Casalbore (Av), Parco eolico, il Tribunale del Riesame dissequestra la Sain; ma a Pontelandolfo(Bn) è guerra aperta.Una risposta alle tante incertezze che riempiono l’universo dell’energia alternativa l’ha data la magistratura. Infatti, una società di Caserta, la Sa.in. di Filippo Sanseverino che si occupa della progettazione, commercializzazione, costruzione e installazione di impianti per la produzione di energia elettrica sfruttando l’energia eolica, vince il primo round contro un gruppo di ambientalisti della provincia di Avellino che per lungo tempo si è opposto alla costruzione di un parco eolico a Casalbore. Il tribunale del Riesame di Avellino, al quale è ricorsa la Sa.in. assistita dall’avvocato Paolo Sperlongano, ha infatti annullato il provvedimento di sequestro del cantiere, a Piano di Nicola, emesso ad agosto dal tribunale di Ariano Irpino. Dunque, per il Riesame, che ha esaminato tutti gli atti e la documentazione relativa all’iter della costruzione tra cui i pareri favorevoli della Soprintendenza e della Comunità Montana, non esistono gli estremi del sequestro contrariamente a quanto denunciato da un gruppo ambientalista che di recente aveva inviato anche una nota al presidente Ciampi. Ora, tolto questo ostacolo burocratico-amministrativo-giudiziario, si potrà guardare con più fiducia all’installazione di impianti che fino ad oggi di brutto hanno solo questi giganteschi alberi di cemento, che vanno a sistemarsi dove le montagne sono più spellaccchiate e quindi più esposte al vento, e non sono pericolose ma solo antiestetiche. Meglio quelle o una bella centrale nucleare? Intanto da Pontelandolfo(Bn), giunge un NO al Parco Eolico. Il sindaco, il professore Rocco Flavio Palladino, preoccupato dall’impatto ambientale per l’eventuale costruzione di un impianto eolico nei pressi della zona del paese, l’ha detto chiaro e tondo; così ha scritto ai competenti organi regionali e provinciali, associazioni ambientaliste e sindaci dei Comuni vicini per ribadire la propria posizione contraria e ferma. Palladino, rivolto agli amministratori dei paesi vicini, ha scritto:”Porto alla vostra attenzione l’ennesimo tentativo di aggressione del territorio sannita. Alcuni giorni fa infatti è giunto al protocollo dell’ente l’istanza, corredata dalla documentazione amministrativa e grafica relativa all’impatto ambientale, da una ditta di Napoli, volta ad ottenere l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica alimentato da fonte rinnovabile (vento) da costruirsi nel Comune di Morcone in località Montagna Fasana, costituito da dodici torri dell’altezza di circa 60 metri, montanti aerogenratori della potenza di 850 kw. È impensabile e deleterio per i nostri paesaggi pensare di costruire tali mostruosità su territori attraversati in maniera sobria ed armoniosa dalla strada panoramica Passo delle Crocelle che dal centro abitato di Morcone permette di raggiungere, costeggiando il patrimonio boschivo del comune di Sepino, il parco paleontologico di Pietraroja, la stazione climatica e sciistica di Bocca della Selva, il lago Matese. Non possiamo non constatare con incredulità la asserita irrilevanza ambientale e paesaggistica di una costruzione di simile entità all’interno di un territorio di indiscusso grande pregio, tanto da costituire già oggetto di riconoscimento quale sito di interesse comunitario nell’ambito degli studi e del progetto Natura 2000-Bioitaly a cura dell’assessorato all’ambiente della Regione Campania”. Ora l’obiettivo è di coinvolgere anche le associazioni sul territorio in difesa delle risorse ambientali e paesaggistiche.Insomma è proprio il caso di dire che la lotta sarà dura ma non gli fa paura.
Categorie: Ambiente e energia
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