A novembre l’olio “Vulture” sarà Dop.
L’agroalimentare lucano procede nel suo percorso di tutela e riconoscimento
AGR

Nel prossimo mese di novembre l’olio “Vulture” sarà iscritto nel registro ufficiale europeo delle Dop e Igp. E’ stata pubblicata oggi sulla Gazzetta Ufficiale Europea la domanda di riconoscimento come Dop dell’Olio Extravergine di Oliva “Vulture”.
La procedura di riconoscimento della Dop prevede che dalla data di pubblicazione dovranno decorrere sei mesi per l’iscrizione nel registro ufficiale europeo delle Dop e Igp.
Tale periodo viene garantito per permettere agli altri Stati Membri di presentare eventuali domande di opposizione.
“La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea di oggi della domanda di riconoscimento della Dop Olio del Vulture rappresenta – secondo il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo – il raggiungimento di un traguardo inseguito con determinazione. La Basilicata – aggiunge De Filippo – è, per le sue dimensioni, una terra di Nicchia e la sua partita in capo produttivo deve giocarla necessariamente sul terreno della qualità che ci mette al riparo anche in periodi di crisi. La scelta di intraprendere la strada del riconoscimento per l’olio del Vulture, intrapresa anche grazie al sostegno dell’allora ministro all’Agricoltura Paolo De Castro – conclude De Filippo – consegna ai nostri coltivatori una dote immateriale di grande valore”. Secondo l’assessore all’agricoltura della Regione Basilicata, Vilma Mazzocco “con questo passaggio formale si avvia a compimento il percorso per il riconoscimento per gli olivicoltori del Vulture che la Regione ha messo in campo, nell’ambito della propria strategia per il settore. Abbiamo ben chiaro – continua Mazzocco – come sia cresciuta la sensibilità dei consumatori per le produzioni alimentari di qualità e sappiamo che questa può essere la carta vincente per le nostre aziende. Questo modello – conclude Mazzocco – che si sta rivelando vincente per l’olio del Vulture sarà applicato ad altre produzioni lucane di qualità”.
La frangitura delle olive che per almeno il 70% devono essere del cultivar “Ogliarola del Vulture” è alla base dell’Olio Extravergine di Oliva “Vulture”.
Per la rimanente quota possono concorrere le altre seguenti varietà: “Coratina”, “Cima di Melfi”, “Palmarola”,”Provenzale”, “Leccino”, “Frantoio”, “Cannellino”, “Rotondella”. Le particolari condizioni climatiche della zona di produzione e la secolare dedizione degli olivicoltori e frantoiani del Vulture ha saputo tramandare in questa produzione singolari qualità organolettiche che rendono l’Olio Extravergine di Oliva “Vulture” nettamente differente da altri oli.

Dott.ssa Iranna De Meo
giornalista free lance
Mobile + 39 347-9553076
[iranna77@gmail.com]


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