COLDIRETTI CALABRIA.
notizie a cura di Claudio Sandro Venditti, giornalista associato Arga Calabria.ufficiostampa.calabria@coldiretti.it

29/09/2015
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COLDIRETTI: LE TRIVELLAZIONI NEL MARE IONIO NON PORTANO SVILUPPO E QUALITA’ DELLA VITA
Hanno prevalso le istanze delle popolazioni
Un NO secco a modelli di sviluppo che arricchiscono pochi e distruggono il sud
La scelta fatta all’unanimità, dal Consiglio Regionale della Calabria di promuovere insieme alle altre cinque regioni che si affacciano sull’Adriatico e sullo Ionio, il referendum abrogativo della norma tecnica che autorizzava le trivellazioni nel mar Ionio su una superficie marina di 3500 km quadrati con decine di comuni costieri calabresi, per la ricerca del gas e petrolio, conferma una visione nuova e moderna di concepire lo sviluppo che ha i capisaldi nel territorio (diffusamente inteso) e nelle coste”. Pietro Molinaro plaude non solo ad una chiara posizione assunta sin dall’inizio dal Presidente Mario Oliverio, ma anche alla determinazione dell’intero Consiglio Regionale. “Una preferenza che indica una precisa direzione di marcia, verso quella Calabria che vogliamo e che anche grazie allo slancio e ai temi proposti da Expo Milano oggi assume una maggiore valenza”. Il boom delle iscrizioni dei giovani nelle scuole e facoltà ad indirizzo agrario è un indicatore preciso ed una rotta che bisogna assecondare. Il passato, anche recente, con una industrializzazione forzata che ha stuprato territori agricoli, paesaggistici e turistici di grande valore anche storico- culturale, con questa chiara opzione, lo lasciamo alle nostre spalle. “Questo, lo considero un premio – continua Molinaro – a chi in questi anni, come il settore agricolo ed agroalimentare, ha investito nella qualità e distintività delle proprie produzioni e vuole continuare a farlo proprio per “spendere bene” i fondi comunitari”. Il Consiglio Regionale, ha raccolto saggiamente e con acutezza le istanze delle popolazioni evidenziando come sia necessario “porre l’attenzione principalmente sulla tutela degli interessi del territorio e di tutte le eccellenze che fanno della Calabria un posto unico e meraviglioso”. Un “no” detto all’unisono dalle Regioni, che non è ideologico ma scaturisca dalla valutazione concreta del contesto nel quale si propone di procedere all’autorizzazione delle trivellazioni intraprendendo una legittima iniziativa volta a tutelare i territori delle Regioni interessate. “Continuiamo a guardare avanti verso “i futuri” che ci appartengono, fatti di sviluppo sostenibile e durevole, conciliazione tra uomo e ambiente, con un ritorno alla terra e a tutto ciò che ad essa è connesso per non consegnare alle future generazioni luoghi impoveriti e degradati, esaltando l’abitabilità dei luoghi e la vitalità delle relazioni socio-economiche. Chiediamo, che con la stessa determinazione il Consiglio regionale aiuti il Governo regionale e nazionale – conclude Molinaro – alla definizione del masterplan per il sud, al fine di valorizzare agroalimentare, turismo e beni culturali che sono il vero petrolio del mezzogiorno.

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16 settembre 2015
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DAL GOVERNO NAZIONALE ARIA NUOVA PER L’AGRICOLTURA: LA REGIONE SIA PROTAGONISTA NEI PROGETTI ECONOMICI DI COIMPRENDITORIALITA’ PER IL SUD
Il Masterplan per il rilancio del sud e i fondi comunitari: occasione da non lasciarsi sfuggire
Oltre all’abolizione dal 2016 dell’IMU e IRAP agricola (sono risorse che si liberano e liquidità per le aziende) il Governo Nazionale ha espresso chiaramente una determinazione: il paese può consolidare la crescita puntando su asset naturali quali agricoltura e agroalimentare 100% made in Italy perché da qui, stanno già venendo importanti prospettive per il futuro e non bisogna lasciarsele sfuggire. Il Governo poi, ha recepito 10 progetti economici per il sud presentati da Coldiretti che sono traiettoria di sviluppo vero per tanti giovani. “E’ proprio dai giovani – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – che viene questa richiesta, prova ne è la partecipazione in massa anche dalla Calabria alla giornata nazionale dell’agricoltura italiana. Se questo – prosegue – è l’impegno del Governo Nazionale, ci aspettiamo che quello regionale, faccia scelte coerenti ed in sintonia, anche perché in Calabria si respira un aria nuova nelle aziende. Le frontiere su cui investire sono queste e prova ne sono appunto “I dieci progetti per il sud Italia di coimprenditorialità” che, per molti, vedranno la Calabria in prima fila. Sono progetti che riguardano: la zootecnia, il credito in agricoltura, il recupero dei siti deindustrializzati con la biochimica, schemi idrici invasi e impianti di subirrigazione nelle aziende, filiera del grano duro con la rete dei Consorzi agrari d’Italia, olivicoltura, assicurazione e gestione del rischio, piattaforme di internazionalizzazione del made in Italy” . Sono progetti in campo economico che riguardano il sud. E se è vero che l’Italia non riparte se non c’è questa area importante del paese, possiamo e dobbiamo fare di più, esserci da protagonisti in questa nuova alleanza nel paese per il sud, con scelte decise che non possono essere riversate solo ed unicamente sul PSR 2014-2020, ma, auspichiamo, che trovino condivisione e spazio nel Masterplan per il sud. Oggi più che mai – conclude – è il tempo giusto per non perdere le opportunità offerte tra l’altro dalla crescita dell’export agroalimentare e dall’occupazione in agricoltura. E allora, senza tentennamenti per non deludere le aspettative: autorevolezza, politiche e scelte convincenti e coerenti.

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14/09/2015
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PROSEGUE LA MOBILITAZIONE: COLDIRETTI CALABRIA DAL BRENNERO ALL’EXPO PER DIFENDERE L’AGRICOLTURA E L’AGROALIMENTARE
Dalla Calabria centinaia di persone domani 15 settembre ad Expo Milano. Presenti rappresentanti delle Istituzioni calabresi tra cui il Presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto
L’agricoltura calabrese si sposta all’Expo di Milano. Tutto è pronto – annuncia la Coldiretti – e mentre un nutrito gruppo di giovani in loco, centinaia di agricoltori di tutte le province calabresi, saranno presenti alla mobilitazione di sostegno al Made in Italy. “All’appuntamento ci saremo con tutta la nostra carica propositiva e progettuale – comunica Pietro Molinaro presidente dell’organizzazione calabrese e componente la Giunta nazionale – e domani martedì, 15 settembre a partire dalle 9,30 , in occasione della “Giornata dell’Agricoltura italiana promossa da Coldiretti rappresenteremo la Calabria positiva, accogliente e da scoprire. La mattina ci sarà un momento pubblico di approfondimento all’Open Air Theatre di Expo al quale ha confermato presenza il Presidente del Consiglio Matteo Renzi insieme a rappresentanti del governo e delle istituzioni e responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche. Dalla Calabria parteciperanno diversi rappresentanti delle Istituzioni calabresi tra cui il Presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto. Una vera testimonianza attiva di giovani, donne, uomini e anziani dalle campagne impegnati quotidianamente per realizzare l’obiettivo “Nutrire il Pianeta Energia per la Vita” fissato dall’Esposizione Universale e che faranno conoscere la realtà agricola da primato, sia per capacità di innovazione, creatività, salvaguardia delle tradizioni, rispetto ambientale e sicurezza alimentare. Una occasione unica per toccare con mano la rivoluzione in atto nelle campagne dove per l’attività agricola si sono aperte nuove e straordinarie opportunità imprenditoriali ed occupazionali. “Una incessante azione – commenta Molinaro – che ha una continuità con la mobilitazione del Brennero, con la quale, abbiamo messo in atto la necessità di reintrodurre l’obbligo di indicare nell’etichetta dei prodotti alimentari lo stabilimento di produzione. Su questo aspetto – continua – il Consiglio dei Ministri, ha approvato un disegno di Legge di delegazione europea, contenente proprio l’indicazione obbligatoria della sede dello stabilimento di produzione o confezionamento per i prodotti alimentari e per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento 1169/2011 in materia di etichettatura.

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11.09.2015
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LINGUA BLU ED EPIZOZIE: LA COLDIRETTI CALABRIA REPLICA AL DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA SALUTE CHE CONFERMA DI ESSERE INADEMPIENTE
Il Dipartimento Agricoltura predisponga una linea di intervento per risarcire i danni diretti e indiretti subiti dagli allevatori
Rimuovere i responsabili di questo lassismo
I vertici del Dipartimento “Tutela della Salute”, attraverso un comunicato, nel tentativo di trovare giustificazione alle clamorose inadempienze che caratterizzano le azioni dei servizi veterinari e della “task force” preposti al controllo dello stato epidemiologico e all’eradicazione delle epizoozie nella regione, confermano una situazione di assoluta gravità e di emergenza dalla quale non sono in grado di indicare quando e come si troverà rimedio.
La speranza per gli allevatori è racchiusa in un laconico e indeterminato “tempi ragionevoli”!!!! La Coldiretti ha da sempre, cercato, nella “task force” e nelle Istituzioni regionali, gli interlocutori con i quali affrontare l’emergenza blue-tongue: altro che “tavolo permanente e continuo scambio di informazioni”. L’ultima riunione risale al 20 ottobre 2014! La denuncia fatta attraverso gli organi di stampa scaturiva proprio dall’impossibilità di trovare l’interlocuzione con il “Dipartimento”.
Insomma uno dei tanti tentativi di limitare i danni conseguenti ad una emergenza che, oramai, è endemica e ancora senza soluzione per la grave sottovalutazione del problema degli organismi di sanità veterinaria regionali preposti ai controlli. La soluzione che il Dipartimento adotta invece è quella di minimizzare la situazione epidemiologica, attribuendo responsabilità a chi da aprile 2011 è stato trasferito ad altro dipartimento. Il “Dipartimento Tutela della Salute”, piuttosto che maldestre giustificazioni, dovrebbe fornire indicazioni precise sulle risorse necessarie a debellare le epizozie veterinarie che affliggono il comparto zootecnico calabrese, nel cui ambito la blue-tongue è solo una delle emergenze. A tale proposito, lo stesso Dipartimento non può accampare l’insostenibilità delle cifre conseguente al “Piano di Rientro” perché, la diffusione di malattie quali brucellosi, Tbc, Leucosi e vescicolare suina in Calabria, sono un problema aperto per tutta la zootecnia nazionale, tanto è che siamo definiti “regione canaglia”.
Il Dipartimento Agricoltura, – chiede Coldiretti – deve predisporre una linea di intervento finanziario per risarcire gli allevatori sui notevoli danni diretti e indiretti subiti anche negli anni precedenti. Non è accettabile che i piani straordinari si protraggano per decenni nonostante le centinaia di veterinari in forza ai Servizi nella regione. Nei “tempi ragionevoli” per raggiungere l’obiettivo di eradicazione delle malattie, evocati dal “Dipartimento Tutela della Salute”, gli allevamenti “saranno tutti morti” e la zootecnia, al centro anche delle politiche del nuovo PSR, scomparsa. Perciò continuiamo a chiedere interventi efficaci certi ed immediati. Insomma, si volti pagina e si facciano fatti e non parole rimuovendo i responsabili di questo lassismo!!!
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10.09.2015
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COLDIRETTI: “VIGNETO CALABRIA” L’OUTLOOK PREVISIONALE DEL COMPARTO SULLA VENDEMMIA 2015 – PIU’ QUANTITA’ E QUALITA’
Finita la vendemmia dei bianchi, si scaldano i motori per quella dei rossi da vitigni autoctoni
Appello di Molinaro: mettiamo sempre di più nella carta dei vini della ristorazione quelli calabresi
Già da diverso tempo nel “vigneto Calabria” si sta procedendo alla vendemmia infatti si è partiti con la raccolta delle uve bianche dei vitigni internazionali (terminata a fine agosto) per poi procedere, da fine settembre, con i vitigni autoctoni, che si adattano e producono, e completare così la vendemmia con lo stacco delle uve, tra cui il Gaglioppo, che daranno vita ai prestigiosi rossi. In questi giorni quindi è festa, e vigne e cantine, assicurano lavoro perché vi è tanto da fare. Le prime indicazioni prevendemmiali mettono il sorriso ai viticoltori. L’outlook previsionale, che ormai si va consolidando per la vendemmia 2015 in corso del “vigneto Calabria” dice che l’annata 2015 è caratterizzata da un aumento dovuto anche all’andamento climatico, che si attesta tra il 5 e il 10% , rispetto ai valori minimi dello scorso anno, con una produzione di circa 400mila ettolitri, che continua a collocare la Calabria la sedicesima regione per produzione di vino in Italia. L’ annata produttivamente e qualitativamente è ottima e si è andata via via perfezionando e ha permesso la maturazione ottimale delle uve con un buon equilibrio tra grado zuccherino e acidità, che porteranno a vini “rotondi e morbidi”. Ci sono le condizioni per una annata da ricordare – commenta Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – nel settore del vino calabrese che sta facendo segnare un valore sempre maggiore anche nelle esportazioni e conquiste di nuovi mercati, grazie alla grande capacità delle case vitivinicole, che partecipano da protagonisti a tutte le rassegne principali e tra queste anche Expo Milano. In questi giorni, poi, i viticoltori stanno con gli occhi all’insù perché occorre tempo stabile prolungato con giornate di sole e notti fresche e arieggiate che sono gli ingredienti fondamentali per migliorare ancora la qualità dei vini ed avere una vendemmia perfetta. In Calabria complessivamente ci sono 11.100 ettari di superficie vitata, con 23 vini tra DOC e IGT , oltre 80 cantine e circa 400 etichette. Un comparto, quello vitivinicolo, che oggi – afferma Molinaro – è uno dei più importanti e dinamici dell’economia calabrese che ci sta facendo crescere costantemente nella reputazione nazionale ed internazionale con un consolidamento continuo di prestigio delle case vinicole. Un comparto che vede protagonisti e impegnati tanti giovani che non hanno paura di competere e che sono attratti positivamente dal fascino che esercita e che ha tra i punti di forza identità, paesaggio ed è veicolo formidabile per il turismo. Sicuramente – prosegue – un ottimo esempio di una agricoltura che vince e si afferma sui mercati e che ha nelle corde spazi ulteriori di crescita anche sul mercato interno e per questo facciamo appello che sempre di più nella carta dei vini della ristorazione calabrese trovino sempre di più spazio le nostre etichette.
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Ufficio Stampa Coldiretti Calabria

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9 settembre 2015
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LA RISCOSSA DEGLI AGRITURISMI CALABRESI NELL’ESTATE 2015
Crescono le presenze (+ 12%) e l’acquisto dei prodotti tipici ( + 42%) nei punti vendita delle strutture agrituristiche
Attesa una conferma nel mese di settembre con il volano di Expo Milano, vendemmia e raccolta dei funghi
Nell’estate 2015 nella maggior parte degli oltre 400 agriturismi calabresi, gestiti per oltre il 50% da donne, sono cresciute le presenze con una tendenza all’aumento di circa il 12% rispetto allo scorso anno dovuto anche per effetto degli stranieri. E’ quanto emerge da una stima della Coldiretti dalla quale si evidenzia che si tratta del risultato di un interesse crescente per la campagna ma anche dell’andamento positivo delle vacanze in anche in Calabria. Dal sondaggio della Coldiretti calabrese, emerge altresì, che diversi turisti, hanno conciliato la visita ad Expo Milano con quella in Calabria, un dato – sottolinea Coldiretti – che bisogna tenere in grande considerazione anche per il futuro. Anche per l’acquisto dei prodotti tipici si registra un trend positivo ( + 42%) nei punti vendita presso le strutture agrituristiche. Le mete più gettonate in agriturismo sono – evidenzia la Coldiretti – quelle vicine a mare e montagna in particolare vicino ai parchi, o in prossimità di siti archeologici, religiosi e storico culturali. L’aumento dei flussi turistici si è registrato soprattutto in quelle realtà che hanno saputo meglio diversificare ed innovare l’offerta. La capacita di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è – continua Coldiretti – la qualità più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi che però hanno qualificato notevolmente la propria tradizionale offerta di alloggio e ristorazione con servizi innovativi per sportivi, ambientalisti, come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking, il rafting, o attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, ma anche corsi di cucina calabrese e spazi per i bambini. Molti agriturismi si sono attrezzati con l’offerta di alloggio e di pasti completi, ma anche di colazioni con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali della rete di “campagna amica”. “Sono dati che ci riempiono di soddisfazione – commenta Molinaro – perché è la diretta conferma della validità di una Calabria positiva che piace e vince, tutta da scprire, autentica e accogliente. Adesso nel mese di settembre le prospettive appaiono buone e ci aspettiamo la conferma dei dati anche perché il volano Expo Milano, la vendemmia e la raccolta dei funghi faranno da traino ad un turismo sempre più apprezzato dai cittadini.

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8/09/2015
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COLDIRETTI, AL BRENNERO CON IL MINISTRO MARTINA, LA MOBILITAZIONE CONTINUA.
IL 15 SETTEMBRE P.V. A EXPO MILANO ANCHE OLIVERIO, IRTO, ASSESSORI E CONSIGLIERI REGIONALI
Il report in diretta della delegazione calabrese presente dal primo giorno
Continua e si allarga da latte e carne all’ortofrutta la mobilitazione degli agricoltori della Coldiretti alla frontiera del Brennero dove è andato anche il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina reduce dal Consiglio dei Ministri dell’agricoltura a Bruxelles dove sono state varate importanti misure di sostegno all’agricoltura. Siamo migliaia gli agricoltori della Coldiretti – comunica Pietro Molinaro – presenti con trattori, bandiere e manifesti che stanno, insieme alle forze dell’ordine, verificando i contenuti dei camion dove sono stati scoperti prodotti stranieri sfacciatamente “spacciati” per italiani o che magicamente lo diventano appena entrano nel territorio nazionale. Un inganno – denuncia – per i consumatori e un danno per gli allevatori italiani impegnati a rispettare rigidi disciplinari di produzione per realizzare ad esempio carne, ma non solo, di altissima qualità. Una mobilitazione che avrà il corollario il prossimo 15 dicembre ad Expo Milano con la “Giornata Nazionale dell’agricoltura Italiana” indetta dalla Coldiretti, dove si ritroveranno migliaia di agricoltori con diversi pulmann che partiranno dalla Calabria. Alla giornata ha comunicato la partecipazione il premier Matteo Renzi, che ha condiviso la protesta della Coldiretti in difesa del Made in Italy. “A Milano per la nostra regione – annuncia Molinaro – saranno presenti il Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, il Presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, alcuni assessori e consiglieri regionali. Sicuramente un bel segnale di condivisione che l’agricoltura calabrese apprezza”.

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Lunedì 7 Settembre dalle ore 9,30
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UNA DELEGAZIONE CALABRESE AL VALICO DEL BRENNERO
Per fermare i traffici di una Europa che chiude le frontiere ai profughi e le spalanca alle schifezze

Coldiretti a tutto campo: 1400 kilometri di valide ragioni per la Calabria
Una delegazione di agricoltori calabresi, guidata dal Presidente Regionale Pietro Molinaro, percorrerà 1400 kilometri e domani lunedì 7 settembre, presidierà il Passo del Brennero unendosi alle altre migliaia di agricoltori della Coldiretti provenienti da tutte le regioni per una nuova e massiccia mobilitazione per “fermare i traffici di una Europa che chiude le frontiere ai profughi e le spalanca alle schifezze” e denunciare gli effetti dei ritardi e delle omissioni dell’Unione Europea che favoriscono le speculazioni che stanno provocando l’abbandono delle campagne con effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia e sull’ambiente. Il prezzo riconosciuto agli agricoltori per le nostre produzioni, in particolare zootecnia da latte e carne e ortofrutta, non è giusto ed equo infatti è al di sotto dei costi di produzione con la drammatica chiusura delle aziende e senza alcun beneficio per i consumatori- Ma – commenta Molinaro – c’è una Europa che privilegia le lobby dell’agroalimentare che fanno affari a danno degli agricoltori e dei consumatori. Non ci vogliamo sottrarre alla competizione –afferma – ma in Calabria produciamo circa il 40% di quello che consumiamo e quindi abbiamo margini enormi di crescita. Occorrono sempre di più regole chiare sulla provenienza e sulle caratteristiche dei prodotti, senza concorrenza sleale, in questo modo siamo davvero in grado di assicurare uno sviluppo durevole e sostenibile all’agricoltura e all’agroalimentare con benefici sull’occupazione, sulla salute dei cittadini e la valorizzazione delle zone interne. Siamo davanti ad una assenza di trasparenza sui flussi di importazione dei prodotti agroalimentari e tutto ciò con il duplice devastante danno di avere imprese che non fanno bilancio e consumatori alla mercè dell’inganno a tavola. Il Brennero – continua – è il crocevia di tante e troppe distorsioni e verificheremo senza tregua autobotti, camion frigo, container per smascherare il “finto Made in Italy”, dai prosciutti ai pomodori, ma anche il commercio di surrogati e sottoprodotti che abbassano la qualità, come le polveri di latte e le cagliate (in Calabria giungono 36.923 quintali di cagliate (pari a 369.233 q. di latte) da utilizzare per fare formaggi Made in Italy al posto del latte vero senza indicazioni in etichetta. L’iniziativa si svolge contemporaneamente alla mobilitazione dei giovani agricoltori della Coldiretti che a Bruxelles dove nella Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea, in occasione del vertice straordinario dei Ministri Europei dell’Agricoltura, mostreranno le tante schifezze spacciate come Made in Italy per rafforzare e chiedere un impegno più forte e rispettoso delle identità e capacità produttive all’Unione Europea.
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3 settembre 2015
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COLDIRETTI ALLUVIONE ROSSANO-CORIGLIANO: LA REGIONE ATTINGA AI FONDI COMUNITARI
Agricoltura: 841 domande presentate, oltre 20milioni di danni e più del 40% di PLV rovinata
Sono ad oggi 841 le domande di segnalazione dei danni presentate agli Uffici Agricoli di Zona(UAZ) di Rossano e Corigliano Calabro da parte delle aziende agricole che hanno subito danni nell’alluvione. In base alle richieste, si confermano per il settore agricolo- riferisce la Coldiretti Calabria – i dati sull’ammontare complessivo, che da una prima stima, svolta, congiuntamente dalla Coldiretti e dai Consorzi di Bonifica, all’indomani del tragico nubifragio, totalizzava oltre i 20milioni di €uro. Il danno alla Produzione Lorda Vendibile (PLV) agricola – chiarisce la Coldiretti – è di oltre il 40% e quindi rientra nel classico caso che consente di attivare le misure consentite. “Questa la situazione reale, ora – commenta Molinaro presidente regionale dell’organizzazione – è il tempo che la Regione, dopo la fase emergenziale, attinga a tutte le opportunità che ha a disposizione. Con il Decreto del Governo Nazionale (che ci auguriamo possa essere implementato nello stanziamento) è evidente che non si può fronteggiare tutta la situazione e per questo ritorniamo a chiedere al Presidente Oliverio di emanare subito il bando a valere sulla misura 126 (calamità naturali) del PSR 2007-2013, con contestuale ricevimento delle domande da parte degli agricoltori. Se poi – precisa – non si riesce entro il 31 dicembre 2015, i pagamenti si possono trasferire sulla nuova programmazione 2014-2020 nella misura 5, che può essere ulteriormente specificata nelle sottomisure visto che siamo nella fase di negoziazione con la Commissione Europea. Anche altri Fondi comunitari – continua – ad esempio il FESR può intervenire sulle strade poderali ed interpoderali e le zone interne. Le risorse a disposizione per l’APQ sul dissesto idrogeologico possono, in collaborazione con i Consorzi di Bonifica, essere utilizzate per la pulizia di torrenti ed altro. Sono risorse, quelle dei Fondi Comunitari, che se non spese, – è l’allarme che viene lanciato – si rischia di restituire all’Unione Europea. Un ventaglio di proposte e soluzioni che possiamo e dobbiamo innescare, ma bisogna però fare molto presto – sollecita Molinaro – altrimenti il danno per l’agricoltura è destinato inevitabilmente ad aumentare perché bisogna liberare subito i terreni dal fango per non causare asfissia radicale che evidentemente comprometterebbe in modo definitivo le pregiate colture con danni irreparabili sul piano occupazionale e della competitività.

da: Coldiretti Calabria Ufficio Stampa [ufficiostampa.calabria@coldiretti.it]


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