MADDALONI(CE). alla San Michele il trattamento dell’arteriopatiaCasa di Cura “San Michele” Maddaloni (CE)Struttura Ospedaliera
Accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale
Le news a cura di Mary Attento

22 luglio 2014
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Trattamento dell’Arteriopatia ostruttiva periferica alla Casa di Cura “San Michele” di Maddaloni
L’arteriopatia ostruttiva cronica – provocata dalla riduzione del flusso del sangue lungo le arterie malate – evolve frequentemente nell’ischemia critica degli arti inferiori e può portare all’amputazione. “Sebbene la terapia chirurgica e/o endo-vascolare abbia ridotto l’incidenza di amputazioni, nell’ischemia critica dell’arto inferiore permane elevata (25%) e in aumento, dato l’invecchiamento della popolazione e l’incremento dell’incidenza del diabete”, fa notare il cardiochirurgo Salvatore Senese della Casa di Cura “San Michele” di Maddaloni (CE), dove il trattamento dell’arteriopatia ostruttiva periferica viene effettuato con tecniche all’avanguardia e con esiti entusiasmanti. L’ultima paziente che ha affrontato serenamente l’impianto delle cellule mononucleate, giovandosi subito del trattamento, ha espresso anche il desiderio di raccontare il suo percorso clinico: “Sono giunta all’osservazione dei sanitari della San Michele dopo un iter molto lungo. Ero da tempo sofferente per i danni che il diabete mi aveva causato, soprattutto agli arti inferiori”, spiega la signora L.P., di 71 anni che, dopo diversi interventi chirurgici per una lesione al tendine di Achille della gamba destra, che le avevano residuato una brutta e soprattutto dolente ulcera calcaneare, si accompagnava nella deambulazione necessariamente con un bastone. “Fiduciosa del team medico ed infermieristico della Casa di Cura di Maddaloni, ho deciso di sottopormi all’impianto delle cellule mononucleate. Al controllo ambulatoriale, effettuato dopo circa una settimana dal primo trattamento, stavo talmente bene da dimenticare in un angolo dell’ambulatorio il mio fidato bastone”.
“Da molto tempo è noto che pazienti affetti da malattie vascolari ischemiche tendono spontaneamente a sviluppare vasi collaterali bypassando l’occlusione. L’impianto di cellule autologhe ad alta capacità angiogenica e vasculogenica – sostiene il dr. Senese – rappresenta un nuovo approccio terapeutico nel trattamento dell’arteriopatia periferica (PAD), in particolare nel caso di ischemia critica d’arto (CLI)”.
Il primo momento dell’efficacia terapeutica è rappresentato dal netto miglioramento della sintomatologia ischemica con riduzione e/o scomparsa del dolore nel 60/70% dei pazienti; anche la percentuale di amputazione dell’arto è notevolmente ridotta.
Per ulteriori informazioni, interviste, invio di materiale è possibile rispondere a questa email o usare i recapiti sottostanti
INFO: Casa di Cura “San Michele” – via Montella 16 – MADDALONI (CE) 81024
tel 0823.208111 0823.208520 0823.208700 – fax 0823.402474 – email info@clinicasanmichele.com | clinicasanmichele@virgilio.it – siti http://www.clinicasanmichele.com | http://www.clinicasanmichelesrl.com
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1 luglio 2014
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“Racconti in sala d’attesa” approda
alla Casa di Cura “San Michele” di Maddaloni
Il libro come supporto terapeutico è importante per la Clinica,
che aveva già istituito la Biblioteca “Guida per la Salute”
“Racconti in sala d’attesa”, l’iniziativa per diffondere gratuitamente i libri nelle sale d’aspetto degli ospedali, approda anche alla Casa di Cura “San Michele” di Maddaloni (CE), grazie anche al sostegno della buvette Lombardi, sita all’interno della struttura sanitaria maddalonese. Si tratta di una raccolta di storie – il sottotitolo è “Storie brevi per vincere il tempo” – destinate ai pazienti che aspettano una terapia, una diagnosi o un semplice referto, ma anche a parenti, medici, operatori o associazioni di volontariato che frequentano le corsie.
Il volume, curato da Cristina Zagaria ed edito da Caracò, parla di amicizia, sport, amore, passioni, illusioni, coraggio e solitudini. “Si corre e non si pensa. Si corre e non si vive. Si corre – si legge in quarta di copertina – e i problemi non si risolvono mai. Eppure ci sono dei momenti della nostra vita in cui siamo costretti a fermarci. Non dipende da noi. Dobbiamo aspettare. Nelle sale d’attesa il tempo si dilata e tutto quello da cui fuggiamo ogni giorno ci si attacca addosso. Non ci sono vie di fuga. Si è da soli davanti al tempo e a se stessi. Dodici racconti provano a sfidare il tempo e l’attesa, con storie di amicizia, sport, amore, passioni, illusioni. Storie di coraggio e di solitudini, storie di vita… storie positive, perché il mondo non è sempre girato dalla parte sbagliata”.
I racconti – firmati da Elisabetta Bucciarelli, Luigi Romolo Carrino, Maurizio De Giovanni, Patrick Fogli, Gabriella Genisi, Andrej Longo, Giuseppe Lupo, Emilia Marasco, Marco Marsullo, Antonio Paolacci, Patrizia Rinaldi e la stessa Cristina Zagaria – hanno il nobile intento di regalare ai pazienti e ai loro familiari storie ed emozioni per sfidare l’attesa e per vincere il tempo, talvolta incerto ed estenuante, loro malgrado.
La Casa di Cura “San Michele” è stata tra le prime ad aver aderito al progetto, dopo il Gemelli di Roma, il Policlinico di Milano, il Pascale di Napoli, il Sant’Anna di Como, gli Spedali Civili di Brescia. D’altronde la “San Michele”, quasi dieci anni fa, è stata una tra le prime strutture sanitarie del Sud ad allestire la Biblioteca “Guida per la Salute” per promuovere il libro come supporto terapeutico.
L’idea di offrire un servizio di lettura ai degenti e ai loro familiari coincide con l’obiettivo di umanizzazione della clinica maddalonese. Il suo fine istituzionale è, infatti, la salute dei pazienti intesa nella sua globalità, o meglio la realizzazione di un’assistenza sanitaria centrata sulla persona, tenendo conto di tutti i suoi aspetti.

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24 giugno 2014
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Gennaro Pezone, paziente obeso: “Sono riuscito a fare la TAC solo alla “San Michele” di Maddaloni
“Se non mi potete curare, datemi una dolce morte”: è la tremenda richiesta che Gennaro Pezone è arrivato a fare in un momento di totale sconforto nel corso del suo lungo peregrinare per strutture sanitarie anche all’estero, a causa della sua ingente mole, circa 200 kg. Lunedì 23 giugno, però, è riuscito a fare finalmente la TAC presso la Casa di Cura “San Michele” di Maddaloni (CE), e ora è raggiante sia perché l’esito è stato favorevole, sia perché la Clinica è “a due passi” da casa sua, visto che abita a Salerno.
“Avrei dovuto sborsare 12.000 euro per andare a fare la TAC ad Aosta – ci spiega – e avrei dovuto prima mandare l’impegnativa e poi l’ufficio prenotazioni mi avrebbe contattato… una procedura lunghissima… sono andato alla Clinica San Michele, dove sono stato trattato da essere umano… e ho pagato solo il ticket, 5 euro. Ringrazio perciò tutto il personale per la gentilezza e cortesia e il dr. Antonio Molisso per la professionalità. Non mi sono sentito un cliente, come spesso mi accade, ma un paziente, sono stato accolto”.
Gennaro Pezone, 63 anni, ex-funzionario della giunta regionale della Campania, sposato, con tre figli, ha raccontato di aver fatto più di mille telefonate nel corso di un mese per poter fare la TAC, “ma gli apparecchi non erano tarati sulla mia larghezza; ho interessato il Ministero della Salute, il Prefetto, la Regione, il Comune; l’unico apparecchio ad Aosta mi comportava spese ingenti e viaggi aerei che non posso affrontare. ‘Googlando’ ho trovato la Clinica San Michele, che ha una Tac capace di ospitare un paziente fino a 225kg. E ho cominciato a vedere la luce…”
Per ulteriori informazioni, interviste, invio di materiale è possibile rispondere a questa email o usare i recapiti sottostanti
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24 maggio 2014
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PrenatalSafe: test innovativo, sicuro per la madre e per il feto, alla “San Michele” di Maddaloni
Si chiama PrenatalSafe ed è un test innovativo, semplice e sicuro, per la diagnosi prenatale non invasiva della Sindrome di Down e delle principali anomalie cromosomiche fetali, mediante analisi del DNA fetale circolante nel sangue materno.
Da oggi è possibile eseguirlo presso la Casa di Cura “San Michele” di Maddaloni (CE), dotata di un Laboratorio diagnostico da sempre attento alle tecnologie più innovative del settore. Lidia Barletta, responsabile del Laboratorio di analisi della Clinica, sostiene che si tratta di un esame prenatale privo di rischi per la gestante e per il feto, infatti
“vengono azzerati i rischi di abortività presenti nelle tradizionali tecniche di diagnosi prenatale invasiva, come l’amniocentesi e la villocentesi, e il test viene eseguito tramite un semplice prelievo ematico della gestante”.
Esiste una precisa età gestazionale per effettuare il PrenatalSafe?
“Sì, il test è eseguibile a partire dalla decima settimana di gestazione. Durante la gravidanza, infatti, alcuni frammenti del Dna del feto circolano nel sangue materno. La quantità di Dna fetale circolante dalla decima settimana è sufficiente per garantire l’elevata specificità e sensibilità del test”.
Quanto è affidabile?
“PrenatalSafe ha un’attendibilità superiore al 99% nel rilevare la trisomia 21, la trisomia 18 e la trisomia 13, e del 95% per rilevare la Monosomia X, con percentuali di falsi positivi <0.1%. Inoltre, è l’unico test prenatale che viene eseguito totalmente in ITALIA”.
I risultati sono chiari e definiti?
“PrenatalSafe è l’unico test prenatale non invasivo che fornisce i risultati in termini di positivo o negativo, cioè presenza/assenza di aneuploidia; cromosomica, e non in termini di percentuale di rischio (alto/basso rischio), come test simili proposti da altri centri”.
Cosa sono le aneuploidie?
“Sono anomalie cromosomiche caratterizzate da alterazioni del numero dei cromosomi, cioè da un numero maggiore o minore di cromosomi rispetto al numero standard. Si parla, ad esempio, di trisomia quando si riscontra la presenza di un cromosoma in più; di monosomia quando si riscontra l’assenza di un cromosoma”.
Chi può sottoporsi al PrenatalSafe?
“Il test può essere utilizzato in caso di: gravidanze singole ottenute mediante concepimento naturale o con tecniche di fecondazione assistita, sia omologhe che eterologhe; gravidanze gemellari ottenute mediante concepimento naturale o con tecniche di fecondazione assistita (in queste gravidanze non è ancora possibile eseguire il test per i cromosomi X e Y, ma solo per i cromosomi 13, 18, 21); precedenti gravidanze andate a termine; precedenti gravidanze esitate in aborto spontaneo o seguite da interruzione volontaria di gravidanza”.
Per info contattare Laboratorio analisi 0823.208508 mail laboratorio@clinicasanmichele.com

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20 maggio 2014
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Consulenze ed ecografie tiroidee gratuite il 20 maggio alla “San Michele” di Maddaloni
In occasione della Settimana Mondiale della Tiroide, la Casa di Cura “San Michele” di Maddaloni (CE) ha nuovamente aderito all’iniziativa organizzando, per martedì 20 maggio, un servizio di consulenze ed ecografie tiroidee gratuite. “Tiroide: problema sociale. Dal corpo alla mente” è il titolo del programma di prevenzione, patrocinato dalla European Thyroid Association, dall’Associazione Medici Endocrinologi, dalla Società Italiana di Endocrinochirurgia, dalla Società Italiana di Endocrinologia e da numerose altre associazioni. L’iniziativa è accessibile esclusivamente previa prenotazione ed è rivolta in modo particolare alle persone che non hanno mai effettuato i suddetti controlli e che quindi non risultano già affette da patologie tiroidee. Per l’accesso occorre registrarsi nell’area dedicata presente sul sito www.clinicasanmichele.com o contattare il CUP allo 0823 208111 / 506 / 700.
L’evento è stato organizzato grazie al contributo di Francesco Arlotta e Silvestro Canzano, specialisti in endocrinologia e soci AME (Associazione Medici Endocrinologi), e al supporto degli ecografisti Benedetto Della Gala e Fedele De Marino, medici operanti nella struttura sanitaria maddalonese, da quasi sessant’anni attenta nell’attuazione di strategie di prevenzione per garantire la salute delle persone.
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12 maggio 2014
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La “San Michele” di Maddaloni ancora
insignita del Premio “Buona sanità”
La Casa di Cura “San Michele” di Maddaloni (CE) ha ricevuto per due edizioni consecutive il Premio “Buona sanità” riservato ai professionisti della salute che, con la loro testimonianza di vita, sono da esempio a quanti si avvicinano alla sofferenza umana. La cerimonia del premio si è svolta l’8 maggio 2014 presso il Teatro Mediterraneo Mostra d’Oltremare di Napoli, alla presenza del cardinale Crescenzio Sepe. Nel campo della sanità, ha affermato l’arcivescovo partenopeo, la chiesa di Napoli cerca di dare quel contributo che le è possibile, attraverso le aste di solidarietà che si tengono ogni anno.
Lidia Barletta, responsabile del Laboratorio di analisi della “San Michele”, ha ritirato il Premio assegnato alla struttura sanitaria di Maddaloni in quanto con la sua attività si è distinta nel campo della cura, dell’assistenza e della prevenzione contribuendo in maniera determinante, grazie ai criteri scientifici tecnologici e umani che la ispirano, a rappresentare degnamente l’immagine della sanità campana.
Ad attribuire il riconoscimento è stata un’apposita commissione dell’ABS, l’Associazione per la Buona Sanità “L’ancora”, presieduta da Maria Rosaria Rondinella.
(in allegato, immagine di Lidia Barletta che ritira il Premio)

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17 aprile 2014.
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Gastrocheck: test innovativi
alla ‘San Michele’ di Maddaloni
Il sistema gastrointestinale è il motore del corpo umano ed occorre porvi una particolare attenzione per prevenire la comparsa di disagi, disturbi e patologie.
Conoscere i metodi diagnostici innovativi è un passo fondamentale per l’analisi e la cura dell’apparato gastroenterico in relazione a malattie quali, ad esempio, il reflusso gastroesofageo, la pancreatite, le neoplasie.
La Casa di cura “San Michele” di Maddaloni (CE) propone Gastrocheck, una serie di analisi che inquadrano e approfondiscono, con esami di ultimissima generazione, lo stato di salute dell’apparato gastrointestinale, i cui organi sono: esofago, stomaco, intestino tenue, colon retto, fegato e pancreas.
“In caso di sintomatologia che indichi disturbi gastrointestinali, prima di procedere eventualmente ad esami invasivi (Gastroscopia, Colonscopia, ecc) è spesso utile eseguire alcuni semplici test salivari, fecali o sul sangue, in accordo con lo specialista, in grado di dare indicazioni diagnostiche approfondite”, spiega la dott.ssa Lidia Barletta, responsabile del Laboratorio di analisi della Clinica.
In tema di metodiche diagnostiche non invasive, quali novità suggerisce?
Un test nuovo per diagnosticare, in tempi brevi e con certezza, la malattia da reflusso gastroesofageo è il Pep test, che è in grado di rilevare la pepsina nella saliva. La pepsina è l’enzima prodotto dalla mucosa gastrica responsabile della digestione delle proteine introdotte con l’alimentazione e, se presente al di fuori dello stomaco, rappresenta un marker altamente predittivo di reflusso gastrico. La concentrazione nelle feci dell’Elastasi pancreatica, invece, rispecchia la funzionalità pancreatica esocrina: la sua determinazione permette di evidenziare insufficienza pancreatica causata, per esempio, da pancreatite cronica, fibrosi cistica, stenosi papillare, tumore pancreatico.
Ci spiega l’importanza di un altro test innovativo, anch’esso non invasivo, il Disbiosi test?
Il test mostra le possibili alterazioni quantitative e qualitative della normale flora batterica intestinale, la cui corretta composizione (il cosiddetto buon equilibrio intestinale, definito Eubiosi) rappresenta uno dei fattori più importanti del nostro benessere. L’esame consiste nel dosaggio di due sostanze presenti nelle urine e derivanti dal triptofano; lo scatolo e l’indicano. Il test dà indicazioni sul tratto dell’intestino (tenue o crasso, o entrambi) che soffre maggiormente di uno squilibrio della flora batterica.
Questi esami vanno ovviamente sommati a tutti quelli di “vecchia” e nuova generazione che vengono già eseguiti nel laboratorio della “San Michele”.
Da tempo effettuiamo la Calprotectina (esame sulle feci), la Transglutaminasi Abs IgA, gli Anticorpi anti-Gliadina, il Breath-Test per Helicobacter pylori e la Ricerca dell’Helicobacter pylori nelle feci, l’Hb/Hp Complex (un test da utilizzare indispensabilmente in caso di esito positivo per la Ricerca del sangue occulto nelle feci), per citare i test più innovativi capaci di risposte più sicure e tempestive e di prevenire, diagnosticare per tempo, evitare le numerose patologie che possono colpire l’apparato digerente: dalle più comuni, come la gastrite e la disbiosi, fino alle patologie più severe quali l’ulcera, il Morbo di Chron, la Colite Ulcerosa (MICI), i carcinomi.
Tecnologicamente all’avanguardia, il Laboratorio della “San Michele” è dotato di personale altamente specializzato in grado di esaudire anche le più complesse esigenze in breve tempo.
L’utente è messo in condizione di ricevere un servizio molto rapido ed efficiente grazie alla presenza di particolari accorgimenti tecnico/organizzativi che fanno leva anche sulle recenti tecnologie.
Il Laboratorio analisi è aperto al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 7.30 alle ore 20.00. Non occorre prenotare.
Previo accordo ed in caso di effettiva necessità è possibile effettuare prelievi anche nei giorni festivi. Per informazioni tel. 0823 208508.

Casa di Cura “San Michele” Maddaloni (CE) Struttura Ospedaliera
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