ACQUA E CAMBIAMENTI CLIMATICI, PREMIATO DALLA UE IL PROGETTO LIFE “WSTORE2” DI VENETO AGRICOLTURA
“Best Life Project” al progetto “WSTORE2” realizzato dall’Agenzia regionale a ValleVecchia (Caorle, Ve), che offre soluzioni concrete e replicabili sulla governance dell’acqua. Il prestigioso titolo assegnato dal Comitato europeo LIFE ai migliori progetti a valenza ambientale compiuti nei 28 Stati Membri.
Veneto Agricoltura sulla pedana dei premiati dall’Unione Europea. Un Comitato ad hoc ha infatti riconosciuto la qualità e l’importanza di un progetto LIFE (il più importante Programma europeo per l’Ambiente) realizzato dall’Agenzia regionale a ValleVecchia-Caorle (Ve). Più specificatamente, il Comitato europeo LIFE ha selezionato tra le centinaia di progetti LIFE conclusi negli anni 2016-2017 i 62 progetti migliori, conferendo loro il titolo di “Best Life Project”. Tra questi “WSTORE2 – Conciliare l’agricoltura con l’ambiente attraverso nuove forme di governance dell’acqua nelle zone costiere salmastre”, che tra il 2012 e il 2015 è stato coordinato da Veneto Agricoltura e realizzato nella sua azienda pilota e dimostrativa ValleVecchia di Caorle (Ve).
Il “Best Life Project” è, come detto, una selezione che premia i progetti LIFE realizzati nei 28 Stati Membri dell’UE che maggiormente si sono distinti per il loro grado di innovazione e trasferibilità, la loro rilevanza per la politica ambientale e la loro efficacia in termini di costi.
Il progetto WSTORE2, realizzato da Veneto Agricoltura in partenariato con il Consorzio di Bonifica per il Canale emiliano romagnolo, il GAL Venezia Orientale e il Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Padova, ha dimostrato come sia possibile adottare tecniche innovative per conciliare l’agricoltura con l’ambiente attraverso nuove forme di governance dell’acqua con particolare riferimento alle aree costiere che sono particolarmente sensibili ai cambiamenti climatici.
A ValleVecchia è stato progettato, realizzato e positivamente valutato un sistema automatizzato di gestione delle acque che, in seguito alla variazione dei parametri chimico-fisici delle acque della rete di scolo e del suolo (in particolare, la salinità), consente l’accumulo di acqua di qualità (a ridotto contenuto di sali) in un bacino dedicato o l’allontanamento dal reticolo idraulico se l’acqua presenta alta concentrazione salina.
Il sistema, che si basa su chiaviche dotate di sensori tele-controllate da uno specifico software, consente che l’acqua immagazzinata nel bacino possa essere utilizzata per tutta una serie di funzioni, quali: il lavaggio dei terreni, creare/consolidare una falda di acqua dolce sopra quella salata più profonda, ravvivare l’acqua nella rete di scolo, il ristoro irriguo delle aree naturali, micro-irrigazione delle colture.
In altre parole, WSTORE2 ha mostrato concrete soluzioni per mantenere importanti valenze naturalistiche, anche di elevato pregio, l’agricoltura e le altre attività economiche, in sintesi la presenza dell’uomo, in zone costiere minacciate dal cambiamento climatico.
Legnaro-Pd, 31 luglio 2018 ufficio.stampa@venetoagricoltura.org
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28 luglio 2018 – MILIONI DI EURO A VENETO AGRICOLTURA DA BRUXELLES
L’Unione Europea approva due nuovi importanti progetti INTERREG che vedono protagonista l’Agenzia regionale. Il primo (ITACA, 1,8 mln/euro) per rafforzare e rendere più sostenibile il settore della pesca del pesce azzurro nell’Adriatico; il secondo (GREVISLIN, 2,9 mln/euro) sviluppa le infrastrutture verdi, monitora le acque e la biodiversità degli habitat fluviali (come il basso Livenza) a Nord-est e in Slovenia.
Veneto Agricoltura ancora una volta ha fatto bingo, ma sia ben chiaro che la fortuna qui non c’entra. L’Agenzia regionale si è infatti aggiudicata questa settimana due nuovi progetti europei, gli ultimi in ordine di tempo di una lunga serie (una decina solo nell’ultimo anno): un INTERREG Italia-Croazia (ITACA) e un INTERREG Italia-Slovenia approvati dall’Unione Europea per la loro valenza innovativa.
Obiettivo di ITACA è quello di mettere a punto delle strategie e strumenti innovativi capaci a rafforzare la competitività e la sostenibilità della pesca del pesce azzurro nel Mare Adriatico italiano e croato. Il progetto, che vede quale capofila proprio Veneto Agricoltura, coinvolge altri soggetti partner italiani e croati quali il CNR, l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, la Confcoop Triveneto, l’Istituto croato per l’Oceanografia e la Pesca, l’Agenzia per lo Sviluppo rurale di Pazin.
ITACA, che avrà una dotazione di quasi 1,8 milioni di euro, punta dunque a creare un vantaggio competitivo nel settore della pesca pelagica di piccole dimensioni (pesce azzurro) sulle due sponde dell’Adriatico, potenziando e rafforzando la capacità innovativa e imprenditoriale e individuando nuove soluzioni tecnologiche a supporto delle aziendale italiane e croate del comparto.
In altre parole, come ha riconosciuto l’UE, si tratta di un progetto che combina ricerca e innovazione per fornire ai pescatori dell’Adriatico strumenti in grado di garantire attività di pesca sostenibili, consentendo così alla flotta peschereccia di pescare solo la quantità necessaria di risorse, in base alla domanda del mercato, evitando le eccedenze. ITACA, infine, intende stimolare le relazioni di collaborazione tra i diversi attori del settore della pesca delle due sponde dell’Adriatico.
GREVISLIN, il secondo progetto approvato questa settimana dall’UE, vede Veneto Agricoltura coinvolta come soggetto partner (capofila é l’Agenzia per lo Sviluppo Regionale di Nova Gorica). Il progetto intende stabilire una pianificazione strategica transfrontaliera a lungo termine finalizzata a sviluppare e tutelare le infrastrutture verdi, monitorare le acque e la biodiversità degli habitat (in particolare nelle aree del bacino dell’Isonzo, del Vipacco e del basso Livenza), implementare attività pilota e investimenti per la creazione di infrastrutture verdi nelle aree Natura 2000 e sensibilizzare i gruppi target (comunità locali, operatori agricoli e visitatori) sull’importanza e sull’efficienza dei servizi ecosistemici e sulla sostenibilità delle risorse idriche delle aree protette e dei territori forestali e agricoli. In sostanza, GREVISLIN punta a rafforzare la gestione integrata degli ecosistemi transfrontalieri per uno sviluppo sostenibile dell’area italo-slovena, promuovendo i valori naturali e migliorando l’attrattività del territorio, anche sotto il profilo dello sviluppo turistico. Il progetto, che vede la partecipazione di ben 14 partner sloveni e italiani, avrà una dotazione di bilancio di 2,9 milioni di euro.
Il C. Ufficio Stampa
Mimmo Vita
Legnaro-Pd, 27 luglio 2018
e-mail a: ufficio.stampa@venetoagricoltura.org

Categorie: Mare e Pesca

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