2 GIUGNO 2006, GENETLIACO DI UN ANFITRIONE IDEALE

Il giornalista Luciano Pignataro, presidente dell’Arga della provincia di Salerno, ha voluto festeggiare il suo compleanno con un centinaio di amici nella splendida cornice di palazzo Federico II, sede dell’Associazione del Borgo Terravecchia, un sito medievale appollaiato su una delle colline del comune di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno. La circostanza ha fornito l’occasione ai tanti ospiti convenuti, (almeno 100), di saperne un po’ di più sia sulle attività del Borgo che dell’ospite.
Pignataro, presidente dell’Associazione Borgo Terravecchia, è noto ai cultori dei prodotti della terra, in particolare vino, olio, orto-frutta e via dicendo, con una serie di pubblicazioni che hanno riguardato le produzioni campane, spaziando nelle vicine regioni della Puglia, Basilicata-Lucania e Calabria.
Tra l’altro il giornalista ha curato anche guide turistiche delle predette regioni, in particolare con una accurata ricerca sugli agri-turismi che in questi ultimi anni hanno di fatto fornito una valida alternativa a chi non ama il mare.
L’anfitrione, però, al di là della sua occupazione quotidiana presso il giornale “Il Mattino” di Napoli, e delle innumerevoli tavole rotonde organizzate sul tema a lui caro nelle diverse città campane, cura anche lo sviluppo di Terravecchia.
Non sono pochi, infatti, i seminari di studio che si sono svolti nella sede dell’associazione, con stage sui vari campi della comunicazione e scientifici diretti da docenti delle vicine università di Salerno e di Napoli.
Tra le conferenze e manifestazioni già svolte, vale la pena ricordare le recenti mostre-degustazioni, tra cui “Vino è…GustoSa” che considera il suo fiore all’occhiello, e alla quale hanno partecipato cantine campane e nazionali, promosso dalla Comunità Europea e dall’Agea – Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura del Ministero degli Affari Esteri -, produttori vinicoli associati di Piemonte, Lombardia, Toscana, Marche e Puglia, l’Enoteca Italiana di Siena e Tour Gourmet . Una manifestazione voluta per sensibilizzare sul valore qualitativo, culturale e di promozione turistica territoriale che i vini, i prodotti agro-alimentari tipici ed il turismo enogastronomico possono rivestire per i medesimi prodotti e per i territori che li generano.
In questi giorni, poi, (da maggio fino a tutto settembre), presso il borgo, è in corso di svolgimento un ciclo di conversazioni: “Ceramica al Borgo”, un progetto ideato e curato da Vito Pinto e promosso, appunto, dall’Associazione Borgo Medievale di Terravecchia. Conversazioni utili per la conoscenza e l’approfondimento dell’arte ceramica (visto che a pochi chilometri c’è la “capitale della ceramica”, Vietri sul Mare) che costituiscono il progetto Ceramica al Borgo, che si propone di illustrare le varie fasi e le diverse tecniche della produzione di ceramica, anche mediante dimostrazioni dirette, e di far conoscere i maestri ceramisti ed esperti di ceramica attraverso l’esposizione delle proprie creazioni, seguendo la via della conversazione per dar vita ad una reale interazione e ad un vero scambio tra esperti, artisti e appassionati. A tal proposito per chi vuole partecipare (i corsi sono gratuiti) ci si può rivolgere per informazioni ed adesioni alla dott.ssa Giorgia Iovane (3292929279) oppure con una email info@borgoterravecchia.it ma anche con una telefonata all’Ass. Borgo Medievale di Terravecchia 3292929279

Ma Pignataro è anche lui un fiore all’occhiello sia per l’associazione che presiede che per l’Arga Campania e per il Mattino stesso, (oltre che per l’editore dell’Ippografo…). Infatti Pignataro figura tra i tre finalisti per la nomination all’ «Oscar del Vino 2006» come giornalista italiano dell’anno. Per saperne di più, e vedere il “nostro” nella manifestazione organizzata da «Bibenda» e «Ais Roma», basta accendere la tv su Rai Uno alle17,30 dell’11 giugno. Tra l’altro, per la prima volta un giornalista napoletano è nella terna in corsa per quello che è ritenuto tra i principali appuntamenti dedicati a quanti sono impegnati nella divulgazione e nella comunicazione della filiera agricola di qualità. Si legge nella motivazione, infatti che: ”Da anni Luciano Pignataro racconta la trasformazione vitivinicola della Campania e del Mezzogiorno sul quotidiano il Mattino e attraverso la pubblicazione di guide specializzate, sponsor free sul vino e sul turismo rurale in Campania e Basilicata”.

E per concludere sulle magnificenze del nostro anfitrione è bene sapere che da un paio di anni ha aperto il sito web www.lucianopignataro.it che sta per raggiungere quota 280.000 contatti dall’inizio del 2006.

Della cena offerta preferisco ne parli la vicepresidente regionale dell’Arga, Brunella Cimadomo, che ha rivolto a Pignataro, un’esortazione: coltivare Terravecchia, elisir di giovinezza! E poi ci ha riferito, via email:
“Terravecchia qui è solo il Borgo! Un brindisi per festeggiare i 49 anni di Luciano Pignataro, nello splendido scenario di Palazzo Federico II. Ecco una frase destinata a passare alla storia: i viottoli disconnessi in cui sembra d’incontrare don Rodrigo (D’Avalos, s’intende) e un secolare uliveto sono l’esatta antitesi del tempo che passa, il segno dell’immortalità dello spirito e della natura. La sensazione d’immensità offerta da un luogo capace di superare spazio e tempo, di certo ha pervaso tutti i convenuti dell’Arga regionale, e cioè il presidente e il vicepresidente (io) dell’Arga Campania, Francesco Landolfo, il giornalista esperto di enogastronomia Giuseppe De Girolamo, la collega Katiuscia Laneri, oltre ai tantissimi arrivati al borgo del parco dei Monti Picentini, incuranti della pioggia battente. Oltre cento tra giornalisti, politici, professionisti hanno voluto brindare a Luciano tra lo scintillio delle candeline e il sapore, indimenticabile, dei cibi della tradizione locale: dalle lagane coi ceci ad un introvabile stravecchio di bufala, dalla cagliata ai dolcini con la tonda di Giffoni. Da ripetere senz’altro l’anno prossimo”.
Tra gli invitati, però, sono stati notati anche:
I giornalisti: Luciana Mauro, Diletta De Sio, Pasquale Carlo, Massimiliano Amato, Piera Carlomagno, Mimmo Barbati, , Antonella Petitti, Alfonso Sarno, Raffaella Amabile, Erminia Pellecchia, Gerardo Antelmo, Oreste Mottola, Concita De Luca, Paolo Romano, Monica Zuccarini, Fabio Cimmino, Sandro Tacinelli, Gennaro Corvino, Giovanni Navarra.
Mimmo Cirone delle Edizioni del Tirso, Bari.
Avvocato Franco Ciociano delle Edizioni dell’Ippogrifo
Silvio de Angelis, responsabile Piemme Campania
Rosario Muro, direttore di Terravecchia
I docenti universitari Vittorio Dini, Michele Cesaro, Francesco Amoretti
Vittoria Cisonno, Movimento Turismo del Vino di Puglia
Nino Pascale, presidente Slow Food Campania
Vito Puglia, segreteria nazionale Slow Food
I fiduciari Slow Food di Napoli, Salerno, Cilento, Benevento
Libero Rillo, produttore di vino
Nicola Trabucco, enologo e produttore
Rocco Iannone, chef di Pappacarbone
Pietro Rispoli, chef di Villa Rizzo
Ugo Carpinelli, vicepresidente commissione regionale attività produttive
Paolo Russomando, sindaco di Giffoni Valle Piana
Secondo Squizzato, sindaco di Cetara
Mimmo Corrente, Comunità Montana dell’Alento-Montestella
e la Signora Coda (per non scontentare nessuno).
AUGURI LUCIA’,
tanti di questi incontri…ma tua moglie lo sa che è sposata?

(nella foto da sinistra Landolfo, Cimadomo e Pignataro)


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