RIFIUTI A SERRE
Bertolaso a Serre. Incontro con i cittadini.
La discarica si farà. Forse ne sono consapevoli anche coloro che hanno urlato e fischiato all’impavido Guido Bertolaso, in
visita a Serre per dire al territorio che la Commissione che dovrà valutare se Valle della Masseria è oppure no il sito
più idoneo ad ospitare un’immane
discarica, avrà tanti tecnici
scelti dal Commissariato quanti
ne sceglierà il popolo in lotta
contro la discarica. Lotta che,
nonostante qualcuno sia intimamente
convinto che sia tutto inutile, non si arresta ed anzi continua senza soste e sempre più agguerrita.
La discarica nascerà proprio laddove Bertolaso ha deciso; la Commissione darà l’ok, perché, se non sarà così, come farà la regione a fronteggiare il “rischio
epidemie” che si profila all’orizzonte a poche settimane dalla chiusura della discarica di Villaricca…
Il sito individuato si trova nei pressi dell’oasi di Persano, uno dei siti naturalistici più belli gestiti dal WWF, a ridosso del
più grande campo da golf che sta per sorgere: ma ha tutte le carte in regola per divenire discarica!
Da due milioni di tonnellate, però, sono passati a 700 mila tonnellate! E poi, dopo un anno chiuderà e sarà bonificata!!
Intanto, però, l’immagine del territorio sarà andata a farsi friggere! Pur con questa convinzione l’occupazione
di Valle della Masseria va avanti senza interruzioni. E nella cava individuata come sito “idoneo” a raccogliere i rifiuti, da tre mesi la gente di Serre ha letteralmente messo tenda, presidiando l’area
nell’intento di impedire l’accesso
all’area a poliziotti e carabinieri, come hanno fatto qualche giorno fa all’arrivo dei 400 uomini delle forze dell’ordine che sono stati bloccati all’ingresso nell’area dai manifestanti. Amministratori locali e cittadini continuano
a tenere duro, e si oppongono ostinati, tenaci, arrabbiati, ma fondamentalmente consapevoli che a Serre, Bertolaso, la discarica la farà. C’è da chiedersi quanto durerà; quanto tempo passerà prima che sarà riempita a dismisura. Una cosa è certa: quando il sito di Valle della Masseria sarà colmo di
rifiuti di OGNI sorta, e i suoi miasmi avranno deliziato abbastanza il turista venuto ad ammirare le bellezze del fiume
Sele, e pronto a tornare per godere della vista dell’enorme ammasso di rifiuti che sovrasta l’oasi, allora il declino del territorio sarà appena cominciato.
Quando la discarica sarà costruita tutto il territorio della Piana del Sele ne risentirà:
il turismo, verso il quale l’eco della discarica si farà sentire in maniera violenta e risoluta; i prodotti agricoli, principale
eccellenza della vasta area, che,
dopo aver a lungo lavorato per conquistare diverse certificazioni, rischierà di
vedersele portar via, rapite da una concorrenza,che, forte di un immane immondezzaio a pochi chilometri, non faticheranno
molto per offuscarli sul mercato.
Il risultato sarà un territorio, già penalizzato da quaranta anni di ritardi, prima colpito nelle sue risorse principali, natura,
agricoltura, turismo, poi ridotto ad una pattumiera senza futuro.
Da Annavelia Salerno, 18 marzo 2007 CilentoInforma – Quindicinale di informazione sul Cilento – Supplemento di Voci dal Cilento

LE ANTENNE SELVAGGE
Il comune di Albanella risponde in merito alla petizione relativa all’istallazione dell’antenna TIM
Avanzata una petizione popolare a firma del “Comitato Cittadino” contro le antenne di Albanella, sottoscritta da 370 cittadini e
promosso da Antonio Lettieri, per quanto riguarda la delocalizzazione dell’antenna
TIM nei pressi del Caseificio Bufalat ubicato in corso Europa, a Matinella.Nella petizione, i firmatari chiedono “i motivi
per i quali il Comune ha concesso l’autorizzazione stante la mancanza di un regolamento locale ad hoc.
Chiedono inoltre l’impegno a regolamentare l’istallazione di antenne evidenziandone la localizzazione in aree non densamente popolate, limitrofe a case di civile abitazione,scuole, ospedali, aree verdi, luoghi di produzione alimentari, nonché di fornire corrette informazioni alla popolazione mediante comunicazioni, incontri pubblici,
oltre ad accedere agli atti del procedimento”.
Pertanto l’amministrazione comunale di Albanella, retta da Giuseppe Capezzuto, vuole informare i cittadini sulla situazione.L’ente fa sapere che per l’istallazione dell’antenna in questione la legge non richiede l’adozione, da parte del comune,
di un regolamento o di un’autorizzazione,
ma solo una denuncia di inizio
attività, come dispone l’art. 87
del D.Lgs 25972003.
Il comune può esercitare solo
poteri di vigilanza e controllo
affinché l’attività dell’antenna
non sia in contrasto con le previsioni urbanistiche e non determini il superamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici. Tuttavia l’attività in questione è pienamente rispettosa dei limiti imposti dalla legge.
La stessa Telecom ha prodotto la valutazione dell’esposizione ai campi elettrici conseguenti l’istallazione della stazione
radio base, mostrando che i valori attesi del campo elettrico sono inferiori ai limiti
previsti dalla vigente normativa. Le norme regolamentari finalizzate ad introdurre precise disposizioni circa la localizzazione degli impianti basate sul rispetto delle
distanze dalle aree interne intensamente frequentate, sono da considerarsi illegittime nella misura in cui disciplinano l’uso del territorio sotto un profilo sanitario anziché strettamente
urbanistico. In sintesi non risulta consentita la regolamentazione comunale
richiesta dalla petizione.
La tutela della salute è di
esclusiva competenza dello Stato e il comune non può arrogarsi il potere di negare la facoltà di istallare gli impianti di telefonia
mobile per proteggere la salute dei
cittadini.
Da Annavelia Salerno, 18 marzo 2007 CilentoInforma – Quindicinale di informazione sul Cilento – Supplemento di Voci dal Cilento


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *