13. Vino: le attrezzature e gli strumenti
Delle attrezzature principali della cantina, come vasche di fermentazione, tini, botti, pigiatrici ecc., si parla più avanti, all’interno dei capitoli attinenti le specifiche fasi di lavorazione. Qui si elencano tutti quegli attrezzi indispensabili per lavorare razionalmente ed evitare perdite di tempo e sprechi di vino. Spesso questi attrezzi vengono utilizzati sia per la casa che per la cantina.; sarebbe meglio che la cantina ne avesse una propria esclusiva dotazione, principalmente per motivi di igiene ma anche per non correre il rischio di dover interrompere il lavoro per dedicarsi alla perquisizione dell’intera abitazione alla ricerca di un imbuto o di un cacciavite.
I consigli del contadino: gli attrezzi d’uso più frequente vanno tenuti in ordine in un preciso angolo della cantina, perché siano sempre a portata di mano per ogni esigenza di lavoro.
I tubi e le cane sono piuttosto costosi, vanno quindi tenuti appesi a ganci o mensole perché restino asciutti e per evitare che possano venire calpestati.
La cantina deve essere dotata di una propria serie di attrezzi che spesso possono essere gli stessi di uso corrente in cucina, come imbuti, ciotole, setacci, ecc. Non sono molto costosi e quindi conviene destinarne una serie a uso esclusivo della cantina.
I giunti di raccordo dei tubi si aprono facilmente con pochi colpi di mazzuolo; i più adatti sono quelli in legno o in gomma dura che non rovinano i raccordi di ottone. Il ladro è un tubo di vetro o di plastica indispensabile per prelevare piccole quantità di vino da botti e damigiane.


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