59.Vino: imbottigliamento.
L’imbottigliamento è l’ultima importante lavorazione di cantina. Il prodotto, a questo punto, ha concluso la prima fase della sua vita e inizia il periodo dell’affinamento. Tutto ciò che andava fatto per ottenere il massimo dal vino è ormai compiuto, ancora qualche accorgimento per completare l’opera e poi si potranno verificare i risultati delle fatiche spese. Si è già ricordato il ruolo determinante della permanenza del vino in bottiglia ai fini dell’affidamento e della formazione del bouquet. Concretamente le operazioni dell’imbottigliamento partono dall’applicazione della moderna enologia, che esclude che la fase lunare possa essere presa in considerazione nella scelta del momento più adatto all’imbottigliamento del vino, mentre è certo che le condizioni metereologiche influenzano l’esito di questa operazione. E’ quindi consigliabile astenersi dall’imbottigliare in giornate piovose o di cielo coperto, così come in giornate ventose. In questi casi, infatti, si verificano cambiamenti nel tasso di umidità dell’aria con la quale il vino in qualche misura viene a contatto durante le operazioni di imbottigliamento. Le giornate più adatte sono dunque quelle d’alta pressione con cielo sereno.
I consigli del contadino: imbottigliamento da una botte con imbottigliatrice a caduta. La botte non può essere lasciata semipiena, perché il vino esposto all’aria, verrebbe colpito da acescenza. Se si dispone di poco tempo conviene suddividere il contenuto della botte in damigiane ben rasate e tappate e imbottigliarne una alla volta in fasi successive.


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