NEL 2006 L’ASOIM COMPIE 20 ANNI
L’Asoim compie 20 anni, ci informano Danila Mastronardi e Maurizio Fraissinet (nella foto), rispettivamente presidente e vice presidente, e gli auguri da parte di noi dell’Arga per un futuro sempre più pieno di soddisfazioni, sono d’obbligo e sentiti.
Di strada veramente ne hanno fatta tanti i nostri amici, studiosi e appassionati del mondo che vola mai paghi di osservare, scrivere e riferire. E sono tanti coloro che dall’Asoim aspettano le ultime novità. Leggendo la prima lettera Asoim, che con una punta d’orgoglio pubblichiamo, c’è tutta l’attività del ventennio appena trascorso, è c’è di che congratularsi con questo colleghi e amici che si sono dannati l’anima, spendendo notti bianche d’inverno e d’estate, pur di poter dire: l’ho osservato anch’io. Grazie amici, che questa voglia d’avventura non vi lasci mai, voi rappresentate l’esempio di ciò che molti vorrebbero fare e non hanno potuto o non possono più fare.
Ma c’è di più: abbiamo voluto assegnare all’Asoim una rubrica sulla nostra home page nella quale tutti i soci (e noi siamo tra questi) potranno inviare i loro elaborati riguardanti osservazioni, ricerche, scoperte, viaggi ecc. In attesa, ancora auguri e buona lettura ai nostri visitatori.

“Cari amici, nel 2006 l’Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale compie 20 anni.
La fondammo, infatti, nel 1986 nello studio di un notaio sito al Corso Umberto a Napoli. Il notaio era uno zio di uno dei nostri soci, scelta motivata, oltre che dalla serietà del professionista, anche dalla esigenza di risparmiare sulle spese dell’atto costitutivo.
Si realizzava in tal modo una idea che già da un paio di anni stavamo maturando e che nasceva dall’esigenza di non disperdere quel patrimonio di idee, di persone, di motivazioni, di entusiasmi, di conoscenze che si andava costruendo intorno alla figura del Professore Mario Milone e di alcuni suoi allievi. Cominciavano ad essere tanti, infatti, i giovani che si laureavano con tesi di laurea sperimentale in ornitologia di campo, utilizzando soprattutto, ma non solo, la stazione di inanellamento dell’isola di Vivara.
Era un periodo, la metà degli anni ’80, in cui era forte la crescita della cultura naturalistica anche nella nostra Regione e le istituzioni cominciavano ad interessarsi alle problematiche della conservazione della natura e cercavano quindi interlocutori validi e professionalmente preparati per poter soddisfare le loro esigenze di conoscenza del territorio.
Quel pomeriggio, nello studio del notaio, eravamo consapevoli di stare ponendo in essere un qualcosa di importante, in cui credevamo.
E avevamo ragione.
La prova sta in quello che abbiamo fatto in questi venti anni e di quanto oggi sia cresciuta l’ornitologia nella nostra terra.
Per la scelta del logo non avemmo esitazioni, concordammo tutti che il Picchio nero ci poteva rappresentare. L’esistenza di questa specie nella nostra Regione era una nostra recente scoperta, e ne eravamo giustamente orgogliosi. Avevamo scoperto che questo splendido picchio sopravviveva nelle faggete dell’Appennino meridionale, quale autentico monumento della storia naturale della nostra penisola. Dopo di noi altri, incoraggiati dai nostri rilevamenti, hanno trovato il Picchio nero in altri distretti appenninici.
Un anniversario è sempre il momento dei bilanci, il momento in cui si fa l’elenco delle cose fatte, si valutano i risultati, e noi non vogliamo certo essere da meno.
In questi anni abbiamo organizzato 92 progetti di ricerca. La gran parte dei quali è andata a buon fine e i risultati sono stati pubblicati su riviste specialistiche, su atti di convegni e nella nostra collana di monografie.
Si, possediamo una collana editoriale che finora ha visto la pubblicazione di ben sei monografie, e su che temi!. Vi alleghiamo l’elenco e dai titoli capirete quale contributo abbiamo dato alla conoscenza dell’avifauna della Campania in questi anni:
ATLANTE DEGLI UCCELLI NIDIFICANTI IN CAMPANIA di Maurizio Fraissinet e Mario Kalby, pubblicata nel 1989
MIGRAZIONE E INANELLAMENTO DEGLI UCCELLI IN CAMPANIA di Maurizio Fraissinet e Mario Milone, pubblicata nel 1992
LA LISTA ROSSA DEGLI UCCELLI IN CAMPANIA di Maurizio Fraissinet, Maria Grotta e Stefano Piciocchi, pubblicata nel 1994
L’AVIFAUNA DEGLI ECOSISTEMI DI ORIGINE ANTROPICA, atti dell’omonimo convegno curati da Maurizio Fraissinet, Diletta Coppola, Silvana Del Gaizo, Maria Grotta, Danila Mastronardi, pubblicata nel 1995
ATLANTE DEGLI UCCELLI NIDIFICANTI E SVERNANTI NELLA CITTA’ DI NAPOLI, di Maurizio Fraissinet, pubblicata nel 1995
ATLANTE DEGLI UCCELLI SVERNANTI IN CAMPANIA, di Mario Milone, pubblicata nel 1999.
A queste dovremmo aggiungere l’opuscolo con la check-list degli uccelli della Campania che stampammo in occasione del XII Congresso Italiano di Ornitologia.
Nel corso del 2006 la collana dovrebbe arricchirsi di nuove pubblicazioni.
Per quello che riguarda i progetti di ricerca vale la pena ricordare i più significativi, senza per questo voler sminuire gli altri che per sola esigenza di spazio non potremo nominare, ma che comunque hanno contribuito a fare la storia della nostra Associazione. Oltre ai progetti che hanno portato alla pubblicazione delle monografie, sono da segnalare:
monitoraggio dell’avifauna acquatica delle zone umide di Campania e Basilicata
monitoraggio della Coturnice nel Parco nazionale del Cilento Vallo di Diano
adesione al progetto nazionale piccole isole
adesione al progetto nazionale MITO
censimento dei Cormorani svernanti in Campania
studio dell’avifauna dell’aeroporto di Capodichino
studio del Gabbiano reale mediterraneo in Campania
studio della nidificazione del Gabbiano reale mediterraneo a Napoli
studio dei Falconiformi della città di Napoli
censimento degli Strigiformi nei Campi Flegrei
studio della Moretta tabaccata nella Riserva Naturale del Cratere degli Astroni
studio sul Gabbiano corso nel Parco nazionale del Cilento Vallo di Diano
censimento dei rapaci diurni nidificanti nel Parco regionale del Matese
studio della Rondine nell’Oasi WWF di Serre Persano
atlante dei rapaci della Campania
studio della nidificazione dell’Aquila reale nel Parco regionale del Matese
studio della Rondine nel Lago Matese
fenologia della migrazione ed andamento delle popolazioni della Quaglia Coturnix coturnix in provincia di Caserta
monitoraggio delle anatre svernanti in Provincia di Caserta
monitoraggio degli anatidi svernanti in Campania
nuovo Atlante degli uccelli nidificanti e svernanti nella città di Napoli
Una volta abbiamo anche “divagato dal tema” portando a termine un progetto sulla Lontra nel Parco nazionale del Cilento Vallo di Diano
Abbiamo anche organizzato due convegni nazionali. Il primo lo organizzammo nel novembre del 1994 ed aveva come titolo: “L’avifauna degli ecosistemi di origine antropica”. Il secondo l’abbiamo organizzato nel settembre del 2003 ed è stato il XII Convegno Italiano di Ornitologia, un onore e un onere a cui ci sembra di aver risposto davvero bene.
A questi dovremmo aggiungere la conferenza che organizzammo nella seconda metà degli anni ‘80 presso l’Università Federico II di Napoli con Ellen Thaller, allora curatrice dell’Alpen Zoo di Innsbruck, che ci venne a parlare del progetto di reintroduzione del Gipeto sulle Alpi, e il ciclo di conferenze ornitologiche che tenemmo, nella prima metà degli anni ’80, in una villa settecentesca di San Giorgio a Cremano (in provincia di Napoli).
Con il tempo siamo diventati sempre di più il punto di riferimento per le istituzioni che vogliono operare in campo ornitologico e faunistico più in generale. La Regione Campania, le amministrazioni provinciali, i singoli Comuni, gli Enti Parco, gli ATC, le Università sono ormai nostri abituali interlocutori.
Di recente abbiamo perfino vinto una gara di appalto per l’affidamento di un progetto di ricerca.
E, sempre di recente, abbiamo provato ad “alzare il tiro” con l’elaborazione di un Progetto LIFE sulla Moretta tabaccata; progetto che al momento è all’esame della Commissione europea.
La considerazione di cui gode la nostra Associazione si è concretizzata anche in richieste di aiuto da parte di Enti che, dovendo partecipare a bandi pubblici, hanno visto nell’ASOIM un interlocutore di sicura fiducia per elaborare la parte di progetto relativa all’avifauna: in tal modo l’ASOIM è partecipe di un altro progetto Life intitolato “V.I.T.A. Valore Innovazione Tecnologica per l’Ambiente – Habitat e specie dei fiumi Garigliano, Volturno e lago di Carinola”.
Ora siamo anche impegnati nella costruzione di una banca dati derivante dai tanti dati accumulati con i nostri progetti di ricerca.
Da sempre stampiamo un nostro notiziario interno – LettereAsoim – assolutamente e rigorosamente artigianale, assolutamente e rigorosamente privo di scadenze, ma ciononostante regolarmente uscito sempre negli anni e ormai con un discreto numero di edizioni. In esso c’è di tutto, dalle riflessioni su questioni naturalistiche o ambientali, alle recensioni bibliografiche, dalle notizie sui progetti di ricerca alle istruzioni per fare foto o disegni naturalistici, dagli auguri ai soci che diventano papà o mamme agli annunci di convegni. Per il futuro il notiziario, che non cambierà nome, diverrà on line e sarà curato da soci giornalisti professionisti: un ulteriore bel salto di qualità.
Una battaglia vinta in questi ultimi anni è stata la ricerca di una sede legale e di una sede operativa che potesse ospitare i nostri libri e la banca dati: problemi risolti con i buoni rapporti e l’unità di intenti che la nostra Associazione ha sempre mantenuto con altre realtà associative campane: l’ANISN campana e il WWF hanno fattivamente collaborato per la ricerca delle sedi legale e operativa che ora sono a Pozzuoli la prima e presso la sezione campana del WWF a Napoli, la seconda.
Intento della nostra Associazione è quello di coinvolgere il più possibile tutti i soci, non solo nei progetti, ma anche in iniziative culturali, informative e sociali: l’ASOIM, quindi, riunisce i suoi soci, oltre che in occasione dell’Assemblea ordinaria annuale, in altri due momenti significativi per la vita dell’Associazione: una riunione tecnica in cui ogni socio, responsabile di un progetto di ricerca, relaziona sui risultati conseguiti, e la gita sociale in siti interessanti da un punto di vista ornitologico.
A dire il vero non ci siamo occupati solo di ricerca ornitologica, siamo anche intervenuti in battaglie per la difesa della natura e dell’ambiente. Ogni qual volta notavamo minacce alla fauna o agli habitat non abbiamo esitato a far sentire la nostra voce di protesta, spesso affiancandoci ad associazioni ambientaliste o chiedendo loro di affiancarci.
Ricordiamo le battaglie contro la realizzazione della strada nella valle del Calore, le prese di posizione contro alcune localizzazioni di impianti dannosi all’ambiente, la battaglia contro la realizzazione di un albergo sulle rive del Lago Matese, le proposte per l’istituzione di aree naturali protette.
Si, se ci fermiamo a ricordare il passato ci accorgiamo che siamo stati capaci di fare tanto. Ci siamo riusciti perché siamo sempre stati animati da una grande passione, la passione per la bellezza delle forme e dei colori degli uccelli, la passione per la scoperta della biodiversità animale, la passione per la natura, per l’aria frizzante del primo mattino, il freddo pungente degli inverni in montagna, il caldo delle estati sulle coste, l’odore dell’erba dopo la pioggia, il volo planato di un Nibbio reale.
Ma anche il presente ci conforta e ci inorgoglisce. Oggi siamo in tanti. In pratica non ci sfugge più nulla dal punto di vista ornitologico: una specie accidentale, una nuova specie nidificante, l’espansione di un areale, sono immediatamente registrati da un numero davvero alto di ornitologi che girano la Campania con binocoli e cannocchiali. Molti sono giovani preparati e appassionati come quei ragazzi che riempivano la stanza del notaio venti anni fa.
In questi venti anni abbiamo anche assistito alla nidificazione della Cicogna bianca e dell’Airone guardabuoi in Campania, alla crescita della popolazione nidificante di Poiana, Gheppio, Sparviere e Gabbiano reale. All’insediamento di alcune garzaie.
Molti nostri soci sono i giovani che si laureano con una tesi in ornitologia, proprio come venti anni fa; molti altri sono coloro che vengono da studi diversi ma che non hanno abbandonato la passione per il bird-watching e l’ornitologia.
Di questo entusiasmo e di questi successi il nostro grazie andrà sempre a colui che è stato il padre dell’ornitologia campana e della nostra Associazione, che a tutti noi ha insegnato non solo il metodo e le tecniche di campo, ma anche e soprattutto a coltivare la nostra passione e a crederci con tenacia, al Prof. Mario Milone che, con la sua attenta e profonda esperienza, è ancora presente in ogni nostro progetto e in ogni nostro scritto.
A questo punto dobbiamo farci gli auguri. L’augurio è di continuare ad arruolare sempre nuovi appassionati e di poter rappresentare per essi un importante punto di riferimento e di aggregazione. Di essere sempre più un luogo dove poter crescere naturalisticamente, dove incontrare amici con cui andare a fare escursioni o con cu parlare di uccelli e di natura.
L’augurio è anche che cresca il senso di appartenenza a un sodalizio che ormai vanta una bella storia e che della storia dell’ornitologia italiana è parte, e del quale è giusto oggi, come venti anni fa sentire l’orgoglio dell’appartenenza e la convinzione nell’andare avanti”.
AUGURI A TUTTI NOI
Danila Mastronardi e Maurizio Fraissinet
Presidente e Vicepresidente dell’ASOIM
danila.mastronardi@tin.it; mfraissinet@tiscalinet.it;
www.asoim.org
francescolandolfo@libero.it
www.argacampania.it

Categorie: Ornitologia

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