DE SIO A CASERTAVECCHIA APRE LE PORTE DEL “BORGO-FORTEZZA”.
I DETENUTI DI VOLTERRA “LIBERANO” L’ARTE CON ROY PACI, MARCELLO COLASURDO E LA CONTRABBANDA.
9 Settembre 2004 – Un happening d’eccezione, con oltre 60 artisti sul palco per una inedita ed esclusiva versione tra teatro e musica di uno spettacolo costruito “fuori dalle gabbie” dei luoghi comuni.
E’ il giorno dei detenuti-attori della Compagnia della Fortezza al Settembre al Borgo.
Alle 20.30 al teatro della Torre (posto unico numerato 15 euro, info 0823.353336) va in scena stasera (venerdi) “I Pescecani, ovvero Sing Sing Cabaret”, liberamente ispirato all’Opera da tre soldi di Bertolt Brecht.
Uno spettacolo che ribalta regole e convenzioni, nel nome di un teatro che diventa occasione di rivalsa pubblica e opportunità di riscatto morale, terapia delle coscienze prima ancora che strumento di rieducazione sociale.
Al teatro della Torre tutto è pronto per accogliere i 23 detenuti-attori che Giuliana De Sio (stasera in prima fila a Casertavecchia ) ha fortemente voluto al festival in una serata costruita nelle trame di musica e teatro, con la partecipazione straordinaria di Roy Paci e Marcello Colasurdo, dei picciotti musicalissimi della Contrabbanda di Napoli e delle Ceramiche Lineari (la giovane pulp band volterrana che ormai fa da colonna sonora costante nelle recenti tournée degli attori-detenuti di Volterra) dell’Orchestra di fiati “Ugo Valerio” Città di Marcianise.
E all’esterno del teatro l’accoglienza a ritmo di musica della “Banda musicale Fondazione Villaggio dei Ragazzi”, di Maddaloni.
“Uno spettacolo assolutamente fuori dall’ordinario, di una comunicatività ed energia forse uniche nel panorama contemporaneo – commenta la De Sio che assisterà anche allo spettacolo di chiusura del festival, Attraverso, rivolgendo dal palco un ringraziamento agli artisti e al pubblico che hanno animato questa nuova edizione -. Ho voluto gli attori di Volterra al festival convinta che nel teatro di prosa italiano ci sia spazio anche per risorse alternative, non convenzionali, sorprendenti, proprio come ti sorprende ogni loro nuovo spettacolo.
Ogni volta che mettono in scena un testo è sempre come assistere ad un’esperienza completamente nuova, arricchita da sfumature, interpretazioni, intensità tutte da scoprire. E poi gli attori non saranno soli sul palco. Sono contenta che Roy Paci, Marcello Colasurdo, la Contrabbanda, gli amici delle orchestre casertane abbiano accettato il nostro invito. Sarà una festa, una festa da non perdere”.
Spettacolo-concerto speciale dunque quello di stasera, con la Compagnia della Fortezza che ospita sul palco un set inedito, invitando vari amici musicisti a far festa e musica con loro.
L’idea è nata dalle straripanti e divertenti sperimentazioni delle colonne sonore delle loro rappresentazioni teatrali, che ha contagiato tanti musicisti, dal gruppo rock volterrano Le Ceramiche Lineari a Manu Chao e Caparezza.
Il pubblico, agli spettacoli della Fortezza, si diverte moltissimo a sentire il bricolage di canzoni tradizionali, ska, rock, cabaret.
In Pescecani Armando Punzo si chiedeva con la sua compagnia “Cosa resta di Brecht”: dal tradimento e dalla dissacrazione de “La Fortezza” Brecht è risorto ad ogni spettacolo e con lui Kurt Weill, che già sfruttava relitti musicali, re del riciclaggio e antesignano della contaminazione.
Ma non solo Weill viene rianimato dai detenuti- attori, anche Pupo in versione ska, fino all’esplosione finale dell’ironico e auto referente Fuori dal Tunnel.
I carcerati sono indubbiamente fuori dal tunnel del divertimento degli uomini cosiddetti liberi e l’isolamento può partorire stranezze musicali, culti di musicisti ormai fuori dal giro che all’esterno vengono consumati in un baleno, sorprendenti resistenze alla globalizzazione imperante e al consumismo musicale.
Per molti detenuti-attori e per il regista Armando Punzo, Caserta è un ritorno a casa, in Campania.
La Campania che si prepara ad accogliere con interesse uno spettacolo sicuramente suggestivo, allegro, colorato, controcorrente.
I detenuti-attori arrivano al borgo nel pomeriggio di giovedì, per completare gli allestimenti e mettere in scena una prova generale.
Per loro misure di sicurezza contenute, in linea con l’articolo 21 che consente ai detenuti di lavorare usufruendo di permessi premio accordati per buona condotta.
Nelle serate di giovedì e venerdì i detenuti-attori saranno ospiti del carcere di Santa Maria Capua Vetere, per ripartire verso Volterra nella mattinata di sabato.
BRACHETTI-PIERANUNZI:
INTIMITA’ E MAGIA NELLA NOTTE DEL BORGO
Ed intanto va in archivio anche la serata dedicata alla poesia di Arturo Brachetti e al pianoforte di Enrico Pieranunzi, due fuoriclasse dello spettacolo internazionale che scelgono Casertavecchia per le proprie performance.
Per Brachetti la data del Settembre al Borgo è il ritorno in Italia. Lo dice lui stesso, dal palco, in quella che subito diventa una conferenza-spettacolo costruita sul racconto autobiografico della vita di Arturo e giocata sulle corde di un fitto botta e risposta con il pubblico.
“Era da tanto che sentivo parlare di questo borgo, della sua strana magia, di questo teatro così raccolto, intimo – dice Brachetti prima di salire in scena -. Per me è un’esperienza nuova, abituato ad esibirmi in mega strutture da migliaia di posti. Devo dire che l’atmosfera è magnetica, fatata. C’è nell’aria una grande attrazione”.
Tra illusioni, istantanei cambi d’abito, ombre cinesi e un tocco di magia, Brachetti regala al pubblico alcuni tra i suoi celebri personaggi, in una notte di sogno e poesia nel nome dell’uomo dai mille volti.
Tocca poi al pianoforte di Enrico Pieranunzi chiudere la serata.
Per lui (tra i più bravi ed amati jazzisti del momento) un pubblico di esperti e appassionati, arrivati da tutta la regione per assistere allo spettacolo. E Pieranunzi si conferma il maestro di sempre. Affascina con tecnica e passione, muovendo le dita sulla tastiera di un pianoforte gran coda che abbraccia la platea, sistemato vicinissimo alla sedie, quasi a toccare un pubblico di intenditori che nello scenario del borgo, tra le mura di un ideale salotto per pochi, esclusivi posti a sedere, alla luce della luna, riscopre il racconto di una notte di musica e poesia da non dimenticare.
Infine tutto è pronto per il gran finale, lo spettacolo di sabato 11 che chiude al 34° edizione del Settembre al Borgo. Saranno Marco Paolini, Erri De Luca, Gianmaria Testa, Gabriele Mirabassi e Mario Brunello con il loro “Attraverso” a segnare l’ultima tappa tra parole e musica di un viaggio che ha attraversato esperienze artistiche diverse, il tempo e lo spazio, sonorità lontane e mondi paralleli.
Copia di questo comunicato in posta elettronica – Ufficio Stampa : Luca Cipriano – Tel/Fax 0823.371071 – 347.6311765 – lucacipriano@hotmail.com
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