A.N.I.D.A. Onlus “Finalmente l’A.N.I.D.A. comprende le ragioni dello sfratto e dell’indifferenza del Sindaco De Magistris e della Sua Giunta ”
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIANA DIVERSAMENTE ABILI
COMUNICATO STAMPA DEL 12-02-2016
“Finalmente l’A.N.I.D.A. comprende le ragioni dello sfratto
e dell’indifferenza del Sindaco De Magistris e della Sua Giunta ”
<< Una bollettazione annua pari a 32 milioni di euro, che assicura alle casse di Napoli meno di 16 milioni. Una percentuale di riscossione del canone vicina al 48 per cento. E ancora 88 milioni di euro di crediti non riscossi, che affondano le radici in antichi privilegi e logiche clientelari. Il bilancio degli immobili comunali dati in locazione è un conto a perdere .E che dire delle 307 unità immobiliari spesso concesse in comodato d'uso a titolo gratuito o a canoni irrisori, tra le quali spiccano 31 sedi destinate ad associazioni politiche, e 17 location di proprietà pubblica dove trovano sistemazione partiti>>
Il Presidente dell’A.N.I.D.A. Giuseppe Sannino dichiara con indignazione e rabbia “Adesso comprendiamo i motivi del nostro sfratto coatto e dell’indifferenza del Sindaco Luigi De Magistris e del suo Assessore Sandro Fucito evidentemente impegnati in altre faccende….”.
La questione sede A.N.I.D.A. è una ferita ancora aperta per l’associazione che nel maggio 2012 si è vista sfrattare come gli ultimi dei morosi dalla sede di Piazza Cavour, 38 che aveva conquistato e ottenuto a titolo gratuito dall’allora Sindaco Iervolino nel 2007 dopo varie iniziative.
L’associazione così come riportato dai mass-media ricorda che più volte aveva chiesto alla vecchia giunta Iervolino la definizione del contratto a uso gratuito, ma la questione era stata sempre rinviata al futuro. Poi dopo l’arrivo della giunta De Magistris insediatasi qualche anno dopo, l’associazione si è vista recapitare una lettera nella quale si comunicava che c’erano canoni mensili in arretrato per svariate migliaia di euro. Alla richiesta di chiarezza da parte dei membri dell’associazione e dopo aver fatto le loro rimostranze e dimostrato che la sede era a titolo gratuito, il Comune aveva proposto uno sconto del 90% su un canone mensile definito autonomamente e unilateralmente. L’organizzazione non lucrativa, notoriamente non propensa al servilismo ed alle sottomissioni, continuava a rivendicare il suo non essere morosa, e non voleva in alcun modo essere assimilata a quelle organizzazioni che dall’assegnazione di sedi comunali avevano eventualmente tratto illecito profitto (ci aveva visto lungo).
All’epoca l’A.N.I.D.A. era impegnata attivamente anche nella realizzazione del progetto “Diversamente Moda” primo laboratorio sperimentale di Alta Moda e non comprendeva assolutamente le ragioni di tale ostinazione e addirittura le modalità coatte dello sfratto, avvenuto con un blitz all’alba e con il sequestro di tutti gli arredi, i simboli e i documenti dell’associazione, materiale lasciato al macero in un vecchio deposito del Comune di Napoli. Lo sfratto ha bloccato anche la realizzazione del progetto “Diversamente Moda” che poteva garantire posti di lavoro ai Diversamente Abili.
L’associazione delusa ed amareggiata da tale comportamento aprì un contenzioso con l’amministrazione comunale che sembrava risolto con una promessa del Sindaco De Magistris e dell’assessore Sandro Fucito nel giugno 2014 con cui si impegnavano a sostenere e trovare dei locali idonei per il progetto “Diversamente Moda”.
Poi dopo i primi cenni di falso interessamento, sono spariti Sindaco e assessore.
Oggi purtroppo ancora una volta dobbiamo confrontarci con una realtà politica che continua a gestire il Patrimonio Pubblico come fosse una rendita personale a disposizione degli amici degli amici.
L’associazione sin dal gennaio 2005 anno della sua costituzione sa e sapeva che l’indipendenza, l’autonomia e la libertà di pensiero, gli sarebbero costati molto, ma è convinta che questa è la strada maestra per difendere i diritti dei Diversamente Abili.
Il Presidente Giuseppe Sannino conclude affermando: “Se i metodi per ottenere una sede erano questi che leggiamo sui giornali, siamo fieri ed orgogliosi di essere stati sfrattati”
Noi continuiamo a lavorare con le nostre forze e ribadiamo l’invito ai Diversamente Abili che la pensano come noi di venirci a trovare presso il nuovo sportello A.N.I.D.A. in via SS. Giovanni e Paolo n° 36/37 Napoli.
La documentazione completa, le immagini, le interviste dell’epoca e i giornali sono presenti sul sito www.anidaonlus.it.:

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