Associazione Napoletana della Stampa
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23 maggio 2012
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Giornalisti: Assostampa, Colimoro:
“I giornalisti negli Enti locali devono essere inquadrati secondo il contratto giornalistico”
Generated on 23 maggio 2012
Il presidente dell’Assostampa Campania e il fiduciario Inpgi Campania, Enzo Colimoro, comunica:
“L’invito rivolto al presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano – ha dichiarato il presidente di Assostampa Campania Enzo Colimoro – di valutare, nell’ambito del riordino degli uffici, la possibilità di istituire un Ufficio stampa e Comunicazione, presente tra l’altro in tutti i più importanti Consigli regionali d’Italia, è caduto nel vuoto. Purtroppo dobbiamo constatare – prosegue Colimoro – che l’assoluto silenzio, quasi a non volersi occupare in maniera chiara di una materia continuamente rincorsa e sfruttata dalla politica per ottenere spazi di visibilità, è il sintomo di una classe politica sorda alle esigenze di rispetto delle regole del mondo della comunicazione, nonostante una legge dello Stato, specificatamente, ne preveda modalità e regole di attuazione. La Regione Campania, del resto, come istituzione – dice il presidente Colimoro che è anche fiduciario Inpgi per la Campania – è già incorsa in un infortunio sanzionato dalla vigilanza dell’Istituto di Previdenza dei giornalisti italiani che l’ha costretta a disciplinare i rapporti di lavoro con i suoi giornalisti dipendenti in base alla Legge 150. L’Assostampa Campania rinnova, pertanto, al presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, e a tutti i rappresentanti di partito e ai capigruppo l’invito ad aprire un tavolo di confronto con il sindacato dei giornalisti. Contestualmente, lo stesso appello rivolge al presidente della Giunta, Stefano Caldoro, perché affronti le stesse problematiche in riferimento agli assessorati regionali. Il problema della comunicazione negli Enti locali – conclude Colimoro – diventa sempre più incalzante alla luce anche della recentissima sentenza del Giudice del lavoro di Catania che ha obbligato il Comune di Adrano ad applicare, con effetto retroattivo, il Contratto Collettivo di Lavoro Giornalistico Fnsi-Fieg”.
Associazione Napoletana della Stampa

LA NOTA DI GIANPAOLO NECCO
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Cari colleghi soci Arga e Unaga, la gradita risposta di Rossi alla mia segnalazione e le ripetute richieste del presidente Assostampa Campania al Presidente del Consiglio Regionale della Campania, e ora anche al Presidente della Giunta Regionale per gli assessorati, al fine di pervenire alla regolarizzazione dei giornalisti con l’istituzione di Uffici stampa e comunicazione, riaffermando ( e purtroppo bisogna sempre essere ripetitivi per i soliti sordi) che il lavoro del giornalista, ovunque, deve essere considerato paritario a tutti gli altri lavori svolti da appartenenti agli ordini professionali (avvocati, ingegneri, medici, ecc.); ma la cosa che constato e mi fa piacere, è che la macchina pro-legittimazione ha fatto il pieno e ora correrà un bel pò per riprendersi il posto che le spetta, cominciando proprio dalle istituzioni pubbliche.
La data del 15 giugno è un momento importante: non c’è nulla di più rassicurante, infatti, nel sapere che tutti inseguiamo lo stesso obiettivo rafforzando il convincimento che ce la si può fare.
Per quanto mi riguarda, sono sicuro che il continuo martellare di tutti su questa incudine che ai più sembra sorda e dura, (ma per quanto ancora?), finalmente farà l’agognata breccia, aprendo scenari nuovi di occupazione per chi è rimasto senza lavoro e per i tanti nuovi iscritti che credono in questo nostro “mestiere” che per me è sempre il più bello al mondo.
Cari saluti a tutti, Gpn
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20 maggio 2012,
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Caro Necco, ti assicuro che le tue sollecitazioni sono utili. Ti rispondo solo per assicurarti che stiamo facendo il possibile (ma si può sempre migliorare) per cercare di raggiungere l’obiettivo che è comune a tutti noi. E cercando di mettere in campo le forze unite di tutti gli organismi della categoria. Infatti, venerdì 15 giugno riuniremo la Commissione Uffici stampa della Fnsi con il Gruppo Uffici stampa del Consiglio nazionale dell’Ordine per fare il punto della situazione.
Ciao.
Giovanni Rossi (rosrom@iol.it;)
(335/21.66.54)FNSI, Roma
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11 maggio 2012
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Assostampa Campania, Colimoro:
”Uso improprio di giornalisti emergenza non più accettabile. Il Consiglio Regionale apra un tavolo di confronto con il Sindacato dei giornalisti”
“Il Sindacato dei giornalisti della Campania – ha detto il presidente Enzo Colimoro – denuncia, alla vigilia del varo del piano di riordino degli uffici del Consiglio Regionale, l’assoluta mancanza di previsione dell’istituzione di un comparto sulle comunicazioni, presente viceversa e con organizzate strutture di supporto, in tutti i più importanti analoghi Consigli di altre regioni italiane.
L’Assostampa della Campania – ha proseguito Colimoro – nel denunciare questa incomprensibile carenza, rivolge un caldo appello al Presidente del Consiglio Regionale Paolo Romano, ai Consiglieri regionali, ai capigruppo ed ai rappresentanti dei partiti tutti perché si sensibilizzino sulla questione, perché mettano fine all’uso improprio di giornalisti non garantiti nemmeno dall’applicazione della Legge 150 e perché aprano un tavolo istituzionale di confronto con il Sindacato dei giornalisti finalizzato alla risoluzione di un’emergenza non più accettabile”.
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LA NOTA DI GIANPAOLO NECCO
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Cari colleghi della ARGA italiane e soci Unaga contro l’uso improprio di giornalisti all’interno delle istituzioni ancora una volta c’è l’ Assostampa Campania in prima linea: anhe se sono convinto che anche in altre regioni lo scenario si presenta identico e può anche darsi che, oltre agli stessi “rumori”, vi siano state soluzioni accettabili .
Allora, premesso che ritengo sia importante che tutte le asso stampa adottino uguali misure a tutela dei colleghi giornalisti che sono dentro ma anche fuori dalle istituzioni pubbliche, al nostro segretario della Finsi si può chiedere di impegnarsi (caro Siddi so quanto lavori e non ti arrabbiare per il verbo) per un tavolo che da una parte metta tutte le asso stampa d’accordo sulle cose da fare , ANCHE UNA, ma che trovi consenso corale lungo lo stivale, e dall’altra un confronto con il Ministero preposto, (sottosegretario alla presidenza del Consiglio?) e poi con le Regioni, Province, Comuni, Enti locali vari e locali per addivenire ad un protocollo che restituisca dignità alla nostra categoria che, ricordiamolo a tutti, svolge un ruolo che è sinonimo di libertà in un Paese democratico qual è il nostro. Insomma, facciamo quel rumore costruttivo che in altri settori spesso riesce ma che nel nostro, fatto di lavoratori col cervello sul computer, viene sottovalutato e continuamente sminuito quando non addirittura criticato.
Personalmente, credo che il sostegno in sede locale dei responsabili arga (presenti quasi in tutte le regioni italiane) a supporto dei presidenti delle asso stampa possano rappresentare lo stimolo per uscire da questo stillicidio che sinora ci vede perdenti in una situazione che non è più possibile accettare passivamente.
Come leggete, non ho tirato in ballo la legge 150, e ciò per allargare i margini di qualsiasi trattativa che rassicuri i nostri colleghi.
Anche se nella 150, in quanto legge dello stato, credo sempre di più nonostante bisognevole di una modifica a quel verbo che in sostanza blocca tutto, (ma solo quando fa comodo, perché vi sono anche istituzioni “virtuose” che se ne servono) ma che tanto valore e forza darebbe sia a noi che alle istituzioni stesse che dovrebbero “soltanto” applicare la legge! E nel nostro Paese non sarebbe un’eccezione, visto che oggi e poi domani, abbiamo l’esempio che vi sono leggi che ci aiutano ad affrontare crisi esistenziali ed economiche e nessuno si sogna più di violarle.
Non chiedo commenti ma nemmeno mi piacerebbe leggere che sono un pedante; invece, al pari di tutti voi ,auspico che la trattativa si porti avanti senza fermarsi se non a risultato conseguito. E non sarebbe un’ utopia.
Un cordiale saluto e buon lavoro a tutti, Gianpaolo Necco, consigliere nazionale Unaga per l’Arga Campania “Francesco Landolfo”.


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