LA CIA LANCIA IL MANIFASTO DI MATERA PER LA NUOVA PAC COINVOLGENDO LE ASSEMBLEE CONSILIARI DELLE REGIONI
Previsioni meteo: autunno caldo. Da Matera, il presidente nazionale della Confederazione italiana agricoltori (Cia), Giuseppe Politi, in occasione della quattro giorni (dal 9 al 12) della 5 Festa nazionale dell’agricoltura ha preannunciato la mobilitazione dell’Organizzazione di categoria.
Non mancano le preoccupazioni sullo stato di salute e sulla programmazione furtura del settore.
“A due mesi dall’ufficializzazione delle proposte per la riforma Pac post 2013 da parte del commissario all’Agricoltura Ue Dacian Ciolos – ha dichiarato Politi – noi ancora non conosciamo quale è la posizione del governo italiano. Constatiamo, purtroppo, una totale assenza di politiche. E’ diverso tempo che sottolineiamo l’esigenza di una strategia vera nei confronti delle tematiche agricole europee, ma finora non abbiamo risposte. Bisogna arrivare preparati ai prossimi appuntamenti comunitari, altrimenti rischiamo di subire decisioni penalizzanti per gli agricoltori italiani”.
Considerando i tempi stretti, il prossimo 7 ottobre a Lecce in occasione della quarta Conferenza economica della Cia sarà presentato un documento sottoscritto insieme a Confagricoltura e Copagri.
“La riforma dovrà garantire risorse ai veri imprenditori agricoli, non ai percettori di rendite fondiarie e parassitari”.
Redditi, sviluppo e mercato sono i pilastri fondanti su cui dovrà puntare la nuova Pac.
“Bisogna pensare a soluzioni mirate che consentano di garantire i redditi e di operare con propulsione sui mercati per fare in modo che i prezzi non subiscano pesanti cadute che avrebbero disastrose conseguenze sulla gestione delle imprese. Gli Usa quando crollano i prezzi hanno un sistema di assicurazioni pubbliche che interviene tramite i consorzi di difesa. Questo è possibile anche in Europa e abbiamo anche indicato dove prendere le risorse finanziarie. La leva della futura Pac – ha continuato – deve poggiare su precisi presupposti: correggere il malfunzionamento del mercato, sostenere le imprese e il loro adattamento alle condizioni di mercato e alla domanda sociale, promuovere lo sviluppo delle aree rurali ed i progetti di filiera. Deve finanziare i progetti di ammodernamento delle aziende, di innovazione e tutela ambientale, per il ricambio generazionale, l’organizzazione dell’offerta, la gestione dei rischi”.
Ribadita l’esigenza di effettuare al più presto la Conferenza nazionale dell’agricoltura, dove, appunto, delineare un progetto che permetta di rilanciare sviluppo e competitività. Dalla città dei Sassi nasce il “Manifesto di Matera” sull’agricoltura multifunzionale del futuro.
Il presidente della Cia Basilicata, Donato Distefano ha paragonato il “Manifesto” a una sorta di “mosaico” di proposte e strategie che si scompone in tante “tessere”, tra le quali il ricambio generazionale delle aziende agricole (specie al Sud), il sistema alimentare con il rafforzamento di qualità e controlli, la “candidatura” degli agricoltori a diventare produttori di energia da fonti rinnovabili, il modello di sviluppo delle aree rurali per una nuova politica di coesione, competitività e sviluppo, il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, il ruolo dei pensionati-agricoltori per la difesa dello stato sociale e adeguati servizi nelle aree rurali, la nuova Pac.
In particolare, con il “Manifesto di Matera” si intende rilanciare il confronto con le Assemblee consiliari delle Regioni sulle modifiche che saranno introdotte nella Pac. In proposito, il presidente del Consiglio regionale della Basilicata Vincenzo Folino ha annunciato che la proposta della Cia sarà presentata al coordinatore della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali Davide Boni (Lombardia).
Un sindaco delle proposte e del fare per ridare sostegno e competitività alle imprese agricole.
INFO
Iranna De Meo
coordinamento provvisorio per l’Arga Basilicata
giornalista free lance
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