PIANO CASA CAMPANIA: UNA DIRETTIVA sulle periferie URBANE

AGCI “Per il rilancio dell’edilizia potrebbe essere considerata prioritaria e strategica la riqualificazione delle periferie urbane, capace di fare traino al settore economico produttivo ed essere elemento di coesione ed inclusione sociale”

Una direttiva sulle periferie urbane è quanto AGCI, in relazione alle modifiche alla Legge Regionale N° 19/2009 (Piano Casa), ha proposto quale integrazione e modifica al testo in esame al Consiglio Regionale, allo scopo di contribuire a rafforzare le finalità dirette al sostegno dell’Edilizia Sociale e del settore edilizio.
Nelle città grandi e medie della Campania, ha dichiarato Aldo Carbone, presidenza nazionale AGCI-Abitazione con delega per il Mezzogiorno, il processo di rinnovamento trova il suo punto di criticità nelle periferie. Perciò nell’ambito della programmazione per il rilancio dell’edilizia potrebbe essere considerata prioritaria e strategica la riqualificazione delle periferie urbane, capace di fare da traino al settore economico produttivo ed essere elemento di coesione ed inclusione sociale. Promuovere ed incentivare un piano di rigenerazione urbana dei quartieri periferici delle nostre città prive di infrastrutture e con edifici obsoleti ed in molti casi anche brutti, sarebbe anche in linea con le indicazioni e gli incentivi europei.
Infatti recentemente è entrato in vigore il Regolamento Europeo di modifica del Fondo Europeo di Sviluppo regionale (Fesr) che prevede la possibilità di utilizzare fino al 3% delle risorse dei Programmi Operativi 2007-2013 finanziati con i Fondi Strutturali Europei per finanziare interventi edilizi, anche privati, nell’ambito di operazioni di riqualificazione urbana.
In base al nuovo Regolamento Europeo, i fondi comunitari potranno essere utilizzati per tre tipologie di interventi: rinnovo delle parti comuni in abitazioni multifamiliari esistenti (condomini), rinnovo e sostituzione (demolizione/ricostruzione) di edifici esistenti, cambio di destinazione d’uso di edifici di proprietà di autorità pubbliche o di soggetti senza scopo di lucro da destinare a famiglie a basso reddito o a persone con esigenze particolari.
La possibilità di utilizzo di competenza regionale di una consistente parte dei finanziamenti destinati al Mezzogiorno, circa 700 milioni di Euro, riguarda soprattutto programmi operativi regionali (P.O.R.) che attraverso una specifica modifica regionale degli stessi consentirebbe di finanziare, nell’ambito di operazioni di riqualificazione, interventi degli spazi pubblici, interventi residenziali anche privati, nelle zone urbane degradate.
Data la gravità del problema nelle nostre aree periferiche cittadine, le disponibilità di utilizzo di finanziamenti può divenire un’opportunità di sviluppo socio-economico della nostra Regione. Si propone pertanto di adottare, attraverso emendamenti e integrazioni alla modifica di legge del Piano Casa in approvazione, una specifica direttiva sulle periferie urbane in modo che con l’adozione di un programma integrato di riqualificazione sia possibile riqualificare gli ambiti urbani e le periferie con presenza di funzioni eterogenee e tessuti edilizi disorganici o incompiuti, aree di cui alla legge 167/62, nonché di edifici isolati a destinazione industriale dismessi, parzialmente utilizzati o degradati.
Grazie, cordiali saluti

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