Sanità, Daniele (Pd): “Decreto 5, bene internalizzazione, ma non senza tutelare i precari del settore”.
“A rischio mille lavoratori su tutto il territorio regionale ed altrettanti utenti potrebbero non vedersi più garantire i servizi essenziali sul proprio territorio a causa dell’entrata in vigore del Decreto 5 del 2011, a firma dell’allora Commissario ad acta Polimeni”. A dichiararlo il consigliere regionale Pd Gianluca Daniele che prosegue: “Questo decreto, infatti, sancisce i criteri, le modalità di accesso e le tariffe per l’erogazione di prestazioni sanitarie a carattere residenziale e semiresidenziale in favore dei cittadini adulti con disagio psichiatrico, ridimensiona notevolmente il numero delle ore di assistenza e quindi il personale appartenente al terzo settore che da venti anni svolge con professionalità ed abnegazione questo compito. Il decreto 5 – continua Daniele – suddivide le strutture in base all’intensità di assistenza sanitaria e stabilisce, in base a tale suddivisione, i profili professionali garantiti per ciascuna struttura, sopprimendo le figure professionali già esistenti nelle SIR (Strutture Intermedie Residenziali). Credo sia giusto lavorare per l’internalizzazione dei servizi, ma non senza garantire un percorso ai lavoratori precari e per questo – conclude il consigliere regionale – mi batterò e chiederò che venga convocato al più presto un tavolo in regione, intanto, con la consigliera Ciaramella abbiamo presentato una mozione sul tema che sarà discussa nel consiglio regionale che si terrà lunedì 25 giugno”.

Ufficio stampa
Gilda Langella
3281704089
Ilda Langella


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