CALABRIA , NEL 2016 CONSUMATI 77 MILA ETTARI DI TERRENO COME SE FOSSERO SPARITI I CINQUE CAPOLUOGHI DI PROVINCIA Molinaro: le modifiche del 2015 alla legge urbanistica regionale sono solo affermazioni “politicamente corrette”
Nel 2016 la Calabria ha sottratto all’agricoltura e al suolo naturale 77.096 ettari di terreno con una percentuale del 5.11% . Dati che confermano la perdita di una risorsa fondamentale, il suolo, con le sue funzioni e i relativi servizi eco sistemici. Lo rende noto Coldiretti Calabria sulla base del rapporto 2017 sul consumo di suolo dell’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), sottolineando che nell’ultimo anno in Calabria è stato cementificato appunto il 5,11% dei 1.522.200 ettari della superficie regionale, che pone seri interrogativi vista la conformazione del nostro territorio prevalentemente collinare e montuoso e con poco spazio per l’attività agricola. “E’ come se fossero sparite tutte e cinque le città capoluogo di provincia e anche di più – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – il consumo di suolo e la cementificazione – continua – riducono la capacità dell’assorbimento dell’acqua da parte dei terreni e aumentato il rischio di frane e alluvioni.. La conseguenza di tutto ciò– continua – è un aumento del rischio di alluvioni e un incremento della situazione franosa della nostra regione. “È un fenomeno sempre più preoccupante – commenta Molinaro – che va fermato velocemente. Basta quindi sottrarre terreno fertile all’agricoltura e lasciando in eredità suolo incolto, asfalto e capannoni abbandonati. La disponibilità di terra coltivata significa produzione agricola di qualità, sicurezza alimentare e ambientale per i cittadini nei confronti del degrado e del rischio idrogeologico. Il consumo di suolo ha pesanti effetti dal punto di vista economico, occupazionale, ma anche ambientale. Le modifiche del 2015 alla Legge Regionale Urbanistica – sottolinea Molinaro – pur avendo introdotto nella legge la cosiddetta opzione “consumo di suolo zero” questa rimane solo una affermazione “politicamente corretta” visto che, di fatto, è possibile continuare ad edificare sul suolo calabrese e questo lo confermano i dati del 2016. Il “consumo suolo zero”, non può restare un sogno perché siamo una regione agricola e tra le poche con una forte richiesta di suolo agricolo per avviare una impresa o potenziare e allargare una esistente. I dati impongono che il Governo regionale prima e il Consiglio Regionale dopo intervengano per adottare una norma che garantisca il consumo zero di suolo agricolo”.
06.12.2017 Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
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COLDIRETTI:UNO SPLENDIDO ANNO PER LA “ROSSA DI TROPEA IGP”
Molinaro: tre straordinari risultati nell’utilizzo del prezioso ortaggio: in cucina, nell’industria agroalimentare e in campo medico
Si chiude uno splendido anno per la Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP e se ne apre sicuramente un altro ricco di positività. Vanno sicuramente commentate con soddisfazione le performance di questo prezioso ortaggio che, oltre a caratterizzare un territorio sta conquistando nel mondo una posizione di assoluto privilegio nel suo utilizzo in cucina, nell’industria agroalimentare e anche nel campo medico. Il 2018 siamo certi che confermerà questa ascesa – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – i dati infatti dicono che ci sarà una crescita nella quantità certificata e questo vuol dire che il Consorzio di Tutela lavora a ritmo intenso e permette agli agricoltori di investire e fare il salto di qualità”. Ad oggi gli operatori sono 107, i quintali certificati sono 250mila il PLV è di 25milioni di euro e la manodopera stagionale conta oltre 6mila occupati, gli ettari certificati sono 1000 (in via di espansione). La posizione (in termini di quantità certificate) nello scenario nazionale delle produzioni DOP/IGP, settore ortofrutta e cereali, colloca la Cipolla di Tropea Calabria IGP al terzo posto dopo le mele Melinda e Val di Non. Oltre quindi a questa sicura crescita grazie anche alla tenacia degli agricoltori, la “Rossa di Tropea” è stata scelta come ingrediente del nuovo minestrone Tradizione della Findus e poi ancora con il progetto My Selection, McDonald’s Italia ha selezionato, infatti, tramite lo chef Joe Bastianich, la Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP che entrerà nei nuovi burger e questo significa entrare a pieno titolo nel circuito McDonald’s che in termini numeri significa 200milioni di panini all’anno. Ma anche nel campo medico la Cipolla Rossa ha le sue soddisfazioni. In fatti la startup calabrese, RY Goldzip, si è aggiudicata il premio Clinic Center Life Sciences (miglioramento della salute delle persone). Il team, composto da giovani ricercatori dell’Università della Calabria e dell’Università della Magna Graecia, ha formulato una crema, che contiene principi attivi tratti dalle Cipolle Rosse di Tropea, che consente di ridurre notevolmente il tempo di cicatrizzazione delle ulcere diabetiche senza l’ausilio di antibiotici o antinfiammatori. “La contraffazione del nostro prezioso ortaggio – afferma Molinaro – è sempre in agguato e allora va salutata con favore anche lo studio denominato “Dolce Rossa” realizzato dalla Facoltà di Agraria di Reggio Calabria per conto del Consorzio di Tutela della Cipolla Rossa id Tropea Calabria IGP per tracciare uno screening genetico volto a scongiurare ogni tentativo di contraffazione. Nel contempo, tramite naso elettronico, è stato anche tracciato un profilo sensoriale finalizzato a marcare ciò che distingue la Rossa di Tropea dalle altre cipolle ovvero: dolcezza, croccantezza e scarsa piccantezza e anche questo per tutelare il consumatore. Sono risultati e affermazioni considerevoli – conclude – che ci permettono di continuare sulla strada della distintività, l’unica apprezzata sempre di più dal mercato. Certamente tutto questo è anche il frutto della scelta della Regione di bandire il glifosato dalle produzioni integrate. Noi siamo convinti che questo è un bel valore aggiunto che serve anche per altre produzioni e quindi una strada vincente su cui continuare a puntare”.
04.12.2017 Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
Calabria che fa
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