COMMEMORAZIONE DA PARTE DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI.
La commemorazione di Francesco Landolfo presso la sede dei giornalisti venerdì 24 novembre alle ore 12, in via Cappella Vecchia 8/B, quarto piano, Napoli.
TRIGESIMO
Sabato 18 novembre, ore 11,30, nella chiesa di San Tammaro, Grumo Nevano(Na), funzione religiosa nel trigesimo della morte di Francesco Landolfo.
LETTERA DEL 28 OTTOBRE AI SOCI ARGA.
Cari colleghi e soci, questa mattina con Cimadomo, De Girolamo, Maradei, Paura, Pignataro, Romano ed altri, di cui al momento mi sfugge il nome, siamo andati alla tomba di Francesco Landolfo nel cimitero di Frattamaggiore, presente la sua famiglia.
Nel corso della visita, ho avanzato la richiesta di onorare la sua memoria nell’immediato, conservandolo a noi come presidente in carica fino a tutto dicembre. La cosa è percorribile, dal momento che l’Arga non ha adempimenti indifferibili che ne possano compromettere la rappresentanza. In ogni caso, ricordo a me stesso ed a voi, che è operante il resto del direttivo che provvede alla continuità dell’associazione.
Inoltre, proprio per il rapporto che c’era tra lui e noi di continua e dimostrata amicizia e fratellanza, appare la cosa più scontata da fare, dal momento che il dolore della sua perdita non ci consentirebbe di procedere ad adempimenti sostitutivi in modo sereno e logico. Sono dell’avviso che la scelta del suo successore debba essere lungamente meditata e approfondita in ogni suo aspetto, al fine di scegliere la persona in grado di dare continuità alla vita della “sua” associazione, che in questi anni si è sviluppata soprattutto grazie alla capacità di Francesco di aggregare le persone intorno al suo progetto.
Ricordo a me stesso ed a voi, che nell’assemblea di Giffoni Valle Piana, Francesco manifestò l’intenzione di rinnovare nel corso di ogni anno le cariche sociali. Pertanto, ho ritenuto di tener fede a quella indicazione, chiedendo ai presenti, ed a voi che mi leggete ora, di riconvocarci a gennaio per gli adempimenti del caso. Anche perché se è vero che il colpo l’ha ricevuto la famiglia, e non v’è dubbio alcuno, è altrettanto vero che il contraccolpo è caduto su ciascuno di noi.
In questi giorni, poi, ho ricevuto e ascoltato proposte sul come ricordare Francesco:
– intitolare la sezione Arga a Francesco, da parte di Luciano Pignataro;
– un premio giornalistico dell’Unaga, da parte di Giuseppe De Girolamo;
– un forum, da parte di Brunella Cimadomo che, laureatasi pochi giorni fa in “Scienze della Comunicazione”, ha dedicato la sua tesi a Francesco Landolfo, consegnando una copia del suo elaborato alla moglie di Francesco, Franca Fimmanò;
– qualcosa di impegnativo, legata anche al suo territorio, che ne ricordi la figura, l’opera e la missione di giornalista nei campi specifici della sua attività (che, però, vulcanico com’era, sconfinava in tutto lo scibile, in special modo quando corrispondeva alle domande dei lettori del ROMA), da parte della figlia Geppina.
Tutte ottime proposte, a mio avviso, che potranno essere ulteriormente approfondite e definite per avere chiare le cose da fare per Francesco. Ovviamente, ricordo ancora a me stesso e a voi tutti che la ricerca del meglio sarà il nostro atto prevalente sul da farsi, ed invito chi mi legge ad adoprarsi in tal senso. Ma di ciò avremo occasione di parlare a gennaio, quando i fattori emotivi saranno meglio stabilizzati, aiutandoci a decidere in modo sereno e obiettivo.
Per quanto mi riguarda, continuerò ad occuparmi del sito che potrete consultare, leggendo tutto ciò che i nostri giornalisti, soci e non, mi inviano in relazione ai settori di cui ci occupiamo e l’invito è quello di assicurare al portale le vostre segnalazioni con continuità. Inoltre, se perverranno appuntamenti e proposte di altre arga sarà mia cura segnalarvele sul sito e se è il caso anche via e-mail, mentre almeno per adesso ho ritenuto di dover sospendere le argaletter fino a che non mi sarà passata la sbornia di solitudine che non riesce ad andar via.
Non avremo occasione di poterci rivedere se non dopo la prima decade di gennaio, perché dalla prossima settimana comincio un giro per impegni presi in precedenza, connessi al mio triplice lavoro di padre-nonno-giornalista, e poi con un viaggio di lunga durata all’estero. Ma il sito verrà continuamente aggiornato grazie al portatile che ho con me.
Naturalmente, potete sempre contattarmi, via e-mail non costa ed è facile raggiungermi ovunque.
Vi do un arrivederci, dunque, e siate sereni, proprio come lo era Francesco con tutti noi, Gianpaolo.
LE ALTRE PROPOSTE
Caro Giampaolo, volentieri ti manderò altri pezzi “leggeri” per “tenere alto il morale delle truppe” come si dice in guerra; dato che siamo veramente in trincea, occorre rimanere uniti e lottare x le cose buone. Dare onore al nome di Franco rimane per me una priorità e vorrei che tu proponessi, insieme alle altre – validissime peraltro dei colleghi -anche la mia idea di una Fondazione e una Borsa di studio x la Scuola di giornalismo a lui intitolata, attraverso un concorso nelle scuole superiori campane, da pubblicizzare sulle nostre testate. Per reperire fondi dovremo chiedere dei contributi istituzionali ( l’Ordine dei giornalisti ha una veste ufficiale x farlo, no?) ed organizzare manifestazioni di interesse generale, coinvolgendo artisti e personalità (e qui sono pronta a dare il massimo della mia disponibilità per delle serate DOC). Fai bene a partire x i tuoi impegni, basta che ti mantieni in contatto con e-mail. Ti abbraccio con affetto.
Laura Caico, giornalista
Buon giorno Gian Paolo, ho letto su Arga l’input per commemorare il carissimo Franco. Avevo già pensato e mi sembra un’idea giusta quella di istituire un premio Letterario Giornalistico dedicato alla sua figura; oltremodo nel mio piccolo, ti dico che a lui sarà dedicato il mio prossimo libro. Ti abbraccio.
Enzo Russo, scrittore
Carissimo Gianpaolo,anche se mi senti poco in questo periodo, dipende dal fatto che sto affrontando qualche problema sia familiare che lavorativo.Purtroppo essere leali e lavoratori non sempre paga.Va bene! Continuo, con negli occhi il bel sorriso pulito del nostro comune Amico Franco. Ed in suo onore non cambierò mai il mio modo di essere anche se questo vorrà dire non fare carriera, non essere tra i primi,ma so che sono la prima nel cuore dei miei AMICI come te Luisa e pochi altri perchè lo sappiamo gli amici si contano sulla punta delle dita.Mi dispiace essere mancata sabato ma purtroppo il mio amministratore (dopo ben un anno di infiltrazioni)ha deciso che sabato mattina mi avrebbe mandato gli operai per eliminare la perdita,e quindi non ho partecipato,ma il mio cuore era con voi e sopratutto con Lui che ogni giorno ricordo nelle mie preghiere.Ho appena parlato con Luisa che mi ha girato la tua mail sulla quale (per quel poco che conta) esprimo la mia piena ed assoluta condivisione di ogni passaggio da te fatto. Sappi che il mio appoggio sarà per te e per Franco totale. Siete i miei maestri ed amici di lealtà e non potrei mai tradire una cosa così grande ed importante,come pure esprimo la mia voglia di voler partecipare maggiormente alle iniziative dell’Associazione, nonostante i mie tempi, come sai il lavoro che sto svolgendo in questo momento è abbastanza triste! Ma con due figlie da crescere non si può essere tanto schizzinosi. Ti abbraccio forte e spero tu possa portare i miei saluti alla tua splendida figliola. Buon viaggio e se puoi tienimi al corrente e ritienimi vicina quanto e come Luisella.
Angela Calabrese, giornalista
Gianpa…cerca di non abbandonarci pure tu!Mi dispiace di non essere riuscita a venire con voi l’altro giorno, ma vi ho pensato e immaginato come se fossi stata lì.
Spero siate tutti riusciti a vedere il video che ho realizzato per Franco e che ho messo sul mio sito (cercata in archivio video nel menù). A lui, poi dedicherò la prossima edizione di Special, che ha cambiato format. Dedico la mia “creatura” a lui perché mi ha sempre incitata ad andare avanti dandomi il coraggio di affrontare questo lavoro anche se con le mie sole forze. Con l’Arga, poi, Franco ha fatto molto più di quanto si possa pensare. Ha costruito un gruppo di colleghi sempre pronti a darsi una mano e a lavorare in team offrendo ciascuno la propria esperienza e professionalità. Cosa che, sopratutto in Campania,è difficile da trovare.Auguro a tutti una buona settimana e…ripeto: Gianpa non ci abbandonare pure tu!
Katiuscia Laneri, giornalista
carissimo Gianpaolo,
ho letto del tuo lungo viaggio. Sono felice per te. Divertiti. So benissimo che non sarà facile dopo la perdita di Francesco. Ma,tutti, dobbiamo guardare avanti. Io sarei felice di vedere sempre sulla home dell’ARGA il viso di Francesco, in modo da tenerlo sempre nella nostra mente. Lo so: non è molto, ma può di certo bastare (almeno per me) a rinverdirne ogni giorno il ricordo.
Alla prossima e… ottime cose.
P.S.Grazie per aver pubblicato le poche righe che avevo scritto a te su Francesco. Grazie ancora per avermi, in tal modo, inserito fra i suoi “amici veri”. Te ne sono grato.
Sandro Tacinelli, giornalista
FRANCO LANDOLFO, SOCIO ASOIM, ORNITOLOGO, GIORNALISTA, INSERITO NELLA LISTA EBN E’ MORTO DI INFARTO LA MATTINA DEL 19 OTTOBRE PER LA STRADA MENTRE SI RECAVA A TENERE UNA LEZIONE AI GIOVANI GIORNALISTI DELLA CAMPANIA. L’ORNITOLOGIA CAMPANA HA PERSO UN UOMO ECCEZIONALE CHE PUBBLICAVA NOTIZIE SULLA NATURA CHE ALTRI AVREBBERO RITENUTO STUPIDE E INUTILI, E CHE INVECE RISCUOTEVANO SUCCESSO NEI LETTORI.
DANILA MASTRONARDI, PRESIDENTE ASOIM.
Caro Giampaolo, fammi sapere tutto, ritienimi a disposizione per ogni iniziativa su Franco
e se c’è bisogno di fare qualcosa chiamami subito tuo
Pasquale Clemente, direttore Gazzetta di Caserta
Caro Gianpaolo,anche a me, come a tutti quanti lo hanno incontrato, conosciuto e stimato sembra impossibile che Franco non sia più con noi.Insieme a te e a Luisa Maradei si era fatto portavoce della partecipazione gioiosa che l’Arga aveva voluto farmi arrivare in occasione della nascita di mio figlio Francesco. Ricorderai, come lo ricorderanno tutti coloro che erano a Giffoni, le sue parole sorridenti, quando dal tavolo dei lavori indicò il mio pancione annunciando a tutti la nascita di un altro portatore del nome del Santo di Assisi, amante della natura e degli uccellini, disse…
Visto che Franco oltre ad aver dedicato la sua vita al giornalismo, aveva sempre un consiglio prezioso per i giovani in cerca di una propria dimensione professionale e coltivava una grande passione per gli uccelli, sarebbe bello ricordarlo con un premio giornalistico rivolto a giovani giornalisti precari che realizzano lavori su tematiche ambientali ed in particolare legati all’ornitologia.
Naturalmente dettagli e valutazioni di questa proposta potremo discuterli quando ci incontreremo a Gennaio come tu hai proposto.Concordo pienamente con la tua ‘tabella di marcia’ per la vita associativa dell’Arga. In questo momento sono convinta sia prematura qualsiasi valutazione su persone, cariche, incarichi di qualsiasi tipo. Insieme valuteremo con l’inizio del nuovo anno la persona più adatta a raccogliere il testimone di Franco, soprattutto in quella sua capacità di far incontrare persone diverse che decidono di fare un pezzo di strada insieme. Perché credo che ci sia un tempo per tutto e questo, per me e sono sicura per tutti i colleghi, è ancora il tempo dell’incredulità.
Laura Guerra, giornalista, delegata Arga della Campania per Napoli.
Carissimo Gianpaolo,ti ringrazio per il tuo lavoro sempre attento e per la tua disponibilità. L’amico Alessandro che ti ha chiamato per inviarti questa nota, non sapeva che ci conosciamo e che ci unisce, più che una conoscenza di lunga data, l’affetto per l’amico Franco.
Questa tua email mi ha spinto ad andare sul sito dell’Arga. Me lo aveva detto anche lui l’ultima volta che ci eravamo visti: “dai un’occhiata a www.argacampania.it”. Non lo avevo fatto, poi, fino ad oggi!
Ero anche io a Grumo, quasi un mese fa, ad ascoltare le splendide parole della figlia e degli amici e a ricordare, mio malgrado, quale terribile momento è la perdita di un padre che è, per di più, uno di quegli uomini che hanno la rara caratteristica di essere grandi Uomini.
Mi ritengo una delle ultimissime neofite del Landolfo-pensiero, conquistata per sempre dalla sua solarità e sorriso. Ricordo le camice di lino verdi e gialle dell’estate, ed il sorriso luminoso quattro stagioni.
L’incontro con Franco mi ha lasciato da subito la sensazione di una conoscenza importante, che avrei voluto approfondire. La serata in onore di Luciano per l’Oscar del vino, ricordo, l’Arga tutta, e lui per primo, si preoccupò di mettere a proprio agio me e la mia amica Marta. Ci adottaste.
L’amica comune Angela, mi ha poi raccontato come questa propensione a mettersi nei panni degli altri, fosse naturale per Franco.
Persone così, sono indelebili. Modelli di carne, sangue e ossa, che ci devono guidare ogni giorno perchè hanno compreso il senso della vita: viverla, innanzitutto, in armonia con il prossimo.
Le mie righe sono poca cosa in confronto alla vostra, credo, ultra decennale amicizia. Deve essere stato un grande privilegio averla vissuta tanto intensamente. Io, fra le altre cose, mi consolo pensando che il mio tesserino dell’Ordine porta ancora la firma del segretario Landolfo.
Prendendo a spunto Marquez, a tutti coloro che sono stati toccati da Franco, spetta “Vivir para contarlo”. Ti abbraccio e ti spetto volentieri sabato sera alla performance.
Monica Piscitelli, giornalista
LETTERA APERTA AD UN AMICO
Trenta giorni senza Franco.
Caro Franco,
In questi ultimi trenta giorni pieni di tristezza, come a contrastarli, scorrono nella mia mente i ricordi più belli e lieti dei momenti passati assieme. Sono stato in silenzio stampa per trenta giorni. E a quanti mi chiedevano un tuo ricordo ho sempre risposto con un cortese e garbato rifiuto. Non riuscivo a scrivere. O meglio, non volevo farlo. Qualcuno forse avrà equivocato se non addirittura peggio. Ma, credimi, non ci riuscivo. Eppure sai che sono un grafomane…
Poi, di notte, ho trovato, finalmente, il coraggio di farlo. E il ricordo è corso a tanti, tantissimi anni passati insieme nei giornali, dalla “Gazzetta Metropolitana”, da “Area metropolitana” con Tonino Pezzella a “Provincia Oggi”, passando per “Napoli Notte”, “Il Giornale di Napoli” nel garage di via Fiorentini a Chiaia con il professor Orazio Mazzoni e poi in via Diocleziano. Ed, infine, il “nostro” Roma: a Caserta, a Napoli, a Giugliano, a Frattamagiore.E poi, ancora, a Caserta con i compianti colleghi Federico Scialla, Alberto Marzaioli e Mimmo D’Ovidio. Ti seguivo come un fratello minore. Grumo Nevano e Melito erano tutt’uno. Le passeggiate a Lago Patria e sul litorale dominio, con puntate fino a Formia e alla borbonica Gaeta. I viaggi a Modena e nella Bassa a bordo della tua Renault Scenic: la nebbia fitta tra Soliera, Carpi e Sassuolo, lo zoo di Lusetti, la fiera ornitologica di Reggio Emilia, gli ingorghi tra Pian di Voglio, Roncobilancio, Barberino, Prato Calenzano, Firenze Nord, e la radio eternamente sintonizzata su “viaggiare informati”. E poi l’Arga di cui hai fortemente voluto che facessi il segretario quando l’hai rifondata assieme al carissimo Mimmo Gargano.
Entrambi siamo figli della Provincia, di quella Cafonia a Nord di Napoli che abbiamo, però, sempre amato (ed odiato), terra di contraddizioni ma anche di grandi fermenti culturali (da don Gaetano Capasso di Cardito a monsignor Francesco Riccitiello di Giugliano, ricordi la vaexatio quaestio tra la cultura atellana e quella cumana). Entrambi, per un strano gioco del destino, abbiamo conosciuto i momenti belli e brutti del giornalismo, dalla gioia di aver fondato, nell’ormai lontano ’96, il “Roma” con il compianto Pinuccio Tatarella alla disoccupazione improvvisa. Entrambi, ancora, bistrattati e penalizzati da quella parte politica di nostra pertinenza e denigrati da quella avversaria per il nostro giornalismo controcorrente.
Era martedì 17 ottobre quando ci eravamo concessi una giornata tutta per noi; solo ora capisco che il destino ci aveva offerto un addio. Poco prima, ai praticanti riuniti da Salvatore Maffei all’Emeroteca, avevi parlato di “Provincia Oggi”, dell’ultima iniziativa editoriale nata all’ombra del Vesuvio. Credo che, questo giornale, lo sentissi anche tuo! Con Enzo Colimoro e pochissimi altri, sei stato tra i primi a sentirmi sognare e lottare unitamente ad un pugno di amici e colleghi. Dobbiamo anche a te, alla tua generosità, alla tua competenza, se il sogno di avere un settimanale alle Colonne di Giugliano si è realizzato. Avevamo bisogno della tua grande esperienza per realizzare un’opera così ambiziosa! Con grande slancio hai messo a disposizione per noi tutte le tue conoscenze non ponendo ostacolo alcuno; anche nei momenti più difficili non mancava ad incoraggiarci la tua forza, pazienza e costanza. “Andiamo avanti, insieme”, dicevi. Insieme, hai dato sempre a me, a Gigino Cimmino e agli altri componenti la famiglia di “Provincia Oggi” e a tutta l’opinione pubblica dell’area metropolitana a nord di Napoli, un esempio di quanto possa l’armonia, lo stare uniti, il fare squadra.Ricordo il tuo ottimismo e la visone sempre protesa al futuro…è stata di incoraggiamento e di insegnamento per tutti noi. Noi tutti ti dobbiamo molto, anzi tantissimo e non solo noi, ma tutta Napoli Nord (fosti tu a coniare questa testata oltre un quarto di secolo fa per un giornale di Frattamaggiore che, però, non nacque col piede giusto) ti deve essere grata per l’esempio che hai saputo offrire di vero giornalista, di uomo integro, di un uomo, come diceva Julis Evola, “che sa vivere sul mare e che dal mare ha imparato a lottare”. Ciao Franco.
Marcello Curzio
Direttore di Provincia Oggi
Buon giorno Gianpaolo,ho ritenuto opportuno ricordare Franco attraverso una pagina che resterà fissa nel mio sito
www.vincenzo-russo.com
“Omaggio a Francesco”.
Ti voglio bene, enzo,
Vincenzo Russo, scrittore e poeta
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