19 novembre 2004 – Claudia Torre: Il Centro Donna del Comune di Napoli… contro il burka invisibile.
Il Centro di ascolto antiviolenza, consulenza legale, Telefono Rosa, lo Sportello salute, e quello di orientamento al lavoro, ricerche, seminari, dibattiti: tutto questo e molto altro ancora è il Centro Donna del Comune di Napoli, le cui attività per il prossimo anno sono state presentate ieri a Palazzo San Giacomo dalle associazioni al femminile che lo gestiscono e dall’assessore agli Affari Sociali Raffaele Tecce. Secondo i dati 2003 del Centro Antiviolenza le violenze contro le donne si consumano soprattutto nell’ambito privato, tra le pareti domestiche, e nel 74% dei casi l’autore dei maltrattamenti è il partner. Tendenza confermata da Telefono Rosa: su 623 telefonate pervenute nel 2003, ben 364 erano state effettuate da donne sposate, e 282 da casalinghe. Ecco allora venire in soccorso l’attività del Centro Donna (che ha sede in via Parco Carelli 8, ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13) che “Non è una struttura chiusa – ha spiegato l’assessore Tecce – ma una realtà che ha creato una rete su tutto il territorio, che attraverso un meccanismo di collegamento tra i vari servizi valorizza la partecipazione delle donne e consolida il percorso di accoglienza nelle nostre strutture”. Appartengono all’Area Diritti del Centro (a cura delle associazioni Arcidonna e Onda Rosa in collaborazione con La città che vogliamo, Maniphesta, Self e Udi) il Telefono Rosa, che offre ascolto, consulenza legale e psicologica ed il Centro Antiviolenza, ovvero un servizio gratuito di prima accoglienza, che attiva i collegamenti con gli altri servizi del territorio, procura ospitalità presso case di accoglienza, e lavora al rafforzamento dell’autostima attraverso la costituzione di gruppi di auto-aiuto. Seminari sulla salute, corsi di yoga, counseling psicologico, ed il servizio dello Sportello salute (che mette in rete consultori, ospedali, ambulatori ed i vari luoghi della salute della donna a Napoli), sono le attività dell’Area Salute, svolte dalle associazioni Alts – Associazione per la lotta ai tumori al seno – Arcidonna, Udi e Nagual. All’Area Lavoro appartengono invece lo Sportello di orientamento al lavoro, i seminari sulla imprenditoria femminile ed i laboratori creativi di pittura di stoffa e scultura (a cura delle associazioni Cora Onlus – Centro servizi Retravailler – Provincia di Napoli e La città che vogliamo). Concorsi letterari, laboratori teatrali e di giornalismo sono invece le iniziative dell’Area Cultura, a cura delle associazioni Evaluna, Libera Mente, Eleonora Pimentel Fonseca, La città che vogliamo e Maniphesta. I 5.000 volumi della Biblioteca del Centro Donna, costituiscono infine (insieme all’archivio documentazione), il supporto fondamentale per lo studio e la consapevolezza dell’identità femminile. Per aiutare le donne a togliersi di dosso un burka invisibile. Claudia Torre
COMUNICATO STAMPA DEL 20 NOVEMBRE 2004 ACQUISITA DALLA REGIONE UN’ ALTRA PARTE DEL COMPLESSO MONUMENTALE DI DELL’EX CONVENTO DI S. CATERINA A FORMIELLO.
La Giunta Regionale della Campania, su proposta del presidente Antonio Bassolino e dell’assessore ai Beni Culturali, Marco Di Lello, ha approvato una delibera per l’acquisto di un’altra parte significativa del complesso monumentale ex convento Santa Caterina a Formiello di Napoli. Ciò si è reso possibile poiché si tratta di un immobile vincolato e, quindi, secondo le vigenti norme, i proprietari nel caso di trasferimento di proprietà possono proporre la vendita degli immobili ad Istituzioni come la Regione Campania. Si tratta dell’acquisizione del Chiostro piccolo, locale di rilevante interesse storico-artistico ed annesso alla Chiesa di Santa Caterina a Formiello. La Regione ha stanziato per l’acquisto euro 325.963,71.
Nello scorso mese di settembre, la Regione Campania, Assessorato ai Beni Culturali, ha già provveduto ad acquisire una prima parte del complesso monumentale che è stato comprato per euro 227.200,00. Queste due acquisizioni avvengono in attuazione del Protocollo di intesa, firmato nel novembre del 2002, tra la Regione Campania, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio e per il Patrimonio Storico-Artistico e Demoetnoantropologico di Napoli e Provincia, il Comune di Napoli e l’Arcidiocesi di Napoli e che definiva una collaborazione tra gli enti firmatari per il recupero e la salvaguardia di Santa Caterina a Formiello.Per questo importante complesso monumentale è già in atto la redazione del progetto di restauro.
Prosegue, dunque, l’azione della Regione per l’acquisizione al patrimonio pubblico di importanti siti monumentali. Infatti, sono già stati acquistati: il complesso del Parco Archeologico di Pausyllipon a Napoli, lo stadio di Antonino Pio a Pozzuoli, l’isolotto de “Li Galli” a Positano ed i siti archeologici dell’età del bronzo antico nella località Croce a Nola e del complesso collinare di Montesano, la Vigna e la Starza nel Comune di San Paolo Belsito. A tale proposito sono state investite finora risorse pari a 4 milioni di euro.
“Santa Caterina a Formiello rappresenta un nucleo monumentale nevralgico per il Centro storico napoletano e quindi siamo impegnati in una rilevante azione di recupero del complesso. Prova ne è l’investimento di 553.163,00 euro per acquistare una rilevante parte del complesso e rendere così possibile gli interventi di restauro – ha dichiarato Di Lello – Napoli e l’intero territorio campano devono sempre di più puntare sulla riscoperta e valorizzazione delle ricchezze artistiche. Il nostro progetto in uno con Soprintendenza ed altri enti, dimostra che la sinergia tra le Istituzioni consente di attuare iniziative rilevanti per la comunità”.


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