Alta Formazione in Agricoltura: Fondi, Europa, Psr Campania
Formare professionalità mirate in grado di intercettare fondi europei per rendere più competitive le imprese agricole campane. Con questo obiettivo nasce il corso di Alta Formazione “Fondi europei per l’agricoltura – Strumenti di progettazione ed euro progettazione” ideato e sostenuto dall’Università Telematica Pegaso e da CIA Agricoltori Italiani – Campania presentato oggi giovedì 2 marzo presso la Sala conferenze dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno di Portici nel corso del seminario “Alta Formazione in Agricoltura: Fondi, Europa, Psr Campania”.
All’incontro hanno partecipato Antonio Limone, direttore dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, Mario Grasso, direttore generale di Cia Campania, Franco Alfieri, Delegato del Presidente della regione Campania all’Agricoltura, Serena Angioli, Assessore regionale ai Fondi Strutturali e alle Politiche Giovanili, Alessandro Mastrocinque, presidente di Cia Campania e vicepresidente nazionale Cia, e Alessandro Bianchi, rettore Università telematica Pegaso.
Opportunità anche per studenti universitari
Il corso di Alta Formazione è stato pensato per i professionisti, i consulenti, il personale Pubblica Amministrazione delle aree interne, ma anche per studenti universitari di agraria ed economia e commercio ed economia aziendale e agronomi intenzionati a intraprendere o perfezionare gli strumenti di progettazione nel settore primario.
Il corso risponde alle esigenze di qualificare professionisti in grado di avvantaggiare il territorio regionale e le imprese agricole degli strumenti finanziari diretti ed indiretti che l’UE mette a disposizione degli Stati e delle Regioni e che, puntualmente, vengono persi per la mancanza di progettazioni valide. Una seconda esigenza del corso risponde alla necessità di avere progetti di qualità, che abbiano una reale ed efficace ricaduta sul territorio, cosa fondamentale per favorire un proficuo sviluppo territoriale delle aree interne.
Collaborazione Cia Campania per i 10 migliori allievi
Il percorso formativo, fortemente orientato all’acquisizione di strumenti pratici di progettazione, si innesta nel periodo di programmazione 2014/20, tempo ideale per acquisire elementi e capacità tecniche per lavorare nel mondo degli strumenti finanziari europei. Il corso prevede 12 crediti formativi, 100 ore di lezione in aula e altre 400 in modalità e-learning (Fad – formazione a distanza).
Tra i docenti ci sono Antonio Limone, direttore dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, Serena Angioli, Assessore regionale ai Fondi Strutturali e alle Politiche Giovanili e Mariella Passari, dirigente del Settore Agricoltura della Regione Campania. Al termine del percorso formativo è previsto un “premio” per i 10 migliori studenti che prevede un’attività di collaborazione con la CIA.
“Il corso di alta formazione è aperto anche diplomati – sottolinea il presidente Cia Campania Alessandro Mastrocinque – in modo da allargare il bacino di professionalità al servizio delle aziende agricole campane. Abbiamo necessità di tecnici qualificati, di giovani che investono in agricoltura,ovvero nel presente e nel futuro di questo Paese. Formiamo competenze per creare una nuova visione dell’agricoltura”.
“Si avvia la fase attuativa dell’accordo tra UniPegaso e Cia-Campania nel campo della valorizzazione delle attività agricole – afferma Alessandro Bianchi, rettore dell’Università Telematica Pegaso – con l’obiettivo di formare professionalità in grado di esprimere una progettazione di alto profilo adeguata a quanto necessario per intercettare finanziamenti alle imprese soprattutto su fondi europei. Con questa iniziativa la UniPegaso ribadisce il proprio ruolo non solo di centro di formazione ma anche di soggetto che contribuisce all’attivazione di processi imprenditoriali”.
“Vorrei testimoniare – evidenzia Serena Angioli, Assessore regionale ai Fondi Strutturali e alle Politiche Giovanili – l’interesse che la Regione ripone in questo genere di iniziative di formazione e la RIS3 Campania, la strategia di specializzazione intelligente, identifica proprio nell’agroalimentare e nella salute dell’uomo uno dei sei ambiti strategici di sviluppo territoriale per una crescita inclusiva. I dati ci dicono che se l’impresa è guidata da giovani è più propensa all’innovazione e all’assunzione di altre risorse. Attraverso i giovani inneschiamo processi di cambiamento culturale. La capacità di apertura dell’azienda nasce dalla presenza di giovani competenti, che conoscono le lingue, che hanno conoscenza dello scenario internazionale”.
“L’Unione Europea – dice Mario Grasso, direttore regionale di Cia Campania – mette a disposizione degli Stati e delle Regioni numerosi e corposi strumenti finanziari diretti ed indiretti che, puntualmente, vengono persi per la mancanza di progettazioni valide. Fare progettazione nel Piano di Sviluppo Rurale comporta competenze trasversali che interessano competenze agronomiche, competenze di gestione aziendale, economica e finanziaria. Il panorama aziendale campano è inoltre composto da una miriade di imprese a conduzione familiare che poco hanno a che fare con la realtà della finanza agevolata. Questo corso risponde innanzitutto alle loro esigenze“.
“Sono onorato – afferma Antonio Limone, direttore dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno – che CIA abbia scelto l’Istituto Zooprofilattico per presentare una importante novità rivolta al miglioramento del settore agricolo, e per essere affiancata, cosa che conferma quanto l’Ente sia raccordo tra mondo produttivo, scientifico e cittadino. Il corso Cia-Pegaso risponde alle esigenze che sono emerse dal rapporto Svimez Isvea. La soluzione ai problemi emersi sul mondo agricolo è l’alta formazione. Il nostro grande problema per recuperare l’agricoltura e portarla verso i giovani è proprio la formazione intelligente. La cosa più difficile è creare reti tra persone e con la costruzione di questo percorso formativo lo sforzo di aggregazione di qualificati attori è stato compiuto”.
“Mi congratulo per questa iniziativa – sottolinea Franco Alfieri, Delegato del Presidente della Regione Campania all’Agricoltura – che ha un grande merito: fornire una concreta opportunità per quanti sceglieranno di formarsi, quella che deriva dalla garanzia di una grande Organizzazione professionale quale è la Cia. Avere infatti la possibilità di lavorare con la Confederazione degli Agricoltori è una cosa fortemente motivante. Noi abbiamo bisogno di professionisti preparati che suggeriscano soluzioni a chi opera sul territorio, che sappiano leggere le vocazioni territoriali e le esigenze di mercato per creare imprese e progetti sostenibili”.
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28 fbbraio 2017 – Nell’ambito dell’accordo quadro sottoscritto da Cia Campania e l’Università Telematica Pegaso giovedì 2 marzo alle 11 si terrà presso la Sala conferenze dell’Istituto Zooprofilatttico del Mezzogiorno di Portici il seminario
“Alta Formazione in Agricoltura: Fondi, Europa, Psr Campania”.
Interverranno Antonio Limone, direttore dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno,
Mario Grasso, direttore generale di Cia Campania,
Franco Alfieri, Delegato del Presidente della regione Campania all’Agricoltura,
Serena Angioli, Assessore regionale ai Fondi Strutturali e alle Politiche Giovanili.
Concludono i lavori
Alessandro Mastrocinque, presidente di Cia Campania e vicepresidente nazionale Cia,
Alessandro Bianchi, rettore Università telematica Pegaso.
Redazione | 25 febbraio 2017 | News pegaso cia
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La Commissione europea lancia una consultazione pubblica sul futuro della Pac
Redazione | 3 febbraio 2017 | Cia Nazionale, News, Piano di Sviluppo Rurale | Nessun commento
Resterà aperta per 12 settimane per consentire a tutti di dare il proprio contributo. La Cia: “Noi risponderemo con l’obiettivo di tutelare le esigenze degli agricoltori italiani. Serve più semplificazione e moderni strumenti orientati al mercato”.
La Commissione europea avvia una consultazione pubblica sul futuro della Pac. A partire da oggi, per tre mesi, resterà aperta agli agricoltori, ai cittadini, alle organizzazioni per consentire a tutti di esprimersi sul tema e contribuire a costruire le priorità della Politica agricola comune post 2020.
La Cia-Agricoltori Italiani ha già avviato il suo dibattitto sul futuro della Pac e risponderà alla consultazione pubblica per fare in modo che siano comprese e tutelate le esigenze degli agricoltori italiani che rappresenta.
La nuova Politica agricola comunitaria dovrà rispondere alle nuove esigenze di mercato, garantendo strumenti normativi e assicurativi adatti e in grado di gestire il fenomeno della volatilità; allo stesso tempo dovrà contribuire all’attuazione dell’accordo di Parigi e quindi concorrere alla lotta ai cambiamenti climatici. Obiettivo è “better life and better job” nelle aree rurali, perché senza agricoltura non c’è cibo, quindi i 22 milioni di agricoltori europei hanno bisogno di una Pac che possa continuare a garantire sicurezza alimentare e cibo di elevata qualità. Ma più moderna e più semplice.
D’altra parte, come ha detto il commissario Ue all’Agricoltura Phil Hogan che ha presentato ufficialmente la consultazione in conferenza stampa a Bruxelles: “Oggi iniziamo a muovere i prossimi passi verso la modernizzazione e la semplificazione della Pac per il XXI secolo. Con l’avvio di questa consultazione pubblica -ha detto- chiediamo a tutte le parti in causa e a coloro che sono interessati al futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura in Europa di partecipare alla definizione di una politica per tutti i cittadini europei”.
Qui il link alla consultazione:https://ec.europa.eu/agriculture/consultations/cap-modernising/2017_en
da: Cia news web
Agricoltura e agroalimentare
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