LA GIUNTA APPROVA IL BILANCIO 2009. SI PUNTA SU AGEVOLAZIONI PER LE IMPRESE, WELFARE, CONTRASTO DEL CARO PREZZI, SCUOLA E DIGITALIZZAZIONE DELLA PA.
D’ANTONIO: “RAFFORZATI I CRITERI PER CONTENERE LA SPESA, ALIQUOTE RESTANO STABILI”
La giunta regionale della Campania, su proposta dell’assessore al Bilancio Mariano D’Antonio, ha approvato il disegno di legge finanziaria per il 2009.
La manovra complessiva è pari a circa 18 miliardi di euro.
Il disegno di legge ha come obiettivi principali il contenimento della spesa corrente, il sostegno allo sviluppo, l’adozione di nuove politiche di welfare e la modernizzazione dell’apparato amministrativo regionale.
“La manovra di bilancio regionale – ha dichiarato l’assessore al Bilancio Mariano D’Antonio – interviene in un momento di acuta instabilità economica che coinvolge ancora l’Italia e i maggiori Paesi europei: la crisi finanziaria partita dagli Stati Uniti ha interessato dapprima le banche e le Borse trasmettendo in seguito gravi shock all’economia reale, a famiglie e imprese, colpite da un rallentamento del credito disponibile per gli investimenti. In questo scenario la Campania e le altre regioni del Mezzogiorno appaiono le più esposte al rischio di ristagno economico, di blocco dell’occupazione, di aumento della disoccupazione. La politica economica regionale – ha proseguito D’Antonio – da sola dispone di leve limitate per contrastare gli effetti della crisi globale. Lo strumento più importante è rappresentato dagli investimenti pubblici e dagli incentivi alle imprese, che possono essere finanziati con i fondi europei e con il FAS. Perciò sono necessari uno stretto coordinamento, un’intensa collaborazione e una piena sintonia tra interventi regionali e interventi statali al fine di attutire gli shock trasmessi dai mercati alla gracile economia della Campania”.
D’Antonio ricorda inoltre che “la legge finanziaria e legge di bilancio sono soggette a vincoli stringenti che operano sia dal lato delle entrate che dal lato della spesa. Le entrate sono bloccate al livello dell’anno scorso. Per quanto riguarda l’IRAP, l’addizionale regionale all’IRPEF, e gli altri tributi come le imposte sui carburanti e le tasse automobilistiche, non si prevedono aumenti delle aliquote vigenti. Le spese regionali per il prossimo anno – sottolinea l’assessore – presentano una composizione alquanto rigida. Il finanziamento dei servizi sanitari si attesta su 9 miliardi e cento milioni di euro, una cifra invariata rispetto all’anno in corso, che incide per quasi il 60% sulle entrate complessive pari a circa 15 miliardi di euro, calcolate al netto delle partite di giro e delle contabilità speciali le quali ammontano a quasi 3 miliardi di euro. Tra le spese non strettamente vincolate che ammontano per il 2009 a circa un miliardo e 450 milioni di euro, occorre tener conto degli oneri per il servizio del debito (quote d’ammortamento e interessi) che si stimano in 400 milioni di euro nonché delle spese di funzionamento degli uffici regionali (personale e in misura minore utenze, attrezzature, materiali e beni mobili) e delle spese per la gestione dei trasporti locali. Insieme spese di funzionamento dell’amministrazione e oneri per il trasporto pubblico locale assorbono circa 800 milioni di euro”.
D’Antonio evidenzia ancora che “del miliardo e 450 milioni di spesa non vincolata rimangono a disposizione 250 milioni di euro dai quali bisogna dedurre la spesa per il finanziamento del Consiglio regionale, pari a 77 milioni di euro, invariata rispetto al 2008, per cui le risorse finanziarie residue autenticamente libere ammontano per il prossimo anno a 173 milioni di euro, che saranno utilizzati per finanziare anche alcuni provvedimenti innovativi. Ogni proposta di nuovi oneri dovrà essere necessariamente accompagnata da una proposta di riduzione equivalente di altre voci di spesa non vincolate. La politica di bilancio proposta dalla Giunta si basa, infatti, su un indirizzo che il governo regionale ritiene irrinunciabile: la razionalizzazione della spesa e il rientro progressivo dai muti contratti. Pur tenendo conto dei limiti derivanti da entrate e spese bloccate nel loro ammontare complessivo e dalla rigidità nella composizione della spesa regionale, sono state tuttavia inserite nelle proposte di legge finanziaria e di bilancio alcune importanti novità” ha concluso D’Antonio.

Nel dettaglio, le novità salienti riguardano:

1) Agevolazioni per le imprese. Per favorire il rientro di risorse umane qualificate sul territorio regionale si attribuisce un credito di imposta ai datori di lavoro che assumono con contratto a tempo indeterminato. Verranno altresì adottate misure a favore dei distretti industriali e tecnologici.
2) Welfare. Il governo regionale ha stabilito di accelerare la liquidazione degli stanziamenti non ancora utilizzati del reddito di cittadinanza – norma giunta a conclusione dal punto di vista legislativo – avviando nello stesso tempo una discussione nei competenti organi del consiglio regionale per valutare i risultati raggiunti. La giunta ha deciso di incrementare significativamente l’impegno regionale sulle politiche sociali e di welfare. E’ questa una delle scelte più significative del nuovo bilancio. Si prevedono infatti servizi di assistenza domiciliare integrata ai disabili e agli anziani con una spesa dell’importo di 23 milioni di euro. E’ stato stabilito inoltre un piano di interventi per contrastare la povertà estrema e sostenere le famiglie, specie quelle con minori, che versano in grave difficoltà economica (importo della misura pari a 12 milioni di euro). Per mobilitare giovani nella prima sperimentazione di un servizio civile regionale si prevede una spesa di 2 milioni di euro.
3) Scuola e Università. Il ddl stabilisce che entro i prossimi sei mesi la giunta dovrà individuare azioni concrete per qualificare il tempo scuola e intensificare la presenza di asili nido per favorire la condizione delle mamme lavoratrici. Le risorse appostate sono pari a 5 milioni di euro.
4) Lotta al caro-prezzi. A tutela del consumatore sono previste azioni per il monitoraggio ed il contenimento dei prezzi di beni e servizi di largo consumo e l’istituzione di banchi alimentari.
5) Contenimento della spesa sanitaria. Le aziende del servizio sanitario regionale non potranno sostenere nel 2009 spese per consulenze superiori al 60% erogato nel 2008 e nel 2010 queste spese non potranno superare il 60% dell’erogato 2009. E’ prevista inoltre l’immediata decadenza dei dirigenti di tali aziende e la loro sostituzione con commissari qualora risulti che per due trimestri non siano stati conseguiti gli obiettivi fissati dal piano di rientro del disavanzo sanitario.
6) Sicurezza sul lavoro. E’ previsto lo stanziamento di 200 mila euro a favore come forma di tutela e risarcimento dei familiari delle vittime di gravi incidenti sul lavoro.
7) Qualità della vita. I giovani tra i 15 e i 24 anni e gli ultrasessantacinquenni avranno accesso gratuito ai musei e alle pinacoteche regionali. Sarà ad essi altresì riservata una quota del 2% dei posti disponibili negli enti teatrali e lirici, fondazioni e teatri stabili, ai quali la Regione, a qualunque titolo, concede finanziamenti o eroga contributi;
8) Digitalizzazione del Bollettino Ufficiale. Per effetto della legge regionale, dal 1 gennaio 2009 il Burc online avrà validità giuridica. In questo modo tutti i provvedimenti della Regione entreranno in vigore con circa un mese di anticipo e saranno consultabili 24 ore su 24. Dal 2010 sarà abolita la versione cartacea, con un risparmio di circa 500mila euro all’anno.

REGIONE CAMPANIA. COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL 7 NOVEMBRE 2008


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