SCONTRI OPERAI FIAT – FORZE DELL’ORDINE. L’APPELLO DI COZZOLINO ALLA RAGIONEVOLEZZA
“Voglio rivolgere un appello agli operai Fiat di Pomigliano che stanno manifestando e alle forze dell’ordine affinché, da entrambe le parti, prevalga la calma e la ragionevolezza”, dichiara l’assessore regionale alle Attività Produttive e all’Agricoltura Andrea Cozzolino. “Sono momenti difficili per tanti lavoratori che vivono ore di angoscia e incertezza per il loro futuro loro e per quello delle loro famiglie. Dobbiamo far sentire loro la nostra presenza, per evitare che il dramma sociale degeneri in scontri e violenza. Dalla crisi si può uscire soltanto se istituzioni, forze dell’ordine, forze sociali, imprese e lavoratori rimangono uniti, stando tutti dalla stessa parte”.

WELFARE E POLITICA PER LE PERIFERIE, DOMANI VALIANTE AL VERTICE INTERNAZIONALE IN FRANCIA
Venerdì 6 febbraio, il vicepresidente della Regione Campania con delega ai Rapporti con i Paesi del Mediterraneo Antonio Valiante parteciperà, su invito del ministro del Lavoro francese Fadela Amara, al vertice internazionale in programma a Dreux su welfare e politica per i quartieri e le periferie popolari.
L’incontro nasce per favorire lo scambio di esperienze tra gli attori della società civile euro-mediterranea impegnati nel campo dello sviluppo sociale ed urbano.

SCONTRI POMIGLIANO, BASSOLINO: “CAMPANELLO D’ALLARME DA NON SOTTOVALUTARE”
“Gli scontri tra forze dell’ordine e operai della Fiat sono un campanello d’allarme di un grave disagio sociale che non va sottovalutato. Il nostro Paese, in particolar modo nel Mezzogiorno, sta attraversando un momento molto difficile e la crisi preoccupa giustamente tanti e tanti lavoratori e le loro famiglie. E’ importante che tutti si adoperino perché si recuperi un giusto clima di confronto. E’ compito delle istituzioni far sentire la propria vicinanza ai lavoratori, ed è dovere di tutti, in primo luogo del governo nazionale, dare subito risposte concrete. Alcuni giorni fa la Regione Campania ha varato un suo piano anti-crisi, che immetterà nel sistema economico regionale 2,5 miliardi di euro di liquidità. Abbiamo stanziato 100 milioni di euro per i lavoratori stabili e precari. Di questi, 10 milioni servono a integrare il reddito degli operai Fiat e del settore auto, offrendo loro percorsi formativi. Il nostro sforzo deve assolutamente essere inserito all’interno di una grande iniziativa nazionale, che il governo deve affrettarsi a mettere in campo per tutelare lavoratori e aziende, per il rilancio dell’economia del Mezzogiorno e dell’intero Paese. Mai come adesso Nord e Sud devono essere uniti nell’affrontare la crisi”.

BASSOLINO SU ASSISTENZA MEDICA A IMMIGRATI IRREGOLARI: RISCHIO BOMBA SOCIALE E SANITARIA
“Dare la possibilità ai medici di denunciare gli immigrati clandestini che accedono alle cure del sistema sanitario nazionale è una scelta pericolosa e contraria ai principi della nostra Costituzione. E’ una norma iniqua che espone a gravi rischi la salute di tanti cittadini e lavoratori – migranti e italiani – e genera confusione nell’attività professionale degli operatori del settore. Si immagini soltanto cosa può significare questa norma in situazioni come quella di Castelvolturno e di tanti altri centri nel Nord e nel Sud del Paese. Si rischia di innescare una terribile bomba sociale e sanitaria.
Ai medici, al personale infermieristico e ai tanti volontari che lavorano ogni giorno nei presidi sanitari “di frontiera” del nostro Paese va il nostro sostegno e la nostra gratitudine. Il loro è un contributo di civiltà importantissimo per la convivenza civile in un Paese ancora troppo carente nelle politiche per l’immigrazione. E’ dovere di tutte le istituzioni intervenire per rendere il loro impegno più efficace e sostenibile, evitando di rendere più difficili e confuse le condizioni in cui operano.
Per questo mi auguro che cresca la mobilitazione di forze politiche, sociali, sindacali e associative per fare in modo che il Governo e la maggioranza parlamentare apportino, nel passaggio alla Camera, le opportune modifiche al testo. In caso contrario continueremmo una doverosa battaglia di civiltà con tutti gli strumenti che le leggi ci mettono a disposizione e faremmo immediato ricorso alla Corte Costituzionale”.

REGIONE CAMPANIA. COMUNICATI UFFICIO STAMPA DEL 5 FEBBRAIO 2009


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