NOTE DALLA CGIL campana
1 agosto 2015
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Daniele (Pd): “Sud alla deriva. Serve un ministro del Mezzogiorno per coordinare gli interventi”
Da:Ilda LangellaA:
“Chi vive nel Sud non aveva bisogno di aspettare le anticipazioni del Rapporto Svimez per sapere che il Mezzogiorno è allo sbando: dal 2000 al 2013 il Sud Italia è cresciuto la metà della Grecia, ed è tutto dire, fermandosi ad un +13% di Pil, oltre 40 punti in meno rispetto alla media di tutte le regioni in ritardo di sviluppo dell’Europa a 28, che si è attestata a +53,6%. Inutile citare i dati, estremamente negativi, su occupazione, condizione giovanile e femminile, livello dei servizi e attività industriale: sono noti a tutti, così com’è noto che, mentre il Centro-Nord torna a crescere, il Meridione vive il settimo anno di recessione consecutiva. Eppure, questo governo sottovaluta il problema di un pezzo dell’Italia che, nonostante le sbandierate politiche di coesione, si separa sempre di più dal resto del Paese”. Ad affermarlo è il consigliere regionale della Campania Gianluca Daniele (Pd), che aggiunge: “Il governo aveva promesso un’accelerazione della spesa dei fondi Ue, che non c’è stata. Delrio aveva impostato un lavoro da sottosegretario alla presidenza del Consiglio, che poi si è bloccato con la sua nomina a ministro delle Infrastrutture. L’Italia intera, e non solo le Regioni del Sud – che spesso fanno da capro espiatorio anche per errori e dimenticanze dei governi nazionali – sono in ritardo sulla spesa dei fondi 2007-2013, ma anche sulla dotazione 2014-2020, per la quale manca un pezzo di programmazione, a quasi due anni dall’avvio del ciclo. Bloccata è anche la programmazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione, mentre l’Agenzia per la coesione territoriale, che avrebbe dovuto coordinare gli interventi fino a sostituirsi alle amministrazioni locali ritardatarie e inadempienti nell’utilizzo dei fondi Ue, non è operativa per intoppi burocratici”. Secondo Daniele, “il Mezzogiorno è un problema nazionale – come ribadito dallo stesso presidente Mattarella che ha invitato tutti a non abbandonarlo – e, pur nel rispetto dell’autonomia delle Regioni, è ora di organizzare una cabina di regia a Roma, con una guida politica affidata ad un ministero ad hoc, per mettere ordine nei tanti rivoli in cui si perde e spesso si spreca la spesa pubblica. Così il governo può dare il segno che il Sud è davvero una priorità. E non può non esserlo soprattutto per un governo di sinistra, visto che la sinistra deve stare innanzitutto con i più deboli, che nel Mezzogiorno abbondano, e che oggi si sentono cittadini di serie B”.
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30 luglio 2015
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Gianluca Daniele (PD): “Nappi pensasse ai disastri del suo assessorato al lavoro”.
“Nappi si ricorda del Formez solo adesso, dimenticando che la Regione Campania ha responsabilità enormi sulla situazione in cui si trova oggi il centro di formazione. Detto questo, Nappi riflettesse sul lavoro e al disastro consumatosi durante il suo assessorato, quando la Campania ha toccato il record della disoccupazione, in particolare di quella giovanile, anche per colpa del fallimento di garanzia giovani con il suo intervento tardivo e inefficace. Se avesse utilizzato il programma coscienziosamente e non come mero bacino elettorale, avrebbe forse aiutato i giovani disoccupati della nostra regione. Del resto il suo lavoro è stato evidentemente giudicato al momento del voto che, come sappiamo, non lo ha visto riconfermato”.
Ufficio Stampa
Gilda Langella 3281704089
Da:Ilda LangellaA:
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29 luglio 2015
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FORMEZ: Gianluca Daniele (PD) “Il mio impegno per il mantenimento del centro in Campania”.
“La Campania, in un periodo di forti critiche per il mancato o errato utilizzo dei fondi europei destinati alla nostra regione, non può permettersi di perdere un’eccellenza quale il Formez PA. Il centro, che si occupa anche dell’esecuzione dei progetti cofinanziati, dispone di un’elevata competenza tecnico-amministrativa data dalla presenza di ricercatori tra i più qualificati in Campania e non solo. Parliamo di persone la cui professionalità è stata riconosciuta anche dalla commissione europea, eppure è ancora presente la possibilità che da Pozzuoli siano trasferiti a Roma – nonostante la presentazione del subemendamento – in nome della riorganizzazione dell’ente e allo scopo di abbassare i costi delle strutture. Di fatto, il contratto di locazione con la sede attuale scadrà il 30 gennaio 2016.
Salvaguardare l’esperienza e la competenza di lavoratori che, da anni, rappresentano un valore insostituibile e un presidio qualificato e riconosciuto a sostegno dello sviluppo della Campania deve essere un impegno primario per le istituzioni. Non lo è stato per il governo Caldoro, le cui scelte sbagliate hanno messo i lavoratori del Formez in questa situazione, lo è stato e continua ad esserlo per me, che darò tutto il mio appoggio e lavorerò affinché Formez resti in Campania. È anche grazie al mio intervento, infatti, che il Presidente De Luca ha assunto l’impegno di mantenere il Formez e i suoi dipendenti nella nostra regione, avviando un percorso teso a questo obiettivo, affinché la Regione Campania si faccia carico delle richieste dei dipendenti di Formez PA che chiedono di poter usufruire di sedi allocate nelle strutture appartenenti al demanio statale o ai vari enti territoriali presenti nella regione”.
Ufficio Stampa
Gilda Langella 3281704089
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30 giugno 2015
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“Quanto l’ex governo regionale guidato da Stefano Caldoro sia riuscito a fare sul settore trasporti è tristemente noto a tutti i cittadini che, quotidianamente, vivono sulla propria pelle i disagi di un trasporto inadeguato, insufficiente, gestito da personale sottodimensionato, fatto con mezzi che, nel migliore dei casi, dovrebbero ricevere manutenzione straordinaria se non essere dismessi.
Alla cattiva gestione del settore si aggiunge, oggi, una strana situazione che, ancora più stranamente, sta passando nel silenzio assoluto: la EAV (Ente Autonomo Volturno), nata dalla fusione delle tre aziende operanti su ferro in Campania – Circumvesuviana, Sepsa e Metrocampania Nordest – e gestita dall’amministratore unico Nello Polese, nonostante abbia ricevuto dal governo centrale ben 200 milioni di euro, allo scopo di risanarsi e con l’obiettivo di giungere al pareggio di bilancio entro 31 dicembre 2015, pena la partenza di tutti i decreti ingiuntivi da parte delle aziende creditrici che determinerebbe il fallimento dell’EAV, non paga gli stipendi ai dipendenti. Più esattamente, nonostante esista il mandato di pagamento in Regione Campania, qualche giorno fa è giunta una circolare aziendale che prevedeva un rateizzo dello stipendio in più step e senza fare menzione della quattordicesima che dovrebbe essere pagata entro il 14 luglio.
Molti sono i dubbi e le incertezze legate alla gestione dell’azienda e al quanto si sta facendo per risolverne i problemi. Il Presidente De Luca ha indicato quello dei trasporti come il settore a cui doversi dedicare sin da subito ed ha espresso la sua preoccupazione per la situazione in cui versa, così, io penso che si debba fare quanto prima chiarezza sul futuro dell’EAV e dei suoi lavoratori, tenendo presente che stiamo parlando del destino dei trasporti che consentono la mobilità in Campania”.
Ufficio stampa:
Gilda Langella – 3281704089
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27 giugno 2015
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Nasce a Roma Sinistra riformista, Daniele (Pd): “A Napoli il vero cambiamento siamo noi, non il renzismo”
“Vivo, opero e faccio politica in una regione in cui abbiamo necessità di ribadire il principio identitario di una sinistra riformista, legata al lavoro, che abbia un sistema valoriale chiaro. Ma nello stesso tempo noi dobbiamo rappresentare, possiamo rappresentare e rappresentiamo anche quell’elemento di innovazione che è necessario a Napoli e in Campania dove il renzismo, della prima, della seconda e della terza ora è spesso rappresentato dai soliti noti. Oggettivamente, quindi, l’elemento di cambiamento, di innovazione, in particolare nelle regioni meridionali, siamo noi: è Sinistra riformista”. Ad affermarlo è il consigliere regionale della Campania Gianluca Daniele, nel corso dell’assemblea che si è tenuta oggi a Roma per la nascita della nuova area politica del Pd (che si chiamerà Sinistra riformista) che riunirà, sotto la guida di Roberto Speranza, Area riformista e Sinistra Dem (la componente che fa capo a Gianni Cuperlo). Un’area alla quale, per la Campania, oltre a Daniele, aderiranno tra gli altri l’eurodeputato Massimo Paolucci e il sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro.Ufficio stampa: Antonio Vastarelli 3389931208 antonio vastarelli [antonio.vastarelli@gmail.com]
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24 giugno 2015
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“Quello dell’Ippica è un settore molto importante da un punto di vista culturale, della sostenibilità ambientale e per le possibilità occupazionali che offre grazie all’indotto che genera, nonostante ciò continua ad essere bistrattato e non adeguatamente valorizzato.
Dal 2012 alla filiera spettano ben 17 milioni che tardano ad arrivare e che, insieme ai tagli previsti, sono stati al centro della manifestazione dei lavoratori del settore tenutasi ieri al Mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali). Intento della manifestazione è stato anche quello di segnalare, ancora una volta, ai vertici del Ministero, le problematiche del settore per cui non saranno sufficienti i contenuti del decreto delegato sui giochi che si propone di riformare il settore.
Questo il quadro: i pagamenti sono fermi a novembre 2014, gli Ippodromi anticipando somme dovute a vario titolo, si sono fortemente indebitati, l’ippodromo di Agnano, ad esempio, al momento ha anticipato ben 2milioni e 800 mila euro.
Inoltre, senza considerare gli arretrati, si vogliono operare ulteriori tagli – circa il 20% – sia al montepremi che ai corrispettivi per gli ippodromi e se questo dovesse avvenire sarebbe l’inizio della fine dell’ippica.
In attesa del prossimo incontro, che si terrà il 1 luglio, i guidatori hanno dichiarato sciopero e fermato ogni attività, si è anche minacciata una chiusura estiva delle corse.
Per quanto concerne casa nostra, l’Ippodromo di Agnano, uno dei centri nevralgici dell’area flegrea, pur essendo il primo ippodromo per scommesse, quindi quello più produttivo, a causa dei tagli lineari avrà un impatto sul suo bilancio uguale a quelli di ippodromi inferiori, senza che si tenga minimamente conto che ad Agnano lavorano ben 600 lavoratori fissi, e tantissimi altri dell’indotto quindi, oltre alle problematiche nazionali e generali, si vive su Agnano un’ulteriore pressione negativa.
Al di là del mio particolare affetto ed attenzione per i lavoratori di questo settore, che ho potuto seguire da vicino per tanti anni, sono convinto di quanto l’ippica sia un settore fondamentale per l’occupazione della nostra città. Per questo, mi impegno con il PD a lavorare per sensibilizzare il ministro e le commissioni parlamentari competenti affinché il settore venga tutelato attraverso una normativa nazionale chiara che non si concentri solo sui tagli”.
Ufficio stampa:
Gilda Langella – 3281704089
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Napoli, 08/06/2015.
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Ericsson è un colosso che detiene il 40% del mercato mondiale, con 40Mld di capitalizzazione, 37Mld di fatturato e 187mila dipendenti nei 5 continenti. Senza alcuna giustificazione tangibile di una crisi interna, quindi, ma solo con l’enunciazione di previsioni al ribasso per le TLC, Ericsson attua un piano di esuberi triennale che dovrebbe ridurre il costo del lavoro per circa 1Mld, rischiando seriamente, invece, di perderne altrettanti. Ciò solo a causa dalla pressione del gossip finanziario, riconducibile all’aumento dell’indice di sostenibilità aziendale, direttamente correlato ad una laconica riduzione del costo del lavoro.
È per rimarcare la miope strategia aziendale, per rivendicare un percorso non conflittuale al fine di tutelare al meglio e senza soluzioni traumatiche le 166 persone individuate nelle liste di esubero di Ericsson che, oggi 8 giugno 2015, i lavoratori Ericcson e il sindacato con loro, hanno aderito allo sciopero nazionale che ha visto a Napoli un’adesione del 100%.
Alle sollecitazione della segreteria Slc Napoli e dei lavoratori ha risposto l’assessore Panini che, nell’incontro con una delegazione di lavoratori, accompagnati dal segretario generale Slc Napoli Osvaldo Barba, si è impegnato per la difesa del sito di Napoli, sia dal punto di vista dell’occupazione che per le ricadute economiche che può avere l’importante sito delle telecomunicazioni in Campania, in modo particolare in questo periodo in cui si parla di agenda digitale e di sviluppo delle telecomunicazioni per Napoli e per la Campania.
La Segreteria Slc Cgil Napoli
da: Ilda Langella [ermenegilda.langella@gmail.com]
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22 maggio 2015
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CS Slc Cgil: LA 12° PROCEDURA DI LICENZIAMENTO DI ERICSSON.
La multinazionale svedese continua nella politica di riduzione del personale delle sue sedi italiane dove sono stati considerati eccedenti ben 166 dipendenti di cui 24 solo nella sede di Napoli.
Secondo Ericsson il decremento dei ricavi, di cui soffre l’intero comparto delle TLC, avrebbe costretto le aziende ad una trasformazione delle attività mediante la razionalizzazione delle stesse.
La SLC CGIL Campania evidenzia che la sussistenza di marginalità di profitti, con relativa distribuzione di dividendi agli azionisti, non giustifica alcuna riduzione del personale.
Inoltre, denuncia le modalità con le quali si inducono alcuni lavoratori ad accettare le proposte aziendali di fuoriuscita “volontarie”.
Il mantenimento dei livelli occupazionali non si ottiene certo mediante la ciclica riduzione del personale sociale.
Il ricorso a ben 12 procedure di mobilità nel periodo 2007-2015, infatti, ha portato solo ad una drastica riduzione di organico (+30%) senza risolvere i problemi strutturali indicati dall’azienda, né in termini di riduzione costi né in termini di efficienza organizzativa.
Rivelatasi dunque fallimentare la strategia fin qui attuata riteniamo che Ericsson, insieme con le OO.SS, e in un’ottica di uno sviluppo sociale e di impresa, dovrebbe attuare percorsi di internalizzazione di attività e, se necessario, di riconversione delle competenze, valorizzando al massimo le professionalità presenti tra i propri dipendenti dislocati nei centri presenti nella nostra regione. Andrebbe, inoltre, avviata una riorganizzazione aziendale che vada nella direzione di una migliore gestione del personale attraverso un mix sostenibile tra dipendenti e consulenti.
In ogni caso senza mai perdere di vista le opportunità che offre un percorso condiviso e partecipato con le OO.SS., in luogo di un estenuante conflitto generato da evitabili posizioni intransigenti- attuate dalla stessa Ericsson.
Napoli, 22 maggio 2015
SLC CGIL Campania
Ilda Langella [ermenegilda.langella@gmail.com]
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15 maggio 2015
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Daniele (PD): Ricollocare i lavoratori Ex Jacorossi in Campania Ambiente e Servizi
“Dal primo gennaio, in conseguenza della decisione del governo di non consentire che la mobilità, anche in caso di possibilità di ricollocazione, superi i 3 anni e 8 mesi, è stato sospeso ai lavoratori della Ex Jacorossi ogni forma di ammortizzatori sociali, complicando ulteriormente la loro situazione. La mia provenienza di sindacalista non può non farmi sentire particolarmente coinvolto in vicende come quella della Jacorossi ed è per questo che proverò con tutte le mie forze ed il mio impegno a trovare possibili soluzioni per il reintegro di queste persone, la cui dignità è stata calpestata da anni di promesse e non per ultima dalla promessa di ricollocazione in Campania Ambiente e Servizi, strada che credo possa essere ancora percorribile”. Ad affermarlo è Gianluca Daniele, candidato per il Pd al Consiglio regionale della Campania, che aggiunge: “Enumerare i disastri compiuti dalla Regione Campania negli ultimi 5 anni comporterebbe fare una lista senza fine, in ogni ambito, in ogni settore come sappiamo ed ho più volte denunciato. Nella lista la questione “lavoro” occupa uno dei primi posti e non tutto può essere giustificato dalla parola crisi. Come è possibile che uomini che hanno perso il lavoro e a cui sono state fatte promesse non mantenute di ricollocazione, si trattino in maniera così spregiudicata. È quanto accaduto agli ex dipendenti della Jacorossi, una ditta che operava per la bonifica dei territori in Campania e che lavorava soprattutto nella Terra dei Fuochi. Dopo la dichiarazione di un pentito che accusava l’azienda di collusione con la camorra locale, le attività sono state sospese ed i lavoratori posti in mobilità. La vicenda giudiziaria si è poi conclusa a favore della Jacorossi a cui è stata riconosciuta l’estraneità rispetto al coinvolgimento con la malavita organizzata e per questo ha anche avuto un ricco risarcimento danni che non ha minimamente impattato, però, sui lavoratori che, nel frattempo, aspettavano e aspettano una ricollocazione”.
da: Ilda Langella [ermenegilda.langella@gmail.com]
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Napoli, 27/04/2015.
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CS DANIELE (CGIL NAPOLI): UNA LEGGE REGIONALE PER LA COMUNICAZIONE
“Comunicare in Campania. Il Futuro delle edicole, presidi di informazione, servizi e cultura sul territorio napoletano” questo il titolo dell’iniziativa svoltasi quest’oggi (27 aprile) alla Municipalità 5 alla presenza di un folto numero di edicolanti, ma anche cittadini e rappresentanti delle locali istituzioni. Hanno preso parte al dibattito, tra gli altri, il presidente SINAGI Campania Aldo Esposito, l’assessore al lavoro del Comune di Napoli Enrico Panini e il segretario Cgil Napoli Gianluca Daniele.
“È sempre più impellente una legge regionale che regolamenti il settore della comunicazione in generale, che sia quindi di sostegno tanto all’editoria quanto al comparto specifico delle edicole, che comprenda anche una serie di norme volte al rilancio del settore, attraverso una vera e propria rigenerazione che lo porti ad essere al passo con le nuove esigenze del mercato” questo quanto affermato da Daniele nel corso del suo intervento che ha poi proseguito “la legge che ho in mente è sul modello di quella sullo spettacolo che è servita concretamente al settore, fino a che i tagli non l’hanno ridotta all’osso. E’ proprio l’aspetto economico che sarà saliente e sarà strettamente connesso all’esito delle prossime elezioni regionali, sono convinto -ha concluso Daniele- che questa sarà la strada più giusta da percorrere per garantire al settore della comunicazione un futuro privo di incertezze”.
Grazie e buon lavoro.Gilda Langella
3281704089 Ilda Langella [ermenegilda.langella@gmail.com]
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24 aprile 2015
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Daniele (Cgil Napoli): L’area Ex NATO e le sue infinite possibilità a partire dal Formez.
“Tra le infinite potenzialità napoletane inespresse c’è sicuramente il vasto territorio che comprende l’ex complesso Nato di Bagnoli. Oggi quell’area è tristemente caratterizzata dall’agonia della “Fondazione Banco di Napoli per l’assistenza all’infanzia”, iniziata nel settembre 2013 quando la NATO ha lasciato il complesso di cui la Fondazione è proprietaria e da cui ricava il 70% dei propri introiti, destinati ad interventi sociali e di promozione e divulgazione dei diritti dell’infanzia.
Tanto si potrebbe fare di quell’area, riportando in auge, ad esempio, l’idea originaria risalente al ’39 di farne una cittadella del bambino o, in alternativa, un polo culturale in cui concentrare una serie di servizi dislocati sulle varie aree della regione tra cui il FORMEZ che oggi rischia la chiusura, invece ci troviamo di fronte all’ennesima storia di indifferenza ed incuria da parte di questa amministrazione regionale il cui immobilismo genera mostri.
La fondazione, di fatto, fino ad oggi si è sostituita a quanto avrebbe dovuto fare l’ente di Santa Lucia in materia di welfare e, proprio per questo dovrebbe esserci tutto l’interesse a mantenerla viva ed in salute, invece, l’agonia della Fondazione è dovuta soprattutto alle non scelte della Regione Campania che non ha ancora deciso la destinazione d’uso dell’area, né formalizzato proposte concrete, nonostante si sia dichiarato in più occasioni pubbliche di voler valutare la possibilità di trasferire lì i propri uffici”.
Grazie e buon lavoro.
Gilda Langella 3281704089
Ilda Langella [ermenegilda.langella@gmail.com]
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14 aprile 2015
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Sanità, Daniele (Cgil): “Da Caldoro ancora tagli ai servizi per i cittadini di Vomero e Arenella”
Con il recente decreto n.23 del 10.3.2015, il Presidente della Regione Campania, nonché Commissario ad acta per la prosecuzione del piano di rientro del sistema sanitario, Stefano Caldoro, ha trasferito all’Azienda Ospedaliera Santobono la proprietà dei 2 piani superiori dell’Asl territoriale della municipalità 5 sita in Mario Fiore /Conte della Cerra, riducendo così l’assistenza sanitaria a ben 120mila cittadini residenti nella municipalità Arenella-Vomero.
A tal proposito Gianluca Daniele, segretario Cgil Napoli, dichiara:
“Per la Regione Campania i conti tornano, per i cittadini no. In nome della spendig review si sono aumentati ticket, ridotti posti letto e pronto soccorso, si sono tagliati, quindi, i servizi minimi indispensabili, quelli sui quali si misura il livello di civiltà di un paese. E si continua senza sosta.
Ormai siamo al paradosso: mentre si inaugurano ospedali che di fatto sono ancora allo stato di cantiere (Ospedale del Mare), contestualmente si sopprimono strutture sanitarie pubbliche esistenti, favorendo così le strutture private accreditate e convenzionate. È quanto sta accadendo al distretto
sanitario 27 a cui sono stati sottratti 2 piani, senza che fosse previsto uno spazio alternativo sul territorio municipale in cui dislocare i servizi sanitari, arrecando ulteriori danni ai cittadini. La Asl territoriale andrebbe, invece, potenziata, attraverso l’implementazione della digitalizzazione e delle
nuove tecnologie per poter offrire servizi sanitari all’avanguardia e per poter competere con l’offerta sanitaria privata. Il nostro impegno sarà massimo affinchè questo provvedimento, la cui attuazione è prevista entro 60 giorni dalla sua adozione, venga bloccato.”
Saluti Gilda Langella 3281704089
ermenegilda.langella@gmail.com
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6 aprile 2015
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“No alla chiusura Formez Napoli”
Dichiarazione di Gianluca Daniele, segretario Cgil Napoli
“E’ necessario che, in questa fase di rinnovamento, la Pubblica Amministrazione proceda con tagli alle spese superflue, ma senza minare la qualità in favore del risparmio. Così come sta accadendo nel caso di Formez PA che, in forza di un decreto del governo, sta chiudendo le sedi di Napoli e Cagliari lasciando in attività solo quella centrale di Roma. Una decisione assunta prediligendo l’abbassamento dei costi, a scapito però della professionalità e della competenza di professionisti che si occupano di supportare e formare le amministrazioni locali e regionali.
Nonostante Formez PA sia stato dichiarato dalla Commissione europea fiore all’occhiello per l’esecuzione dei progetti cofinanziati, grazie all’elevata competenza tecnico-amministrativa, e che lo stesso Consiglio regionale della Campania, a febbraio, abbia ribadito l’importanza della sua presenza sul territorio, si è da poco provveduto alla disdetta dei contratti di locazione delle sedi di Napoli e Cagliari, in nome della riorganizzazione dell’ente, per abbassare i costi delle strutture. Ovviamente ciò va ad intaccare il personale che, per forza maggiore, dovrà trasferirsi a Roma, sede che ingloberebbe le altre due.
Per queste ragioni va appoggiata pienamente la protesta dei dipendenti di Formez PA che chiedono di poter usufruire di sedi allocate nelle strutture appartenenti al demanio statale o ai vari enti territoriali presenti nella regione. Salvaguardare l’esperienza e la competenza di lavoratori che, da anni, rappresentano un valore insostituibile e un presidio qualificato e riconosciuto a sostegno dello sviluppo della Campania deve essere un impegno primario per le istituzioni, e lo sarà per la Cgil”.
Gilda Langella 3281704089
[ermenegilda.langella@gmail.com]
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