76. Vino: i rifornimenti con quello di qualità. (1)
Da questi sintetici cenni ai criteri di accostamento è facile dedurre quali siano i tipi di vino che dovrebbero essere sempre presenti nella cantina amatoriale: un vino bianco fresco e leggero, un rosso giovane, un rosso più maturo, e robusto e qualche bottiglia di vino rosso di lungo invecchiamento; non dovrebbe mancare inoltre qualche bottiglia di vino passito o di Moscato dolce. Per quanto riguarda le denominazioni di questi vini, è un po’ difficile elencarle qui in quanto esse vanno individuate prevalentemente tra i vini della propria zona; in questo modo è infatti più facile scegliere buoni prodotti di sicura qualità visitando direttamente le cantine di produzione.
A questo punto sorge il problema di come scegliere il vino da acquistare per essere certi di ottenere sempre prodotti di qualità. E’ vero che talvolta non è facile, nemmeno per gli esperti, riconoscere contraffazioni particolarmente ben condotte, ma certamente con un po’ di attenzione si possono ridurre i pericoli di cattivi incontri. Bisogna anche precisare che le contraffazioni non sono poi così diffuse, almeno nei vini di qualità prodotti che non meritano tale appellativo. In Italia la produzione vinicola è in continua crescita, mentre i consumi stanno conoscendo un periodo di stasi; è opinione diffusa che da questa situazione critica si possa uscire soltanto elevando la qualità media del prodotto, onde aprire ain nostri vini nuovi sbocchi di mercato sia all’estero, sia all’interno del paese. La strada del miglioramento della qualità non può quindi che passare attraverso l’eliminazione delle produzioni contraffatte e l’educazione del consumatore che, per primo, deve rifiutare prodotti scadenti o, peggio, disonesti.


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