Annibale Discepolo: Go Wine, l’Irpinia brinda e va all’estero.
La Campania che produce vino, nell’ambito della grande fiera itinerante voluta da Vinitaly, che ha la sua sede a Verona, dal 26 al 28 ottobre sbarca negli Usa. Vinitaly, infatti, espone a Miami il 26 ottobre e il 28 a San Francisco. E’ nello stato della California che Vinitaly dovrà presentarsi con il meglio della sua produzione vinicola ed olearia, perché la concorrenza americana oltre che forte è piena di ottimi prodotti.
Appena un mese dopo, dal 24 al 26 novembre 2004, Vinitaly è in Cina, dove conclude il suo itinerario mondiale a Pechino, con una mostra dei suoi vini migliori e con l’olio; anche là l’intento è quello di conquistare la Cina che, nel frattempo, sta vincendo su tutti i mercati mondiali, clonando a prezzi stracciati tutti i nostri prodotti migliori.
Quali i vini campani destinati a portare alta la bandiera dei nostri produttori in missione all’estero? Ce lo dice in questo articolo l’esperto giornalista de Il Mattino, Annibale Discepolo che, sul suo giornale, ha fatto il punto sull’argomento in occasione della II° edizione dell’altra importante manifestazione “Go Wine”. Trattandosi di case vinicole accorsate si dà per scontata la loro partecipazione al tour estero.
“Un anno decisamente nel segno del successo per i vini irpini. L’incoronazione, da tanto attesa, e meritatamente celebrata della docg anche per Fiano e Greco che hanno consentito ai due vitigni di bianco di unirsi al già pluricelebrato Taurasi per formare un tris prestigioso ed unico tra i pochi che possano vantare alcune regioni italiane, dopo i successi di Vinitaly, sono stati protagonisti in loco in una due giorni che a giugno ha proposto il meglio della viticoltura indigena. I riflettori di esperti, buyers, appassionati e curiosi del mondo del vino irpino e non solo, erano puntati su Villa Sarno dove, in tandem con l’Amministrazione Provinciale ed il supporto della Camera di Commercio, oltre che della Comunità Montana Terminio Cervialto (quest’ultima di recente ha firmato con grande successo la convention nazionale di Slow Food sull’altipiano del Laceno, con la partecipazione di Carlo Petrini e di delegati provenienti da tutta Italia), Go Wine ha spento la sua seconda candelina che festeggia la sua presenza in provincia. Irpinia Wine, infatti, promuove, d’accordo con il locale club di Avellino di cui il delegato Teobaldo Acone che è anche socio promotore, questo secondo appuntamento, destinato a diventare tappa fissa nel calendario dei grandi eventi riservati al vino. Che si tratti di un momento di conoscenza, di iniziazione di un prodotto che anche se di per se ha già trovato terreno fertile per il grande exploit che la materia vino ha raccolto negli ultimi anni, è cosa più che certa. Come lo è altrettanto la volontà di perseguire una linea promozionale di ulteriore conoscenza del prodotto. «Il nostro intento – commenta Massimo Corrado, presidente di Go Wine – è promuovere attraverso occasioni come quella di domani, un momento di confronto tra gli uomini del vino ed il pubblico dei consumatori e degli appassionati, creando nel contempo un clima che celebri conoscenza attraverso un momento di festa che finisce per diventare anche cultura della materia». Sulla stessa lunghezza d’onda Teobaldo Acone che di questo avvenimento destinato a radicarsi nel territorio, è un pò il papà, avendo lottato, con la stessa tenacia delle radici dei nostri tre docg, per far attecchire una cultura, quella del vino, inizialmente snobbata ed anche boicottata, fino a che è diventata trend. «E’ l’occasione per mettere in vetrina, senza tema di smentita, alcuni dei gioielli dell’enologia italiana che potranno essere fruiti a chi parteciperà alla rassegna». Vini ma anche territorio. Go Wine tre anni fa, al momento della sua costituzione avvenuta ad Alba, intuì la trasformazione che era in atto e fece della sua identità, quella novità che oggi è prerogativa del mondo del vino: intendere cioè il prodotto non solo come qualità ed espressione della cultura agroalimentare di un paese, ma come prodotto che ”mobilita” fa viaggiare, ”muove”. Nasce così, con la benedizione di Go Wine, una nuova figura, quella del consumatore di qualità che ama viaggiare grazie al vino, che diventa passapartout per conoscere territori, luoghi dove vive il vino e dove protagonisti sono anche altri prodotti agro alimentari. Se non è cultura questa! Queste le aziende in vetrina: Aminea (Castelvetere sul Calore), Antonio Caggiano e Contrade di Taurasi (Taurasi), Di Marzo (Tufo), Di Meo (Salza Irpina), Nicola Romano (Lapio), Di Prisco (Fontanarosa), I Favati e Masserie Del Nonno ( Cesinali), Cantine Manimurci (Paternopoli), Colle Di S. Domenico (Chiusano), Colli di Lapio (Lapio), D’Antiche Terre (Manocalzati), Mastroberardino (Atripalda), Ponte (Luogosano) Vadiaperti (Montefredane), Villa Raiano (Serino). Per i prodotti tipici: Antonio De Vito (Montefalcione), De Pascale (Avellino), Dulcis in Furno (Atripalda), Il Salumiere (Avellino)”. Annibale Discepolo, Il Mattino


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