ASSOBALNEARI CAMPANIA
le news

martedì 24 marzo ore 11:00
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nella sede CONFAPI di Caserta,in via del Redentore n°10,tel. 0823.326988
INCONTRO STAMPA SUL TEMA
del Turismo: “Distretti + Poli, la Regione crea confusione”.
Assobalneari Campania e quattro Comuni della costiera casertana diffidano Stefano Caldoro.
All’incontro partecipano il presidente Assobalneari Campania, Antonio Cècoro, il prof Mario Raffa docente di Ingegneria Gestionale all’Università Federico II di Napoli, l’avv. Luigi Roma consulente legale e il prof Stefano Tonziello consulente ambientale; è previsto l’intervento dei rappresentanti dei Comuni di Castel Volturno, Sessa Aurunca, Cellole e Mondragone; sono stati invitati i consiglieri regionali Daniela Nugnes (F.I.) e Gennaro Oliviero (P.D.)
Tema dell’incontro
Ben mascherato sotto la dizione
“regolamento sull’organizzazione del sistema turistico”, la Giunta regionale ha varato i “Poli Turistici Locali”, doppione che si sovrappone ai Distretti Turistici relativi alle zone balneari costiere istituiti con una legge statale (n.70 del 13.05.2011).
Tanto per fare confusione. Infatti i
“Poli” dovrebbero comprendere, nel loro perimetro molto più ampio dal mare alla montagna, i già perimetrati distretti soltanto costieri, con la conseguenza per esempio, di una duplicazione di competenze e di cariche quali la presidenza e le strutture operative. Con inevitabile confusione di ruoli e conseguente paralisi di attività.
Da aggiungere che mentre per la citata Legge dello Stato i già istituiti Distretti Turistici sono a “burocrazia zero”, ovvero gli esercenti di ogni settore potranno avvalersi di uno sportello unico per tutte le pratiche amministrative oggi disperse fra decine di uffici (Asl, Inps, Comuni, Protezione civile, Intendenza di Finanza, Imposte, etc.), nei Poli inventati dalla Regione non c’è traccia di tali semplificazioni.
Non deve essere stato un caso che la Regione abbia paralizzato da due anni i Distretti stessi.
Il presidente Caldoro infatti, dopo aver annunciato l’istituzione dei Distretti come un successo della sua Giunta, si è ben guardato dal chiedere ai Prefetti di istituire l’Ufficio Locale di Governo, senza il quale le semplificazioni burocratiche ed eventuali altri vantaggi non possono essere attuati.
Per questo il presidente Assobalneari Campania arch. Antonio Cècoro e i Sindaci di Castel Volturno, Cellole, Mondragone e Sessa Aurunca hanno siglato una diffida alla Regione Campania per indurla a richiedere al Prefetto l’immediata istituzione dell’Ufficio Locale di Governo, annunciando che in mancanza presenteranno ricorsi e denunce.
Caserta, lì 20 Marzo 2015
Assobalneari Comunicazione
Carmen MELE
Cristina VOLPE
Assobalneari Campania www.assobalnearicampania.it Contatti: info@assobalnearicampania.it
Sede operativa: Via G. de Chirico, 8 – 81031 Aversa (CE)
Fax (+39) 081.193.08.695 – cell. (+39) 333.30.85.941
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18 marzo 2015
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Turismo, Assobalneari-Confindustria incontra la Federación de Empresarios de Playas per confrontare la situazione delle concessioni balneari: “In Spagna ripartiti gli investimenti, in Italia sono bloccati da anni”.
MALAGA.- Si è tenuto a Malaga il 12 e 13 marzo un vertice tra il presidente di Assobalneari Italia-Federturismo Confindustria Fabrizio Licordari e il presidente della Federación de empresarios de playas Norberto Del Castillo, allo scopo di confrontare le esperienze dei due paesi in merito alla gestione delle concessioni balneari. Entrambe le associazioni sono fondatrici di Efebe, European federation on beach enterprises, la federazione europea degli imprenditori balneari battezzata due anni fa a Bruxelles insieme alle associazioni balneari di Francia e Portogallo.
«Durante il vertice – spiega Fabrizio Licordari – abbiamo fatto il punto sulla situazione normativa dei nostri due paesi, cercando di comprendere le rispettive criticità e gli aspetti positivi. Io ho inquadrato la situazione in Italia, partendo dalla procedura di infrazione che ci ha portato all’abrogazione delle norme di legge sulle quali si basava il sistema balneare italiano per arrivare a quelle che sono le risultanze degli incontri ufficiali tenuti con il governo italiano fino a oggi, passando anche dalla proposta di sdemanializzazione che ci venne proposta dal sottosegretario Pier Paolo Baretta ma che poi fu abbandonata. Il presidente Del Castillo mi ha confermato il percorso evolutivo delle norme che hanno regolamentato l’uso delle spiagge fino a oggi, e che noi già ben conosciamo per averle anche già consegnate al Governo italiano, e in particolare quelle che riguardano le loro attività che qui prendono il nome di Chiringuitos, che non sono, come molti possono pensare, dei piccoli chioschi messi lì con carattere di precarietà, ma sono vere e proprie strutture come i nostri stabilimenti balneari; ma che al contrario dell’Italia hanno goduto di una lunga proroga delle concessioni».
«Del Castillo mi ha illustrato le problematiche che hanno riscontrato nel percorso per la riforma della Ley de Costas del 1988 che ha condotto all’approvazione di quella del 2013 e del suo regolamento del 2014, che prevede concessioni balneari con una durata trentennale. Le maggiori difficoltà le hanno riscontrate con i tecnici del governo con il quale si raffrontavano, poi superate grazie a input precisi del governo spagnolo, in particolare dal Ministro del Medio Ambiente che qui ha la competenza della materia. La normativa Bolkestein o i trattati europei qui non hanno influito sulle scelte del governo spagnolo e non sono mai stati considerati come un problema».
«Attraverso questa nuova normativa – prosegue Licordari – per le imprese balneari spagnole si apre una fase del tutto nuova e con prospettive di rilancio e sviluppo. Infatti la nuova Ley de Costas prevede la possibilità di realizzare ampliamenti e miglioramenti delle strutture esistenti con effetti ovviamente positivi sulla qualità dei servizi e dell’offerta turistica spagnola. Ho percepito molta soddisfazione da parte di Norberto Del Castillo mentre mi spiegava queste cose, a testimonianza dei risultati ottenuti.
Ciò pone il sistema balneare spagnolo allo stesso livello di quello italiano nel 2001, quando il nostro legislatore emanò la legge 88 con l’articolo 10 che prevedeva il rinnovo automatico di sei anni in sei anni (legge Baldini). Infatti oggi, in attesa dell’attuazione del regolamento per l’applicazione della legge, i concessionari spagnoli hanno già predisposto una progettazione per la ristrutturazione e il miglioramento dei loro stabilimenti balneari, appunto i Chiringuitos»
Aggiunge Licordari: «Ho acquisito un esempio di progettazione completa che voglio produrre al nostro governo a completamento di quanto già consegnato per fare comprendere gli effetti positivi della legge spagnola con la sua proroga. Il secondo giorno del nostro incontro è stato infatti dedicato a un sopralluogo effettuato nelle località più rappresentative della Costa del Sol: Malaga, Torremolinos, Fuengirola e infine nella conosciutissima Marbella. È innegabile che il vedere che quello che già esiste sarà oggetto di un ulteriore miglioramento e rilancio ha provocato un senso di invidia nei confronti dei colleghi spagnoli, ovviamente in senso buono, ma anche ammirazione per quanto già oggi il sistema turistico balneare spagnolo produce. Ho potuto constatare e toccare con mano di quanto siano apprezzati i servizi offerti, sia dagli spagnoli ma soprattutto dai numerosissimi stranieri che affollano questo territorio e che qui hanno investito e comprato casa. Non appena la temperatura risulta gradevole lettini e ombrelloni vengono occupati, e i ristoranti dei Chiringuitos lavorano a pieno regime: il tutto anche a beneficio dell’occupazione e dei numerosi posti di lavoro che gravitano intorno al settore (cuochi, camerieri, inservienti, personale di spiaggia). Qui i manufatti, per dedicare tutti gli spazi possibili in superficie all’accoglienza del turista, hanno strutture sottostanti della stessa superficie di quella superiore, utilizzate come depositi e locali di servizio, freschi come cantine e davvero utili per la conduzione dell’attività. Qui il salvataggio in mare non è di competenza dei concessionari, che devono solo garantire la frequenza di un corso per il primo soccorso, ma è a carico della locale amministrazione comunale (ayuntamiento)».
«Al momento del commiato, il presidente Del Castillo ha sottolineato l’importanza di EFEBE, la nostra associazione europea, perché è attraverso di essa che, con il nostro confronto e lo scambio di informazioni ed esperienze, possiamo migliorare i nostri sistemi interni, andando a prendere il meglio delle esperienze altrui, anche nel campo del lavoro operativo. Abbiamo programmato per il prossimo anno l’incontro in Portogallo. Dalla costa mi sono poi spostato all’interno per raggiungere Siviglia, dove oggi incontrerò il prof. Antonio Lazari, docente della locale Università e che ci ha aiutato a comprendere il percorso normativo spagnolo per acquisire da lui nuovi eventuali elementi utili per noi».
da: Emiliano Esposito [assobalnearicampaniasegreteria@gmail.com]

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21 febbraio 2015
—————————“Assobalneari Campania respinge e denuncia una grave pretesa della Regione: i gestori degli stabilimenti balneari dovrebbero pagare la manutenzione dell’impianto di grigliatura alla foce dei Regi Lagni.”
La pretesa, davvero sorprendente, riferita dalla stampa (Corriere del Mezzogiorno del 18 febbraio 2015), è contenuta in una nota del direttore del settore Ambiente, Michele Palmieri, diretta all’assessore Giovanni Romano, nella quale si dichiara che “I costi di gestione …vanno posti anche a carico dei cittadini che si avvantaggiano del servizio di pulizia effettuato dall’impianto relativamente al materiale vegetale che, raccolto dalla griglia, non si accumula più lungo il litorale Domitio con conseguenti risparmi per i gestori degli stabilimenti balneari in primis”.
Il direttore Palmieri cita anche il principio comunitario “Chi inquina paga”, dimenticando che da tale principio discende ovviamente il contrario: “chi non inquina non paga”. E se c’è categoria esemplare di “non inquinatori”, bensì di fautori e attuatori di ogni azione contro l’inquinamento, questa è quella degli esercenti balneari, da sempre enormemente danneggiati dall’assenza di ogni seria azione pubblica contro gli scarichi abusivi.
Va pertanto ricordato che già nel lontano marzo 2013 il presidente dell’Assobalneari-Confapi Campania, architetto Antonio Cècoro, denunciò la presenza di ben 1619 scarichi abusivi nei Regi Lagni, tutti rilevati, misurati, fotografati e ovviamente segnalati da una accurata indagine degli ispettori Arpac. Senza alcun esito che tali scarichi tuttora rovesciano in mare imponenti scarichi industriali oltre che fognari. Gli esposti denuncia del presidente Cècoro furono presentati alle Procure di Napoli, Santa Maria Capua Vetere, Avellino e Benevento, alle cui province appartengono i 40 Comuni nei cui territori si trovano gli scarichi abusivi. La griglia trattiene infatti i rifiuti di grosse dimensioni, ma non certo i liquami, che dovevano essere eliminati dal ”piano di risanamento” annunciato dalla Regione nel lontano 2009, mai evidentemente attuato.
Assobalneari Campania segnala inoltre che, per la seconda volta, il Comune di Pozzuoli è stato costretto di recente a far ripulire a proprie spese l’intera spiaggia di Licola, compito che spetta alla Regione in quanto territorio demaniale; la spiaggia viene costantemente invasa da copertoni, legna, sacchetti pieni di rifiuti, bottiglie di plastica. E ciò avviene da quando sono stati sequestrati e aboliti i lidi flegrei e domizi per la nota questione della validità delle concessioni rispetto alla normativa europea. Tema che riguarda le concessioni sull’intera costa italiana, e sul quale la Federbalneari Italia ha aperto una trattativa con il Governo Nazionale e con la Commissione Europea che di recente ha fatto positivi passi verso una conclusione soddisfacente.”
Napoli, lì 21 Febbraio 2015
Assobalneari Comunicazione
Carmen MELE
Cristina VOLPE
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26 novembre 2012
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NAPOLI, CONFIMPRESE-CONFAPI A CONVEGNO:
“QUALE FUTURO PER LE IMPRESE BALNEARI ”
“REVISIONI E RIORDINO DELLA LEGISLAZIONE NAZIONALE RELATIVA ALLE
CONCESSIONI DEMANIALI MARITTIME
PREVISIONI NORMATIVE REGIONALI IN MATERIA DI DEMANIO MARITTIMO”
26 novembre 2012
ore 15.00-19.00 presso l’Auditorium Isola c3 del Centro Direzionale
della Regione Campania – Napoli –
L’Associazione Balneari della Campania, Associazione che riunisce, a livello regionale, gli imprenditori balneari aderenti al sistema Confimprese-Confapi comunica che il giorno 26 novembre p.v. presso l’Auditorium isola c3 del Centro Direzionale di Napoli, si terrà un convegno inerente le possibili conseguenze che si produrranno sulle Imprese Balneari Campane, relativamente all’attuazione della revisione normativa nazionale prevista dall’articolo 11 comma2 della Legge 15 dicembre 2011, n. 217, recante disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alla Comunità Europea.
Inoltre si tratterà la materia demaniale marittima anche in relazione alla normativa Regionale ed in particolare alle previsioni della Legge Regionale n.1 del 27 gennaio 2012 dove all’art.12 “Norme finanziarie in materia di demanio marittimo”, è previsto che “L’imposta (l’addizionale Regionale) è dovuta dal concessionario in misura pari al 100 per cento del canone di concessione statale”.
All’incontro Interverranno :
Ing. Renato PAPAGNI
Presidente Nazionale FederBalneari ITALIA
Arch. Antonio CECORO
Presidente Regionale Assobalneari CAMPANIA
Senatore Massimo BALDINI
Componente 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni)
Senatrice Teresa ARMATO
Componente della 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo)
Avv.to Ferdinando SCOTTO
Consulente Assobalneari Campania
Daniela NUNGES
Capo Gruppo Vicario del PDL al Consiglio Regionale della Campania
Giovanni BALDI
Presidente 3ª Commissione Regionale (Attività produttive – Programmazione, Industria, Commercio, Turismo, Lavoro ed altri settori produttivi)
Domenico DE SIANO
Presidente 4ª Commissione Regionale (Urbanistica, Lavori Pubblici, Trasporti)
LA NOTA
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In allegato si trasmette copia del Comunicato stampa relaito al convegno di Assobalneri Campania – FederBalneari Italia del 26 novembre 2012 che si terrà LUNEDI’ 26 NOVEMBRE 2012 dalle ore 15.00-19.00 presso l’Auditorium Isola c3 del Centro Direzionale della Regione Campania – Napoli –
il documento è presente anche all’indirizzo: http://www.assobalnearicampania.it/portale/
Per contatti: info@assobalnearicampania.it
Arch. Antonio Cecoro
Presidente Assobalneari Campania
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27 gennaio 2012
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IMPRESE BALNEARI IN GINOCCHIO
ASSOBALNEARI CHIEDE UN TAVOLO DI
CONFRONTO REGIONALE
la scrivente, Assobalneari Campania, associazione che riunisce, a livello regionale, gli imprenditori balneari aderenti al sistema Confinprese-Confapi, ha appreso in data 23 gennaio c.a. le previsioni della Legge Finanziaria Regionale 2011, approvata dal Consiglio Regionale il 31 dicembre u.s. ed, in particolare, le previsioni di cui all’art. 12: “Norme finanziarie in materia di demanio marittimo” in forza delle quali : “L’imposta è dovuta dal concessionario in misura pari al 100 per cento del canone di concessione statale”.
Tale previsione, raddoppiando di fatto il Canone concessorio demaniale relativo alle aree demaniali marittime, provocherebbe in una situazione già grave come quella attuale dovuta ad una profonda crisi dell’intero sistema balneare Italiano, un’inesorabile collasso delle Imprese Balneari Campane già soggette ad aggravi di costi di gestione non riscontrabili in nessuna altra Regione Italiana. Inoltre l’accrescimento dal 10 al 100% sul valore dei canoni demaniali, risulta essere “unica” sull’ territorio nazionale, così come risultano essere “uniche” le condizioni in cui operano le Imprese Balneari Campane le quali:
1. Sostengono i costi relativi alla gestione dei rifiuti che risultano aver raggiunto per costo al kg di rifiuto un record in negativo non eguagliabile in nessuna regione Italiana né in alcun Paese Comunitario;
2. Subiscono le conseguenze dovute alle pesanti condizioni “ambientali” in cui versa la Regione Campania relegandoci agli ultimi posti in Italia per qualità delle acque di balneazione, consentendo in tal modo la migrazione di flussi turistici verso altre mete con gravi conseguenze economiche sull’intero indotto turistico.
Oltre a ciò, al comma 2° dello stesso articolo, si introduce un sorta di condono sulle aree demaniali marittime e su tale previsione si esprime sin da ora un forte dissenso in quanto risulterebbe una norma da attuare in mancanza di un Piano Regionale delle Coste, ed ancora ci risultasa di difficile comprensione la previsione per cui:“……l’occupatore abusivo è tenuto al pagamento di un indennizzo pari al tributo regionale dovuto, se in possesso di legittimo provvedimento abilitativo….”;
Pertanto, l’Assobalneari Campania ha inoltrato, in data 23 gennaio u.s., presso la Presidenza Regionale Campana, istanza d’incontro al fine di poter valutare la possibilità di revocare una norma così iniqua. Tale circostanza si configura come atto necessario ad impedire gli inevitabili effetti che simili previsioni avrebbero sulle Imprese Balneari Campane, tali da compromettere fin da ora il futuro di centinaia di imprese con migliaia di addetti impiegati già per la prossima stagione balneare 2012.
Presidente Assobalneari Campania
arch. Antonio CECORO
INFO
Assobalneari Campania
fax 081.193.08.695 –
cell (+39)333 30 85 941
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Categorie: Mare e Pesca

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