“Il lavoro dei contadini”: alla scoperta della vita nei campi
Borgo rurale Piana del Conte, Avigliano
(8 agosto 2010, dalle ore 16)

Mostre con attrezzi e foto che ritraevano il lavoro nelle masserie, dimostrazioni di caseificazione, pasta fatta in casa, tosatura delle pecore e mungitura: questo ed altro potranno vedere i visitatori domenica 8 agosto a Piano del Conte a partire dalle ore 16.

Una domenica contadina.
Appuntamento l’8 agosto a Piano del Conte, frazione di Avigliano, a pochi passi da Castel Lagopesole, per la XVI edizione della rappresentazione “Il lavoro dei contadini”, manifestazione organizzata dal circolo sociale “La Corona” con la partecipazione dell’azienda Agraria Sperimentale Dimostrativa “Pantano” di Pignola e del Consorzio di tutela del pecorino di Filiano dop.

A partire dalle 16.00 presso il borgo rurale sarà possibile rivivere le attività svolte una volta nei campi. Sarà allestita la “Mostra agricola della civiltà contadina”, con migliaia di testimonianze della vita nelle campagne potentine tra Ottocento e Novecento e con una rappresentazione etnografica che circa una trentina di attori locali non professionisti, artigiani, contadini, pensionati, giovani lavoratori e altri ancora, metteranno in atto per mantenere vive queste tradizioni locali che si stavano perdendo.
In una tipica corte rurale dei primi del Novecento, i figuranti rappresenteranno la vita condotta nel borgo facendo vivere ai visitatori il “Lavoro dei Contadini” con dimostrazione di caseificazione, lavorazione della pasta di casa, tosatura delle pecore, mungitura manuale, allestimento perna di fieno, lavori nell’aia, ferratura cavalli, pigiatura dell’uva, preparazione di pane e dolci tradizionali, lavorazione salsiccia e soppressata, trebbiatura.

L’obiettivo dell’associazione “La Corona” e dell’ALSIA è quello di tutelare il patrimonio culturale e storico locale.
Il visitatore potrà godere della vita che si faceva un tempo nel borgo avvicinandosi maggiormente alle risorse naturali e culturali poiché il sapere tramandato con le tradizioni di una regione sono il riflesso reale della sua identità culturale.

Secondo Stefano Genovese, direttore del consorzio tutela pecorino Filiano dop: “non ci potrà mai essere evoluzione, sviluppo e progresso futuro senza il recupero della memoria storica e una presa di coscienza del passato e dei suoi valori. Abbiamo accolto subito l’invito del Circolo La Corona – ha spiegato – per un supporto tecnico-organizzativo per rendere la manifestazione un evento sempre più visibile a livello regionale e con l’intento di far conoscere ai visitatori un territorio limitrofo ricco di monumenti, cultura, storia e tipicità tradizionali”.
La manifestazione ha come obiettivo il recupero della memoria attraverso un’analisi storica e scientifica dell’agricoltura dalle origini ai nostri giorni, illustrando l’evoluzione nel tempo, gli splendori, le crisi, le problematiche attuali e le prospettive per il futuro soprattutto al sud, dove l’agricoltura riveste un’importanza fondamentale per l’atavica vocazione delle nostre genti e la collocazione geografica.

IL PROGRAMMA
ore 16.
– Incontro tecnico, mostra agricola della civiltà contadina a cura dell’Alsia AASD Pantano Pignola
– Apertura mostra fotografica
– Esposizione attrezzi agricoli.

ore 18.
– Dimostrazione caseificazione a cura del Consorzio di tutela del Pecorino di Filiano Dop;
– lavorazione pasta di casa; tosatura pecore; mungitura; allestimento perna di fieno; lavori nell’aia, ferratura cavalli; pigiatura dell’uva; preparazione del pane e dolci tradizionali; lavorazione di salsiccia e soppressata.
– Degustazione dei prodotti tipici locali.
– Trebbiatura.

ore 21
– Cena contadina per i figuranti
– Serata folcloristica.

NOTE SUL BORGO
La frazione rurale di Piano del Conte nei comuni di Avigliano e Filiano e poco distante da Castel Lagopesole l’indubbia bellezza del paesaggio agricolo punteggiato da vecchie e nuove masserie poste sulle alture circostanti, il sito custodisce antichi borghi carichi di storia, come Montalto, Montemarcone e l’insediamento Doria Pamphilj e conserva i resti dell’antico Lago Pesole, bacino pleistocenico di particolare interesse ambientale e naturalistico. Rilevante è infine l’interesse storico derivante dall’appartenenza del sito all’antico feudo di Lagopesole. Indicatori di questo legame sono gli stessi toponimi: “Lacus Pensilis”, il lago posto nella piana, ha dato il nome al feudo e viceversa “Piano del Conte” indica l’appartenenza della piana al signore del feudo. L’abitato prese origine dall’insediamento agricolo zootecnico fatto realizzare negli anni venti dal Principe Filippo Doria Pamphilj. Tra il 1920 e il 1925 fu infatti costruito un villaggio agricolo modello che doveva sviluppare le attività zootecniche e costituire un’unità centrale di servizio e di supporto agli appezzamenti di terreno della piana affidati in mezzadria a sette famiglie contadine. L’interessante esperimento di moderna zootecnia e agricoltura ebbe buon esito e gli intenti aziendali furono presto raggiunti: oltre al considerevole aumento della produzione agricola si ebbe un consistente aumento del patrimonio zootecnico soprattutto bovini. Il latte veniva lavorato nell’azienda per la produzione dei “cacio cavalli”. Furono pure introdotte nuove razze equine dalle quali ebbe origine quella poi detta “cavallo avelignese”.
L’azienda funzionò fino al 1957 quando, a seguito degli espropri della Riforma Agraria del Mezzogiorno (legge 21.10.1950 n.841), l’attività aziendale andò man mano a cessare.

INFO
Iranna De Meo
giornalista free lance
Mobile + 39 347-9553076
referente Basilicata per l’Arga Campania-Calabria-Basilicata


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