GUIDA ALLE TRATTORIE DI NAPOLI IN LIBRERIA DAL 15 NOVEMBRE

Caserta, 11 novembre, ore 18
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presentazione alla città del libro di Giulia Cannada Bartoli “Guida alle Trattorie di Napoli. Storie, Luoghi e Ricette della Tradizione.
In collaborazione con Le Piazze del Sapere.

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Giovedì 26 giugno alle ore 18,00,
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presso la suggestiva sede del Museo del Mare di Napoli si terrà la presentazione del libro di Giulia Cannada Bartoli. Ne parleranno con l’autrice, il Direttore del Museo del Mare, antonio Mussari, la Delegata regionale delle Donne del Vino Maria Ida Avallone, l’architetto territorialista Francesco Escalona e lo Storico e redattore grafico Luciano Striani.
A seguire Aperitivo d’eccezione con il Fiano irpino 2011 docg di Tenuta Scuotto di Lapìo e sfizi napoletani della Trattoria da Umberto 1959 , inserita nel volume.
R.S.V.P. Museo del Mare di Napoli 081. 19361967 – 339.8789602 – officinegourmet@gmail.com

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Napoli 9 Giugno,
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CCN Molosiglio “Chef Emergente Sud” e “Emergente Sala Sud” di Luigi Cremona e Lorenza Vitali.
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Il Premio Miglior Chef Emergente d’Italia creato da Witaly nel 2005, è ormai un evento seguito da numerosissimi giovani chef under 30 di tutt’Italia.
Oltre al valore irrinunciabile di un’ottima cucina, quanto conta l’armonia che si crea in sala per il cliente? Quanto incide – in termini di effettivo ritorno, anche economico – un buon servizio? Ce lo siamo chiesti più volte, abbiamo conosciuto giovani appassionati e professionali un po’ in tutta Italia (perché no, alcuni ottimi italiani all’estero) e finalmente ci siamo! Dallo scorso anno, in collaborazione con l’Associazione Jeumes Restaurateurs d’Europe Italia, un gruppo di imprenditori professionisti appassionati di un mestiere che sempre di più sta scomparendo nella sua primordiale essenza, quello del cameriere. Il JRE è innanzi tutto un proprietario di ristorante che sta in sala maitre, sommelier, che nonostante tutti i problemi che il mercato ci pone, lotta, studia e non si arrende alle tante difficoltà odierne.
I www.jre.it sono una tra le organizzazioni più importanti d’Europa. Witaly, dopo un primo “numero zero” svoltosi nel 2013, nel quale ha vito una donna, Valentina Delle Piane oggi in forze al ristorante bistellato di Roma “Il Pagliaccio”, lancia ufficialmente EMERGENTE SALA un nuovo evento teso a valorizzare il lavoro insostituibile del servizio di sala. Come per gli chef tale evento sarà aperto a giovani camerieri under 30 che vengono selezionati da una commissione coordinata da Lorenza Vitali e Luigi Cremona, in collaborazione con alcuni esponenti JRE.
Lunedì 9 giugno si svolgerà l’edizione SUD del 2014 con diverse nomination
La giornata di Lunedì 9 giugno si apre con un’interessante parentesi a cura della Giornalista Giulia Cannada Bartoli che, a partire dai contenuti del suo interessante libro “Guida alle Osterie di Napoli, Storie, Luoghi e Ricette della Tradizione”
( edizioni dell’Ippogrifo) racconterà la storia e alcuni aspetti sociali e umani emersi durante il “viaggio” durato tre anni, tra 50 storiche osterie della città, sottolineando i valori dell’accoglienza, della dignità del lavoro e della convivialità che fanno parte del patrimonio culturale partenopeo. Durante la conversazione con Luigi Cremona e Lorenza Vitali, scorreranno in loop le immagini più significative inserite nel libro: Volti, piatti, strade, vicoli e monumendti di una Napoli inedita.
Segue una degustazione di champagne distribuiti dal noto selezionatore Cuzziol
Ogni ragazzo avrà un tutor, un esperto che lo presenterà alla giuria, normalmente la figura del tutor è rappresentata dal suo superiore (il Maitre) all’interno del ristornate o hotel dove lavora. La formula è quella di un vero e proprio casting: i candidati verranno intervistati e filmati per valutarne le capacità di esposizione, la presenza scenica in previsione di prossimi programmi che presto sveleremo. Al temine delle interviste la giuria si riunirà per decretare, d’ufficio, chi tra i ragazzi potrà accedere alla finale nazionale a Roma, il 3 novembre 2014 presso le www.officinefarneto.it
Nel corso della finalissima, tre concorrenti, uno del nord, uno del centro e uno del sud si contenderanno il premio affrontando invece una vera propria “situation comedy” con un taglio “reality” ovvero una prova sul campo all’interno di un set allestito come un ristorante dove accoglieranno e serviranno alcuni personaggi celebri e “non facili” da accontentare, sotto gli occhi di una giuria composta dai migliori Maitre d’Italia e da noti giornalisti del settore e delle televisioni. Tra i personaggi dello scorso anno Umberto Giraudo, Oliviero Toscani, Francesca Barberini, Lorenza Fumelli, Alessandro Scorsone.
Si ringraziano: Nespresso, Villeroy & Boch, Cuzziol, Schönhuber Franchi, Parmigiano Reggiano
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LA GUIDA
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In occasione di “ Emergente Sala Sud”, la prima edizione all’ interno del collaudato format Chef Emergente Sud creato da Lorenza Vitali e Luigi Cremona, si presenta a Napoli presso il circolo Canottieri alle h.11,00 il libro di Giulia Cannada Bartoli “Guida alle Trattorie di Napoli, Storie, Luoghi e ricette della Tradizione.” Ne parlano con l’autrice Luigi Cremona e Lorenza Vitali, mentre sullo schermo scorreranno in loop le immagini più significative della città e delle trattorie inserite nel libro per offrire spunti alla discussione, dal punto di vista umano e sociale, per riflettere sul ruolo che queste realtà hanno rappresentato in passato e ancora rappresentano per la vita quotidiana di Napoli, con particolare riferimento all’aspetto dell’accoglienza, uno dei pilastri per la formazione del personale di sala.
R.S.V.P. lorenza,vitali@witaly.it – 3473023607 e 339. 878 9602
Cordiali Saluti
Giulia Cannada Bartoli, Giornalista
Officine Gourmet Scattidigusto.it
Dissapore.com
Email: officinegourmet@gmail.com
Facebook: giuliacbofficinegourmet
Skype:giuliacannada
Mob. +39 339.8789602

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Sabato 22 febbraio alle 20,00
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si presenta al Ristorante libreria Ex Libris Palazzo Lanza Capua la Guida alle Trattorie di Napoli, di Giulia Cannada Bartoli con quasi 2000 copie vendute. Ne parla con l’autrice la giornalista MariaMichela Formisano a seguire cena napoletana ispirata alle ricette tratte dall’appendice del libro
il menù
POLPETTE DI MELANZANE – Trattoria da Peppino, il Ritrovo degli artisti pag. 226
PASTA, PATATE E PROVOLA, Trattoria da Giovanni a Porta Nolana, pag. 130
“BRACIOLA ‘MBUTTUNATA ‘O ‘RRAU’ ” -Trattoria da Carmine ai Tribunali pag.58
PARMIGIANA DI PATATE – Da Donato Trattoria Pizzeria San Cosmo a Porta Nolana, pag. 92
TORTA DI MELE ANNURCHE – La Vecchia Cantina – Pignasecca pag.338
vini in abbinamento Vigne Chigi – www.vignechigi.com
presentazione ingresso libero
quota cena € 25,00/px
INFO E PRENOTAZIONI
0823 622924 0823 962097
INFO LINE 3398789602 officinegourmet@gmail.com uffstampa.guidacapua@libero.it
Giulia Cannada Bartoli
Giornalista indipendente
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24 gennaio,2014 ore 18.30
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La Feltrinelli Point – alla Distilleria Pomigliano d’Arco, si presenta
LA GUIDA ALLE TRATTORIE DI NAPOLI, STORIE LUOGHI E RICETTE DELLA TRADIZIONE DI GIULIA CANNADA BARTOLI CON FOOD BLOGGER, GIORNALISTI E TRATTORIE AI FORNELLI LIVE
Buongiorno,
Venerdì prossimo 24 gennaio, alle 18, 30 presso il Punto Feltrinelli di Pomigliano d’Arco in Via Roma 281 (ampio parcheggio gratuito), si presenta con un nuovo format, la GUIDA ALLE TRATTORIE DI NAPOLI, STORIE, LUOGHI E RICETTE DELLA TRADIZIONE della giornalista Giulia Cannada Bartoli.
Ecco un breve estratto del libro: “”scoprirete, divertendovi, una guida-racconto, trasposizione rivisitata degli articoli di una rubrica dedicata alle osterie e trattorie napoletane da me pubblicata su internet dal settembre 2010. L’unico limite che avevo era la soglia di prezzo, massimo 25 euro; per il resto, avendo una formazione umanistica, sono scesa in profondità: creando un’empatia immediata con i titolari delle trattorie, al 90% con una storia di oltre cinquant’anni, se non secolare. In tutti i locali si parla la lingua vera, quella che oggi si sta perdendo. Non ho seguito schemi, perché Napoli non ne ha mai avuti. La prima mossa è stata la ricerca dell’etimologia dei due termini ‘Trattoria’ e ‘Osteria’ riportati per esteso alle pagg. 43 e 156 della guida. Incontri con persone autentiche, poco inclini al lucro, nessun risparmio sulle materie prime, in sostanza quelle della cucina dei napoletani conosciuti già dal XVI secolo come ‘magnafoglie prima e ‘magnamaccheroni’ poi. Pasta in tutti i modi della tradizione,
(Ragù e Genovese in primis) pane (sempre eccezionale), parmigiane di melanzane, polpette, braciòle, frittate, baccalà, trippa, sono solo un esempio dei menù quotidiani. Persino il fuori menù è ammesso, dal momento che molte delle trattorie si trovano nei pressi di famosi mercati rionali a cielo aperto: basta uscire per soddisfare il desiderio del cliente. Poco alla volta, è riemersa una Napoli differente, quella che ha ritrovato la cucina della memoria; ho avvertito la necessità di approfondire e inquadrare con ‘leggerezza’ la storia di tanti quartieri, raccontando e descrivendo piazze, vicoli, chiese e monumenti. L’idea di passare dal web alla carta stampata nasce da suggerimenti e richieste di alcuni lettori: realizzare una guida da poter consultare in modo tradizionale, per mantenere vivo quel particolare piacere di sfogliare un libro, per sua natura capace di trasmettere ‘tangibilmente’ sensazioni, riflessioni ed evocare ricordi. Questa guida si propone, attraverso racconti e leggende del passato, di descrivere le trattorie, l’ambiente, le persone, le pietanze, nel loro contesto storico e socio-culturale. Il legame fra le trattorie, la vita di quartiere e quella dei clienti, quasi sempre abituali, è strettissimo. A Napoli, come in poche altre città, c’è ancora l’usanza dell’asporto del ‘cucinato’: mamme in difficoltà, impiegati, operai, vengono a comprare porzioni del menù del giorno, invece di rovinarsi la salute in fast food o in rosticcerie improvvisate. Anche le persone in difficoltà,(sempre di più in questi tempi) ricevono sempre un piatto caldo o la classica ‘marenna’ (il pane farcito con il ‘cucinato’). L’oste o l’ostessa, a conferma dell’etimo (ospes, ospite) accolgono tutti con grande calore, senza differenze di sorta, imparando velocemente nomi, gusti e orari dei singoli clienti e ricevendo, con la stessa confidenziale gentilezza, anche i nuovi avventori, in virtù dell’innato senso della convivialità e cordialità del popolo napoletano, quello autentico. Scambi di opinioni con tanti turisti: le loro guide riportano argutamente tutte le trattorie visitate. Non si può dire di aver conosciuto Napoli in profondità senza averne assaggiato la cucina tradizionale, tramandata di generazione in generazione e, per di più, a costi accessibili. Andando avanti nelle visite, passione e curiosità crescevano, risvegliando in me l’amore profondo per Napoli, misto a rabbia nel constatare come si è ridotta:è come se Napoli fosse una signora molto bella, truccatissima, ma non curata nell’intimo. Qualche piazza è stata trasformata in effimeri salotti chic e ci si è dimenticati del cuore di Napoli, ne hanno fatto “nu quadro ’e lontananza…”
Non è bene, tuttavia, piangersi addosso ed esaltare i lati negativi… altrimenti si dovrebbe ascoltare Eduardo: «Fuitevenne ’a Napule!». Noi non scappiamo, vogliamo bene a questa città, nonostante tutto. Le cinquanta trattorie sono diventate rifugio di sana umanità; sapori e ricette che sopravvivono grazie alla fatica di persone che, per restare in pari, lavorano anche diciotto ore al giorno con instancabile passione ed entusiasmo. La conduzione dei locali è sempre familiare, il che aiuta a contenere i costi. Qui si mangia anche alle quattro del pomeriggio o a tarda notte. Tante sane risate nell’assistere ad allegri litigi e rimbrotti tra genitori e figli o tra marito e moglie. Indimenticabili nomi, sorrisi e ringraziamenti sinceri di persone semplici con le quali si è instaurato un rapporto di sincera amicizia. Naturalmente, Napoli e provincia celano ancora molti di questi tesori; questo lavoro vuole essere perciò, solo un primo approccio, per poi continuare a viaggiare in città e, soprattutto, in provincia, per scoprire altre meraviglie umane e gastronomiche. Ciò che rimarrà scolpito nella memoria e nel mio cuore è il modo di intendere la vita di queste persone, i veri napoletani: «stamm’ sott’ ’o cielo, ’a vita è nu muorzo»; non possiamo prevedere il futuro, inutile angustiarsi, la vita è breve, non va sprecata, ma assaporata attimo per attimo, magari, trovando conforto nel buon cibo quotidiano della tradizione partenopea, nella dignità e nel piacere dell’affettuosa e solidale condivisione – pur non conoscendosi a fondo – di gioie e dispiaceri .” Ecco credo di averla riassunta come la sento, profondamente mia, ricca di persone, umanità e veri sentimenti, quelli di cui Napoli è ancora capace e questa sarà la sua forza per la rinascita.” Non ve lo perdete! È uno strumento di cultura, storia, tradizioni e ricette che contiene il messaggio della Napoli intatta, quella che crede fortemente che la nostra città non possa morire sepolta dai veleni d’ogni tipo, quelli insiti nel contesto urbano e quelli che ci ‘regalano’dall’esterno…” da: officine gourmet [officinegourmet@gmail.com]

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19 novembre 2013
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In anteprima alla Biblioteca Nazionale di Napoli martedì 19 novembre, ore 17.00, il libro della giornalista, Giulia Cannada Bartoli , “Guida alle trattorie di Napoli”, Edizioni dell’Ippogrifo; la presentazione con Maria Ida Avallone, delegata regionale delle Donne del vino, Luciano Pignataro, giornalista,Ugo Vuoso, Docente di Antropologia culturale (Suor Orsola Benincasa), Mauro Giancaspro, Direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli . Si brinderà con i vini delle Donne del Vino della Campania.

Nella guida, che Luciano Pignataro nella prefazione definisce “uno splendido lavoro antropologico, culturale e gastronomico”, sono raccolte cinquanta trattorie storiche napoletane, distribuite nei tanti quartieri della città , in piazze e vicoli, accanto a chiese e monumenti. Giulia Cannada Bartoli racconta le vicende dei proprietari delle osterie o delle trattorie, l’ambiente, le persone, le pietanze, lo sviluppo e le variazioni delle ricette storiche, e nel disegnare il percorso della forte tradizione gastronomica napoletana, delinea il contesto storico e socio-culturale, lo stretto vivo legame tra le trattorie e la vita del quartiere.

Ricco di Schede storiche sui luoghi della città e di illustrazioni, il libro si chiude con una piccola raccolta delle ricette originali delle trattorie visitate dall’autrice che riportato alla luce emozioni e ricordi familiari: dalle le ‘icone’ della nostra tradizione come ragù e genovese , alla frittata di maccheroni
, ai ‘crocchè’ di patate, al Babà.

BNNUFFICIOSTAMPA
responsabile giornalistico
Lydia Tarsitano
tel .081 7819381 (ore12-16) -3396651016
bn-na.ufficiostampa@beniculturali.it
(Napoli Biblioteca nazionale – piazza plebiscito 1- Palazzo Reale- si accede attraverso l’ingresso di piazza Trieste e Trento.)

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28 ottobre 2013
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La presentazione il 19 novembre ore 17 alla Biblioteca Nazionale di Napoli, con:
– Maria Ida Avallone, delegata regionale donne del vino
– Luciano Pignataro,giornalista associato Arga Campania
– Ugo Vuoso, docente di antropologia culturale
coordinati da Mauro Giancaspro, direttore Biblioteca.

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E’ disponibile in libreria dal 15 novembre la Guida alle Trattorie di Napoli, storie, luoghi e ricette della tradizione di Giulia Cannada Bartoli con la prefazione di Luciano Pignataro per Edizioni dell’Ippogrifo, nella Collana Mediterranea, prezzo: euro 15,00.
Si tratta di una guida – racconto, una sorta di trasposizione rivisitata e approfondita degli articoli della rubrica dedicata alle osterie e trattorie napoletane pubblicata su lucianopignataro.it dal settembre 2010. Un lavoro durato tre anni alla ricerca dell’autenticità del cibo e delle persone, per riscoprire quanto di vero e straordinario è rimasto di Napoli. Dopo la prefazione di Luciano Pignataro, giornalista del Mattino e l’introduzione dell’autrice, seguono i cinquanta capitoli, ciascuno dedicato ad ognuna delle osterie visitate. L’ultimo capitolo è dedicato ad un ricettario delle trattorie contenente quasi tutti i piatti della tradizione napoletana classica.
La narrazione non si limita a descrivere le pietanze, il costo e le indicazioni anagrafiche, ma disegna il vissuto e la storia di ogni singolo quartiere, completa di aneddoti, curiosità e ‘biografia’ dei
‘protagonisti’, si tratta quasi sempre di osterie a gestione familiare che, oltre alla tradizione e genuinità, riescono a garantire anche un costo decisamente contenuto; il che di questi tempi non guasta.
La Guida prende in esame la città di Napoli con qualche sconfinamento nei vicini Campi Flegrei.
Ancora una volta un’opera che ‘migra’ dal web alla carta per il piacere tangibile di avere un libro tra le mani, pagine vissute, ricche di passione e desiderio di veder rinascere la propria città, attraverso il passato e il ritorno alla semplicità e autenticità dei rapporti umani.
Uno strumento godibile e prezioso da regalare ad amici, parenti e ai tanti napoletani che vivono in tutto il mondo, che ricordano ancora la città di una volta, generosa, ironica, fatalista e allo stesso tempo concreta e ricca d’ingegno.
da: Mario Carillo, giornalista associato Arga Campania


Un libro senza sponsor, per conservare la limpidezza della scrittura.
Dedicato a mia madre Pinella e al mio compagno Claudio.Per chi non vuole attendere l’arrivo del volume in libreria il 15 novembre, può prenotare qui.
Giulia Cannada Bartoli
Giornalista Indipendente
Officine Gourmet – Comunicazione Enogastronomica
Via Posillipo 276 – 80123 Napoli
tel.+39.0818041841
mob.+39.339.8789602
fax.+39.081.5266226
www.officinegourmet.it
Skype giuliacannada

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