PROGRAMMA DEL 10 LUGLIO 2005
“Boom” di presenze a “Quattro notti e piu’ … di luna piena”: registrate circa 400mila persone nelle prime tre serate.
Ovazione ieri sera per Sandra Lonardo, ideatrice dell’evento.
Ressa ai botteghini per Michele Placido.
Tutto pronto per il gran finale con i concerti di Milva e Gino Paoli e l’attesissimo Premio “A Prescindere” condotto da Pippo Baudo.
La città di Benevento regge all’impatto del popolo di “Quattro notti e piu’ di luna piena”.
Nelle prime tre serate circa 400mila persone hanno invaso le piazze e i vicoli del centro storico della città.
E i primi a suggestionarsi della magica atmosfera sono stati proprio gli artisti, come Leopoldo Mastelloni, Mario Merola e Simona izzo, la quale, rimasta affascinata dal clima che si respira durante l’evento, ha deciso di realizzare per il prossimo anno un video sulla manifestazione.
Lo stesso Mario Merola, a metà spettacolo, ieri sera ha chiamato sul palco di piazza Roma l’ideatrice della manifestazione, Sandro Lonardo, insieme al marito Clemente Mastella e a Simona Izzo, per ringraziarla della splendida iniziativa. E’ stata un’ovazione tanto che i pubblico si è alzato in piedi per applaudire chi da nove anni si impegna per realizzare a Benevento uno degli eventi cultrali piu’ importanti in Campania.
“E’ bellissimo – ha commentato Sandra Lonardo Mastella – soprattutto vedere il clima ‘magico’ che si percepisce e si vive in queste notti a Benevento. La soddisfazione è quella di vedere la gente, giovani, meno giovani e bambini, girare come su una giostra da una piazza all’altra, da un vicolo all’altro, pur di non perdere la visione di questo o quell’artista: il tutto nella massima tranquillita’ e compostezza della gente”.
“Il vero protagonista di ‘Quattro notti …’ – ha aggiunto l’ideatrice della manifestzione – è il pubblico”.
“Certo – conclude Sandra Lonardo Mastella – l’organizzazione dell’Associazione di ‘Iside Nova’ e’ ormai collaudata a tutto e per questo è pronta a reggere l’arrivo tra stasera e domani di decine di migliaia di visitatori che non vogliono mancare agli appuntamenti finali della nona edizione di ‘Quattro notti e piu’ … di luna piena’”.
Per cinque serate il centro storico di Benevento si è dunque illuminato con i colori, le luci, gli spettacoli e gli itinerari enogastronomici, che fanno di questo evento il “clou” dell’estate sannita. Più di sessanta gli spettacoli proposti, a cui vanno aggiunte le mostre e gli “Incontri con l’Autore” per la presentazione di vari libri. Tanti i protagonisti delle notti sannite: da Arnoldo Foà, che ha presentato il suo spettacolo “Oggi” in anteprima nazionale, a Michele Placido, Enrico Pieranunzi, Luis Bacalov. E, ancora, Antonella Ruggiero, Le Vibrazioni, Francesco Renga, Tony Esposito, Elisa, Mario Merola.
Chiusura eccezionale, domani sera, con l’ottava edizione del Premio “A Prescindere”, dedicato a Totò.
Si preannuncia gia’ il pienone, tra vip e autorità, nel corso della serata, presentata da Pippo Baudo, che si terrà a piazza Roma (ore 21,00), dove verranno premiati Giovanna Botteri (giornalista tv), Gigi Marzullo (giornalista e presentatore tv), Giancarlo Abete (vice presidente F.I.G.C.), Andrea Della Valle (imprenditore e presidente Fiorentina), Paola Patti (dirigente e proprietaria Valtur), Anna La Rosa (giornalista tv), Rosa Russo Iervolino (sindaco di Napoli), Guerino Pietraroia (giornalista), Adriana Polibortone (sindaco di Lecce), Adolfo Lippi (medico), Giuseppe Maio (campione mondiale karate shotokan), Giuliano Gemma (attore) e Nino D’Angelo (cantante).
La regia del premio “A Prescindere” è di Renato Giordano, direttore artistico della manifestazione. Ma tanti altri sono gli eventi di spicco in cartellone, per una grande chiusura di “Quattro notti” come il concerto di Milva e Tango Seies in “El tango de Astor Piazzolla” (che appena dieci giorni fa, a Barcellona, ha fatto registrare 30 mila spettatori) in programma a piazza Piano di Corte (ore 22,00) e il concerto di Gino Paoli in piazza Risorgimento (ore 23,00) che sarà l’ultima grande performance canora delle notti di luna piena.
Ad arricchire lo spettacolo del Premio condotto da Baudo interverranno Annalisa Minetti, Gianni Fiorellino, Franco Simone e Gianni Rivieccio insieme ad altri artisti i cui nomi vengono mantenuti segreti dal regista per non bruciare l’effetto sorpresa della serata.
Numerose anche le Autorita’ che assisteranno nel parterre al Premio, tra cui il Vice Presidente della Camera, on. Clemente Mastella; gli Assessori regionali della Campania Marco Di Lello, Andrea Abbamonte e Luigi Nocera; l’on. Roberto Napoli; l’on. Carmine Nardone (Presidente Provincia di Benevento); l’on. Sandro De Francisciis (Presidente Provincia di Caserta); il dott. Sandro D’Alessandro (Sindaco di Benevento); il Prefetto di Benevento, Mario D’Ambrosi, insieme al Questore Biagio Ciaramella e ai vertici dei Comandi delle Forze dell’ordine sannite.
Sponsor ufficiale del Premio “A Prescindere” quest’anno e’ la Banca Nazionale del Lavoro.
Arco di Traiano ore 21.30
“La combriccola del Blasco”
Tributo a Vasco Rossi
La Combriccola del Blasco: prima Tribute Band di Vasco Rossi nata a Firenze nel ’90, ha ai suoi attivi numerosi ed acclamatissimi concerti nei più famosi e importanti locali nazionali. In occasione di eventi speciali, vanta collaborazione con gli attuali musicisti di Vasco, e il successo che sta ottenendo in tutta Italia, dimostra l’ affetto e l’ apprezzamento di tutto il suo pubblico.
Ogni appuntamento, diventa un evento per ascoltare le più belle canzoni di Vasco come se fosse proprio lui: da Albachiara all’ultimo… Siamo soli… Se chiudete gli occhi non noterete la differenza!
I Dazzle in concerto ore 23.00
I meravigliosi anni ‘50
Band ispirata al Rock and Roll anni ’50, nata nel settembre del 2003. All’attivo più di settanta serate nei migliori locali di Benevento e provincia, ma anche in altre zone della Campania. Si ispira agli anni ’50 anche nell’abbigliamento e basa il suo spettacolo sul coinvolgimento del pubblico, che si scatena sulle note di Elvis, Chuck Barry, J.L. Lewis.
P.zza IV Novembre ore 23.00
Gino Paoli in concerto
E’ un signore di settant’anni appena compiuti e ben portati. I baffi e i capelli sono bianchi da un po’. Da qualche tempo, grazie a un piccolo intervento chirurgico, ha pure smesso gli occhiali che portava fin da ragazzo per correggere la miopia da talpa. Il piccolo cambiamento, da parte di chi non ha mai badato al look, dà al personaggio un lieve tocco di novità. Per il resto, rimane attaccato alle cose in cui ha sempre creduto: l’amore e la libertà. E continua a fare con passione il mestiere del cantautore, quello di chi trova le parole giuste e le coniuga con la musica per poi cantarle, come fanno gli artigiani che producono pezzi unici e non in serie. Compone e canta da oltre quarantacinque anni (per la precisione, La gatta, è del 1960 ma le prime incisioni di pezzi non suoi sono del 1959). Ora canta perfino meglio. La voce è piena, ha le tonalità giuste e emoziona. Oltre che un cantautore impareggiabile, è un interprete di prima qualità. Pochi sanno presentarsi al pubblico, in teatro o in tv, con la sobrietà e l’eleganza che gli sono abituali.
Teatro Romano ore 21.30
Serata danzante *
Compagnie: Artballetto, Jiri Kilian, Etoilè Maggio Fiorentino
N.B.: 6 e 7 luglio – C.so Garibaldi: Libero Spettacolo presenta “Soscia Popolo” Stage – spettacolo itinerante
a cura di Linda Ocone, Claudia Manna e Maura Minicozzi
regia Giuseppe Fonzo
Danza classica, repertorio Pas de deux, Danza di carattere, Contemporaneo, Afro Contemporaneo, Danza jazz, Hi Hop, Danza architettura, storia della danza e costume.
* Per gli eventi contrassegnati dall’asterisco
Prenotazione obbligatoria all’Ufficio Informazione della Manifestazione
presso la Biblioteca Provinciale – Corso Garibaldi – Benevento
Non sarà consentito l’ingresso a spettacolo iniziato
San Bartolomeo ore 21.00
Incontro con l’autore Angela Ricciardi “Luna, luna nova” modera Francesco Lepore
Un romanzo da approfondire e ampliare intimamente, seguendo l’onda delle emozioni che si susseguono e che, leggendole, possiamo ritrovare comunque in tutti noi. Una storia d’amore, traboccante di buoni sentimenti, che è un’occasione di confronto. Una storia d’amore che ha come sfondo il mondo rurale beneventano visto con gli occhi di una donna che ne rivive, attraverso dei flashback, le consuetudini semplici, i ritmi naturali, i profumi, i colori e ne apprezza i tanti valori umani ormai persi. Luna, luna nova invita il lettore a fermarsi, a trovare il tempo per ascoltare la propria voce interiore
Hortus Conclusus ore 21.00 I Picari *
in “Il bello, il brutto, il cattivo e la stronza”
Dopo Tutta la Bibbia in 90 minuti, Shakespeare per attori cani, Tutta l’Opera lirica in 90 minuti e Tutto il sesso in 90 minuti, I PICARI propongono TUTTA LA STORIA D’ITALIA IN 90 MINUTI, dal titolo “ Il bello, il brutto, il cattivo e la stronza”. Ci troviamo in un’ aula di scuola serale, frequentata da tre improbabili alunni, un Egiziano con cittadinanza Italiana, un barista di Centocelle e un contrabbandista di sigarette napoletano, che ha bisogno di prendere la terza media perché vuole aprire un sale e tabacchi autorizzato. Le lezioni che vedremo, per una strana direttiva del governo, vertono tutte sulla storia d’Italia. Chi è l’insegnante? Una bella e ammaliante donna, tanto severa e cattiva da meritare l’appellativo di stronza.
In una situazione che lascia a tutti lo spazio dei ricordi personali, si articola la ricostruzione della Storia D’Italia, in un turbinio di sketch e personaggi che all’usanza de’ I PICARI trascinano in un divertimento non privo di spunti di riflessione.
Chiostro S.Sofia ore 22.00
Compagnia Baby Gang Teatro
Presenta “Guardati dietro”
di Carolina de la Calle Casanova
La trama di Guardati Dietro è la carrellata di episodi e vicende di Luca, Venturino, Teresa, Angela e Carlotta. Tutti ragazzi di strada. Tutti alla ricerca di una propria identità. Una storia narrata dai propri protagonisti, vissuta dalle azioni ineluttabili che la vita gli mette davanti, in assenza di padri, madri o adulti da imitare. Luca è appena uscito dal carcere e trova sua sorella Teresa a fare la cubista per pagare le medicine alla loro madre. Angela, la sua fidanzata, non è più la ragazzina innocente che gli andava dietro, ma una donna che lavora e vuole altro per sé. Carlotta, l’amica del gruppo, vive una storia d’amore parallela con il suo docente di Università. E,infine, Venturino, l’amico d’infanzia, col quale non riuscirà a chiudere i conti. Qualcosa più forte di loro, più forte del carcere, della droga, del passato, metterà fine ai giorni d’incertezza e alle notti in bianco.
Chiostro S. Domenico ore 21.00 NCCG I Mastacanà
“Così nacqui io” di Enzo Balzano
Regia Cristina Gentile
Un attore, figlio di attori, ricorda alcuni momenti della sua vita, dalla nascita, avvenuta “classicamente” sulle tavole di un palcoscenico, ad oggi.
Opportunità per una riproposta di vari generi teatrali, ed in particolare del teatro “napoletano”, visti “dal basso”, da un attore che vorrebbe fare “il teatro serio”, ma che sbarca il lunario con quello che la realtà quotidiana offre a tanti teatranti che non hanno avuto o sfruttato “l’occasione”.
Sulle musiche, registrate, gli attori cantano “dal vivo”, impegnati come sono oltre che nella recitazione, usando moduli espressivi di volta in volta diversi, anche nel canto e nel movimento coreografico. La varietà delle “scene” ed il conseguente alto numero di personaggi permette ad ognuno di interpretare più parti, aiutato dalla regia che ha cercato di lasciar libero il più possibile l’estro interpretativo del singolo. Scene e costumi, tranne che nella prima e ultima scena (nascita di Gennaro e ‘Ndrezzata finale), sono rigorosamente “in bianco e nero”, come fotografie di un vecchio album.
Piano di Corte ore 22.00
Milva e Tango Seies *
in “El tango de Astor Piazzolla”
“El Tango”: il Tango. La perentorietà è forse eccessiva. Il “Nostro Tango”: così Astor Piazzolla avrebbe dovuto intitolare lo spettacolo che presenta con Milva. Ogni sera un brivido percorre il teatro delle Bouffes du Nord, gremito fino alla scena di mattoni. Quando il Maestro conduce il rito da solo, col suo bandoneon e il suo quintetto, è come un sommario delle sue pagine più preziose: “Verano Porteno”, “Adios Nonino” sono lembi della carne viva di Buenos Aires, pezzi di rara intensità che fanno già parte di un patrimonio universale e che sono il riflesso, in prospettiva, di 50 anni di mestiere che va da Carlos Gardel a Gerry Mulligan. La sobrietà dei quattro musicisti, sotto l’albero secco delle Bouffes du Nord, è essenziale per dare coerenza ad uno spettacolo continuamente variato e mosso da Milva. La bella rossa italiana è affascinante e Piazzola fa risaltare le sue forme più dell’abito di lamè. Milva corre per la scena come per il mondo, scarmigliata, inquieta; poi si ferma, come catturata da una rete, dentro lo specchio della porta vecchio stile, per il tempo di una canzone mormorata. Poi si avvinghia per un attimo alla schiena di Piazzola, completamente assorbita dall’uomo e dal bandoneon. Prossima ai trent’anni di esperienza, una tessitura vocale che si adatta magnificamente a ciò che canta: Milva è certamente una gran signora. Rémy Kolpa Kopoul (da Libération – 14 settembre 1984)
P.zza Roma ore 21.00
Premio “A Prescindere”
Conduce Pippo Baudo
Coreografie Enzo Mercurio – Regia Renato Giordano
Rocca dei Rettori ore 21.00
Laboratorio della Musica
Piano Raffaele Desiderio
Soprano Norma Orabona – Trio Disarmonico
Largo Feoli ore 21.00
Lino Rosi in concerto
TRUE BLUES in concerto ore 23.00
E’ la Band partenopea che ha riscosso grande successo nell’ultima edizione del Ceppaloni jazz and blues festival. La formazione è composta da Chicco Accetta, chitarrista solista nonchè voce graffiante della band, Stefano Piccirillo e Patrizio Buonaiuto alla base ritmica e non ultimo da Massimo Furio ” il respiro del blues”, uno dei più grandi armonicisti d’Italia. Il sound dei True Blues si caratterizza dalla ricerca di quelle sonorità tipiche del più puro e vero ” Chicago” blues, grazie al groove di una solida sezione ritmica e alla presenza di virtuosi intermezzi di armonica che, in un attimo, sembrano rievocare quei luoghi oltreoceano dove il vento del blues soffia ancora forte. Il repertorio ripercorre, infatti, la storia del blues, spaziando dai classici di “Muddy Waters” e ” B.B. King” al più aggressivo Texas blues di “Steve Ray Vaughan”. Da ricordare, infine, la presenza della band nelle più importanti rassegne di blues al fianco di grandi artisti internazionali come i “Creedence Clearwater revival”,”Mick Martin and the bluesrockers”,” Rudy Rotta”, “Kenny Neal” e “Billy Branch”.
P.zza Sabariani ore 21.30 Incontro con l’autore
Vincenzo Panella
“Telecomando” e “Versi qua e là dispersi”
modera Francesco Vitulano
Leggono gli attori di LiberoSpettacolo
Vincenzo Domenico Panella nasce nel 1950 a Pagliara, località del Comune di S. Nicola Manfredi, nel Beneventano. All’età di sei anni segue la famiglia a Napoli dove studia e si diploma Geometra, ma la sua passione resta la “parola “, ed è cosi che inizia a riversare sui fogli i suoi pensieri emozioni sentimenti che man mano divengono “poesie”.
Inizia a scrivere nel 1963 affrontando nel tempo i temi più diversi: la vita, l’amore, l’attualità, il dramma e lo scherno; e con la stessa facilità e semplicità scrive sia in lingua che in dialetto napoletano.
Per circa dieci anni, per motivi di lavoro, è stato in provincia di Modena dove la napolitudine ha inciso maggiormente sui suoi versi in dialetto e ora, finalmente, può godersi appieno il “suo paese natio” ed esprimere le sue origini sannite.
Ha pubblicato due raccolte di poesie; la prima, “Versi qua e là dispersi”, edizioni Il Fiorino, Modena, giugno 2002, è un susseguirsi di sensazioni e una elegia alla napoletanità dove, scrive C.A. Sitta, “anche quando scrive in italiano, Panella pensa in napoletano” e “il sentimento, nella sua evocativa e talvolta sincopata vertigine, resta la via regale della sua poesia.” La seconda raccolta, “Telecomando”, edizioni Maccari, Parma, collana – I Contemporanei -, segue l’andamento della prima dove il sentimento, espresso nei versi di Panella, scrive F. Mandrino, “subisce ancora il fascino della parola, nel significato, nel senso e oltre, fin nel suono, al quale a volte egli piega il resto, una parola forte a volte dura, non come quella dei giovani, che si gonfia nell’urlo in cerca di spazio, ma più sommessa e risentita, sbattuta in faccia, sibilata o sussurrata all’orecchio come una minaccia o una promessa, o infilata tra le costole come una misericordia, e questo fascino impone anche al lettore, in modo a volte dispotico, a volte subdolo. Scrive A. Iaschi, “per Vincenzo Domenico Panella le parole sono voce, pensiero e specchio, e la fortuna di poter scrivere anche nella lingua del padre de ’A Livella è il temperino che appuntisce le parole di Panella come frecce che lui scocca di continuo, quasi senza fermarsi, come se il tempo a sua disposizione potesse impedirgli di scrivere tutto quello che deve dire. D’altronde cosa aspettarsi da un poeta che ha potuto passeggiare per le strade della città dove a jurnata è ‘nu muorzo”.
Partecipa a diversi concorsi ottenendo buoni risultati, è presente nell’antologia “Poeti Contemporanei” del Club degli Autori; sue poesie compaiono su diverse plaquettes locali. Promuove l’organizzazione e la realizzazione di eventi culturali, ha collaborato alla redazione della pagina culturale del foglio del Comune di S. Prospero (MO), collabora alla redazione dello spazio culturale del giornalino “Palearia” del circolo Acli di Pagliara, ha fondato ed è stato Presidente dell’Associazione culturale “Lapis – La Mandragola”. E’ stato ospite di programmi televisivi dove ha letto sue poesie ed ha presentato le sue pubblicazioni.
I Sonoria in concerto ore 23.00 I Sonoria nascono nel 1999 come progetto musicale dedito alle colonne sonore teatrali. La band, allora conosciuta con il nome “Rapsodia” era composta da 4 elementi, tra cui Gianpiero Timbro, batterista chitarrista e autore dei brani. Desiderosi di suonare i quattro ragazzi si esibivano un pò ovunque e diedero vita nell’ottobre 2000 al primo demo intitolato “Due Pezzi”, contenete due brani. Pensando ad un sound in continua evoluzione il bassista propose SONORIA, nome in cui la band si identificò già da subito. Dopo quasi un anno di serate però, il cantante decise di abbandonare il gruppo, causa alcune incomprensioni con alcuni dei componenti. Le sorti della band sembravano decise, viste le difficoltà di trovare un cantante, ma, forse per caso, forse per un segno del destino Gianpiero mandò una e-mail per sbaglio ad un certo Carlo ( 14 giugno 2001) che aveva appena finito di registrare un demo da solista o meglio da “solo” (intitolato “THE RAIN” contenente 2 pezzi: 1- Summer Dawn 2- The Rain ) e che cercava gruppo. Le melodie di “The rain”, costruite con chitarre acustiche e archi sulle influenze del brit-pop piacquero subito a Gianpiero. Carlo iniziò a suonare con i SONORIA e subito diventò uno di loro. Nacque l’ultima fase dei primi Sonoria, la fase più produttiva e più gratificante per il giovane gruppo, ma al tempo stesso la più breve.
Infatti il gruppo partecipò al festival di MUSICAZIONE tenutosi a Salerno e lo vinse,arrivò secondo al “Canto città di Calvi” edizione 2001, suonò in tantissimi locali della provincia riscuotendo molti consensi tra il pubblico soprattutto per i propri pezzi, incisero il loro secondo demo intitolato “I SOGNI DI UN ICARO” contenente 2 brani scritti composti e arrangiati da Gianpiero e Carlo: 1- ICA 2- I SOGNI DI UN ICARO che vennero definiti da critica e pubblico una miscela di Pop-rock esplosiva, un incrocio tra le decadenti armonie di Gianpiero e le dolci atmosfere create da Carlo. L’intesa tra i 2 musicisti era forte, ma gli altri non erano convinti di quello che si stava facendo. Conseguenza fu un periodo di crisi e il successivo scioglimento del gruppo nel dicembre 2001.Forti della voglia di suonare e dei numerosi consensi ottenuti con il primo demo “I sogni di un Icaro” Carlo e Gianpiero nel maggio 2003 rinnovano la formazione. Entra nella band Igino Pennino, chitarrista in sintonia con le loro intenzioni. Della band, oggi, fanno parte anche due ottimi musicisti, Domenico Cavaiuolo, classe 86′ promettente bassista dalla mano veloce e Saverio Tomaciello anche lui giovane tastierista dalle ottime doti tecniche.
PROGRAMMA DEL 9 LUGLIO
P.zza IV Novembre ore 23.00
Francesco Renga in concerto
Dotato naturalmente di una voce potente ed espressiva, appena quindicenne Francesco Renga fonda insieme ad alcuni compagni di liceo i Modus Vivendi, gruppo che nel 1983 partecipa a Deskomusic, un concorso per formazioni musicali delle scuole medie superiori di Brescia. A quel concorso sono iscritti anche i Precious Time: Renga entra a farne parte, e l’anno dopo la band con la nuova line-up vince la seconda edizione della manifestazione.
E’ questo l’inizio della storia professionale di Francesco Renga: i Precious Time cambiano nome, e ribattezzati Timoria iniziano un’avventura artistica alla quale il vocalist fornisce un contributo determinante.
Tredici anni con i Timoria sono stati per Francesco un’esperienza fondamentale non solo dal punto di vista della maturazione artistica (oggi la voce di Renga è sempre potente ed espressiva, ma si è fatta anche matura e originale, capace di sfumature timbriche e di raffinatezze interpretative del tutto peculiari) ma anche da quello della crescita personale. Dopo la metà degli anni Novanta, tuttavia, Renga comincia a sentirsi sempre più a disagio costretto nel ruolo piuttosto limitativo di cantante di un gruppo rock, ed è sempre più desideroso di sperimentare nuove modalità vocali e di trovare spazio per la propria vena compositiva. Il sodalizio di Francesco con la band si interrompe alla fine del 1998: la separazione non è priva di traumi, e per parecchi mesi Renga si ritaglia un ruolo defilato, riflettendo sulla nuova direzione in cui dirigersi.
All’inizio del 2000 Francesco Renga debutta con un album eponimo che lo vede anche autore delle canzoni che interpreta vocalmente. Prodotto da Fabrizio Barbacci, il disco si fa notare per alcuni brani di sicuro interesse (“Affogo Baby”, “Splendido”, “Ancora di Lei”) ma non esprime compiutamente le potenzialità del protagonista. Fondamentale è invece, in questo senso, la partecipazione al Festival di Sanremo del 2001: con una sua composizione prodotta da Umberto Iervolino, “Raccontami”, Francesco Renga si fa conoscere al grande pubblico (e in un certo senso si rivela anche a se stesso) come cantante tout court, finalmente svincolato dalle costrizioni di stile e di categoria del rock italiano.
“Raccontami” è una canzone di grande impatto anche melodico, e sul palco dell’Ariston Francesco la propone con esecuzioni tecnicamente impeccabili ed emozionalmente impressionanti. Il Premio della Critica e il consenso del pubblico e dei media, in particolare delle emittenti radiofoniche, rilanciano l’album d’esordio. Da qui ai giorni nostri il boom del cantante vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo.
sabato 9 luglio 1/4
San Bartolomeo ore 21.00
Incontro con l’autore
Francesco Testa e Arnoldo Marconi
“Il Toscano – guida completa al sigaro italiano”
Interviene Stefano Fanticelli – Dario Milano
Tutto sul Toscano originale: dalla singolarità del nostro sigaro nazionale, alla produzione del tabacco, alla fabbricazione e la confezione del prodotto, alle modalità per fumarlo, tra storia e leggenda. Il sigaro Toscano insomma è il protagonista di questo volume che, iniziando con la descrizione delle caratteristiche della foglia del tabacco e della sua lavorazione, introduce poi a quella complicità che lega il sigaro al fumatore, coinvolgendone ognuno dei sensi: vista, tatto, gusto, olfatto e udito. Sono inoltre riportate le schede di degustazione dell’Ente Tabacchi Italiani e quelle dei soci del club del sigaro “Maledetto Toscano”. Infine, un glossario per scoprire le parole del tabacco introduce all’atmosfera del rito del fumo garantendo la risposta ad ogni interrogativo.
Incontro con l’autore ore 22.00
Angelo Bona
“L’amore dopo il tramonto”
modera Anna Mirabile
La narrazione del caso di ipnosi regressiva di Alice e Ricky, due anime gemelle. Una vicenda rigorosamente vera di chi torna con la mente al periodo prenatale o alle esistenze precedenti per curare vecchie ferite e imparare che esiste una legge primaria che gverna le nostre molteplici vite: quella dell’amore.
Hortus Conclusus ore 21.00
Michele Placido Trio Beethoven *
in “Concierto de alma: tanghi, passioni e ricordi d’amore”
Viaggio poetico e musicale tra passionalità, eros, amore per la vita e per la libertà; tematiche che accomunano la produzione artistica di Pablo Neruda e Federico Garcia Lorca. I due poeti, stilisticamente assai diversi, avvertono con uguale consapevolezza il disagio del vivere in una società privata dei suoi valori fondamentali e trovano rifugio nell’arte, nelle loro liriche disperate, voci uniche di richiamo alla vita, rivelazioni dei segreti più intimi della natura. Il loro poetare, particolarmente armonioso, si accoppia felicemente alla musica che entrambi amavano; la sensualità dei tanghi, l’intimismo malinconico e la passione ardente delle musiche di Chopin, Saint-Saens, Massenet, Beethoven, ben sottolineano la bellezza dei loro versi. Le liriche di Neruda e Lorca esprimono non solo un particolare momento storico, ma soprattutto il pulsare di due anime forti e sensibili, il movimento interiore di due uomini che non sempre hanno potuto affermare liberamente le proprie idee e, malgrado tutto, hanno amato profondamente la vita.
Chiostro S.Sofia ore 21.00
“Atmosfere astrali”
a cura della Mary’s School
Teatro Instabile ore 22,00
“L’uomo della folla”
Regia Claudio D’Agostino
Avere un rapporto con la propria maschera, vivere con essa e saperla accettare, indossare giorno per giorno qualcosa che ci aiuta a crescere.
La maschera: elemento di protezione, di sicurezza, di sogno.
La maschera che conserva dentro di noi emozioni vere, palpiti cardiaci, pulsazioni violente. Ma senza di essa?
Uomini coraggiosi alla ricerca del bello, del proprio bello, affollerebbero il mondo. Girovaghi curiosi percorrerebbero sentieri deserti, affollandoli con il vociare del proprio sapere, con gesti di mani non armate ma pronte a donare carezze.
Cinque uomini vi accompagneranno nel mondo delle gioie e delle paure: mettendo a nudo il proprio corpo e la propria voce, entreranno in un sogno, dove emozioni e sensazioni verranno vissute con estrema semplicità e con la voglia di continuare a vivere tra la gente.
Con: Viviana Altieri , Martina Colangelo , Massimo Granatello , Piergiulio Simone , Antonio Viespoli.
Adattamento teatrale : Edoardo De Cunto
Allestimento scene : Emilio Nuzzolo
Organizzazione generale: Bruno Petretti
sabato 9 luglio 2/4
Chiostro S. Domenico ore 21.00
La Bottega dei Guitti di Iside Nova
Presenta “Cose turche” di Samy Fayad
Regia Clemente Rossi *
Il gruppo denominato La bottega dei guitti nasce a Benevento nel 1983, in ambito dopolavoristico, per iniziativa di Giancarlo Fonzo (responsabile organizzativo), Gianfranco Conte (responsabile tecnico), e Clemente Rossi (responsabile artistico).Nei primi anni di attività il gruppo mette in scena lavori umoristici per ragazzi; in seguito differenzia la sua produzione dando vita ad attività teatrale rivolta ad un pubblico più vasto.Il gruppo ha carattere amatoriale e i suoi spettacoli sono, di norma, finalizzati al reperimento di contributi a favore di associazioni di volontariato che perseguono obiettivi umanitari. In particolare ne hanno beneficiato la Fraternita di Misericordia, la Protezione Civile, l’Associazione per il cancro della mammella, le scuole per fini didattici, l’Associazione Pro – infanzia “Campania – Ucraina”, l’UNICEF, l’AIL, le Missioni e la Croce Rossa Italiana. Dal Luglio 2001 è Compagnia teatrale stabile dell’Associazione culturale “ISIDE NOVA”.
Gli attori che costituiscono il gruppo sono stati selezionati negli anni in funzione della loro istintiva bravura e costituiscono un complesso amalgamato dal comune amore per il teatro.
La regia delle rappresentazioni è affidata a Clemente Rossi che ha iniziato giovanissimo la sua esperienza nei gruppi di drammatizzazione scolastici per proseguire come attore – regista “dopolavorista”, non disdegnando saltuari impegni di sceneggiatura testi, allestimenti scenografici in altri contesti artistici, collaborazioni ad associazioni culturali, turistiche e musicali.
L’aiuto regia è prerogativa di Annarita Iadarola impegnata anch’essa come attrice.
Insieme ai due, tutti gli attori del gruppo forniscono una interpretazione classica e naturalistica della commedia popolare, vero patrimonio culturale del teatro regionale campano e meridionale in genere.
Autentici fiori all’occhiello della filodrammatica sono: una memorabile partecipazione alla Rassegna nazionale di teatro amatoriale tenutasi al “Mercadante” di Napoli nel Novembre del 1994; la presenza, come ospiti d’onore, alla serata finale della “Rassegna spettacoli” organizzata, nel settembre del 1995, in occasione della Mostra Europea del fungo a Ceva (CN) in Piemonte (il gruppo ha riscosso uno straordinario successo con la commedia di Eduardo “Non ti pago”); la esaltante partecipazione, fuori concorso, al III° Festival del teatro amatoriale regionale “Campania comix ” tenutosi in Sarno(SA) nel Settembre ‘97, dove il gruppo, di fronte a mille spettatori circa, ha rappresentato la 12^ replica della “Filumena Marturano” di Eduardo; la consueta e particolarmente significativa serata conclusiva della Rassegna spettacoli estiva di Conversano (Ba) presso il locale Teatro Norba, ogni primo Sabato di Settembre; la costante presenza nel cartellone teatrale della manifestazione Quattro notti e… più di luna piena che si tiene annualmente a Benevento ogni fine Agosto.
Piano di Corte ore 22.00
Cuba Lucos
In “Sabor Latino”
P.zza Roma ore 22.00
Tony Esposito in concerto
Tony Esposito e la Banda del Sole Tour nella performance musicale “I Suoni di Ulisse”, un viaggio attraverso melodie e ritmi del Mediterraneo, con le composizioni e i suoni particolari dell’artista. Brani di successo come “Kalimba de luna”, “Sinuè”, “Pagaia” ecc. evocano paesaggi esotici e visionari, sostenuti dal ritmo rituale e liberatorio; l’aggiunta dell’elemento danza rende lo spettacolo uno spettacolo “totale”.
sabato 9 luglio 3/4
Rocca dei Rettori ore 21.00
Hortus Musicae
In “Ma che fantastica operetta”
Direttore Adriana Accardo
Largo Feoli ore 21.00
Sannio Arte Danza
Coreografie Francesco Melillo
Con Antonio Zito, Massimiliano Barbato e la Compagnia di Marilena Mastrocinque
Orlando Ensamble * ore 23.00
“La caccia nei tempi del corno”
Dall’Orlando Furioso, a Rossini, a Wagner
P.zza Sabariani ore 21.00
Incontro con l’autore
Mario Collarile “Gladiatori”
legge Silvana Giordano Antonio Sorgente
Modera Raffaella Iacovelli
L’autore che, nella presentazione e lettura di alcuni capitoli del libro, è stato coadiuvato dagli attori Antonella De Figlio e Piergiulio Simone, che hanno vivacizzato la storia narrata, ha ricordato che i primi gladiatori sono stati sanniti. «In un certo periodo storico – ha affermato – i sanniti venivano chiamati gladiatori, avendo i più forti gladiatori, poichè aveva il culto della guerra. I bambini infatti, a soli 3 anni venivano lasciati in una foresta e chi sopravviveva era poi addestrato come gladiatore».
De Figlio e Simone hanno poi fatto rivivere alcuni combattimenti tenutisi nell’anfiteatro, e immaginati da Collarile nel suo libro. Naturalmente, l’autore non ha mancato di fare importanti riferimenti storici anche al popolo romano che progressivamente poi si impadronì dei «ludi gladiatori», e «seppur innamorati della forza dei sanniti, poi trasformarono quei giochi». I «feroci combattimenti», come li ha definiti Collarile, erano preceduti sempre da un carosello nel corso del quale i gladiatori salutavano l’imperatore con la famosissima frase «Ave Caesar, morituri te salutant».
“Stasera Cabaret” ore 23.00 con Massimo Burgada
Massimo Burgada risulta essere attualmente uno tra i monologhisti più quotati e richiesti in Campania sia per le sue caratteristiche di personaggio estremamente accattivante nei confronti del pubblico giovane e meno giovane, che per il suo spettacolo gradevole e, soprattutto, affatto volgare. La sua mimica parecchio esilarante sposa perfettamente le sue gag che riescono ad avere successo con un pubblico eterogeneo come quello incontrato sino ad oggi in tutte le platee italiane. La storia si incentra sulla vita quotidiana, con una lettura ironica coinvolgente, che tocca tutti: si affrontano con la leggerezza matrimonio, gelosia, problemi di traffico e di sopravvivenza urbana, dalla moglie ai figli che oggi hanno tutto e non desiderano nulla. Attento osservatore degli sviluppi sociali, evita la satira politica preferendo quella di costume. Titolo dello spettacolo è “DURA LA VITA DI…BORGADA”.
Arco di Traiano ore 21.30
Bologna Klezmer Kapelye in concerto
Il Klezmer è per natura musica contaminata. La forma con la quale noi oggi lo conosciamo è il risultato d’infinite migrazioni, continui scambi con nuovi ambienti e culture e quindi continui adattamenti. Era una musica che viveva e cresceva con l’humus sociale che la generava. Oggi musicisti ebrei e non, dopo aver recuperato melodie e armonie in costante precario equilibrio fra malinconia ed ironia, hanno ripreso a comporre, ad arrangiare partendo da quelle suggestioni verso avanguardistiche forme di sperimentazione e improvvisazione. Il gruppo, ormai affermato, ha come punto di partenza la musica klezmer, con particolare attenzione tuttavia ai rapporti e alle contaminazioni che nel suo cammino storico ha avuto con le altre culture, con commistioni e suggestioni dall’Est Europa al jazz. Un modo per dire che il nazismo non ha vinto e non vincerà mai. Un modo per dire che nessuna guerra è giusta. Un modo per dire che nessun muro ha mai aiutato l’umanità alla pace.
Arco di Traiano ore 23.00 Serata Smile
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