Olio di oliva: il panel test non si tocca, di Mario Liberto
Un olio extravergine di oliva per potere essere messo in commercio, secondo il regolamento Ue 2568/1991, oltre a rispettare i parametri chimici e deve risultare privo di difetti organolettici. Lo stesso regolamento ha introdotto l’obbligatorietà̀ del panel test, composto da un gruppo di persone opportunamente allenate e preparate all’assaggio degli oli vergini di oliva con il compito di valutare e certificarne i pregi e i difetti: sapore, colore, odore e aspetto. È una prova che valuta la qualità̀ del prodotto, per nulla soggettiva come si sarebbe indotti a ritenere. L’attuale normativa prevede due tipi di analisi per classificare come extravergine un olio: una chimica e una organolettica. Nelle chimica vengono analizzati i seguenti parametri: acidità (inferiore a 0.8%), perossidi (inferiori o uguali a 20), cere, spettrofotometria Uv, Alchil esteri (Etil esteri non superiori ai 35 mg/kg). posted 03 07 2018
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Arriva l’extravergine di oliva griffato “Italico”. Mario Liberto
“Non c’è pace tra gli ulivi”. Non è solo il titolo di un film neorealistico del 1950 diretto da Giuseppe De Santis con Lucia Bosé e Angelina Chiusano, ma è anche il nuovo accordo tra Coldiretti, Unaprol, Federolio e Fai SDPA, che, pare, abbiano siglato il 28 giugno 2018 un accordo di filiera, “il più grande contratto di filiera per l’olio Made in Italy di sempre per un quantitativo di 10 milioni di chili ed un valore del contratto di filiera di oltre 50 milioni di euro con l’obiettivo di assicurare la sicurezza e le diffusione dell’olio italiano al 100% stabilizzando le condizioni economiche della vendita”. La rabbia dei produttori nasce dal fatto che quest’olio dovrebbe chiamarsi ‘Italico’ che servirebbe a designare un blend di oli di qualsivoglia origine, purché almeno la metà sia Made in Italy. Per molti operatori il nome “Italo” indurrebbe a considerare un prodotto al 50% straniero come alimento nazionale. Tutto ciò alimenta una discussione che ha dell’inverosimile. Da una parte si invoca la difesa dei nostri prodotti dalle aggressioni straniere legate alla pirateria e dall’altra parte si assiste ad una maniera scorretta di far passare italiano un olio che d’italiano ha ben poco, alimentando così una confusione nel consumatore e favorendo la concorrenza sleale dei Paesi concorrenti. Unasco, il consorzio nazionale dei coltivatori e produttori olivicoli, annuncia battaglia attraverso il suo presidente Luigi Canino che definisce tale accordo un ‘un cancro’. Il Consorzio Nazionale degli Olivicoltori a sua volta annuncia una petizione e un appello al governo. L’accordo Coldiretti-Unaprol-Federolio viene valutato con ottimismo, al contrario di altri, da AIPO (Associazione Italiana Piccoli Olivicoltori). Il suo segretario generale Renato Verzari spiega infatti a Great Italian Food Trade che il nome ‘Italico’ non è definito, è solo un’ipotesi di lavoro. L’intesa è favorevole, spiega Verzari, nella parte in cui si prevede il sostegno della produzione fino a 10 mila tonnellate con un prezzo di salvaguardia del costo di produzione pari a 4,10 euro/kg. (2) La vera innovazione è la previsione di ulteriori:
– 20 cent/kg per la ricerca nel settore, per il miglioramento varietale e per colture intensive,
– 30 cent/kg di premialità per il prodotto ‘pulito’, vale a dire conferito al confezionatore senza residui di fitofarmaci. (3)
– 60 centesimi per chilogrammo, se il prodotto è certificato come sostenibile. (4)
I vantaggi dell’accordo, secondo AIPO, vanno perciò considerati in un’ottica temporale più ampia, che potrà permettere di programmare e migliorare le produzioni italiane anche negli anni a venire. Il made in Italy: dell’olio extravergine di oliva, settore cardine dell’agricoltura italiana è in pericolo, l’ industria e alcune organizzazioni compiacenti, stanno cercando di demolire le fondamenta del prodotto simbolo della genuinità italiana. Mentre il nuovo Governo sta avanzando iniziative e proposte per la difesa dei prodotti agroalimentari del made in Italy, anche in un contesto commerciale internazionale in cui si riaffacciano i dazi doganali, e mentre in Parlamento si avanza una proposta per l’istituzione di un Ministero per il made in Italy, Unaprol-Coldiretti e Federolio, lanciano un attacco frontale contro genuinità, caratteristiche nutraceutiche e tracciabilità dell’olio 100% italiano.
Questo articolo è stato pubblicato in enogastronomia da argasicula . Aggiungi il permalink ai segnalibri.marzo 22, 2018 Pubblicato in enogastronomia
A Marina Picataggi il titolo di “Rural Chef” di Maria CascioImmagine
Mario Liberto con Marina Picataggi
La cucina contadina è fatta di piatti e ricette che caratterizzano la tradizione alimentare delle nostre campagne, in armonia con la parsimonia e la fantasia delle donne rurali. Cucina povera che non ha avuto una codifica sistemica con ricette, e spesso si ritrova elaborata da qualche valente cuoco che non demorde dai propri “codici alimentari”. Una cucina che da secoli si tramanda solo esclusivamente attraverso la tradizione orale tra madre e figlia e non in maniera ricorrente tra suocera e nuora, e solo di recente, è stata codificata con ricette e ingredienti. Comunque sia, la cucina contadina o rurale, con le sue regole elementari, con l’uso di alimenti locali a chilometri zero, spesso prodotti nella medesima azienda, cucinati con amore, ha promosso una cultura gastronomica d’eccellenza che per le sue più intime qualità e caratteristiche è stata battezzata come “cucina territoriale” punto di forza del nuovo segmento turistico enogastronomico. Piatti perfetti, equilibrati nei sapori, realizzati senza fretta, pieni di profumi, sempre nella loro semplicità ed essenzialità, pietanze che si fregiano di essere ambasciatori delle aree rurali. Piatti che possono essere gustati nelle migliaia di aziende agrituristiche sparse su tutto il territorio nazionale, oppure ospiti privilegiati di qualche famiglia contadina disposta a servire un pranzo con l’arte e l’alchimia di un tempo passato. Continua a leggere →
marzo 15, 2018
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Concluso il III° corso di potatura organizzato dell’A.N.A.S. Italia zonale di Collesano
Posted on marzo 12, 2018
Sono stati 46 gli allievi che hanno partecipato al III° corso di potatura dell’ulivo a vaso policonico organizzato dell’A.N.A.S. Italia zonale di Collesano. Altri 12 aspiranti potatori sono rimasti fuori dal corso poiché la location non consentiva un numero superiore. Il corso, costituito, da una giornata pratica di potatura tenutasi preso l’azienda agricola c.da Firrione della sig.ra Maria Sausa in … Continue reading →
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A Palermo la 2^ Edizione della Giornata della Biodiversità Siciliana 2018 – Mario Liberto
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Si svolgerà il 10 febbraio 2018 dalle ore 11.00 alle ore 23.30, presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, spazio Tre Navate, la 2^ Edizione della “Giornata della Biodiversità Siciliana”.
L’ iniziativa è promossa dal Movimento Azzurro della Sicilia ed ha come obiettivo, di promuovere una nuova cultura responsabile del cibo: dalla produzione al consumo, attraverso il coinvolgimento dell’intera filiera dai produttori ai consumatori. La giornata, giunta alla sua seconda edizione, vuole rafforzare sempre più il rapporto tra i consumatori e le aziende siciliane, che quotidianamente difendono e promuovono le tipicità siciliane, attraverso il recupero della consapevolezza e responsabile del cibo che solo una Natura incontaminata può evidenziare. L’evento è patrocinato dal Comune di Palermo e dall’ESA – Ente di Sviluppo Agricolo della Regione Siciliana, ed è organizzato in collaborazione con l’Associazione Volontari per la Terra e l’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Palermo. Durante la giornata saranno presenti, oltre alle aziende produttrici siciliane, le società e imprese che faranno conoscere i servizi offerti nell’ambito del settore agricolo, inoltre, si susseguiranno vari momenti culturali: proiezione di video, consultazione di documenti, relazioni, ecc. che racconteranno la grande ricchezza della Biodiversità siciliana. II Movimento Azzurro, con sede sociale in Roma, è un Associazione di protezione ambientale avente caratteristiche di volontariato e di Organizzazione non lucrativa di utilità sociale a livello nazionale, riconosciuta dallo Stato ai sensi della legge 349/86.
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