LA CISL, le notizie
NAPOLI 11 AGOSTO 2015
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MORTE LAVORATORE PORTO DI NAPOLI, LUCCI (CISL): SI FACCIA CHIAREZZA SULLE CAUSE
SICUREZZA NEI CANTIERI, ANCORA LONTANI DAGLI OBIETTIVI DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA
– “La Cisl della Campania esprime profondo cordoglio per la dolorosa e prematura scomparsa del giovane lavoratore Salvatore Muro”. Così Lina Lucci, segretario generale della Cisl Campania, scrive in una nota a nome di tutta l’organizzazione sindacale. “Ancora una volta – rileva Lucci – dobbiamo prendere atto che si muore di lavoro e ci auguriamo si faccia piena chiarezza sulle cause e sulle responsabilità che hanno determinato questo drammatico episodio nel porto di Napoli. Sul rispetto delle norme della sicurezza nei cantieri dobbiamo registrare tristemente che siamo ancora distanti dagli obiettivi previsti nella contrattazione collettiva”. ***
VERTENZA CONATECO, LUCCI (CISL): DAL MANAGMENT NESSUNA RISPOSTA CONCRETA PER REVOCARE GLI SCIOPERI URGE CHIAREZZA SU STATO DI CRISI E PIANO INDUSTRIALE
Da:US CISL CAMPANIAA:
COMUNICATO STAMPA
VERTENZA CONATECO, LUCCI (CISL): DAL MANAGMENT NESSUNA RISPOSTA CONCRETA
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NAPOLI, 11 AGOSTO 2015
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PER REVOCARE GLI SCIOPERI URGE CHIAREZZA SU STATO DI CRISI E PIANO INDUSTRIALE
– “Ancora nessuna risposta tangibile dalla Conateco per uscire dalla crisi”. A dichiararlo è Lina Lucci, segretario generale della Cisl Campania, al termine del tavolo convocato dal commissario Antonio Basile presso l’Autorità Portuale di Napoli con i rappresentanti aziendali e i vertici regionali dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl alla presenza del dirigente di settore della Regione Campania. Una riunione durata oltre quattro ore. “Siamo arrivati al tavolo con le migliori intenzioni per un ragionevole tentativo di conciliazione e pronti a revocare gli scioperi già proclamati – spiega Lucci -, cosi come responsabilmente convenuto con gli uffici del ministro Graziano Delrio. Per chiedere sacrifici ai lavoratori dobbiamo sapere dall’azienda in che modo intende uscire dallo stato di crisi e a fronte di quale piano industriale dobbiamo rivedere la contrattazione di secondo livello. É questa una prassi consolidata nel sistema delle relazioni sindacali che, però, la Conateco non intende rispettare proponendo un astratto percorso di buoni propositi purtroppo non documentati”.
“Una disponibilità solo di facciata, quindi, quella dichiarata a parole dall’azienda che – nei fatti – continua a rifiutarsi di fare chiarezza sulla propria situazione debitoria complessiva, nonché di portare al tavolo il bilancio 2014 che dovrebbe essere disponibile on line sul sito della Camera di Commercio, ma che per motivi incomprensibili non si riesce a scaricare. Niente piano industriale, niente bilancio, niente situazione debitoria, niente contrattazione di secondo livello. Di che cosa stiamo parlando, allora? Purtroppo – continua la leader sindacale della Cisl – così come già accaduto nei precedenti tavoli convocati presso l’azienda, con Regione, Prefettura e Comune di Napoli, abbiamo dovuto assisterete a una vera e propria farsa, ovvero a un ulteriore rifiuto dell’amministratore delegato Pasquale Legora de Feo di esibire il bilancio corrente, l’effettiva posizione di indebitamento aziendale nei confronti di Inps, Inail, Agenzia delle Entrate ed Equitalia, e soprattutto il Piano industriale che l’azienda propone per uscire dalla crisi e per pagare i debiti maturati verso l’Autorità Portuale e gli altri Enti”.
“A fronte delle nostre aperture, abbiamo dovuto prendere atto di un inquietante comportamento caratterizzato da assoluta mancanza di trasparenza nei confronti dei sindacati e di rispetto nei confronti delle istituzioni. La crisi Conateco sta comportando una condizione di disagio per migliaia di lavoratori nell’indotto. Un tale atteggiamento di chiusura, censurato anche dalle istituzioni al tavolo, per la Cisl nasconde qualcosa di poco chiaro e richiede un più incisivo intervento da parte delle istituzioni. Ci auguriamo – conclude la Lucci – che il managment di Conateco cambi immediatamente atteggiamento”. ***
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4 agosto 2015
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CONATECO. CISL, UIL E UGL: COSÌ IMPOSSIBILE REVOCARE LO SCIOPERO, INTERVENGA IL MINISTRO DELRIO
Da:US CISL CAMPANIAA:
NOTA STAMPA
CONATECO. CISL, UIL E UGL: COSÌ IMPOSSIBILE REVOCARE LO SCIOPERO, INTERVENGA IL MINISTRO DELRIO
Napoli, 4 agosto 2015. In queste condizioni è impossibile revocare lo sciopero dei lavoratori Conateco, intervenga il Ministro Delrio, dopo che anche l’incontro convocato dal Prefetto di Napoli non ha avuto l’esito sperato.
È quanto evidenziano Cisl, Uil e Ugl, a valle della riunione durata oltre cinque ore tenutasi in prefettura dove, nonostante il costante ed apprezzabile tentativo di mediazione del Capo di Gabinetto, Demetrio Martino, ha visto i rappresentanti della società lasciare il tavolo per la dichiarata incapacità di poter rispettare anche le minime richieste dei sindacati.
Le Organizzazioni Sindacali, pur chiedendo chiarezza sulla esposizione complessiva dell’azienda che non ha presentato un piano industriale, si sono rese disponibili, infatti, a revocare lo sciopero a patto che venissero rispettate almeno tre condizioni: 1) l’esigibilità immediata per tutti i lavoratori dell’istituto della 14ª mensilità; 2) il ripristino dei buoni pasto 3) la riapertura della discussione sulla turnistica.
Nessuna apertura da parte dell’azienda, nonostante le tante, troppe rinunce ed i sacrifici richiesti ai lavoratori negli ultimi anni a fronte di una gestione assai poco responsabile. Non solo i lavoratori si sono visti mettere in discussione istituti previsti dalla contrattazione collettiva nazionale – come la 14ª mensilità e la polizza sanitaria – quest’ultima mai versata dal 2009. L’azienda ha anche trattenuto arbitrariamente le quote della cessione del quinto dello stipendio (motivo per cui molti lavoratori sono stati contestati da istituti di credito e da finanziarie), il TFR complementare, i buoni pasto, l’incentivo di produzione, il bonus per il trasferimento turno, l’indennità pioggia, l’indennità oltre la 26ª domenica ed altro ancora.
Sacrifici che i lavoratori non hanno esitato a sostenere pur di mantenere il lavoro e dare un po’ di ossigeno all’azienda che aveva dichiarato lo stato di crisi.
Ma la Conateco a fronte di questo comportamento responsabile dei lavoratori e delle Organizzazioni Sindacali aveva minacciato nelle scorse settimane 101 licenziamenti, salvo poi ritirarli a fronte di una richiesta di CIGS a rotazione per un anno.
Per queste ragioni Cisl, Uil e Ugl ritengono necessario a questo punto un intervento diretto e urgente del Ministro Delrio. Motivo per il quale le organizzazioni sindacali gli invieranno una missiva oggi stesso.***
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NAPOLI, 28 LUGLIO 2015
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CONATECO, LUCCI ED ESPOSITO (CISL): DAL MANAGEMENT GRAVI INADEMPIENZE E ATTEGGIAMENTO INTIMIDATORIO. CIGS A RISCHIO.LE AUTORITA’ COMPETENTI FACCIANO CHIAREZZA SUL REALE STATO DELLA CRISI. INTERVENGA LA PROPRIETA’
– Vertenza Conateco: le autorità competenti intervengano con urgenza “per fare chiarezza sulla reale situazione dello stato di crisi dell’azienda, preservando le risorse umane impegnate ed evitando al contempo un ulteriore sperpero di risorse pubbliche senza reali benefici per la collettività”. A lanciare l’appello sono i segretari generali della Cisl Campania, Lina Lucci, e della Fit Cisl Campania, Giuseppe Esposito, in una lettera inviata al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, al prefetto Gerardo Pantalone, al questore Guido Marino, alla Commissione di Garanzia e Sciopero e all’Autorità portuale di Napoli e per conoscenza alla Procura della Corte dei Conti di Napoli.
Una lettera in cui si denuncia
“l’inqualificabile comportamento del management aziendale fortemente lesivo di corrette relazioni sindacali nonché chiaramente intimidatorio nei confronti degli stessi lavoratori dipendenti”.
“L’unico comportamento “illegittimo, illogico e contraddittorio” è quello del management aziendale – spiegano Lucci ed Esposito – in quanto, nonostante le ripetute richieste, la Conateco si rifiuta di portare al tavolo della trattativa il bilancio chiuso a dicembre 2014 e quelli precedenti, un’esatta ricognizione dei debiti maturati nel tempo (anche quando i traffici nel porto di Napoli erano in costante crescita) nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, dell’Inps, dell’Inail, dell’Autorità Portuale di Napoli, di Equitalia, nonché un piano credibile e misurabile per la gestione e il rientro dalla “crisi aziendale”.
“Un comportamento – aggiungono i leader della Cisl – certamente poco trasparente soprattutto per un’azienda che invoca l’utilizzo della Cigs per 12 mesi”.
“In questo stato di cose va tenuto in conto che è a rischio la stessa Cassa Integrazione, in quanto nella partita dare-avere l’INPS potrebbe non erogare nulla. Per questa e per altre gravi ragioni sarebbe quanto mai opportuno che la stessa proprietà della azienda, che rimane un punto di riferimento per Napoli e per l’intera Campania, intervenisse direttamente” – aggiungono il Segretario Generale della Cisl Campania e il Segretario dei Trasporti.
In particolare, spiegano Lina Lucci e Giuseppe Esposito, ci sono almeno otto buone ragioni che giustificano la protesta sindacale in atto, “oltre a costituire nel loro insieme elementi gravissimi che palesano un comportamento caratterizzato da assoluta mancanza di trasparenza, di rispetto delle leggi vigenti e delle norme contrattuali: il mancato versamento dei contributi Inps ed Inail (complessivamente per circa 20 milioni di euro, incluse le iscrizioni a ruolo presso Equitalia e gli interessi passivi), della previdenza complementare nei confronti dei lavoratori e della polizza sanitaria (dal 2009 e del valore di circa 168 euro/anno per lavoratore dipendente); le indebite trattenute da parte dell’azienda negli ultimi 20 mesi delle rate per la cessione del quinto dello stipendio dei lavoratori che hanno fatto ricorso a finanziamenti; la sospensione unilaterale dei buoni pasto; il mancato pagamento dei canoni di concessione demaniale a favore dell’Autorità portuale per quasi 10 milioni di euro; il mancato pagamento di canoni per l’utilizzo di gru di banchina, del valore di circa 20 milioni, in uso dal marzo 2011; la reiterata violazione dei piani di rientro per il recupero dei canoni demaniali; la mancata presentazione di adeguate garanzie fidejussorie per attività di impresa, in sostituzione delle polizze contestate dalla stessa Autorità Portuale di Napoli; e, per finire, il mancato versamento dei rimborsi per i consumi di energia elettrica (oltre 300 mila euro) nei confronti dell’Autorità Portuale di Napoli”.
“Alla luce di queste gravi inadempienze – concludono Lina Lucci e Giuseppe Esposito – appare evidente che la stessa dichiarazione di “stato di crisi” emessa dalla Conateco deve essere opportunamente vagliata e verificata al fine di evitare lo spreco di fondi pubblici e l’abuso del ricorso agli strumenti di ammortizzazione sociale. Chiediamo che si faccia chiarezza in maniera tempestiva ricordando che l’utilizzo improprio di risorse per gli ammortizzatori sociali potrebbe coinvolgere – in mancanza di un quadro preciso in cui versa l’azienda – le responsabilità patrimoniali delle organizzazioni sindacali e dei dirigenti delle istituzioni preposti ad avallare le richieste della Conateco”.***
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Napoli, 2 luglio 2015.
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CAMPANIA. LUCCI (CISL) : AUGURI DI BUON LAVORO AL NEO GOVERNATORE, ADESSO DEFINIRE CON PARTI SOCIALI AGENDA DELLE PRIORITA’ ENTRO FINE LUGLIO
“La Cisl Campania fa gli auguri di buon lavoro al neo governatore Vincenzo De Luca. Adesso bisogna procedere rapidamente per affrontare e risolvere le numerose problematiche che la Regione Campania ha sul tavolo e le vertenze che hanno subito un’impasse, soprattutto per quelle sulle quali erano già stati individuati percorsi condivisi e si era ad un passo dalla soluzione”. Così Lina Lucci, Segretario Generale Cisl Campania
“Appena possibile sarà necessario che il neo governatore convochi le parti sociali sane e responsabili per verificare assieme emergenze e soluzioni possibili, così da approntare un’agenda delle priorità e un piano d’azione entro la fine del mese di luglio”, conclude Lucci.***
US CISL CAMPANIA
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