TARICONE AL GFF: “NON FARO’ MAI L’ATTORE DA VOLGARE IMPIEGATO”. E SENTENZIA: “IL GRANDE FRATELLO E’ DESTINATO A SCOMPARIRE” di Patrizia Sessa
Nel cinema avrebbe voluto entrarci “con discrezione” e in punta di piedi ma, essendo “quello del Grande Fratello”, ai provini spesso neanche è riuscito ad arrivarci. E’ un Guerriero disincantato il Pietro Taricone ospite della quinta giornata del Giffoni Film Festival: “Altro che trampolino di lancio, non c’è uno dei protagonisti del Grande Fratello che lavori seriamente nel mondo dello spettacolo ed io per primo continuo a trovare molti ostacoli nell’inseguire il mio sogno di diventare attore”. D’altro canto, precisa, d’essere attore come oggi lo sono in tanti non fa per lui: “Troppi sono solo dei volgari impiegati della recitazione, mentre io voglio raccontare storie ed emozioni e non stare dietro a case di produzione e distribuzione”. E’ proprio dalla voglia di raccontare una storia autentica che è nato il progetto di Pericle il nero, tratto da un romanzo di Giuseppe Farrandino che è stato scoperto in Italia solo dopo essere diventato un caso in Francia: “Questo è un lavoro che mi sono cercato, che ho costruito in due anni coinvolgendo il regista Giuseppe Patierno, che per me è il nuovo Spike Lee e tanti altri amici, come il gruppo dei Tiro Mancino che ha lavorato alla colonna sonora, ma forse ce ne vorranno altri due di anni per realizzarlo e portarlo nelle sale”. Stesso dicesi per Radio West che “è stato distribuito in pochissime sale -lamenta Taricone- e neanche è arrivato al pubblico”. Per quattro anni si è sentito “bersaglio” di qualsiasi offesa, l’ultima assurdità è l’accusa di pedopornografia, che lo ha visto, ancora una volta, protagonista sulle pagine dei giornali: “Sono arrivati a casa mia alle sei del mattino e mi sembrava tutto così assurdo che mi veniva da ridere – racconta – Poi si è chiarito che io non c’entro nulla e che sono state fatte delle transazioni con la mia carta di credito a mia totale insaputa”.E’ che gli italiani sono “un popolo di chiacchiere e di opinioni ad oltranza -spiega- anziché occuparsi di fare i fatti”. Ed è ai “fatti” che pensa ora il Guerriero: non rinnega il reality-show che considera un fenomeno straordinario, che ha reso molto dal punto di vista commerciale e che ha cambiato la tv, ma che “è destinato a scomparire”, ma ora è proiettato verso mete ben diverse. Sarà un alpinista napoletano nella fiction tv “Don Gnocchi” di Cinzia Th Torrini, a novembre su Canale 5 e cercherà di non essere mai un “impiegato della recitazione”. Altrimenti, scherza, finirà davanti ad un bar, nella natia Caserta, a raccontare di quando, il 16 gennaio del 2001, fu invitato da Silvio Berlusconi “ad allenarsi insieme” ad Arcore: “Venne a prendermi un aereo a Roma ed incontrai Tronchetti Provera, Agnelli, finanche Hopkins che era in Italia per un film – racconta- Praticamente una panda in un circolo di ferraristi, ma penso che se ora chiamassi Berlusconi non mi risponderebbe neanche l’ultima delle sue segretarie”. Ufficio Comunicazione Giffoni Film Festival Tel 0898023400 – 0898023401 – Fax 0898023210 Website www.giffoniff.it E-mail uff.stampa@giffoniff.it

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