamente sulla situazione dell’Associazione Regionale Allevatori, in presenza di una costante disattenzione della precedente Giunta regionale. L’azione dell’organizzazione si è resa palese anche con due mobilitazioni: quella del 29 aprile 2014 in piazza prefettura a Catanzaro e del 30 luglio 2014 davanti alla sede del Dipartimento Bilancio in Via Massara azioni che nell’ultimo Consiglio della precedente legislatura hanno permesso di recuperare un milione di €uro. Il consigliere Regionale Carlo Guccione, fa bene ad intervenire sulla situazione dell’ARA Calabria ma ad onor del vero, precisa Coldiretti, atti e scelte da fare sono stati chiaramente definiti sia in un incontro della Coldiretti con il presidente Oliverio che in successivi altri con i Dipartimenti Regionali interessati: Agricoltura e Bilancio. Ma veniamo ai fatti! Le difficoltà dell’Associazione Allevatori, si sono incancrenite e acuite dal 2011 al 2014, quando, nel bilancio regionale, a copertura “Programma pluriennale assistenza tecnica e di qualità” approvato con L.R. n. 9/2007, non sono state previste le risorse occorrenti per la sua attuazione, tanto è che oggi, l’ARA avanza un significativo credito. A tale proposito, il Presidente della Giunta Oliverio, si è formalmente impegnato al riconoscimento dei debiti fuori bilancio per saldo delle attività fino al 31 dicembre 2014. Questo, aggiunge Coldiretti, è un primo ed importante passo che permetterà tra l’altro di saldare stipendi e pagare i fornitori. E’ evidente che ciò non può bastare perché, proprio per la sua strategicità, occorre assicurare un futuro certo all’ARA Calabria per i servizi che rende al sistema allevatoriale, come ha ben descritto Guccione. E’ stata finalmente individuata una road-map che si delineerà con la seguente metodologia e scansione temporale: per l’annualità 2015, è stato previsto parziale finanziamento nell’approvazione del Bilancio regionale e la Giunta, ha approvato la deliberazione n. 156 del 21 maggio 2015 con la quale ha disposto il regime di aiuto in favore del sistema zootecnico, in base al regolamento UE 702/2014. Con Decreto Dirigenziale n. 7868 del 23 luglio 2015 è stato fatto l’impegno di spesa per erogare l’anticipazione. Ed ancora: dal 2016, ci saranno i fondi del PSR 2014-2020, e contestualmente le risorse provenienti dal “Piano Nazionale sulla Biodiversità” ( fortemente voluto da Coldiretti), che è in dirittura di arrivo a Bruxelles. “Questa è la tabella di marcia – commenta Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – che dovrà essere attuata e sulla quale vi è l’impegno in prima persona del presidente Oliverio. In questi ultimi quattro anni – prosegue – pur in presenza delle notevoli difficoltà, significativo è stato l’impegno di tecnici e allevatori mantenendo intatto quel patrimonio produttivo fatto da produzioni DOP e tipiche, contribuendo in modo determinante a conservare questa importante attività anche a presidio delle aree interne, dove è forte il rischio dell’abbandono e dello spopolamento. Gli strumenti tecnici e normativi – conclude Molinaro – per uscire dall’impasse ci sono; auspichiamo che a settembre, in sede di assestamento del bilancio, la Giunta e il Consiglio Regionale concretizzino quanto già predisposto e su questo, ne siamo certi convergerà l’impegno del Consigliere Guccione e di tutti gli altri: sarebbe davvero un primo e bel segnale!!
Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
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MARIA ADELE TETI PRESIDENTE ITALIA NOSTRA CATANZARO HA PRESENTATO AD EXPO MILANO IL SUO LIBRO
Una ulteriore spinta a valorizzare anche con il PSR le aree interne
Nella splendida immagine della Calabria antica, autentica, accogliente, incastonata nel variegato programma culturale nella settimana della Calabria agricola ed agroalimentare organizzata ad Expo Milano, dalla Coldiretti Calabria, ha avuto uno spazio importante la presentazione del libro della prof. Maria Adele Teti, presidente della sezione di “Italia Nostra” di Catanzaro e dirigente regionale dell’Associazione.
Il pregevole e interessante lavoro “Spopolamento e disurbanizzazione in Calabria” mira alla salvaguardia del paesaggio, del patrimonio
edilizio e alla valorizzazione dei centri minori in via di spopolamento.
Affronta la schedatura di numerosissimi comuni del territorio calabrese e
propone strategie di rigenerazione degli antichi borghi secondo il modello
di ” ecovillaggio. In sintonia con il filo conduttore della settimana, in prima assoluta è stato proiettato anche il video sugli Itinerari Cassiodorei che prossimamente sarà diffuso anche nella regione. “Una corrispondenza perfetta – ha affermato Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – che rappresenta una spinta alla valorizzazione delle aree interne della nostra regione che sono scrigni di incomparabile bellezza e attrattiva con significative opportunità di sviluppo sostenibile e durevole. La documentata descrizione, il contributo culturale, le proposte avanzate e l’autorevolezza della prof. Teti, sono una ulteriore impulso a fare in modo che i fondi comunitari puntino con decisione sulle aree interne della nostra regione ed in questo stiamo facendo e continueremo a dare il nostro contributo. Nei prossimi giorni – annuncia Molinaro – sarà sottoscritto un protocollo d’intesa con Italia Nostra associazione per la salvaguardia dell’ambiente e il territorio, nel quale declineremo le attività che svolgeremo congiuntamente.
logocoldiretti
La prof. Maria Adele Teti ha presentato ad Expo Milano il suo libro
Da:Coldiretti Calabria Ufficio StampaA:Coldiretti Calabria Ufficio Stampa
Allegati:La prof. Teti Italia No… Milano il suo libro.doc
Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
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07 agosto 2015
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Coldiretti Calabria: PSR Calabria 2014-2020 chiediamo revisione misura insediamento giovani in agricoltura
Molinaro: non mettiamo il cemento ai piedi dei giovani agricoltori
“Non mettiamo il cemento ai piedi dei giovani agricoltori che intendono investire nel settore agroalimentare e camminare speditamente”. Così, Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria assertore di una rigenerazione anagrafica in agricoltura, chiede, a negoziato ancora aperto, al presidente Mario Oliverio e ai dirigenti regionali (Salvino, Aramini, Zanfino) una revisione dell’attuale impostazione, che, non favorisce l’insediamento dei giovani in agricoltura in particolare nelle aree interne. Rendere obbligatorio un investimento, perfino superiore al premio, significa vincolare una considerevole quantità di risorse disponibili e, limitare altresì, la capacità di allargare il numero dei beneficiari. Il piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola – prosegue – che il giovane deve presentare, può essere realizzato anche con azioni diverse da quelle finanziate dalle misure del PSR, la cui attivazione, deve essere facoltativa. Per esempio il premio può essere destinato per l’acquisto di animali (spesa non ammissibile nel PSR) oppure, utilizzarlo per accedere agli strumenti ISMEA per l’acquisto di terreno con altri interventi che garantiscono, comunque, lo sviluppo delle attività agricole e l’incremento della redditività. Inoltre, non bisogna alterare le regole riguardo al fatto che il premio venga tradotto in un contributo da rendicontare e non a salvaguardare la facoltà del libero impiego delle risorse per migliorare le proprie condizioni di vita; per esempio, ammodernando la propria abitazione rurale per chi lavora in azienda. Rivolgendosi direttamente al Presidente, la Coldiretti sottolinea che in molte Regioni (Molise, Lazio, Basilicata, Sardegna, Umbria e Piemonte), hanno concesso di erogare il massimo del premio previsto dal regolamento e nessuna, ha introdotto il vincolo dell’investimento obbligatorio. In questa fase conclusiva con la Commissione, occorre intervenire per correggere questa anomalia in modo da incidere sulle prospettive economiche dei giovani e dei territori. L’iniziativa va lasciata al giovane che può elaborare un Business Plan in funzione della sua visione imprenditoriale e degli effettivi bisogni dell’azienda. Se la Regione teme imbrogli – chiarisce – ha tutti gli strumenti utili a stroncare qualsiasi iniziativa fraudolenta, in primis i controlli di primo e secondo livello a tappeto su tutti i beneficiari, senza contare che il premio è garantito da polizza fidejussoria a favore dell’amministrazione regionale.
Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
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06.08.2015
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COLDIRETTI CALABRIA AL CONSIGLIERE REGIONALE NICOLO’: EXPO MILANO GRAZIE A COLDIRETTI HA PARLATO CALABRESE
In riferimento alle dichiarazioni del Consigliere Regionale e capogruppo di Forza Italia on. Alessandro Nicolò, relativamente alla partecipazione della Calabria ad Expo Milano la Coldiretti Calabria ha inviato una lettera al rappresentante istituzionale comunicando quanto segue: sommessamente – inizia Molinaro – desidero farle presente che la Coldiretti Calabria con uno sforzo progettuale ed organizzativo straordinario ha partecipato alla Rassegna internazionale animando in particolare la settimana dal 27 luglio al 2 agosto u.s.. Abbiamo rappresentato il meglio del sistema agroalimentare calabrese di qualità, ispirato dai principi della filiera corta, della legalità, della sostenibilità ambientale, del legame fortissimo e indissolubile con le radici storiche e culturali di una regione antichissima offrendo un’immagine molto positiva di sé con una serie di iniziative di “alto livello” ( non è una mia affermazione ma detta da molti). Da un lato la presentazione delle diverse specialità agroalimentari ed enologiche e artigianato artistico, tutto irrobustito ed esaltato dalle numerosi degustazioni guidate, dall’altro incontri tematici sia su materie strettamente attinenti il mondo agricolo (acqua, bonifiche, tecniche produttive, innovazione tecnologica), il tutto, in una visione armonica e concepita unitariamente, con momenti di forte valorizzazione della cultura, delle tradizioni, delle identità. Mi creda: i numeri sono andati al di là di ogni più rosea aspettativa. 96 aziende coinvolte, 10mila pasti serviti e 60mila degustazioni, visite e apprezzamenti di ministri e autorità varie tra cui spicca la presenza di 110 ambasciatori ospiti a pranzo nello spazio Coldiretti. Ed ancora sono stati presenti rappresentanti della Regione, sindaci, Gal, Pro-loco, Consorzi di Bonifica, associazioni culturali, e tanto altro. Insomma un immenso lavoro di squadra con un format innovativo. In tempo utile, – conclude la lettera – avevamo invitato tutti i consiglieri regionali, ci piacerebbe però che su questo tema ed altri di analoga importanza, si sviluppasse sempre in anticipo, un confronto aperto e sereno di idee e progetti per rendere la Calabria ancora più bella e vincente.
Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
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4 agosto 2015
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L’ARCIVESCOVO DI CATANZARO-SQUILLACE MONS. BERTOLONE AD EXPO MILANO ALLA SETTIMANA DELLA COLDIRETTI CALABRIA
Il carcere di Siano ha ricevuto il premio Oscar Green 2015
L’Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace mons. Vincenzo Bertolone, ha partecipato con notevole entusiasmo alla settimana organizzata dalla Coldiretti Calabria ad Expo Milano. La sua presenza, a conferma di una sintonia e ispirazione dell’azione della Coldiretti alla Dottrina Sociale della Chiesa, ha impreziosito le innumerevoli iniziative che la Coldiretti Calabria ha dispiegato nella rassegna internazionale. Mons. Bertolone, dopo aver visitato il padiglione Coldiretti, si è espresso positivamente i contenuti e l’impeccabile organizzazione soffermandosi in particolare sulle potenzialità che l’agroalimentare può offrire alla Calabria ed in particolare ai giovani. L’Arcivescovo, ha commentato che questo “è il volto e il cure bello della Calabria perché la terra parla di noi attraverso la sincerità dei suoi frutti e del lavoro dell’uomo e racconta il nostro cuore di uomini in cammino”. Mons. Bertolone, ha partecipato all’incontro tematico sull’agricoltura sociale, nel corso del quale, è stato firmato con la direttrice Angela Paravati, un protocollo d’intesa con l’Istituto Penitenziario Ugo Caridi di Siano (Catanzaro) che in collaborazione con Coldiretti Calabria, Giovani Impresa Calabria e Fondazione Campagna Amica Calabria, stabilisce l’organizzazione di programmi di orticoltura, che producono valore, senza richiedere ingenti investimenti. Lo scopo è di insegnare ai detenuti competenze spendibili sul mercato, ridurre la recidività e rifornire la mensa della struttura carceraria di prodotti freschi a km zero. “L’agricoltura sociale – ha commentato il presule- è un anche uno strumento di riappropriazione dell’individuo del proprio ruolo in società da un punto di vista professionale, visto che una delle finalità è favorire il reinserimento nel mondo del lavoro attraverso l’acquisizione delle tecniche e le pratiche agricole”. Ha ricordato l’enciclica di Papa Francesco che si rifà all’invocazione di San Francesco Laudato sì, dove ha rilevato “ il valore della terra, come casa comune, come una sorella con la quale condividiamo la nostra esistenza, come una madre che ci accoglie tra le sue braccia, con uno stile di vita nuovo, capace di guardare anche ai poveri e indigenti”. Pietro Molinaro, nel ringraziare l’Arcivescovo ha ribadito che “questo tipo di agricoltura, che Coldiretti è impegnata a portare avanti, può essere definito anche “multifunzionale“, poiché realizza percorsi terapeutici, riabilitativi e di reintegrazione dei soggetti interessati”.
Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
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04.08.2015
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Monitoraggio bluetongue con urgente adozione deroga per sblocco movimentazione e Gestione delle risorse residue e rischio disimpegno PSR 2007-2013
Coldiretti sollecita misure urgenti a sostegno delle aziende agricole
La Coldiretti Calabria, sollecita il Presidente Mario Oliverio e i Dipartimenti Salute e Agricoltura a voler intervenire su due aspetti che sono di estrema importanza. Il primo riguarda il monitoraggio della bluetongue con l’adozione di misure straordinarie di emergenza affinché, venga concessa una deroga alle restrizioni sulla movimentazione del bestiame dalle province dove è già stata acclarata la presenza del virus. Infatti, precisa la Coldiretti, nelle provincie di Reggio Calabria, Crotone e Vibo Valentia, la mancanza delle postazioni sentinella, non consente di escludere la presenza del virus appartenente al “ceppo 2” che, invece, è stato rilevato nelle altre due province di Catanzaro e Cosenza. La conseguenza è che, il bestiame proveniente da Catanzaro e Cosenza dove è palese la presenza del “ceppo “, non può essere movimentato fuori dalle aree di rispetto. Tale deroga viene incontro alle necessità degli allevatori oltre che per la transumanza anche per il danno economico proprio in un periodo nel quale il bestiame viene commercializzato. La richiesta della deroga, – chiarisce ancora Coldiretti – scaturisce dalla considerazione che le restrizioni sono conseguenti alle carenze delle azioni di prevenzione sul territorio regionale, lasciato in parte scoperto dalla rete dei controlli sanitari. L’altra questione che Coldiretti sottopone al Presidente della Giunta regionale, riguarda la gestione delle risorse residue a rischio disimpegno e riguardanti il PSR 2007-2013. Infatti, considerato il rischio di non riuscire a spendere tutte le risorse residue del Programma, chiede, di avviare, subito, una procedura amministrativa finalizzata al recupero della parte eccedente della spesa ammissibile risultata in surplus sui tetti previsti da alcune specifiche misure e da una precedente manifestazione d’interesse. Tale intervento, viene incontro alle necessità delle aziende virtuose maggiormente determinate ad investire nel settore agricolo e crea una positiva ricaduta occupazionale oltre a sgombrare il campo da una possibile restituzione di somme non spese all’Unione Europea. “Sono due provvedimenti a “presa rapida” – conclude Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – che permettono comunque di dare risposte immediate ed efficaci”.
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