Cervo innamorato vive da giorni in un parco alla periferia di Milano
Milano. È stata probabilmente la forza dell’amore a portare un cervo nei boschetti del Parco Nord, una grande area verde urbana circondata dai comuni del Nord Milano. Proprio in questo periodo, come spiega Guido Tosi, docente di gestione della fauna selvatica all’Università dell’Insubria, uno dei massimi esperti italiani in materia, inizia la stagione riproduttiva e i cervi si muovono molto più del solito, spinti dalla carica ormonale. Il cervo, un maschio adulto con tanto di palchi ben ramificati, è stato avvistato nel parco sabato scorso. Se ne sta tuttora acquattato tra gli alberi, come confermano dal Consorzio che gestisce il parco, «ed è spaventato». Si tratta di un fatto assai insolito per l’Italia, conferma Tosi, poiché il Parco Nord è un parco prettamente urbano. L’ipotesi più probabile, spiega Tosi, resta che sia scappato da qualche recinto: «C’è gente – spiega – che tiene animali del genere in parchi o giardini, a scopo ornamentale». In genere, precisa comunque, nei parchi si tengono i daini e in Lombardia, come confermano dal Servizio faunistico della Regione, non risultano allevamenti di cervi. Non si può escludere dunque, ragiona Tosi, che il maschio abbia iniziato a muoversi in cerca di femmine, per poi magari incappare in cani randagi o non legati. Potrebbe provenire o dall’alto Varesotto o dalle Prealpi bergamasche o dal Canton Ticino, da dove, perso l’orientamento, sarebbe fuggito per finire al parco Nord tra ciclisti, corridori, coppiette e rollerbladers.


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